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39. Sauna a Birmingham


di Sergioone61
07.08.2012    |    15.168    |    1 9.3
"Riprendiamo fiato, poi lui piano si sfila il mio cazzo ormai moscio dal culo, sento la sborra colare fuori, mi metto a sedere, gli prendo il viso tra le..."

39. Sauna a Birmingham


Nel mio peregrinare in giro per l’Europa, mi capita di frequente di dover andare in Inghilterra dove ha sede il Centro Elaborazione Dati del Gruppo per cui lavoro.

Gli uffici sono dislocati in una amena località nel bel mezzo della campagna inglese, ma a volte, per comodità, ci fanno alloggiare vicino all’aeroporto di Birmingham dal quale con un comodo collegamento ferroviario si arriva in città in circa 20 minuti.

Dopo un paio di volte che soggiornavo lì, ho preso qualche informazione, ed ho individuato il quartiere gay della città con una lista di locali da visitare.

Tra questi c’erano un paio di saune, una era un po’ troppo fuori mano, mentre l’altra si può raggiungere a piedi dalla Central Station di Birmingham, per cui una sera ho deciso di provare ad andarci.

La sauna si chiama Unit 2 ed è al 78 di Lower Essex Street in un angolo discreto del Gay Village.
L’ambiente è carino e pulito, moderno ed arredato con un discreto gusto negli ambienti comuni, considerato che siamo in UK. Ci sono Sauna, Bagno turco, una sala cinema con un grande schermo, box privati ed un interessante dark labirynth con annessa dark room.

Va bhè, ora basta, se passate da quelle parti vi consiglio una visita.

Passiamo alla mia serata.

Sono arrivato verso le 20:00, all’ingresso un simpatico ragazzone inglese in canottiera mi da un box dove inserire i valori, che custodiranno alla reception, le chiavi di un armadietto, asciugamani e ciabattine di gomma. Mi spiega le regole e cioè che non ci sono regole se non che è vietato fumare ovunque, tranne in un piccolo angolo nel cortile sul retro, e che non sono ammesse pratiche violente (!!) Meno male …..

Nello spogliatoio molto luminoso e pulito non c’è nessuno. Trovo il mio armadietto e dopo essermi spogliato ed essermi avvolto un asciugamano intorno ai fianchi spingo la porta che introduce al locale…
…le luci basse e calde accompagnano un corridoio che porta all’area docce separata da due archi, girato l’angolo una grossa vasca a idromassaggio è occupata da due persone che stanno ai lati opposti, uno è un vecchio con la pancia estremamente prominente da bevitore di birra, l’altro sarà sui 35 un bel bear peloso e barbuto che con la testa appoggiata al bordo e gli occhi chiusi sembra godersi il suo massaggio idrico.

Di fronte alla vasca la porta della sauna che è un po’ piccola e tutta vetri, un altro angolo ed ecco il bagno turco, anche questo non molto grande. Completato il giro c’è la zona relax con il bar.

Mmmm, sono un po’ deluso, non mi sembra che il posto si presti a sfrenate esibizioni. Torno sui miei passi e vedo una porta a battente da cui esce un ragazzo sui 30 davvero carino, con l’asciugamano in mano e l’uccello barzotto che dondola tra le cosce pelose. Mi guarda ed accenna un saluto e si avvia verso le docce.
Inutile dire che immediatamente spingo la porta ed entro.

Qui l’ambiente cambia drasticamente, regna la penombra data dalla scarsa illuminazione e dai muri neri.

A destra un bagliore conduce alla sala cinema, ci sono tre file di divani, alcuni occupati da singoli intenti a masturbarsi davanti alla scena di un ragazzino orientale letteralmente impalato su un gigantesco cazzone nero che avrà il diametro di un bottigline da due litri !!!
Nell’ultima fila due bei manzi, penso 50enni come me, si stanno slinguazzando, e smanettando gli uccelli.

Torno indietro e verso sinistra inizia un corridoio che dopo molte svolte porta ad una area aperta costellata da anfratti e nicchie occupate da rialzi con grandi cuscini in pelle e con al centro un grosso quadrato anch’esso ricoperto di cuscini in pelle.
Mentre percorrevo il corridoio ho intravisto diverse figure muoversi nella penombra, dopo la sala altri corridoi portano alla zona dove sono collocate piccole cabine chiuse dove ci si può appartare.

Mentre passeggio per ambientarmi incrocio un giovane orientale, direi giapponese, sui 30 anni. In quel punto il corridoio è stretto e ci passiamo solo messi di fianco, lui scivola dandomi le spalle e strusciando un bel paio di chiappe sode sul mio uccello, che si sente subito chiamato in causa e comincia a farsi vedere tendendo l’asciugamano. Il giapponesino si gira e mi sorride aggiustandosi l’asciugamano. Ricambio il sorriso e proseguo verso la sala cinema.

Ora sullo schermo c’è una vera ammucchiata saranno 6 o 7 a riempirsi ogni buco possibile...sui divani invece l’attività langue. I due 50enni sul fondo si fanno le coccole e gli altri, sempre in solitario, si gustano lo spettacolo.
Decido per un altro giro nel labirinto e nella dark room. Imbocco il dedalo di corridoi fino ad arrivare alla sala e mi accomodo in una delle nicchie.
Non è passa molto ed una figura entra nella sala, nella penombra non sono riuscito a vedere bene, ma sembrava magro e non molto alto. Lentamente si dirige verso il centro della sala e si posiziona semisdraiato sul gruppo di cuscini. Lo osservo mentre si accarezzava il torace e poi lo stomaco. Decido di farmi avanti, esco dalla nicchia e mi avvicino, anch’io mi appoggio ai cuscini.
Lui si volta ed allora vedo che era il giapponese di poco prima. Mi sorride, si è appoggiato con il braccio discosto lasciando il torace in bella vista, i capezzolini risaltano benissimo dritti e duri. Ci separano pochi centimetri. Ho allungato una mano ed ho cominciato ad accarezzargli il polpaccio, la pelle è soffice e liscia come seta. Mi avevano detto che gli orientali hanno una pelle fantastica ed è vero! Sento il muscolo contrarsi sotto le dita, stringo forte e porto la mano nell’incavo del ginocchio, lui sospira. Si mette a sedere e si avvicina. Siamo seduti fianco a fianco. Gli passo una mano dietro e la lascio scivolare lungo la schiena, poi risalgo sul fianco stringendolo verso di me, lui si avvicina. Fisso gli occhi nerissimi, Accarezzo il suo braccio seguendo le curve e gli avvallamenti di muscoli, salgo fino alla spalla, poi scendo nell’incavo del collo, lungo lo sterno, fino al torace ed a quel capezzolo che sento duro come un sassolino. Lui geme. mi afferra la mano e la spinge contro il suo petto muovendola leggermente. Con l’altro braccio lo cingo e seguendo la spina dorsale infilo la mano nell’asciugamano, dio è morbido e fresco, vellutato come i petali di una rosa. Ho il cazzo duro come pietra. Lui soleva il volto e sorride. Mi avvicino e sento il suo torace spingere contro il mio, eccitando i miei capezzoli già eretti. Le nostre bocche si sono trovate, la sua lingua ha cominciato ad esplorare le profondità della mia bocca. L'ho circondato e con entrambe le mani ho afferrato il suo magnifico culetto sodo. Mi stringe forte tirandomi ancora più vicino, Geme e spinge la sua lingua ancora di più nella mia bocca. Lo scosto, con la lingua scendo sul mento, poi sul collo, e poi fino ad un capezzolo, lo stuzzico con la punta della lingua, poi piano delicatamente con i denti, ha un lieve sussulto accompagnato da un sospiro: “Oh yes! I like it!” Vedo che gli piace. Mi soffermo un po’ anche sull’altro capezzolo, poi scendo sempre leccandolo sull’addome, nell’ombelico, lo sento che apre l’asciugamano, così posso finalmente afferrargli l’uccello, che non è certo di grandi dimensioni, ma sicuramente è duro come l’acciaio. Le sue mani mi accarezzano i capelli mentre io guardo in su, poi porto la punta della lingua sulla cappella  del suo bel cazzo. Sento che respira profondamente quando gli circondo il cazzo con le mie labbra umide. Sento il sapore di pre eiaculazione che probabilmente stava gocciolando dal suo cazzo. Risucchio questo bel pezzo di carne più che posso; con la mano libera sfioro sotto le palle la pelle delicata fino alla fessura calda e umida che conduce al suo splendido culo. mugola quando sente il mio dito girare piano intorno al suo buchetto, che si allarga e si stringe ogni volta che il dito si sofferma.

Mi rialzo, allargo l’asciugamano liberando il mio cazzone, poi mi sdraio sui cuscini allargando le gambe. Lui si avvicina, si sdrai sopra di me e mi abbraccia, ci baciamo di nuovo, poi scende a baciarmi i capezzoli ed infine sento le labbra ed il calore umido della sua bocca avvolgermi il cazzo, la sua lingua si muove piano intorno alla mia cappella facendomi contrarre i muscoli per la deliziosa stimolazione. Poi lo sento scendere fino a che ho punta dell’uccello chiusa dalla sua gola e sento i muscoli pomparmi  la cappella. Wow ! Lo sento strozzarsi mentre sta con la bocca attaccata al mio inguine e si tiene il cazzo in gola!

Ero così preso da questa, per me, nuova esperienza, che non mi ero reso conto che i nostri movimenti avevano attirato altre figure che nell’ombra si stavano godendo lo spettacolo. Poi ho sentito la pressione sui cuscini di qualcuno che si avvicinava. Una mano ha preso ad accarezzarmi i capezzoli, prima pizzicandoli leggermente, poi con tutto il palmo strofinandoli, Afferro la mano e la premo ancora di più sui capezzoli sensibili. Un'altra mano mi accarezza il viso, lo volta e sento una bocca, appiccicarsi alla mia ed una lingua entrare a sondare ogni angolo, i baffi mi solleticano le labbra, mentre con la mano mi spinge dalla nuca per entrare ancora più in profondità.
L’altro ha sostituito le mano con le labbra e mi sta facendo un succhiotto al capezzolo, già iperstimolato. E il mio cazzo entra ed esce dalla bocca del mio giapponesino.
Po sento il cazzo libero. Preso dagli altri due non vorrei farmi scappare la mia preda. Invece lo sento risalire allontanare gli altri due e, avvicinatosi, baciarmi con in bocca il sapore del mio cazzo.
Poi ho sentito le sue ginocchia scivolare lungo i miei fianchi. La mano afferrare il mio cazzo e portarlo sul suo buchetto. Lo sento sputare e bagnarsi l’ano, prima di appoggiarsi alla mia cappella e con un solo lento movimento infilarselo tutto in culo con un lungo sospiro. Immediatamente stringe il buco del culo intorno al mio uccello e comincia a tirare con forza alzandosi sino a che nello sfintere è rimasta solo la cappella, senza pause si spinge giù sul cazzo, forzando tutto il mio cazzone nel suo culo palpitante. a quel punto ho cominciato a spingere verso l'alto per incontrarlo e lui ha aumentato la velocità e l'intensità; ci lamentiamo all'unisono al culmine di ogni colpo. "Oh, baby!" Ho gridato. E lui ansimando “Give it to me ! Fuck me harder !”
La sensazione del suo culo intorno al mio cazzo è incredibile e la vista del suo viso trasfigurato dal godimento e del suo cazzo che teso sballonzola su e giù sul mio stomaco è più di quanto posso sopportare. Ben presto ho cominciato a sentire la sborra che ribolliva nei coglioni duri e pieni.
Mentre sono completamente preso dalla nostra scopata, uno degli altri si avvicina si mette a cavalcioni del mio torace ed infila il cazzo in bocca al mio giapponesino e subito i suo respiri strozzati si trasformano in mugolii soffocati. Davanti alla faccia ho due splendide chiappe pelose, preso dalla frenesia non resisto, sollevo le mani afferro i due globi sodi li apro e mi ci tuffo a leccare con tutta la lingua piatta, dalle palle al buco, poi mi soffermo e con la lingua a punta e la infilo nel buco, il tipo ansima e si piega in avanti, spingendomi il culo sulla faccia.
Ho il cazzo in fiamme e duro come non mai, il mio giapponesino me lo munge ad ogni passaggio stringendo i muscoli del retto. Paradisiaco!
Infilo un dito nel culo del tipo seduto sopra di me, lui porta un mano dietro e ci mette anche due dei suoi, allora anch’io ne metto altri due, poi quattro lasciando fuori solo il pollice, il tipo emette un lungo lamento, poi toglie le sue dita, lasciandomi spazio, mi afferra la mano e spinge, tiro fuori le dita le unisco tutte e inizio a spingere, il tipo emette dei piccoli singulti ritmati, poi si volta e dice qualcosa che non capisco, ma lo sento spingersi verso il basso, mi sputo nell’altra mano e spalmo la saliva sulle nocche che sporgono dal buco dilatato del tipo, poi do un'altra spinta e la mano entra fino al polso. Il tipo rantola con soddisfazione.
Sento la bava del giapponesino che dal cazzo che sta pompando cola sotto le palle fino al mio braccio infilato nel culo. Sento il suo cazzo duro che si strofina sulla mi pancia mentre cavalca la mia mazza sempre più forte.
Basta non ce la faccio più inizio ad accelerare il movimento di bacino, infilando il cazzo più in fondo che posso. Il Giapponese, spinge incontro ai miei colpi ormai in un parossismo di ansiti e lamenti,  ha abbandonato il cazzo del tipo che si sta facendo fottere dal mio pugno andando su e giù, e si è buttato indietro appoggiando le mani sulle mie ginocchia. Poi lo sento fremere e stringermi le cosce e poi il calore degli schizzi di sborra sull’addome ed il torace, ha sborrato di culo senza toccarsi, gli scatti ritmici della sua sborrata sono troppo, con un verso gutturale do l’ultima spinta e gli scarico nel culo diversi fiotti di sborra.
Poi mi rilasso sui cuscini, ho ancora la mano nel culo del tipo che lentamente si sfila, nella confusione deve aver goduto anche lui perché le vedo pulirsi l’uccello. Il giapponesino si abbandona sul mio petto appoggiando il viso sulla sua stessa sborrata. Lo stringo piano e gli accarezzo i capelli.
Riprendiamo fiato, poi lui piano si sfila il mio cazzo ormai moscio dal culo, sento la sborra colare fuori, mi metto a sedere, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio. “Thank you !” Lui mi sorride. Mi sfiora le labbra con le dita, poi si allontana verso le docce. Resto ancora un po’ a riposarmi, poi anch’io mi ficco sotto una doccia.
Ormai sono quasi le 22:30 è ora che torni in albergo. Mi cambio nello spogliatoio, riconsegno le chiavi alla reception e ritiro le mie cose. Il ragazzone mi saluta e mi domanda se me la sono goduta. “Oh, I did it! I did it!”

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