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Gay & Bisex

43. Planet Romeo


di Sergioone61
11.08.2015    |    9.730    |    2 8.1
"Lo afferro per le spalle e sempre con il cazzo ben piantato nel culo lo faccio alzare dal letto e camminare fino alla porta di ingresso, poi la apro e lo..."


Riecc'omi con una nuova storia da condividere.

Ormai quasi tutti utilizziamo gli smartphone e con loro tutto l’universo di applicazioni disponibili, non ultime, ovviamente, quelle di chat ed incontri gay.

Vivendo ad Amsterdam per la maggior parte del tempo, alcuni amici olandesi mi suggerirono tempo fa un sito chimato Planet Romeo e la relativa app, ovviamente l’ho scaricata subito ed ho cominciato a chattare e stringere amicizie virtuali con alcuni ragazzi olandesi e nord europei.

Dopo l’antefatto, passiamo alla storia che voglio raccontarvi.

Durante una delle mie visite a Torino, un venerdì sera, ero in hotel, avevo finito di preparare una relazione e volevo inviarla, ho preso il mio smartphone per controllare un indirizzo e-mail, ma per errore ho aperto l’app di Planet Romeo. Questa app funziona con il GPS e quindi ti propone gli iscritti che trova nella zona dove sei in quel momento. Così sono apparsi subito una serie di ragazzi di Torino e dintorni. Ho sfogliato un po’ di pagine, poi sono tornato a finire il mio lavoro.

Più tardi mi accorsi che qualcuno mi aveva lasciato un messaggio sul mio profilo di Planet Romeo. Andai subito a vedere. Era un ragazzo con un nick assurdo, non c’erano foto sul suo profilo, anche la descrizione diceva poco, di certo c’era solo l’età 32 anni.

Il messaggio era abbastanza classico, diceva che mi trovava carino e voleva sapere cosa stessi facendo. Risposi che stavo ancora lavorando e che poi sarei andato a dormire. Mi rispose quasi subito inviandomi due foto, una scattata sul letto, semi nudo che evidenziava un bel fisico, ed una di un bel viso, con il pizzetto, capelli scuri occhi grandi e labbra carnose. Anch’io risposi subito dicendo che anche lui era molto carino. Rispose dicendo di chiamarsi D. che gli piacevano le persone mature e che gli piaceva organizzare incontri di gruppo dove più di uno lo scopava e gli pisciava addosso.

Rilessi il messaggio e pensai, o esagera o potrebbe essere interessante. Mentre riflettevo sulla risposta mi arrivo un altro messaggio che mi chiedeva foto esplicite…inviai subito una foto del mio cazzone in tiro…vi riporto i testi dei messaggi che sono seguiti:

D: Mi piace fare la troia, scopare senza parlare come animali..Mi stai facedno bagnare il culetto con questa foto, ora ci metto una carota….in che zona stai io in via …. Hai fantasie? Hai amici da coinvolgere? Ci vediamo?

Io: Sono in albergo in zona … No nessun amico, non vivo a Torino. Potremmo vederci di sicuro ma non stasera. Magari domani pomeriggio?

D: Siamo vicini!

Io: Che ne dici di venire domani a fare la troia in un cinema porno ?

D: Mi piacerebbe dare scandalo con te. Poi se vuoi finiamo da me…

Io: Conosci il Cinema Arco ?

D:si lo conosco

Io:Che ne dici se ci vedessimo domani alle 15:00 davanti al cinema ?

D: Ok mi va. Senti mi piace il pissing a te?

Io: anche a me

D: Mi piace anche leccare e l’esibizionismo, cosa devo mettere domani?

Io: Uhhm mi piacciono gli slippini magari bianchi … cosa indossi adesso ?

D: niente. Una carota nel culo e basta

Io: sei proprio un bel maialino. Ora me lo hai fatto venire duro…..ti lascio il cell così ci sentiamo via WhatsApp……

D:Ok questo il mio…

Io. A domani. Buona notte.

D: ‘notte.

Il giorno dopo la conversazione riprese su WhatsApp:

Io: Ciao. Allora ci vediamo oggi ?

D: Vieni da me. Verso le 16:00

Io: Speravo prima io sono già in strada.

D: Volevo cercare un terzo…

Io: Potrei venire prima e se è lo aspettiamo…

D: Verrei anche al Cine ma non ho soldi

Io: o per quello non c’è problema offro io. Decidi tu.

D: ok dai per le tre e mezza davanti all’arco. Poi se li troviamo qualcuno venite da me

Io: Ok ci sto. Sono vestito da bici. Bermuda aderenti e felpa con cappuccio tutto grigio.

D: Ok dammi 20 minuti.

Io: Ok vestiti poco tanto dovrai toglierteli … !!

D: maiale !

Io: vedrai.. tutto nudo in sala con tutti che ti palpano….

D: mmm anche tu nudo

Io: ovvio

D: Sto arrivando.

Ora passiamo dal virtuale al reale.

In attesa che il mio nuovo amico arrivasse andai a prendermi un gelato.

Passato un quarto d’ora tornai verso il cinema e vidi che era già lì, più basso di me sul metro e settanta, deliziosamente rotondetto, jeans e t-shirt.

Mi avvicinai alle spalle lui mi senti e si voltò e… ma che maialino! Aveva le mani nella patta aperta e si menava l’uccello! Lì per strada….!

Veloce presentazione ed entrammo nel cinema.

Appena dentro mi afferrò il collo e cominciammo a baciarci. Le lingue vorticavano e la saliva colava. Lo trascinai in una zona buia, dove spesso ci sono altri uomini in attesa. Ci sistemammo nell’angolo, io contro il muro e lui rivolto verso l’esterno. Lo stringo per fargli sentire il mio cazzo duro. Lui subito infila la mano nella tuta e nei boxer e me lo stringe. Io infilo le mani nei jeans e nelle mutande e gli stringo il culo. Ansima. Poi mi solleva la felpa e mi lecca i capezzoli. Intanto altre ombre si sono avvicinate. Continua a sollevarmi la maglia fino a farmela sfilare e lasciandomi a torso nudo. Sento altre mani che mi accarezzano la schiena e cercano di infilarsi nei boxer. Anch’io gli prendo la t-shirt e gliela sfilo. Poi comincio a pizzicargli i capezzoli, lui mugola un sì. Poi gli slaccio i jeans e glieli calo insieme alle mutande. Ora ci sono molte mani che ci toccano dappertutto.

Ma D. è in piena trance sessuale. Riprende jeans e mutande. Mi afferra la mano e mi trascina verso i bagni. Entriamo in un bagno libero. Ho pensato che volesse più privacy. Invece lascia la porta aperta, e appena dentro si abbassa di nuovo jeans e mutande. Scendo a leccargli l’uccello, poi inizio succhiarlo. Dietro un vecchio si è inginocchiato e gli ha aperto il culo e glielo sta leccando.

Abbasso le mani e gli sfilo le scarpe, poi i jeans e le mutande, ora è nudo con i calzini….mi alzo gli prendo la testa e lo abbasso sul mio cazzo, subito lo ingoia fino in fondo: un vero professionista!

Nudo come si trova, lo costringo ad uscire dal bagno, nel atrio dei bagni ci sono 5 o 6 persone che se lo menano guardando lo spettacolo. Tutti si avvicinano e D. li succhia tutti. Qualcuno si è chinato e me lo ha preso in bocca.

Purtroppo nessuno dei presenti è particolarmente interessante. Prendo D. per un braccio, lo riporto nel bagno e chiudo la porta. Ansima segandosi il cazzo. Si volta mi sorride e dice: ‘Bellissimo! Non l’avevo mia fatto prima !’

Sorrido anch’io. ‘Peccato che non ci sia nessuno di interessante…’

‘Vero. Andiamo da me ?’ Annuisco. Mi rimetto la felpa. D. fa per rimettersi le mutande, ma lo blocco.

‘No. Quelle le tengo io.’

‘Va bene’ Si rimette i jeans senza mutande e la t-shirt. Usciamo dal cine con i cazzi ancora mezzi in tiro.

Ci incamminiamo verso casa sua. Intanto chiacchieriamo un po’ per conoscerci meglio, svolge un attività creativa. Di certo più accattivante della mia.

Osservo la linea del collo e le piccole orecchie, la schiena ben disegnata, il culetto che immagino sotto i jeans. Non resisto gli circondo la vita con un braccio e gli infilo la mano nei jeans per tastargli il culo. Lui non fa una piega, continua a camminare come se niente fosse. Azzardo di più, scendo in mezzo al solco, trovo il buco ancora umido dal trattamento nel cinema, forzo un po’ e il medio è dentro per metà. Ha un piccolo sobbalzo, mentre socchiude gli occhi.

‘Siamo quasi arrivati’

Giriamo un angolo e siamo davanti ad un portone, apre, entriamo nell’androne.

Occupa un appartamento al piano terreno, per cui siamo subito in casa.

Appena entrati cominciamo a spogliarci a vicenda. In un attimo siamo nudi lì per terra che ci baciamo e ci strusciamo addosso i cazzi durissimi. Poi ci spostiamo in camera da letto. Sul lettone cominciamo un assatanato 69, che comprende anche i coglioni e il buco del culo.

Lo giro a pancia sotto, gli apro le chiappe e comincio a slinguargli il buco del culo, che è bello aperto e pulsante. Ad ogni giro di lingua D. geme e si contorce. Poi infilo un dito in quel morbido anfratto, poi due.

Lui si volta e mi bacia con la lingua piena di saliva. La bevo e poi gliela spunto in faccia. Lui geme e chiede ancora. Raccolgo altra saliva, gli faccio aprire la bocca e ci sputo dentro mugola e se la beve.

Poi si alza. Mi prende per mano. Mi porta in bagno. Si siede sul bidet. ‘Pisciami addosso!’

Ho il cazzo durissimo, non credo che riuscirò a pisciare, ma ci provo…purtroppo niente. Me lo prende in bocca.

Usciamo dal bagno. Entriamo in cucina. Apre la finestra ed esce sul balcone. Si appoggia alla balaustra sporgendo il culo. E’ proprio un esibizionista, siamo al piano terreno, protetti solo da una tenda da sole, chiunque dal cortile o dalle case vicine potrebbe vederci. Mi avvicino, appoggio la cappella al buchetto e spingo fino ad entrare completamente. Mugola e scuote la testa. Allungo il braccio gli tappo la bocca con una mano e gli rifilo una bordata di scopate veloci e profonde. Guaisce e si inarca sorpreso. Con l’atra mano gli afferro il cazzo e lo masturbo.

Mi sposta la mano. ‘ Basta facciamo una pausa…’

‘Ok’

Mi offre da bere. Poi ci sediamo su un divanetto a coccolarci. Gioco a tirargli i peli del petto e quelli dell’inguine. Mi fissa sornione, poi mi riporta in bagno mi fa sedere sul bidet, si avvicina e comincia a pisciarmi sul petto. Il liquido caldo scende fino al cazzo, che in un attimo e di nuovo duro. Anche il suo è tornato duro. Glielo prendo in bocca assaporando le ultime gocce di piscio. Lui mi fa alzare e mi lecca il torace, l’addome, poi le palle e quindi riprende a spompinarmi.

Lo afferro sotto le ascelle e lo riporto sul letto mi sdraio, capisce subito e si impala sul mio cazzone.

Salta come ossesso tanto che il cazzo continua ad uscire dal buchetto fradicio. Ci baciamo. Ci sputiamo in faccia e poi ci lecchiamo. Siamo sempre più ingrifati….

Tenendosi il mio cazzo in culo si volta e dandomi la schiena continua a scoparmi saltando mentre si masturba.

Lo afferro per le spalle e sempre con il cazzo ben piantato nel culo lo faccio alzare dal letto e camminare fino alla porta di ingresso, poi la apro e lo spingo sul pianerottolo che da sull’androne del palazzo.

Si pianta a gambe larghe segandosi il cazzo velocissimo, mentre io lo inculo senza pietà. Se entrasse qualcuno nel palazzo saremmo fottuti…!

Ormai sono al limite e credo anche D. Rientriamo in casa. Di nuovo sul letto. Ancora io sotto e lui sopra. Mugola e geme una serie di si soffocati, poi si irrigidisce e comincia a schizzarmi addosso la sua sborra, sul torace, in faccia, in bocca, nei capelli.

Ci sono anch’io, sfilo il cazzo dal culo ormai sfondato e gli innaffio la schiena di sborra. D. si volta in tempo per prendersi in faccia l’ultimo schizzo.

Poi si volta di nuovo e prendiamo e leccarci le sborrate dalla faccia ed a slinguarci mischiandole.

Wow. Siamo esausti. Ci guardiamo sorridendo. Ci abbracciamo. Un altro bacio, ma stavolta è dolce.

‘Grazie’ dico ‘gran bella scopata!’

‘Fantastica! Dobbiamo rifarlo!’

‘Quando vuoi…’

Purtroppo da allora non c’è stata più occasione, anche se ci siamo sentiti svariate volte, ma sono sicuro che avremo altri bei momenti prossimamente.

Ciao a tutti.

Sergio.

http://sergioone61.blogspot
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