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Gay & Bisex

In 3 al parco


di Membro VIP di Annunci69.it matupas
26.06.2025    |    16    |    0 6.0
"Ci demmo appuntamento il giorno dopo in un bar della zona, volevano presentarmi un amico che aveva un magazzino poco lontano dal bar..."
Avevo circa 22 anni, quella notte come al solito ero in giro nel parco, ci andavo spesso dopo le solite uscite con gli amici al pub. Restavo solo di proposito, lasciavo che gli amici prendessero il bus ed io con la scusa che il mio bus ritardava, mi sbarazzavo di loro. Come dicevo ero in giro per il parco, saranno state le 2 di notte , a quell'ora girava solo chi aveva voglia come me di succhiare un bel cazzo, o chi era alla ricerca di una bocca o un culo caldo da fottere.
Non c'era gran movimento, le macchine che passavano lungo la strada che costeggiava il parco non si fermavano, ero quasi deciso a tornarmene a casa, ma in lontananza vidi 2 figure che avanzavano verso di me. Era estate, indossavo solo dei pantaloncini ed una canotta biaca, nel buio della notte mi si vedeva anche da 300 metri. Mi fermai, una panchina li vicino mi fu utile per sedermi ed aspettare che i due si avvicinassero. Quando furono a circa 20 metri potei mettere a fuoco le loro sembianze. Erano quasi della stessa altezza, uno coi capelli lunghi e ricci, l'altro in vece i capelli li portava a caschetto, anche lunghi ma lisci e di un nero corvino che luccicavano al passaggio sotto un lampione poco distante.
La panchina non era illuminata, ma era nascosta da siepi ben tagliate che la circondavano sia dietro che di lato. Fumavo, i due mi passarono davanti dandomi solo un'occhiata veloce chiacchierando fra loro. Pensai che non fossero li in cerca di sfogare le loro voglie, si allontanarono di una decina di metri per poi fermarsi all'improvviso. Si voltarono farfugliando qualcosa, li vidi tornare indietro e quando mi furono davanti il riccio fece il tipico gesto con la mano di chi ti chiede se hai una sigaretta, all'unisono l'altro con voce quasi incerta me lo chiese verbalmente.
Vederli li in piedi davanti a me nei loro jeans attillati e col gonfiore del loro pacco, già mi faceva immaginare come avrei succhiati entrambi. Il riccio se lo palpeggiò un poco, con l'atteggiamento di chi lo fa spesso giusto per darsi l'aria da maschio virile che non riesce a tenerselo nelle mutande. L'altro impaziente della mia risposta positiva, si dondolava sulle gambe con le mani in tasca e ravanandosi il cazzo allo stesso modo.
Ebbi l'impressione che il chiedermi da fumare fosse solo una scusa per tastare il terreno, infatti mentre mi passavano davanti, avevo notato che il riccio nella tasca posteriore dei jeans, aveva la tipica figura del pacchetto di sigarette morbide schiacciate dal culo sodo e dai jeans che indossava. Risposi alla loro richiesta tirando fuori dalla canotta il pacchetto di sigarette, le tenevo li per non farle schiacciare anche io nella tasca dei pantaloncini.
Il mio sguardo era palesemente incollato al loro pacco, i due accendendosi le sigarette iniziarono a chiedermi cosa facessi li seduto a quell'ora. Non mi sono mai preoccupato di nascondere le mie intenzioni ogni qualvolta mi trovassi davanti un maschio etero voglioso di farselo succhiare. Allungai una mano verso il pacco del riccio, lo palpai leggermente, reagì allontanando la mia mano, risposi al suo gesto allungando la mano verso il pacco del suo amico. La reazione fu opposta, si spostò ancor più vicino lasciandosi palpare. Aveva già il cazzo che si gonfiava allungandosi su un lato, lo accarezzai con dolcezza senza dargli l'impressione che lo volevo subito succhiare. Il riccio si era spostato di lato osservando ogni nostro movimento, avevo l'impressione che volesse solo guardare, che la loro complicità fosse già collaudata.
Non passò molto che mi ritrovai la mano del riccio dietro il collo, la sua voce roca da duro mi incitava e succhiare il cazzo del suo amico. Non indugiai, glielo tirai fuori con maestria, lui si abbassò i pantaloni per farmelo ingoiare con più facilità. Un bel cazzo nella norma dritto e duro, iniziai a leccargli la cappella slinguando il frenulo duro, lo riempii di saliva e in un sol colpo lo ingoiai tutto. Fu un mugugno di goduria che eccitò il riccio, neanche il tempo di pompare il suo amico, che mi ritrovai il suo cazzone enorme sbattuto sulla faccia a pretendere il suo turno.
Lo afferrai con la mano libera, mentre con l'altra intrattenevo segandolo il suo amico, stringendolo alla base il cazzone del riccio restava ancora per metà libero per la mia bocca. Lo fagocitai senza fargli le solite coccole con la lingua, meritava solo di essere ingoiato, i due si strinsero in un abbraccio ognuno con un braccio intorno al collo dell'altro. Ero avvolto dai loro corpi nudi a metà, li succhiavo entrambi alternandomi, ognuno di loro aveva la mano dietro la mia nuca, si alternavano spostando la mia bocca a loro piacimento. Godevo di quei due cazzi che mi fottevano la bocca, il riccio quando lo ingoiavo tutto mi tratteneva fino a che non riuscivo a spingerlo via senza vomitargli addosso.
Li succhiai a lungo, ma era evidente che la loro complicità era frutto di molte esperienze, infatti con una mossa scaltra e collaudata, il riccio si divincolò da quell'abbraccio lasciando che continuassi a succhiare il suo amico. Si portò seduto al mio fianco e continuando a segarsi con l'altra mano iniziò ad intrufolarsi nei miei pantaloncini che seppur stretti lasciavano un varco aperto dietro. La mano scese fino a che con un dito non riuscì ad intrufolarsi tra le pieghe del mio culo. Il suo dito medio iniziò a solleticarmi il buco, ogni tanto lo inumidiva con la saliva che usciva dalla mia bocca piena del cazzo del suo amico che stantuffava a ritmo sostenuto.
Sapevo bene che tutto ciò avrebbe avuto il risultato che comunque desideravo, mi sbottonai i pantaloncini dando modo alla sua mano di agire più comodamente nel giocare col mio buco. Fu la mossa che il riccio si aspettava, davo accesso cosi alle sue dita permettendogli di allargarmi il buco, prima uno poi due poi 3, furono pronte a spalancare le porte all'oblio. Mi alzai, e sempre mentre succhiavo il cazzo del suo amico, lui scivolò a sedersi dietro di me, mi abbassò del tutto i pantaloncini e tenendosi il cazzo con una mano, con l'altra mi tirò a se facendomi sedere sul suo cazzone.
Il mio buco ormai largo dalla lavorazione sapiente del riccio si allargò ancor di più mentre la sua cappellona mi entrava lentamente dentro, lasciò che fossi io a ficcarmelo tutto dentro lentamente, scivolò senza ostacoli fino al limite del mio antro. Il suo amico sembrava impazzire, iniziò ad incitare il riccio di fottermi il culo, mentre lo succhiavo le sue mani sulle spalle mi spingevano giù aiutandomi a farmi fottere più velocemente, ma la cosa non mi piaceva molto, non mi piace essere scopato a mitraglietta, adoro godermelo nel culo su e giù lentamente, devo sentirmelo dentro che esce e rientra centimetro per centimetro.
Scelsi di essere io a condurre il gioco, mi alzai da quella posizione, e mi girai dando modo anche a capelli a caschetto di fottermi il culo. Non se lo aspettavano, ma il ragazzo ne fu contento, si vede che il riccio dominava la coppia e che fosse sempre lui il prediletto. Il ragazzo mi stantuffava il cazzo dentro piacevolmente, non era irruento ma dosava giustamente ogni colpo. Intanto il riccio si era messo in piedi sulla panchina e agitando il cazzone voleva che glielo prendessi tutto in gola. Non lo delusi, afferrandogli il bacino potei godermelo nella sua interezza cercando di accoglierlo tutto ad ogni affondo del cazzo nel culo, riuscire a tenere il ritmo giusto non è semplice in questa posizione, ma evidentemente ero bravo a soddisfarli entrambi. Il ragazzo dietro di me mi faceva complimenti apprezzando la mia maestria da troia, era sempre più eccitato anche della visione del cazzone che succhiavo, " Si, bravo hai un culo che sembra una fica, il mio cazzo ci balla dentro..... stringi il culo, stringi, ssiiii cosi dai, dai.....ssiiiiiiiii " , una ondata di caldo latte mi inondò, continuò a fottermi anche dopo aver goduto, sentivo la sborra colarmi dal buco tanta era copiosa.
Il riccio a quel punto salto giù dalla panchina tenendosi i pantaloni per non cadere, Mi disse di mettermi a pecora con le ginocchia sulla panchina, sfilai del tutto i pantaloncini per essere nella posizione migliore. Me lo infilò dentro senza neanche chiedermi se fossi pronto, scivolò dentro tutto, la sborra del suo amico lo aveva agevolato nella lubrificazione. Aveva capito come mi piaceva, lo tirava fuori e lo infilava dentro, a volte senza neanche guidarlo con la mano, mi faceva impazzire, era bello lungo e grosso, non ballava certo come quello del suo amico, non avevo bisogno di stringere il culo, i suoi affondi calibrati e decisi non smettevano mai di farmi godere come una troia, avrei continuato a prenderlo per tutta la notte se occorreva, il mio cazzo gocciolava precum ad ogni affondo, non volevo segarmi, sarei venuto anche senza farlo. Anche lui apprezzava la profondità del mio amore, mi afferrava il culo stringendolo per paura che scappassi via...." Che troia che sei....hai il culo come il burro, più ti fotto e più ti fotterei..... sei stata fortunata, ed anche noi ....dai dimmi che ti piace...dimmi che lo vuoi tutto....cazzo non resisto più ...dai dimmelo dimmeloooooooo ......sssiiiiii mi piace dammelo tutto........ sborrai senza toccarmi mentre sentii il suo seme caldo riempirmi tutto ....si accasciò sulla mia schiena continuando a darmi piccoli colpi che che sono il culmine del piacere di entrambi. Vorrei restare cosi e godermi il calore del suo corpo sul mio .....ma ecco che il suo amico era di nuovo in tiro, la visione dello spettacolo che gli avevamo dato lo aveva ringalluzzito di nuovo....era quasi pronto a sborrare ancora dopo essersi segato ed eccitato guardandoci , mi disse supplicandomi..." mettiti in ginocchio....succhiamelo che voglio sborrarti in faccia....." Lo feci senza che dovesse supplicarmi molto ...Lo succhiai un poco ma non ci fu il tempo di godermelo, schizzò a lungo riempiendomi la lingua e la faccia....raccolse l'ultima goccia con un dito e me lo mise in bocca facendoselo succhiare.
Esausti crollammo seduti fumandoci una sigaretta, ma stavolta fu il riccio a tirarle fuori dalla tasca. Ci demmo appuntamento il giorno dopo in un bar della zona, volevano presentarmi un amico che aveva un magazzino poco lontano dal bar...ma quando me lo presentarono mi accorsi che già lo conoscevo. Era stato lui, senza che io me ne accorgessi a mandarli da me quella sera, era con loro e si era gustato tutta la scopata nascosto dietro una siepe ....lo avevo conosciuto la settimana prima nello stesso posto e mi aveva fatto il culo anche lui.
Ci incamminammo verso il magazzino...ma il seguito potete ben immaginarlo da soli.....grazie
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