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Gay & Bisex

17. Parigi o cara! (seconda parte)


di Sergioone61
17.12.2007    |    18.019    |    1 7.9
"Stasera voglio godermela! Spogliatevi!” Subito obbediscono ed inscenando una pantomima di spogliarello sono nudi in un attimo..."
Secondo giorno della nostra vacanza di Fine Anno a Parigi.

Visita a Versailles. Poi un giro al Beaubourg e quindi all’Operà.

La sera, dopo cena ci facciamo una passeggiata tutti insieme.
Con Cinzia ci stacchiamo un po’ dal gruppo per farci qualche coccola. Cinzia è contenta che io abbia legato così tanto con suo fratello. Certo lei non immagina quanto…. In effetti durante tutta la giornata Dado mi è rimasto appiccicato addosso.

Dopo la passeggiata si torna in albergo per andare a dormire. Bacini e bacetti e buona notte a tutti.

Noi tre moschettieri facciamo le scale e quattro a quattro per arrivare prima in camera.
Arriviamo di corsa e senza fiato. Apro la porta e subito ci fiondiamo sul letto.
Dado mi si accoccola vicino ed appoggia la testa sul mio petto. Gli accarezzo i capelli, mentre lui mi accarezza piano il torace.
Matti intanto mi toglie le scarpe ed i calzini e comincia a massaggiarmi i piedi.
“Ragazzi! Così mi viziate!” “Non preoccuparti avrai modo di sdebitarti.” Risponde Dado.
Matti ora mi sta leccando e succhiando le dita dei piedi, il mio cazzo sta prendendo vita. Dado si solleva su un gomito, osserva il mio pacco che si gonfia, poi piano mi sfila il maglione, ed inizia a leccarmi il torace, arriva ai capezzoli e dopo una lunga leccata inizia a succhiarli. Matti è risalito lungo le gambe e mi apre la cintura dei pantaloni, poi abbassa la zip e mi sfila i jeans, l’uccello è contenuto a stento dai boxer. Riprende a leccarmi lungo tutte le gambe risalendo. Poi afferra l’elastico dei boxer con i denti e li trascina verso il basso fino a sfilarmeli. Ritorna verso l’alto mentre Dado scende verso il basso. Si incontrano sul mio cazzo ed insieme cominciano a leccarlo. Sono una specie di giocattolo in mano a questi due adolescenti assatanati. E la cosa, vi dirò, è davvero piacevole!
I due maialini me lo stanno succhiando insieme alternando succhiate al cazzo con leccate ai coglioni. Sollevo le gambe e subito Dado scende a leccarmi il buco del culo.
“Aspettate!” dico. “Non così in fretta. Stasera voglio godermela! Spogliatevi!”
Subito obbediscono ed inscenando una pantomima di spogliarello sono nudi in un attimo.
“Adesso fatemi vedere come ve lo succhiate.” Si posizionano a 69 e cominciano a spompinarsi a vicenda. Li guardo e mi meno il cazzo lentamente. E’ uno spettacolo vedere due giovani corpi che si danno reciproco godimento.
“Matti lecca il culo a quel frocio del tuo amico!” Matti subito si mette in posizione e infila la lingua tra le chiappe di Dado che subito mugola di piacere. “Bravi, continuate così!”
Mi scappa da pisciare e mi viene un idea, vediamo fino a dove possono arrivare i due porcellini.
“Avanti! Venite con me in bagno.” Mi seguono docili. Credo gli piaccia la svolta autoritaria che ha preso la serata. “Adesso entrate nella vasca.” Eseguono fissandomi curiosi ed eccitati. “Sdraiatevi!” Si sdraiano. “Fermi così che devo pisciare.” Restano un attimo attoniti, ma non si muovono. Mi appoggio al bordo della vasca con l’uccello in mano e inizio a pisciare sui loro corpi, a cena ho bevuto molta birra quindi ho una bella riserva, piano mi sposto verso la faccia di Dado, lui mi guarda, si sta masturbando, gli piscio in faccia chiude gli occhi, poi piano schiude le labbra e ne prende un po’ in bocca per poi sputarla. Matti ci fissa, poi avvicina la faccia a quella di Dado e si prende anche lui la piscia in bocca. Ho finito. I due subito si avvicinano e mi leccano il cazzo per ripulirlo dei residui di urina. Hanno i cazzi tesissimi, l’esperienza deve averli molto eccitati. Apro l’acqua della doccia perché si ripuliscano. Poi li avvolgo negli asciugamani e li asciugo delicatamente. Le verghe sono sempre in tensione. Mi soffermo a carezzarle ed strizzare le palle.
Torniamo in stanza. “Riprendiamo da dove eravamo arrivati. Matti leccagli il culo e poi fammi vedere come lo sfondi!” Dado impaziente si è gia posizionato a gambe larghe sul letto. Matti appoggia la lingua sul buco del culo tra le chiappe che Dado tiene aperte con le mani. Mi sposto e mi infilo sotto a Matti fino ad arrivare al cazzone, lecco la cappella e poi me lo ficco in bocca e comincio a succhiare. Matti muove l’uccello nella mia bocca. Lo tiro fuori e lo porto verso il buco del culo di Dado. Poi mi metto alle spalle di Matti ed afferro le caviglie di Dado per tenergli larghe le gambe. Matti inizia a spingere, la cappella è gia dentro. Dado mugola e sospira, ha afferrato Matti per i fianchi e se lo spinge dentro, l’uccello teso sulla pancia. Da dietro struscio il cazzo tra le chiappe di Matti dandogli il ritmo delle spinte. Prendo Matti per le spalle e lo faccio girare sul letto, lo metto supino, poi afferro Dado lo faccio mettere sopra a cavalcioni e gli guido il cazzone di Matti nel culo. Dado mugola ed urla per il piacere, poi comincia a cavalcare il randello di carne che gli sfonda il culo. Salgo anch’io sul letto e ficco il mio cazzo in bocca a Dado, mentre mi faccio leccare il culo da Matti. Dado ansima e mugola saltando come un forsennato. Matti spinge con forza il cazzo nel culo di Dado, mentre io gli scopo in bocca. Improvvisamente Dado viene, riempiendo di sborra la pancia di Matti. Anche Matti dopo un ultimo affondo si blocca scosso dai fremiti dell’orgasmo che sta riempiendo di sborra il culo di Dado. E dulcis in fundo io gli sparo in bocca una sborrata colossale che gli cola fuori dalle labbra gocciolando lungo il mento ed il collo.
Appagati, per il momento, ci sdraiamo sul letto a riprendere fiato. Dado si tasta il culo ancora oscenamente aperto da cui cola la sborra di Matti.
Abbraccio Dado e lo faccio mettere a pecora, poi ordino a Matti ripulirgli il culo, lui si infila tra le chiappe di Dado e comincia a leccare la sua stessa sborra fino a ripulire ben bene il buchetto che adesso ha ripreso il suo colorito roseo. Intanto ho preso la testa di Dado tra le gambe e mi sto facendo succhiare e leccare le palle ed il buco del culo. Ben presto il mio uccellone da segni di ripresa a dopo un paio di leccate e succhiate di Dado è di nuovo duro. Matti, sempre intento leccare il culo e le palle di Dado si sta menando il cazzo che gli è tornato quasi subito duro. Mi sdraio sul bordo del letto con le gambe penzoloni, poi afferro Dado ed appoggio il cazzo sul suo buchetto ben lubrificato, non si fa certo pregare ed in un attimo si impala sul mio bastone gemendo. Visto che mi da la schiena, Matti si mette davanti a lui e gli infila il cazzo in bocca ricominciamo a scoparci il piccolo maialino in tutti i buchi. Io gli meno dei colpi profondi nel culo, mentre Matti gli ha afferrato la testa e lo scopa quasi fino in gola. Arriviamo quasi tutti contemporaneamente io riempio il culetto di Dado di calda sborra, Matti quasi lo affoga con una lunga e copiosa sborrata, poi si abbassa a succhiare il cazzo di Dado che in un secondo sfoga l’orgasmo nella bocca e sul viso dell’amico. Ragazzi! Era un po’ che non me la godevo tanto!
Ok. Si è fatta mezzanotte. Meglio andare a dormire. Domani è capodanno e ci aspetta il veglione.

31 dicembre. La giornata è passata con Cinzia e la sua amica in giro per vetrine. Ovviamente non abbiamo comprato nulla tranne le cartoline, visti i prezzi! Matti e Dado hanno preferito andare a farsi un giro sul bateu mouche lungo la Senna.

A sera torniamo tutti in albergo per prepararci per il veglione, che si svolgerà in un locale.
Ci troviamo tutti nella hall dell’albergo. Io indosso un completo nero accompagnato da una camicia bianca con il collo alla coreana ed al posto del cravattino una spilla di onice e strass che ho rubato a mia madre. Cinzia è incantevole, indossa un abito lungo di taffeta color bronzo con la gonna ampia, un bustie a segnarle il seno pieno e le spalle scoperte. Dado indossa un classico smoking molto elegante, mentre Matti ha indossato sopra i pantaloni dello smoking una giacca di velluto color prugna ed una camicia da sera, ma aperta sul collo senza cravatta. Insomma tutti facciamo la nostra marcia figura.
Arrivati al locale ci servono la cena, si ride e si scherza. Poi, poco prima di mezzanotte comincia lo spettacolo, che è carino, ballerine e ballerini, molto francese. Finalmente il conto alla rovescia, …..3.2.1! Buon Anno! Baci e abbracci. Poi tutti fuori in terrazza a vedere i fuochi d’artificio.
Passati i festeggiamenti restiamo nel locale a ballare fino alle 2 del mattino. Poi la comitiva decide di tornare in albergo. Accompagno Cinzia fino alla sua camera per un ultimo bacio. Poi anch’io raggiungo la mia.

I miei due compagni di stanza sono assolutamente su di giri! Credo anche un po’ brilli. Non hanno nessuna intenzione di andare a dormire e propongono di andarsene un po’ in giro per la città.
Usciamo dall’albergo e ci avviamo verso il centro. Incontriamo molta gente, scambiamo un sacco di auguri in un sacco di lingue. Ridiamo e scherziamo euforici. Meno male la nottata è fantastica ed il clima stranamente mite, o forse sarà per tutto lo champagne che abbiamo in corpo.
Dopo tanto camminare arriviamo al Bois de Boulogne e cominciamo passeggiamo lungo i viali ed i lungo Senna. Ridiamo e ci sfidiamo a corse senza alcun motivo. In uno spiazzo appartato lungo il fiume incontriamo un gruppo di 4 ragazzi che ci offrono altro champagne. Ci facciamo tutti gli auguri abbracciandoci. Uno dei ragazzi francesi ha una fotocamera digitale e chiede, in un inglese stentato se vogliamo farci delle foto con loro. Accettiamo e ci disponiamo alle pose.
Dado è quasi completamente sbronzo, subito comincia a fare lo scemo, assume pose molto porche a cavallo di un tronco suscitando le risate e l’incitamento di tutti. Uno dei ragazzi francesi si unisce a lui abbracciandolo da dietro e muovendosi insieme, il francesino, che avrà sui 18 anni ed è molto carino, si fa più spinto e comincia a sfilare la giacca a Dado che non oppone alcuna resistenza e si libera dell’indumento lanciandolo. Nuovamente il pubblico approva ed il fotografo riprende tutto. Dado si sporge verso il francesino e gli sussurra qualcosa all’orecchio, l’altro ride e si tocca il pacco. Poi a sua volta si toglie il giubbotto restando in maglietta. Afferra Dado per la vita e se lo spinge contro. Dado simula (?) grande godimento. Il francesino, che si chiama Denì, accarezza la pancia di Dado, piano, piano gli sfila la camicia dai pantaloni ed infila le mani sotto accarezzando gli addominali del mio giovane e porco cognato. L’apprezzamento del gruppo sale sempre di più. Denì prosegue senza che Dado faccia la minima resistenza. Slaccia la camicia fino a scoprire il petto e l’addome ed inizia ad accarezzare il petto ed i capezzoli facendo gemere Dado. Gòia abbassa la camicia sulle spalle e gliele bacia. Poi gli sfila la camicia lasciando Dado a torso nudo. Ormai la situazione ha preso una piega piuttosto chiara. Guardando in giro vedo gli altri ragazzi che si accarezzano il pacco eccitati. Anche Matti fatica a nascondere l’erezione. Quanto a me trovo la situazione estremamente eccitante. Ora anche Denì è a torso nudo e si appoggia alla schiena di Dado baciandogli il collo e leccandogli le orecchie. I ragazzi francesi incitano l’amico al grido “Allez, allez!” L’altro non si fa pregare e tirata indietro la testa di Dado gli infila la lingua in bocca in un bacio appassionato. Una mano accarezza un capezzolo, mentre l’altra sta smanettando il pacco di Dado ormai preso dalla situazione. Un altro dei ragazzi francesi si avvicina e toglie le scarpe a Dado, poi le calze ed inizia a baciargli e leccargli i piedi. Intanto Denì ha slacciato i pantaloni ed ha infilato la mano nelle mutande afferrando il cazzo duro di Dado che ansima deliziato dalla sega e dal trattamento ai piedi. Denì lentamente gli abbassa i pantaloni, Dado solleva il culo per facilitare l’operazione, l’altro ragazzo francese in un attimo glieli sfila lasciandolo con i solo boxer. Abbiamo tutti il cazzo di fuori e ce lo meniamo. Anche i boxer di Dado fanno la stessa fine dei pantaloni. Ora è completamente nudo in mezzo a due giovani francesi che lo palpano ovunque. Denì si stacca un attimo e scalciate via le scarpe si toglie i jeans sotto i quali non indossa biancheria intima. Il cazzo emerge duro e grosso, si rimette al suo posto iniziando a strusciare l’uccello tra le chiappe di Dado. L’altro ragazzo leccando e baciando è arrivato all’inguine e dopo una leccata alla cappella si infila tutto in bocca il cazzo di Dado ed inizia a spampinarlo. Attirato dallo svolgimento della scena non mi sono accorto che il fotografo ha smesso di riprendere, e si è dedicato a Matti. Gli ha già abbassato i pantaloni e le mutande e se lo sta spompinando con reciproco gusto. Mi avvicino all’altro ragazzo francese e da dietro gli afferro il cazzo che si stava masturbando. Subito lui porta una mano dietro afferrando il mio. Con l’altra mano gli slaccio la giacca e gliela tolgo, poi sollevo la maglia fino a scoprirgli le spalle e gliele mordicchio, gli tolgo anche la maglia e gli accarezzo i capezzoli che sono duri ed eretti. Sento che mi sta slacciando la cintura, lo aiuto ed in breve ho i pantaloni alle caviglie, anch’io slaccio i pantaloni del ragazzo e glieli lascio cadere, anche lui non indossa mutande. Mi abbasso i boxer ed infilo il cazzo tra le sue cosce facendolo scorrere accarezzandogli i coglioni ed il buco del culo. Due mani mi afferrano le chiappe le allargano poi una lingua calda inizia a leccarmi il buco del culo. E’ Matti. Mi giro a guardarlo, indossa ancora giacca e camicia, ma è nudo dalla cintola in giù, ed il fotografo si dà da fare a leccargli il culo.
Sento Dado gemere, mi volto e lo vedo sdraiato sul tronco con il cazzone di Denì nel culo e quello dell’altro in bocca.
Faccio togliere i pantaloni al mio giovane amico e mi sfilo i miei con i boxer. Nudi ci avviciniamo al terzetto, spingo il francese verso il cazzo di Dado e lui prontamente lo prende in bocca, mi volto verso Denì e lo bacio lingua in bocca. Poi scendo lungo la schiena del mio amico e raggiungo il buco del culo cominciando ad infilargli dentro la lingua, lui porta le mani dietro aprendosi le chiappe. Lecco e carezzo il roseo forellino, poi ci infilo prima un dito, poi due, muovendole rapidamente. Visto l’evidente apprezzamento passo a qualcosa di più sostanzioso e gli infilo il cazzo in culo il ragazzo mugola e asseconda la mia spinta per farselo entrare tutto. Poi comincio a stantuffare seguendo il ritmo di Denì nel culo di Dado. Anche Matti ed il fotografo ci raggiungono. Il fotografo si mette dietro l’amico che ha il cazzo in bocca a Dado, dopo un rapido lavoro di lubrificazione gli infila il cazzo in culo facendolo genere di godimento. Matti a terra lecca il culo del fotografo ed il cazzo che entra ed esce dal culo dell’altro ragazzo. Poi si alza ed inizia a strusciare il cazzo tra le chiappe del fotografo, che glielo afferra e se lo punta sul buco, Matti in un attimo glielo infila tutto nel culo. Ora siamo tutti al massimo dell’eccitazione. Dado mugola e grida a bocca chiusa per il cazzone che gli sta sfondando il culo e quello che ha in bocca spinto dall’inculata doppia del fotografo e di Matti. Il mio compagno succhia con gusto il cazzo di Dado mentre gli spanno il culo. E Denì è estasiato dal giovane buchetto di Dado.
Cambiamo posizione. Dado è per terra a pecora e Denì gli ha rinfilato il cazzo in culo e lo sbatte con forza, sotto c’è l’altro ragazzo che messosi a 69 succhia il cazzo di Dado mentre viene a sua volta succhiato dalla vorace bocca del mio cognatino. Il fotografo gli ha ripreso la sua posizione nel culo dell’amichetto e Matti la sua nel culo del fotografo. Resta un solo buco libero. Mi metto dietro a Denì e comincio a strusciargli il cazzo tra le chiappe, ci sputo sopra e gli punto il buco. Si volta a guardarmi un po’ preoccupato. Gli sorrido. E’ il tuo turno mio caro! Comincio a spingere, sento che è stretto, mi sa che è la prima volta, gli sussurro all’orecchio di rilassarsi. Piano infilo la cappella lui geme facendo smorfie di dolore. Resto un po’ fermo perché il buco si adatti al nuovo ospite. Anche lui è fermo, ma ci pensa Dado a incularsi da solo muovendosi avanti e indietro. Spingo ancora un po’, entro fino a metà, torno indietro, poi spingo a fondo fino ad entrare del tutto, ora ho i coglioni attaccati alle chiappe di Denì, lui ansima e si morde le labbra, due lacrime gli rigano le guancie. Comincio a muovermi lentamente. Intanto sputo sul cazzo per lubrificarlo. Esco lentamente e rientro. Denì inarca la schiena. Ora comincio a muovermi dentro e fuori. Anche Denì, passato il momento di dolore si muove assecondando le mie spinte e riprendendo a fottere Dado. Ora Denì sembra apprezzare e geme dicendo qualcosa che non capisco. Lascio a lui la guida. I movimenti dell’inculata a Dado diventano anche i movimenti della sua e l’eccitazione lo porta a muoversi con sempre maggiore frequenza con mia grande goduria. Sento Matti ansimare poi lo vedo accasciarsi sulle spalle del fotografo, capisco che gli appena scaricato in culo un fiume di sborra. Anche Dado è al limite e con un ultimo mugolio scarica nella bocca dell’altro ragazzo tutta la sua giovane e copiosa sborrata. Il fotografo, libero del peso di Matti sta sfondando il culo dell’amico a cui Dado ha appena riempito la bocca facendogli lo stesso servizio anche dietro scaricandogli nel culo una bella sborrata. Poi sfila il cazzo dal culo dell’amico e gli prende in bocca il cazzo succhiando velocemente fino che questi non gli riempie la bocca di sperma caldo. Denì sta per venire a sua volta, sfila il cazzo dal culo di Dado afferra il suo giovane amico fotografo e gli scarica in bocca una sborrata da record. Anch’io sono armai vicino a venire. Il fotografo si avvicina, do un paio di colpi al cazzo e gli riempio anch’io la bocca di sborra che lui beve come le precedenti.
How! Mitico! Una vera orgia a Parigi. Siamo tutti sdraiati sull’erba nudi e soddisfatti.
Ci riprendiamo ed ognuno recupera i propri vestiti. Ci salutiamo con gli amici francesi. Purtroppo domani partiamo, ma credo che ci ricorderemo di Parigi e dei suoi divertimenti.

Con Dado e Matti torniamo in albergo. Ormai sono le quasi le sei e comincia a fare chiaro, potremo dormire solo un paio d’ore poi sarà ora di partire, ma ne è valsa la pena.

(continua)

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