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Gay & Bisex

40. Trio al Cinema Arco


di Sergioone61
01.08.2012    |    17.524    |    9 8.9
"Ah siiii, non ha perso il tocco del pompinaro ! Mentre me lo succhia cerco di infilare nuovamente la mano nei jeans, ma stando così piegato il passaggio è..."
Benché ora viva all’estero l’Italia è il mio paese ed è sempre un piacere poterci passare qualche giorno.

A Torino, forse perché è l’ultima città dove ho vissuto, sono particolarmente affezionato, qui ho vissuto molte eccitanti esperienze.

E, visto che la sede italiana della multinazionale per cui lavoro è proprio a Torino, ci torno abbastanza spesso. Se gli impegni me lo consentono, mi piace fermarmi per il fine settimana, ad apprezzare un poco dell’eleganza di questa città e, perché no, rinverdire qualche ricordo…….

Ad esempio fare un giretto al Cinema Arco, vicino a Corso Principe Oddone. Anni fa quando abitavo a Torino era uno dei miei cinema preferiti, nel buio della sala e nei suoi bagni ho trascorso molti eccitanti momenti.

Per cui, qualche settimana fa, visto che ero in zona, sono andato proprio all’Arco. Di solito il sabato pomeriggio è un buon giorno.

Appena entrato mi sono fermato ai bordi della lunga scala che percorre la parte rialzata della sala aspettando che gli occhi si abituassero alla poca luce. Dopo qualche minuto comincio a guardarmi in giro, ci sono, come al solito, molti anziani e qualche marchettaro. Salgo la scala per raggiungere il fondo della sala e vedere come butta. Non sono ancora del tutto abituato all’oscurità della sala e salendo mi scontro con una persona che sta scendendo. Sollevo la testa per scusarmi e …guarda un po’ chi si vede !

E’ Alessio una vecchia conoscenza di sauna, saranno tre anni che non ci incontriamo. Un abbraccio ed i soliti convenevoli, lo osservo, ha perso un po’ i capelli ed ha messo su qualche chilo, ma ha ancora il viso di un ragazzino, anche se credo sia vicino ai 40 ormai.


Ci appoggiamo al muro lungo la scala a raccontarci come vanno le cose ed intanto che parliamo gli ho passato una mano dietro la schiena e lo accarezzo piano, prima da sopra la t-shirt poi lentamente infilo la mano sotto a carezzare la pelle nuda leggermente sudata.
Ale mi sorride, fa un accenno ai bei momenti di quando ci conoscemmo, ora purtroppo a Torino non ci sono saune “free” sono tutte con la tessera…
E mentre rivanghiamo il passato ho infilato la mano nei jeans e negli slip a sentire il sedere morbido e tondo.

Gli sussurro se vuole andare nei bagni, ma mi risponde che sono molto sporchi. Suggerisce di sederci e così facciamo ci infiliamo in una fila e raggiunto quasi il centro ci sediamo.

Gli passo il braccio attorno alle spalle lo attiro a me e ci baciamo, le lingue si infilano nelle bocche affamate, le labbra succhiano le labbra e le mani cominciano a vagare in cerca di qualcosa da accarezzare e stringere.
Sento la sua mano sul mio cazzo e poi piano scendere la cerniera dei bermuda e la mano infilarsi nei miei boxer. Mi afferra il cazzo che ormai è bello duro e lo tira fuori. Un ultimo bacio poi si abbassa e sento il calore della sua bocca circondarmi la cappella e una mano piano scivolare giù verso i coglioni ancor intrappolati dall’elastico dei boxer.
Ah siiii, non ha perso il tocco del pompinaro !
Mentre me lo succhia cerco di infilare nuovamente la mano nei jeans, ma stando così piegato il passaggio è un po’ stretto, allora scendo davanti e slaccio la cintura ed i jeans, poi torno a infilare la mano e strizzare queste due belle chiappotte pelosette….e infila e struscia jeans e mutande scendono lasciando il culotto di Ale scoperto e in bella vista.
Un tipo seduto nella fila davanti continua a girarsi a guardare, sarà sui 40 anche lui, ed ogni volta che si gira ha praticamente le chiappe del mio amico sotto il naso, mi guarda, gli sorrido mentre accarezzo il culo di Ale ormai completamente scoperto, poi gli faccio segno con la testa, lui si sposta sul sedile, allunga una mano e comincia anche lui ad accarezzare il culo di Ale.
Ale ha un sussulto, ma io gli tengo giù la testa, fa un po’ di resistenza, ma poi si rilassa, so’ che gli piace.
Il tipo intanto ravana le chiappe a due mani, completamente girato verso di noi. Io ho infilato le mani sotto la t-shirt e sto pizzicando e tirando i capezzoli della nostra vittima, che intanto si sta prendendo il mio cazzo fino in gola. Improvvisamente ha un altro sussulto. Sollevo la testa e vedo che il tipo gli aperto le chiappe e ci sta dando dentro di lingua, ed Ale sembra gradire e non poco, scendo e gli trovo il cazzo bello duro già fuori dagli slip.


E che lì seduti non è che si possa fare molto di più….Mi ad Ale e gli sussurro di andare dietro le tende che nascondono le uscite di sicurezza. Annuisce. Un ultima succhiata poi si rialza e si sistema i pantaloni prima di alzarsi ed uscire dalla fila. Mi alzo anch’io e scivolo fuori, mentre passo strizzo l’occhio al tipo della fila davanti che è rimasto senza più nulla da slinguazzare.

Scendiamo fino alla platea e poi ci infiliamo dietro le tende. Appena dentro ci abbracciamo e cominciamo a limonare come pazzi. Intanto le mani vanno ovunque, sento che armeggia con i miei bermuda fino a farli cadere alle caviglie, poi mi abbassa i boxer e mi afferra il cazzo ancora umido per il pompino interrotto. Io gli abbasso i jeans e le mutande e ricomincio a strizzargli le chiappe, le allargo e sfioro il buchetto con le dita. Ale freme, mentre mi apre la camicia e scende a succhiarmi i capezzoli duri.
Improvvisamente la tenda scosta ed entra il tipo di prima. Ale si rialza, ma io lo trattengo con un bacio lingua in bocca, mentre il nuovo arrivato lo abbraccia da dietro appoggiando l’uccello ancora chiuso nei pantaloni al culo di Ale che inizia a mugolare.
Ora siamo un groviglio di mani con in mezzo il povero Ale. Il tipo gli ha sollevato la maglietta e gli strizza i capezzoli, io da dietro gli scopro la schiena, poi afferro la maglietta e gliela sfilo del tutto. Trono verso il basso e trovo il grosso cazzone del tipo che, finalmente libero si struscia in mezzo alle chiappe di Ale. Ora carezzo la testa di Ale e lo spingo verso il basso, lui si piega e si prende in bocca il mio cazzo che ha già iniziato a rilasciare gocce di presborra. Lecca e succhia da favola, mentre anche il tipo si è piegato ed ha ripreso a leccargli il buco del culo, direi, visti i mugolii di entrambi con reciproca soddisfazione.

Sono al limite quasi pronto per una bella sborrata, ma non voglio godere subito. Tolgo il cazzo dalle labbra fameliche di Ale, e lo faccio girare. Ora ho l’uccello appoggiato al suo buchetto che è bello lubrificato dalle slinguate del tipo. Senza stare troppo a pensarci comincio a spingere, sento l’ano aprirsi ed avvolgermi la cappella, poi scivolare dentro il caldo canale senza alcuna resistenza. Ah cosa c’è di meglio di un bel culo caldo e umido!
Il tipo che si è trovato davanti il cazzo di Ale non ha perso tempo e se lo spompina con gusto. Io ho iniziato a cavalcarlo, con sempre maggiore forza. Il tipo si è alzato, Ale si abbassa e gli prende il cazzo in gola, godendo di avere tutti i buchi riempiti. Il tipo allunga una mano e mi strizza i capezzoli, poi si piega a succhiarmeli e morderli. Poi si rialza e mi pianta la lingua in bocca, mentre io dietro e lui davanti ci scopiamo il “povero” Ale.
Ormai ci sono. Sfilo il cazzo dal culo di Ale, lo faccio girare e glielo ficco in bocca, il tipo non perde tempo e gli riempie il culo. Ale mugola ed asseconda le spinte veloci e profonde del tipo.
Io gli prendo la testa e gli affondo il cazzo fino in gola, uno, due, tre affondi e gli scarico in bocca una sborrata da campionato. Ale ha un colpo di tosse e la sborra mi finisce sull’inguine e cola a terra. Il tipo si irrigidisce, arcua la schiena e lo sento riempire il culo di Ale con la sua sborra.


Siamo ansimanti, l’unico che si agita ancora è Ale che si sta segando il cazzo, il tipo ha tirato fuori l’uccello ora si è piegato a leccare la sua stessa sborra che cola fuori dal buco del culo. Ale ansima sempre più affannosamente, allora mi inginocchio, gli prendo il cazzo in bocca, giusto in tempo per godermi la sua calda sborra riempirmi la bocca. Con la bocca piena di sborra mi sollevo a baciare Ale, passandogli un po’ del suo succo. Anche il tipo si avvicina e vuole un assaggio, che gli elargisco direttamente in bocca.

Siamo sudati marci, ma molto soddisfatti. Il tipo si è già risistemato ed è uscito dalla tenda. Quasi subito si infila un vecchio, ma gli facciamo subito capire che è arrivato tardi.

Ale recupera la maglietta e si riveste, mentre io riallaccio la camicia e chiudo i bermuda.

Usciamo dalla tenda ed andiamo nei bagni a darci una rinfrescata.
Mi fumo un sigaretta per riprendermi. Con Alessio ci guardiamo e ridiamo. Lui commenta che è stata una bella maialata, come ai vecchi tempi! Concordo.

Ci scambiamo i numeri di cellulare con la promessa di sentirci ogni tanto. Poi lui dopo un ultimo bacio scappa via.

Ed anch’io finita la sigaretta esco all’aria fresca della sera di Torino, che anche stavolta non mi ha deluso.

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