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Prime Esperienze

Anna e Marco 2: inculato sul cofano


di birbantotto
31.01.2020    |    36.657    |    13 9.8
"Purtroppo era molto sveglia e dopo un anno si mise proprio con il ragazzo che ammiravo..."
“Ora tocca a me? Ma io non ho nulla da raccontare”.
“Non prendermi in giro, da tempo sospetto che ti piace il cazzo. Sei troppo bravo a farmi godere e sembra che capisci perfettamente i desideri di una donna e poi vedo come ti ecciti quando guardiamo film porno e ci sono dei bei maschi”
“Non esagerare”
“Non esagero, io mi sono fidata ora tocca a te, non fare storie o non la vedi più” e mentre lo diceva si batté la mano sulla fica fradicia.
Marco era estremamente imbarazzato di fronte alle insistenze di Anna ma pensò che confessare forse sarebbe stato utile per realizzare il sogno di iniziare lo scambio di coppie o ancora meglio accogliere a letto un uomo che possa soddisfare entrambi i desideri.
“avevo 16 anni quando scoprii che guardando un ragazzo nudo sentii il piacere di soffermare lo sguardo sul suo cazzo molto più grande del mio. Non perdevo occasione per guardarlo sotto la doccia in palestra e dopo lui altri ma nn osavo ne dire ne fare nulla”
“Ma avevi la ragazza all’epoca?”
“Certo e facevamo già l’amore nonostante fosse più piccola di me. Purtroppo era molto sveglia e dopo un anno si mise proprio con il ragazzo che ammiravo. Sono sicuro che avrà prediletto quel cazzone”
“Una piccola troietta”
“SI. Che ora è una mamma e oltretutto anche molto dimessa, ne deve aver preso mai tanto che ora non ne vuole più” Entrambi risero a quella battuta sapendo che nn era vero. Poteva essere dimessa fuori ma una grande maiala a letto.
“Insomma ti piaceva guardare i ragazzi. E poi?”
“E poi nulla di concreto ma iniziai a mettermi la biancheria intima di mia sorella. Mutandine e calze e mi sentivo un languore notevole ed il desiderio di sentirmi usato. dopo pochi mesi ho comprato la mia prima rivista porno gay e mi sono fatto cento seghe a guardare ragazzi muscolosi e cazzi sia mosci che duri”
“Ma che porco. Ma davvero ti piacciono gli uomini?” “Mi è venuto naturale e quindi dico si”
“E la prima volta?”
“In pineta al mare. Avevo 18 anni e un desiderio notevole di toccare un maschio ma anche tanta vergogna. I miei amici dicevano che la sera nella pineta dietro la spiaggia del cavallo c’era movimento di coppie e gay. Andammo a vedere insieme ed era vero. Da lontano facemmo i guardoni e decisi che sarei tornato da solo. Una sera uscii di casa con i bermuda ed una maglietta con sotto una mutandina ed una canottierina di mia sorella. Arrivai in pineta che era buio e iniziai a girare. Vidi una coppia che scopava in auto e mi fece cenno di avvicinarli. Lo feci, erano giovani e vidi la donna che faceva un pompino al suo uomo. Aveva un bel cazzo e lei quando ero a pochi passi aprì la porta per farsi vedere il culo. Aveva un mini slip. La toccai era fradicia ma nn ero li per lei e me ne andai. Non c’era movimento e mentre aspettavo vidi che due uomini molto grandi si avvicinarono alla macchina, stessa manovra della ragazza che stavolta fu prelevata dall’auto e

messa in mezzo dai due. Mi avvicinai ancora e uno dei due uomini mi vide e mi venne incontro e senza preamboli mi chiese se volevo giocare con loro a fare la festa alla troia oppure volevo fare io la troia. Aveva sicuramente visto come ero vestito e che gli guardavo il pacco che sembrava bello grosso. Avrei voluto scappare ma lo lasciai fare. Non risposi e lui, Giorgio si chiamava, mi prese per mano e mi portò vicino agli altri”
La scena era eccitante. La ragazza era a pecorina sul cofano mentre l’omone sconosciuto la montava con colpi poderosi ed il suo ragazzo si segava il suo cazzo. Insomma un cuckold dell’epoca senza saperlo
Anna ascoltava in silenzio e alla descrizione dell’ultima scena si iniziò a toccare.
“Vorresti farlo anche tu vero?” chiese Marco. Lei annuì, in volto l’espressione era decisamente invitante “la cosa è eccitante. Ma vai avanti”
“Insomma Giorgio mi calò i pantaloni e rise di gusto quando vide le mutandine. Mi chiese se mi piaceva il suo cazzo. Aveva un bel cazzo scuro, abbastanza largo ma non lungo. Allungai la mano e per la prima volta sentii pulsare in mano. Ero eccitatissimo ma riuscii a dirgli che si mi piaceva ma non l’avevo mai fatto. Giorgio era felice di questo disse che mi avrebbe sverginato. Avevo paura ma poi la voglia vinse e non feci resistenza quando me lo infilò in bocca. Poi mi calò lo slip e mi sbattè sul cofano a fianco alla ragazza.”
“Ce li scopiamo insieme” rise Giorgio “E ce li scambiamo” rispose l’omone che aveva un cazzo grosso che mi faceva paura.
Così fu. Io e la ragazza eravamo a pancia sotto sul cofano. Lei era trasfigurata. Il maschione la stava scopando ma quando urlò fortissimo capii che le aveva fatto il culo anche perché il suo ragazzo protestò.
“Zitto cornuto è giusto che la inculi un vero uomo” E mentre ero distratto toccò a me. Sentirmi leccare il culo con la barba che mi stuzzicava ano e natiche mi piacque tanto ma nulla in confronto alla sensazione di troiaggine quando iniziò a strusciare la cappella. Entrò piano e fece male ma per distrarmi mi strinse forte i capezzoli. Urlai e poi urlai ancora quando la cappella entrò. Lo sentivo durissimo in culo e mi stavo pentendo della mia scelta. Quasi piansi. Giorgio mi sculacciò forte una due tre volte e iniziò a scoparmi. Piangevo ma fu implacabile e devo dire cara Anna che in breve ebbi la mia erezione più forte di quegli anni. Mi allargava le natiche con le mani e me lo infilava tutto per poi toglierlo. Sentivo aria nel culo e pensavo che ero un frocio. Poi lo riaffondava ed ero felice di esserlo.
“Scambiamoceli” disse Giorgio. Uscì da me e feci appena in tempo a vedere che l’omone si posizionò dietro di me mi prese di peso a mi sdraio di schiena sul cofano. “Voglio vedere la tua faccia quando senti questo cazzo” Lo vidi. Era grosso e mi spaventai. Feci per alzarmi ma mi spinse giù. “Ferma troietta, ora ti apro io” Guardai meglio e vidi la sua mano indirizzare la cappella sul mio buco. Entrò in un attimo e mi sentii pieno. Era grosso ma mi faceva meno male dell’altro e mi piaceva di più.. Dette due tre spinte e venne sborrandomi dentro.. Non ero ancora venuto e non sapevo come fare ma ci pensò il ragazzo che guardava. Svelto prese in bocca il mio cazzo e mi fece venire ingoiando tutto.
La ragazza intanto venne urlando. Rimaneva solo Giorgio che spinse il ragazzo a terra e gli infilò il cazzo in bocca. Lo scopò furiosamente e gli venne anche lui in bocca.
“Anche per te una violenza” disse Anna.

“Io ero sconvolto non avevo mai goduto così e avevo capito che ero fortemente attratto dagli uomini grossi pelosi e molto maschili. Dovevo accettarlo ma credimi lo sai solo tu. Non fu una cosa delicata e nemmeno riservata ma forse se non fossi stato preso con decisione non lo averi mai fatto”
“E poi? Se ti è piaciuto sono convinto che lo fai ancora” “Tu lo prendi in culo?” chiese Marco di risposta “Certo” disse Anna.
“Ti sei risposta da sola” fu la ammissione di Marco.
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