Racconti Erotici > Gay & Bisex > Come l’ultima delle puttane (storia vera)
Gay & Bisex

Come l’ultima delle puttane (storia vera)


di birbantotto
14.12.2022    |    12.973    |    5 9.4
"Non potei fare altro che ingoiare..."
Dal finestrino del treno scorrevano le immagini della campagna mentre stavo arrivando a Roma. Nel 1990 i treni non erano comodi e veloci come oggi. Stavo nel mio scompartimento mentre ripensavo alla mia prima volta.
I miei ormoni a mille mi volevano convincere a ripetere l’esperienza ma avevo timore di incappare in qualcuno di conosciuto.
Mi vergognavo dei miei desideri ma il cazzo nelle mutande sussultava pensando ad un altro maschio peloso e dominante che mi possedesse.
Avevo 20 anni e da poco avevo avuto il primo contatto gay.
Ero entrato in un cinema a luci rosse dove avevo capito si potevano fare incontri gay ma nemmeno sapevo cosa sarebbe successo.
Dopo poco che mi ero seduto un ragazzo più grande si era messo accanto a me e dopo poco mi prese la mano per portarsela sul pacco.
Lo guardai bene era un uomo sui quaranta con una barba folta e grosso.
Sotto i pantaloni sentivo duro ma nn avevo esperienza per capire quanto era dotato, anzi non ci pensai proprio. Ero invece sconvolto dal fatto che mi eccitava tantissimo quell’omone estremamente virile. Volevo una esperienza con 7n uomo ma non pensavo mi piacesse un tipaccio come quello.
Dopo avermi fatto capire che potevamo appartarci in bagno lo seguii.
Entrammo e Mi baciò come fosse una ragazza e si calò i pantaloni spingendomi in ginocchio per farselo leccare.
Era il mio primo cazzo ed ero emozionato e spaventato.
Era peloso ovunque. Sulle gambe e sul petto che toccai con avidità.
Aveva due coglioni enormi e un culo sodo. Allora non avevo paragoni mamil suo era un cazzo tozzo ma normale.
Ricordo che mi piacque sentire la cappella sulle labbra, toccare le chiappe sode e sentire il suo odore. Mi eccitò tantissimo quando lui mi scopò velocemente la bocca ma Improvvisamente ripensai alle malattie che avrei potuto prendere e mi alzai per andarmene ma lui mi fermò.
Ovviamente i miei ormoni vinsero e mi lasciai andare quando mi leccò sul collo e iniziò a spogliarmi.
Ero eccitatissimo, lo lasciai fare e mi misi a culo nudo appoggiato alla parete evidentemente per incularmi.
Mi sentivo una ragazzina e aspettavo di sentire il suo cazzo invece arrivarono delle sculacciate sonore. Provai a ribellarmi e pam ancora una tra le chiappe proprio sul buchetto vergine.
Oddio! Che vergogna mi piaceva.
Poi mi strizzò i capezzoli. Urlai provai a tenergli le mani ma pam ancora uno sculaccione e di nuovo a strizzarmi i gioiellini sul petto.
Urlai ancora. Mi mise una mano sulla bocca e con l'altra mi strinse i coglioni.
Dolore e piacere profondo.
Dopo questo trattamento parlò per la pima volta.
“Sei una puttanella”
Era vero, che vergogna provai.
A quel punto sentii un dito nel culo, ero vergine e mi fece male ma ero eccitato a mille come nessuna ragazza era riuscita a fare. Lui muoveva un dito nel mio buchetto stretto e io iniziai a masturbarmi. Volevo venire.
Mi stringeva palle e capezzoli mentre provava a aprirmi il culetto.
“Cazzo combini, oltre che vergine non ti rilassi qui non riesco a scoparti” mi disse mentre mi metteva nuovamente in ginocchio.
Avevo paura e voglia.
Presi il cazzo in bocca e mentre mi teneva la testa ficcandomelo fino in gola esplorai ancora il suo corpo tonico e peloso, mi masturbai velocemente e venni sul pavimento. Un mare di sperma come mai avevo fatto con la mia ragazza.
“Quanto ti piace essere maltratto. Succhia puttanella” mi disse.
Svuotato dalla sborrata avrei voluto andare via anche perché tornò la paura della malattie ma stavolta non lo permise.
Mi tenne giu con il suo palo infilato in bocca.
Lo usciva e si faceva masturbare con la cappella ad un centimetro dalla mia bocca fino a quando lo infilò fino in fondo e tenendomi la testa scaricò un fiume di sperma in bocca. Non potei fare altro che ingoiare.
“Tutto troia tutto! bevi tutta la mia sborra” ricordo benissimo queste parole ed anche che strusciò la sua cappella sulla mia faccia prima di ricomporsi.
Uscì lasciandomi in ginocchio nudo e sborrato nel bagno del cinema come fossi l’ultima delle puttane e la certezza che sarei stato perennemente alla ricerca di uomini virili, pelosi, grossi, dominanti e porci come lui.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Come l’ultima delle puttane (storia vera):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni