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Prime Esperienze

voglia di cazzo: tocca a lui! (parte quarta)


di birbantotto
17.07.2023    |    13.469    |    14 9.7
"“Credo che a tuo marito piaccia il mio bastone” disse ad Anna..."
Alberto sbatteva il cazzo duro sul culo di Anna che era a pezzi sotto di lui quando sentì distintamente lo sguardo insistente di Giorgio sul suo arnese.
“Credo che a tuo marito piaccia il mio bastone” disse ad Anna. “Lo guarda troppo insistentemente”

Giorgio si vergognava di quello che provava, ma avrebbe tanto voluto toccare quell’uomo grosso rozzo e maiale.
“Dai non farti pregare, vieni avvicinati, tua moglie non ne può più e io sono ancora carico”
Giorgio si avvicinò, aveva il cazzo in tiro come non ricordava di aver avuto.
Alberto lo tirò a se, poi con la sua mano enorme gli prese la nuca e lo spinse giu.
Adesso il maritino aveva la verga di Alberto ad un passo dalla sua bocca. Si sentiva forzato ma era molto molto eccitato.
Quel cazzo grosso duro e venoso lo stregava.

- Che vergogna - pensava - sono una femmina, che vergogna mi piace il cazzo, ma forse no, se provo magari non mi piace, non è possibile -

Si avvicinò e lo leccò con la lingua, poi, titubante, lo prese tra le labbra ma Alberto deciso lo spinse a se e gli infilò tutta le nerchia in bocca.

Giorgio fu sorpreso, non respirava mente Alberto si muoveva come per scoparlo, poi dopo poco lo assecondò e lasciò che arrivasse fino in gola.
La sua cavità era scopata da un grosso cazzo per la prima volta. Sentiva sapori forti, non solo del cazzo ma anche della moglie.
Le sue emozioni erano a mille, il cuore batteva forte e la sua voglia era al massimo mentre era in balia dell’omone e pensava - mamma, mamma quanto mi piace, senti come è duro, ooooo che voglia di venire ma nel culo no meno male che ho paura nel culo non lo voglio -
Giorgio comunque era rimasto estasiato dal corpo dell’uomo e quindi decise di toccarlo e quando con le mani tastò il sedere di Alberto ebbe una scossa elettrica. Era un marmo! Lo accarezzò fino dove poteva mentre accoglieva il suo dominatore nella bocca.
Decisamente quel corpo gli dava sensazioni che una donna non poteva dargli.

Alberto guardava in basso e vedeva che Giorgio era in suo potere. Se ne accorgeva dalla salivazione e dalla faccia stravolta e dai mugolii continui.
Decise che doveva fargli provare l’intero repertorio o quasi.
Si sedette a gambe aperte con la testa di Giorgio tra le sue cosce che pompava senza perdere un centimetro.
Gli sbattè la mazza sulla faccia, si fece leccare i coglioni e sentì che Giorgio non si tirava indietro anzi infilava la lingua ovunque.

Alberto era molto resistente ma stava per venire e decise di cambiare gioco.
“Girati che ti preparo”
“No non ci pensare, vero che mi piace ma nel culo no!” Rispose Giorgio
“Poche storie, sei una puttanella e tua moglie deve vedere che specie di uomo sei”.
In effetti Anna stava guardando la scena allibita ed al tempo stesso non troppo sorpresa. Aveva sempre pensato che suo marito non avesse grande attenzione per il sesso, ma ora capiva che non aveva passione per la fica.
“Si tesoro, disse Anna, io mi sono fatta sbattere da lui, ora puoi farlo anche tu!”
“Siete pazzi! Io questo cazzone in culo non lo voglio, non interessa”

Alberto perse la pazienza, lo spinse e lo girò a pancia sotto e mentre cercava di liberarsi anche Anna lo teneva fermo.
Giorgio faceva resistenza ma entrambi avevano modo di tenerlo giù, poi senti uno sculaccione forte e si fermò quel tanto che permise ad Alberto di aprirgli le natiche.
Il marito sentì la lingua di Alberto infilarsi tra le cosce e arrivare al suo buchetto vergine. La barba dell’uomo lo solleticava e sentiva la potenza del maschio nei contatti che aveva.
Le mani forti di lui che lo tenevano saldo a culo aperto, la barba e la lingua che strusciavano erano sensazioni meravigliose.
Dopo qualche minuto di quel trattamento Giorgio si Lasciò scappare un gemito e inarcò la schiena verso l’alto per offrirsi meglio.
“Che puttanella, vedrai quanto sarai felice con il mio cazzone nel culo” disse Alberto
Stavolta Giorgio umiliato dal suo stesso comportamento non disse nulla, nemmeno quando sentì l’uomo sputare sul suo buco.
Alberto aveva domato qualche frocetto ritroso e sapeva cosa fare per agevolare l’inculata al suo poderoso cazzo.

Scese dal letto per vedere se il suo dominato ne avrebbe approfittato per sottrarsi alla successiva umiliazione, ma Giorgio restò sdraiato a letto con il culo spinto in alto, in attesa di quello che era il suo destino.
Alberto quindi sogghignando prese dalla sedia una cinghia che era proprio di Giorgio.
“Anna apri bene il culo a tuo marito”
Giorgio si voltò e nei suoi occhi si disegno preoccupazione, ma nn fece in tempo che una cinghiata non forte, ma precisa colpi il suo buco.
Un brivido lo percorse.
Dopo una decina di colpi che subì in silenzio Giorgio abbe delle contrazioni.
Alberto capì che era il momento.
“Anna leccagli il culo preparalo ”
“Giorgio a me ha fatto molto male, ma dopo ho avuto un piacere incredibile, vedrai sarai felice di diventare la sua femmina, ora ti bagno tantissimo”.

“Due troie a mia disposizione così facilmente mai avute, siete eccezionali. Dai Giorgio ora sentirai la mia verga”
Giorgio era spaventato ma anche emozionato quando sentì la cappella spingere.
Il dolore era forte e gridò ma nn per il cazzo che era entrato ma perché Alberto gli stava torcendo i capezzoli e mentre sentiva quel dolore nel petto sentì anche il cazzo farsi strada nel buco.

Era preso tra due fuochi e il cuore batteva forte. Il dolore era quasi da svenire ma quelle mani che si posarono sui fianchi dopo che il cazzo era dentro per metà lo fecero sentire domato e per la prima volta femmina.

Ora Alberto ansimava mentre spingeva.
Ora Giorgio si voltava per vedere quell’uomo che dietro di lui lo dominava
Ora Anna accarezzava entrambi mentre si sgrillettava e si infilava le dita a forbice nella fica e nel culo rotto.

Il cazzo entro tutto e poi Alberto si sbatteva Giorgio contro il suo cazzo per poi levarlo ed ammirare il buco sfondatissimo del suo amante.

Ormai stava per venire e decise di farlo facendo conoscere ai coniugi il suo seme.
Si mise in piedi davanti a loro e sborrò per come potè in faccia ad entrambi.

Giorgio fu il più rapido e si avventò sul cazzone mentre stava completando la sua sborrata e lo ingoiò in bocca e si strusciò tra le cosce dell’uomo e venne masturbandosi mentre teneva la faccia sotto i coglioni di Alberto.


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