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Che goduria i vikinghi: due culi sverginati (parte 3 di 3)


di birbantotto
25.09.2023    |    5.163    |    4 9.9
"Si avvicinò e mentre la moglie ed il trio che l’aveva posseduta si riposava Corrado ed il tedesco pomiciarono pesantemente sul letto..."
Corrado era stato trascinato sul divano e messo a pecorina.
La sua resistenza era dovuta dalla paura del dolore non da altro perché desiderava completare la sua esperienza omosesssuale.
Il suo uomo era certamente eccitato nel vedere i tre suoi amici che abusavano di sua moglie.
Anche lui lo era e avrebbe voluto contemporaneamente inculare sua moglie e farsi inculare ma non poteva scegliere e ora era li pronto essere scopato lo stesso giorno in cui aveva preso in bocca il suo primo cazzo.

Il vikingo era sopra di lui.
Sentiva già la sua verga toccargli il buchino (che non sarebbe più stato tale). Un dito cercava di violarlo con difficoltà
“Non lo hai mai preso in culo?”
“ No”
“Cazzo da come pompavi sembravi esperto”
Senti l’uomo leccargli il buco. Gli piaceva molto. La lingua grossa lo raspava sul buco e Corrado si eccitava di più. Senti due dita che cercavo di forzare il pertugio.
“Sei chiuso”.
Si allontanò ma fu sostituito da un altro che gli infilò il cazzo il bocca mentre cercava di aprirgli il canale.
Intanto Gianna urlava e urlava.
Corrado si liberò e la vide lscopata brutalmente, il trucco sfatto le guance e il culo in fiamme.
Era una stanza torrida. I cameraman solo su Gianna ma altri intorno facevano sesso. Erano entrate le donne del gruppo. Cavallone bianche come il latte, burrose e vogliose che si stavano dedicando a fare pompini stando in ginocchio o a farsi scopare al muro.

Il suo amico si era allontanato e l’altro non lo voleva. Sentiva desiderio di maschio ma doveva aspettare.

Sua moglie era a pecora scopata in figa da due e sembrava essersi ripresa infatti stava facendo un ricco pompino al regista che aveva perso la testa e si era buttato sulla scena. In realtà stava scopandole la bocca e venne urlando riversandole in bocca ed in faccia la sua gioia.
Gianna era imbrattata di sperma quando si girò a guardare negli occhi il dominatore che pam pam pam pam pam la colpiva senza pietà in fondo alla figa e poi disse al regista
“50mila e lo prendo nel culo in contemporanea a mio marito. Con quella dimensione sarà come essere sverginata nel buco per la prima volta”.

Corrado non voleva crederci ma nel giro di un minuto lo avevano preso e portato sul materasso a fianco alla moglie.
“Siete pazzi non l’ho mai preso”
“Stavi per essere inculato cornuto” disse la moglie “sacrificati per la famiglia anche tu”
Ok. Ma non da questo Mandingo”
“Ok. A te ci penso io” Il vikingo oggetto del desiderio di Corrado era tornato con un lubrificante.
Si avvicinò e mentre la moglie ed il trio che l’aveva posseduta si riposava Corrado ed il tedesco pomiciarono pesantemente sul letto. Fecero un 69 con tale passione che la scena fu ripresa e divenne bollente quando al limite della sopportazione il vikingo venne in faccia a Corrado. La sua prima sborrata lo sorprese ma dopo una esitazione puli con piacere il cazzo dell’amico.
“Ma ora come fai?”
“Ci pensa lui ad aprirti e poi si vede chi viene in scena, ma se usi la tua passione sarà divertente” disse indicando un ragazzo giovane e carico che stava in un angolo.
Carino ma risoluto. Si avvicinò e si calò i boxer mostrando il cazzo duro e rosa di dimensioni normali.
Corrado si trovò in un secondo a pancia sotto e mentre le mani del suo primo amante lo ungevano il giovane lo penetrò in modo deciso fino alla radice mentre lo colpiva con sculacciate decise sulle natiche.
“Male male male noooo nooo brucia dai levalo nooo”
“Zitta. Questa è solo una tecnica di apertura del tuo buco, vedrai che dopo godrai tanto”.
n effetti il dolore diminui anche perché il ragazzo stava fermo ad aspettare che Corrado si calmasse. Dopo con maestria iniziò un movimento lento e ad ogni affondo colpiva la prostrata provocando scosse di piacere.
“Uao, non pensavo. Si si si”
“No dai non uscire ancora dai” ma la sua prima scopata terminò in fretta senza sentire alcuna passione nel suo partner ma gli rimase la voglia di averne ancora. Il suo buco voleva attenzioni.

Mentre Gianna ed il suo prossimo dotatissimo inculatore tornavano sul letto Corrado stava provando in modo sconvolgente il piacere procurato dai suoi capezzoli tirati e morsi.
- oggi non finisce più, ogni cosa mi fa godere. Bocca, culo, capezzoli. Che zoccola

“Riprendiamo” disse il regista.
“ Le regole: è una ripresa amatoriale quindi spontanea senza copione, siete entrambi a disposizione del dominatore che può scoparvi figa e culo, sculacciarvi, dare attenzioni a piedi capezzoli anche cosce senza lasciare danni ovviamente e chiamando uno o due aiutanti sul letto. Sicuramente ci sarà una scena dove siete entrambi inculati. Si finisce quando il dominatore e i suoi aiutanti vengono e comunque non oltre trenta minuti”
“E se vengo io?” Chiese Corrado.
“Se vieni tu fighetto non ci interessa. Lui o loro continuano a fotterti. Chiaro? Per 50mila non puoi decide nulla. Ok?” Disse con volgarità il regista.
“Adesso forza troie meritatevi i 50mila e datevi da fare che il manganello che prendete stasera ve lo ricorderete per sempre”
Gianna era stanca ma voleva a tutti i costi sentire il suo buco aperto da quel palo e si scatenò. Lo prese per le cosce e iniziò un pompino salivoso facendo sparire quasi tutto il cazzo in bocca mentre Corrado si dedicava al resto del corpo del vikingo.
Si eccitava toccando la pelle chiara coperta dalla peluria bionda ed era in estasi quasi affondò la faccia nelle natiche muscolose dell’uomo.

Anche lui era un bel vedere per l’assistente principale del dominatore che ottenne il permesso di partecipare alle riprese.
Lo inchiodò sul letto a pancia sotto e in un attimo Corrado subì una seconda penetrazione, stavolta molto migliore.
Anche l’attore principale decise di passare all’azione cosi marito e moglie erano entrambi sdraiati a pancia sotto mentre i loro maschi godevano delle rotondità posteriori.
Per dieci minuti il culo di Corrado fu devastato dalle bordate dell’assistente che decise di porre fine alle sue voglie girando il suo maschietto e godendo sul suo petto.
La figa di Gianna invece era invasa dalla mazza del dominatore che incessantemente la pestava con forza. Sapeva di essere lungo a venire e aspettava il momento giusto per incularla.

Quando in scena entrò un secondo assistente molto dotato Corrado capì che per lui ancora non era finita. Fu messo a gambe aperte e venne inculato brutalmente mentre guardava in faccia il suo uomo. Bello con lineamenti latini e le spalle larghe. La cappella dura e lucida entrava ed usciva completamente ogni volta. Il suo buco ormai era aperto.

Ora il dominatore aveva capito che poteva agire. Girò anche lui Gianna che a gambe aperte e non a pecorina come pensava stava per essere inculata da quel mandingo nordico.
“Così puoi vedere bene come entra”
Gianna trattenne il,respiro poi senti il suo buco allargarsi a dismisura e urlò
“Ahhhhghhhghhh ahhhhh ahhhhhhh”
“Siiiiii siiiii ssssi zoccolla rotta in culo sisssssssiiiiii” urlava il dominatore che era stato sempre in silenzio

La stanza era odorosa di sesso, altri stavano facendosi masturbare o facendo dei pompini. Due donne si stavano dividendo un dildo stando in piedi.

Gianna e Corrado però pensavano solo a quello che capitava loro.

Entrambi supini a gambe aperte erano inculati selvaggiamente ma mentre Corrado comunque godeva della situazione Gianna era distrutta.
Il dominatore rideva e lei piangeva il dolore era immane. A quel punto decise di distogliere l’attenzione da lei. Voleva godere ma nn riusciva mentre prendeva quel cazzo, doveva cambiare partner.
“ sei fenomenale. Mi sento dominata e aperta come non mai. Fai sentire questa sensazione anche a mio marito”

“Scambiamoci” disse il dominatore.

Gianna sodomizzata dall’altro uomo, dotato ma sopportabile, finalmente trovava sollievo nel toccarsi con frenesia il clitoride. Entrambi vennero gemendo.

Il vikingo invece prese Corrado per le gambe lo sollevò con facilità e lo sculacciò con il suo cazzone.
“Siete pazzi siete pazzi” piagnucolava il marito.
Il dominatore si chinò su Corrado e gli succhiò i capezzoli. Lo toccò con passione e non dava segni di brutalità.
Scese a leccarlo e fecero un lungo 69. Era bravo stava coinvolgendolo prima dell’abuso che non tardò.
Anche a Corrado toccò la stessa sorte. Gambe spalancate e cappella che apre in due inesorabilmente e per sempre il suo buco del culo.
Stesse grida “agggggahhahhahahha” ma le mani del passivo non allontanavano il suo inculatore ma lo tiravano a se.
In pochi minuti il cazzo asinino era tutto accolto nel culo che fino a un ora prima era vergine.

I due si avvinghiarono in un profondo sensuale bacio in bocca mentre il vikingo spingeva il cazzo dentro e fuori con prepotenza.
La prostata di Corrado era sfiorata ad una ogni affondo e venne con un grido disperato senza toccarsi facendo un fiume di sperma.
Il vikingo dominatore non smentì la sua propensione e continuò a pompare nel culo devastato dell’uomo ancora e ancora girandolo in tutte le posizioni.

“Non ha più un buco di culo ma una voragine” disse Gianna al Regista mentre stavano scopando lei sopra e lui sotto. “Non so come faccia a resistere”


Corrado comuqnue gradiva perche la sua erezione era tornata prepotente.
Al limite della mezz’ora della prestazione il dominatore spinse Corrado tra le sue gambe per un pompino che si trasformò in una scopata della sua faccia.
La lingua dell’uomo lavorava più che poteva e fu sommersa da una sborrata densa e copiosa mente il vikingo dominatore urlava la sua goduria.

Un applauso scattò da tutti i presenti ( non proprio tutti, alcuni erano troppo impegnati a godere tra loro specie le due cavalle nordiche che erano sdraiate una sopra l’altra) mentre i cameraman posarono le cineprese e cercarono anche loro di dare sfogo alla voglia che quel pomeriggio hot gli aveva impresso nell’addome.
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