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Il quartiere libertino 1 Patrizio e Giacomo


di birbantotto
09.11.2020    |    10.234    |    8 9.7
"Ogni mattina prima di entrare lavoro mi fermo al bar a prendere un caffe..."
Ogni mattina prima di entrare lavoro mi fermo al bar a prendere un caffe.
Di solito ci sono gli stessi clienti: qualche commessa ed i titolari dei negozi dei dintorni, i colleghi del ministero dove lavoro. Un micro mondo interessante fatto di pettegolezzi, sesso odio ed amicizia, poco amore e comunque parecchio sesso. Un mondo però che include solo chi sa giocare e stare al suo posto.
Mi chiamo Patrizio, ho 50 anni appena fatti e mi piace tutto del sesso, o quasi. Donne, uomini da passivo ed attivo, dominazione fatta e ricevuta, un leggero sm. In pratica un porco pervertito direbbe qualcuno, uno che si gode la vita penso io.
Ho una moglie mora, non alta, porca a letto come mi piace che sospetta della mia bisessualità quanto io che lei vorrebbe farsi fottere molto più di quello che posso fare io.
Per anni ho ignorato quello che succedeva nel quartiere, fino a che non ho fatto sesso con Giacomo, il barista un ragazzo più giovane che mi ha fatto la corte per mesi prima che cedessi. Non che non mi piacesse ma pensavo alle chiacchere e portavo la mia attenzione altrove.
Giacomo iniziò un giorno che chiesi un caffè al tavolo. Notai i pantaloni stretti ed un bel fisico. Alto tonico, bel culetto e bel pacco, anche se non era il mio tipo, prediligo i maschi stile “bear” muscolosi anche grassi, comunque grossi e pelosi. Giacomo però mi sembrava un bel tipo principalmente per i suoi glutei molto accentuati. Insomma si fermò a parlare ed essendo alto aveva il bacino ed il cazzo ad un palmo dalla mia faccia. Lo guardai e lui si tocco, io non dissi nulla e lui capi che gradivo la vista.
Ogni giorno faceva battutine semplici per strapparmi un sorriso fino a che non gli chiesi cosa volesse da me, sapendo, mi ero informato, che era single e si accompagnava più frequentemente con uomini maturi, come me.
Mi disse se potevo arrivare prima la mattina dopo che voleva parlarmi. Accettai e il giorno dopo alle 7 ero davanti al bar ancora chiuso. Quando arrivò entrammo insieme e senza dire nulla mi baciò sulla bocca. Mi lasciò senza parole. Un bacio carnale dolce e sensuale come pochi. Pomiciammo con passione stringendo i cazzi che facemmo sgusciare fuori dai pantaloni. Giacomo mi leccò il petto e scese giù a gustarsi i miei coglioni sulla faccia, cosa che ricambiai scoprendo un bel cazzo e due palle piene nonchè un culo che dal vivo era fantastico: tondo sodo e peloso, lo leccai nello spacco facendolo mugolare, ma era tardi e decidemmo di continuare la sera stessa dopo il lavoro.
Abitava vicino ed andammo a casa sua. Consumammo il nostro primo rapporto nel quale mi fece arrivare alle stelle prendendosi estrema cura dei miei capezzoli e con mia somma gioia prima strusciando tutto il suo bene (cazzo, palle e culo) sulla mia faccia e poi inculandomi con passione e maestria. Un trentenne esperto e deciso. Lo feci godere di bocca leccandolo a lungo e facendolo venire copiosamente sulle mie labbra.
Iniziammo una relazione aperta di grande soddisfazione specie quando mi fece conoscere AMIN un tunisino molto interessante.
Era seduto al bar, magro, tonico, barba curata, jeans aderente e stivali. Beveva un caffe e Giacomo vedendomi arrivare usci dal bancone e mi chiamò:
“Patrizio, ti presento il mio amico Amin, un grande amico, sa fare tanti lavori, sistema tubature, stura gli ingorghi più difficili e ti lascia sempre soddisfatto”
Amin rise e Giacomo pure e capii che era un eufemismo, gli strinsi la mano mentre il tunisino dicendo piacere mi guardava dall’alto in basso e si leccava le labbra. Poi disse qualcosa a Giacomo che annui. Dopo pochi minuti se ne andò.
“Mi ha detto che gli fai venire voglia, che lui preferisce inculare gli uomini maturi e si vede che a te piace il cazzo come alle donne ed essere dominato. Mi ha chiesto di organizzare una cosa a tre”
“Ma che dici da cosa l’ha capito? Glielo hai detto tu?”
“Ma assolutamente no. Certo sa che sono gay perché mi scopa ogni tanto, lui è solo attivo ma riservato; Un gran scopatore con un arnese fenomenale, largo che sa usare proprio bene”
Rimasi però colpito con una gran voglia di vederlo anzi sentirlo all’opera e chiesi a Giacomo come intendeva fare una cosa a tre”
“Con la forza che ha ci vuole scopare entrambi o vedere quello che facciamo e partecipare”
“E’ solo gay, o si scopa anche le donne?”
“L’ho visto spesso con donne mature, non so per marchette o per piacere. Perché lo chiedi?”
“Niente, mi è venuto un pensiero molto audace”.
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