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Gay & Bisex

La scoperta 2 .. L'agguato


di birbantotto
31.03.2012    |    13.475    |    4 9.6
"Allungai una mano e lo feci venire mentre continuavo a scoparlo..."
Mi aveva lasciato con il culo in fiamme ed una nuova eccitante scoperta: Mi piaceva il cazzo.
Ora veniva la parte più difficile dovevo gestire quel bestione per evitare di essere una bambola nelle sue mani.
Tornai al mio posto e feci rapporto sul ritardo di Rocco. Sapevo che l’avrei fatto infuriare ma era l’unico modo di dimostrargli che non doveva abusare di me.
Passarono pochi giorni.
Stavo uscendo per fare una passeggiata e telefonare a casa prima di cena, quando Rocco mi raggiunge correndo. “Puttana. Sei una puttana stronza. Sei come le donne, ti fanno scopare ma appena scese dal letto sono già a fregarti” Mi sussurrò prendendomi per un braccio.
“Ma cosa vuoi? Hai fatto tu lo stronzo con me e dovevo difendermi. Ora se racconti in giro quello che è successo penseranno che ti stati vendicando di me”.
“Ma non posso raccontare nulla sennò pensano che sono frocio” “Ma come chiami uno che scopa con gli uomini? Se lo metti o lo prendi è irrilevante. Cosa ti ha detto il tuo amico aiutante?” “Un giorno in caserma, ieri, così ne ha approfittato per farmi una pompa che a lui piace parecchio”.
Non avevo dubbio che gli piaceva, Rocco aveva un gran bel cazzo. Non troppo lungo ma largo con una bella cappella ed era duro da non credere. Al solo pensiero mi si era rizzato il mio cazzo nei pantaloni. “Cosa fai oggi?” mi chiede Rocco. “Vado a fare una passeggiata e rientro” Rocco si guardò intorno mi mise una mano sul culo avvicinò la bocca al mio orecchio per dirmi “Hai il più bel buco del culo che abbia mai aperto, stiamo insieme stasera?” “Allora insisti, ti dico che razionalmente non ne voglio sapere”.
Rocco capì dal mio sguardo che volevo essere trattato come la prima volta. Si allontanò dicendo “Me la pagherai”
Io uscii feci quello che volevo fare e rientrai in caserma. La sera verso le 21 la stanza era quasi deserta senti che mi stava cercando l’aiutante.
“Mi dica” “Venga con me nel mio ufficio” Lo seguii e quando entrai mi chiuse la porta a chiave. Vicino al tavolo c’era rocco che si stata massaggiando il cazzo con i pantaloni calati. “Vieni che ci divertiamo” disse Igor (l’aiutante) spingendomi verso Rocco. Persi l’equilibrio fisico e caddi per terra facendo resistenza. Igor mi slaccio i pantaloni Rocco mi girò verso di lui e mi ficcò il suo bel bastone in bocca scopandomi come una furia. Stavo per vomitare ma il mio cazzetto esplodeva di gioia. “Guarda come è puttana. Oggi mi ha chiesto di violentarlo di nuovo” disse Rocco a Igor mentre questo si toglieva la cintura dei pantaloni “Ora lo punisco io” disse e mi diede una cinghiata sul culo nudo. Lo schiocco fu forte e credevo di godere immediatamente tanto che lascia scappare un gridolino che sapeva di piacere più che di dolore. “Sarai la nostra femmina per una sera” disse Rocco. “Finalmente anche Igor avrà un culetto tenero da sbattere oltre che spompinare il mio cazzo. Vedrai domani ci ringrazierai del lavoretto che ti stiamo facendo ” L’aiutante mi cinghiò nuovamente ma non molto forte mentre Rocco mi spogliò completamente. Ero nudo, con le natiche già arrossate, il culo ancora indolenzito dalla superba inculata di pochi giorni prima. in mano a due porci che me lo avrebbero rotto definitivamente!
Le loro mani cominciarono a slacciarmi la camicia, avevo solo i boxer rigonfi del mio cazzo in erezione.
“ma quanto è troietta” disse Igor dandomi una patta sul culo.
Rocco aveva tirato fuori il suo splendido bastone e presomi per i capelli mi stava stantuffando la gola. Avevo conati di vomito ma godevo a sentirlo laggiù in fondo alla gola. Mi sentivo una baldracca avevo veramente voglia di essere ripieno di cazzo e fui accontentato.
L’aiutante (più di 40 anni ma non male veramente) mi abbasso i boxer “Te li lascio a mezza coscia, vedrai ti sentirai più troia” e mi ficco due dita in bocca “Bagnale” Lo feci. Mi sputò sul buco del culo dandomi un’altra sberla sulle natiche. “Che bel buchino, stasera ti sentirai più aperto e sarai felice” E mi mise le dita nel buco piano piano facendole andare su e giù su e giù. Il cazzo di Rocco mi riempiva la gola mi teneva forte per i capelli e mi scopava in bocca sempre più a fondo. Non facevo resistenza, no davvero, fossi stata una donna avrei avuto una colata lavica tra le cosce invece mi ritrovavo il cazzo duro come il marmo e le gambe molli dalla voglia di prenderlo in culo.
Tanto valeva dirlo “mettimelo in culo” mugolai con una voce che avrebbe rizzato la minchia anche ad un morto. Igor venne davanti a me e prese il posto di Rocco nella mia bocca ma ebbi una sorpresa notevole… Un cazzo di dimensioni esagerate, rosso e venoso mi si presentò davanti. Lo leccai e faticai a prendere la cappella in bocca “Sicuro di volerlo?? Non ho trovato nessuno in caserma disposto a farsi scopare il culo”. Mi spaventai “No aspetta no, sono troppo chiuso” Ma non me lo feci scappare dalla lingua e continuai a leccare e succhiare quel bel pezzo di carne. “Ci penso io disse Rocco” che si era spostato dietro di me. E mi piantò con pochi colpi il cazzo nel buco ancora poco aperto “Ahhhh: Esci esci” “La risposta fu una serie di sculacciate “Zitta zoccola So io come domarti” Inziò a levare e mettermi la sua grossa cappella nel culo che ogni volta rimaneva sempre più largo. “Vedrai che tra poco potrai dare una gioia al nostro caro Igor” “No è troppo grosso” “Ma se il mio entra che è un piacere… puttana” “Ci penso io a convincerlo” disse Igor che si levò la cinghia e prese nuovamente a sbattermela sul culo e sulle cosce. Sembrava che quei bastardi sapessero quanto mi piaceva essere leggermente picchiato. Ero veramente fuori di testa. Il cazzo duro, mi voltai e dissi “Ma almeno succhiatemelo” Igor non se lo fece ripetere e prese a spompinarmi., Una bocca splendida accolse il mio uccello mentre Rocco mi fece sedere sopra di lui infilzandomi con un colpo solo. Il male era svanito il piacere andava ad ondate. Ero seduto sopra un cazzo sontuoso mentre mi facevano un pompino. Venni in bocca di Igor mentre Rocco mi riempì il buco della sua calda crema. Urlavamo dal piacere… Rocco si girò e fu un errore perché mentre era a pancia sotto Igor che era rimasto a guardare sfilò il cazzo dalla mia bocca e puntò dritto il suo culo “Ahhhh” urlò “cosa fai!! No” Ma oramai era fatta anche lui era stato scopato.
Igor lo teneva sotto e pompava con il suo grande bastone il culo stretto che si era trovato davanti. Rocco quasi piangeva mentre Igor grugniva “E’ da tempo che volevo scoparti” Vedere quel marcantonio fottuto il modo così violento mi eccitò nuovamente.
“Devo vendicarmi” dissi ridendo e Igor capì. Si spostò continuando a tenere ferme le gambe di Rocco ed io immediatamente affondai il cazzo nel culo del mio primo uomo. Rocco si voltò “bastardi” ma il suo cazzo eretto diceva che gli stava piacendo. Allungai una mano e lo feci venire mentre continuavo a scoparlo. A qual punto Igor mi toccò la spalla e capii. Mi girai con il culo verso di lui “Dai porcone, sfondami”. Igor entrò dentro di me. Sentii una cosa enorme che si faceva strada. Urlai dal piacere quando arrivò in fondo. Allungai una mano e toccai i suoi coglioni che sbattevano sui miei. Ero una grandissima troia… e Igor iniziò a cavalcarmi poderosamente.
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