incesto
Condividere il sapore di mio Fratello


02.06.2025 |
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""Voglio guardarti mentre lui ti prende, " sussurra, posizionandosi dietro Alessio per aiutarlo a liberarsi dei pantaloni..."
PASSIONE a IBIZA Capitolo 12 di 13—Gaia—
Quando mi sveglio, la luce del sole filtra attraverso le tende socchiuse, creando motivi dorati sul pavimento. Sono sola nel letto, ma sento voci sommesse provenire dalla cucina. Mi stiracchio, ogni muscolo del mio corpo protesta dolcemente, ricordandomi le attività della notte precedente. Il culo e la figa sono gonfi e indolenziti, ma rifarei tutto quello che ho fatto.
Mi alzo e, senza preoccuparmi di vestirmi, mi dirigo verso la cucina. Alessio ed Elena sono seduti al tavolo, tazze di caffè fumante davanti a loro. Si interrompono quando entro, entrambi mi guardano con un misto di desiderio e affetto.
"Buongiorno, bella addormentata," sorride Elena, porgendomi una tazza. "Stavamo giusto parlando di te."
"Spero cose buone," rispondo, prendendo posto accanto a loro.
"Stavamo decidendo come salutarci nel modo più... memorabile," dice Alessio, la mano che scivola sulla mia coscia nuda.
Il suo tocco riaccende immediatamente il desiderio in me, nonostante il corpo ancora indolenzito. Elena si alza e si avvicina, chinandosi per baciarmi lentamente, la sua lingua che esplora la mia bocca con deliberata lentezza.
"Ma no, non mi sono ancora lavata i denti, “ protesto inutilmente.
"Non importa," mormora Elena contro le mie labbra. "Hai un buon sapore…"
Le sue mani mi accarezzano il collo, scendendo con delicatezza verso i miei seni. I capezzoli si induriscono immediatamente sotto il suo tocco invadente, ma desiderato. Alessio, nel frattempo, continua a esplorare la mia coscia, salendo sempre più in alto con movimenti circolari che mi fanno tremare d'anticipazione.
"Penso che la colazione possa aspettare," sussurra lui, avvicinando la bocca al mio orecchio. Il suo respiro caldo mi fa rabbrividire. "Ho fame di altro."
Elena si inginocchia davanti a me, separando delicatamente le mie gambe. I suoi occhi, scuri di desiderio, incrociano i miei mentre la sua lingua traccia un percorso lungo l'interno della mia coscia. Gemo quando raggiunge la mia intimità ancora sensibile.
"Piano," sussurro, ma il mio corpo si muove verso di lei, contraddicendo le mie parole.
Alessio si alza e si posiziona dietro di me, le sue mani forti mi massaggiano le spalle prima di scendere e avvolgere i miei seni. Sento la sua erezione premere contro la mia schiena mentre mi sussurra parole oscene all'orecchio, parole che mi eccitano profondamente.
Le labbra di Elena catturano ogni singola piega della mia femminilità. Tamburellano, lappano e non si accontentano. Poi soffia, come se fossi un palloncino.
Il respiro caldo di Elena sulla mia pelle sensibile mi fa inarcare la schiena. Un gemito sfugge dalle mie labbra mentre Alessio stringe più forte i miei seni, pizzicando delicatamente i capezzoli tra le dita.
La lingua di Elena trova il mio clitoride gonfio, circondandolo con movimenti lenti e deliberati che mi fanno tremare. Le sue mani si aggrappano alle mie cosce, tenendomi ferma mentre mi assapora come un frutto maturo. I suoi denti mi mordicchiano e poi la sua lingua si immerge dentro di me, esplorando. La sensazione è così intensa che lancio un grido di piacere, aggrappandomi ai capelli di Elena per tenerla contro di me.
"Ti piace, vero?" mormora Alessio contro il mio collo, mordendolo leggermente. "Guardala come ti desidera... come ti assapora. E tu che godi, sei un vero spettacolo"
Le sue mani lasciano i miei seni per scivolare lungo i fianchi, sollevandomi leggermente dalla sedia. Elena approfitta di questo movimento per spingere la lingua più profondamente dentro di me, mentre il suo naso stuzzica il mio clitoride gonfio.
"Non posso... resistere..." ansimo, sentendo l'orgasmo costruirsi dentro di me come un'onda pronta a infrangersi.
Alessio mi solleva completamente, portandomi sul tavolo della cucina. Il marmo freddo contro la mia schiena nuda crea un contrasto delizioso con il calore che mi brucia dentro. Elena si rialza, il suo viso lucido dei miei umori, e mi sorride maliziosamente.
"Voglio guardarti mentre lui ti prende," sussurra, posizionandosi dietro Alessio per aiutarlo a liberarsi dei pantaloni.
La vista del suo cazzo eretto fa aumentare la mia eccitazione. Elena lo accarezza lentamente, guidandolo verso la mia figa bagnata. Mi aggrappo ai bordi del tavolo mentre Alessio si spinge dentro di me con un movimento fluido.
Elena si avvicina al mio viso, baciandomi profondamente mentre Alessio inizia a muoversi. Posso assaporare me stessa sulle sue labbra, un sapore intimo e proibito che intensifica ogni sensazione. Sono gonfi e morbide, saporite e goduriose.
La mia lingua si intreccia con quella di Elena, il nostro bacio diventa più frenetico mentre Alessio aumenta il ritmo. Le sue mani afferrano i miei fianchi con forza, tenendomi ferma contro le sue spinte potenti.
"Cazzo, sei così stretta, anche se ieri ti hanno sfondato" grugnisce lui, gli occhi socchiusi per il piacere. "La mia sorellina puttana che ama tanto il cazzo!"
Elena si stacca dalle mie labbra, un filo di saliva ancora ci unisce. Si toglie la maglietta con movimenti lenti e deliberati, i suoi occhi non lasciano mai i miei. La sua pelle olivastra brilla nella luce mattutina che filtra dalla finestra. I suoi seni perfetti, con i capezzoli scuri e turgidi, mi chiamano.
"Vieni qui, fatti mangiare!" le sussurro, la voce rotta dai gemiti causati dalle spinte di Alessio.
Lei sorride e sale sul tavolo, posizionandosi sopra il mio viso, le ginocchia ai lati della mia testa. Il suo profumo inebriante mi avvolge mentre abbassa lentamente la sua figa sul mio viso. Senza esitazione, afferro i suoi fianchi e la tiro verso la mia bocca affamata.
"Oh dio," geme Elena quando la mia lingua la penetra. Inizia a muoversi, su e giù allargandosi sempre di più, mentre lil mio viso si bagna della sua essenza che sgorga come una fontana inesauribile.
I suoi umori mi inondano, dolci e intensi. Le mie labbra succhiano avidamente il suo clitoride mentre Alessio continua a spingersi dentro di me con forza crescente. Siamo un triangolo di piacere, i nostri gemiti si fondono in una sinfonia erotica che riempie la cucina.
"Così... proprio così," ansima Elena, inarcando la schiena mentre cavalca il mio viso con abbandono. I suoi capelli scuri cadono come una cascata sulla sua schiena nuda, ondeggiando al ritmo dei suoi movimenti frenetici.
Le mie mani scivolano verso il suo sedere sodo, le unghie affondano leggermente nella sua carne morbida, attirandola ancora più vicino. La mia lingua si muove in cerchi sempre più stretti attorno al suo clitoride, sentendola tremare sopra di me.
Alessio rallenta improvvisamente, uscendo quasi completamente prima di affondare di nuovo con una spinta brutale che mi fa gridare contro la figa di Elena. Lei geme più forte in risposta, le sue cosce iniziano a tremare ai lati del mio viso.
"Vi voglio vedere venire insieme," ordina Alessio, la voce roca di desiderio. "Voglio sentirvi urlare."
Le sue mani si spostano dal mio fianco al mio clitoride, iniziando a massaggiarlo con movimenti circolari e precisi mentre continua a scoparmi. L'intensità è troppo da sopportare: il suo cazzo che mi riempie, le sue dita che mi torturano dolcemente, e il sapore di Elena che mi inebria.
"Non posso più trattenermi," singhiozza Elena, il suo corpo ora completamente teso sopra di me.
Sento il suo orgasmo iniziare, la sua figa pulsa contro la mia lingua mentre lei grida, aggrappandosi disperatamente al bordo del tavolo. I suoi umori sgorgano copiosamente, bagnandomi il viso, il collo, scendendo tra i seni.
La vista di Elena che si abbandona completamente al piacere spinge anche me oltre il limite. L'orgasmo mi travolge come un'onda di fuoco, contraendo ogni muscolo del mio corpo attorno al cazzo di Alessio. Grido, il suono smorzato dalla figa di Elena ancora premuta contro la mia bocca.
"Cazzo, sì," ringhia Alessio, aumentando freneticamente il ritmo. "Vi sento entrambe... così bagnate, così strette..."
Con un ultimo colpo profondo, Alessio si spinge completamente dentro di me. Lo sento pulsare mentre si svuota, il suo seme caldo che mi riempie completamente. Il suo corpo si tende sopra di me, i muscoli delle braccia e del petto brillano di sudore nella luce del mattino.
Alessio esce lentamente da me, provocandomi un ultimo fremito di piacere. Si china e mi bacia l'interno della coscia, osservando il suo seme che lentamente fuoriesce da me.
Elena scivola giù dal mio viso, esausta e soddisfatta. Si sdraia accanto a me sul tavolo, il respiro ancora irregolare. I suoi occhi brillano mentre mi guarda, una mano che dolcemente mi pulisce il viso dai suoi umori.
Poi scende, due dita entrano dentro di me e raccolgono alcune gocce di sperma. Le porta alla mia bocca, e senza esitazione le lecco, assaporando il sapore di Alessio mescolato con il mio. I nostri occhi si incatenano in uno sguardo complice, mentre la lingua danza attorno alle sue dita.
"Sei insaziabile," mormora Elena con un sorriso malizioso. Si china e mi bacia, condividendo il sapore che ancora indugia sulle mie labbra.
Le dita tornano a raccogliere la dolce crema bianca che fuoriesce dalla mia figa pulsante. Questa volta Elena le porta alla sua bocca, succhiandole con evidente piacere mentre mi guarda negli occhi.
"Delizioso," sussurra. "Il sapore perfetto per iniziare la giornata. Farei colazione così ogni giorno. Ne voglio di più! Mi piace un casino!" Senza chiedere nessun permesso la sua bocca si fionda in basso. Con le mani divarica il più possibile le mie grandi labbra e affonda il viso. La sua lingua calda raccoglie ogni goccia del nettare che Alessio ha lasciato dentro di me. Sento i suoi gemiti di piacere mentre succhia e lecca avidamente, come se stesse gustando il più prelibato dei dessert.
"Mhmm," mormora contro la mia pelle sensibile, "siete entrambi così buoni insieme."
Alessio osserva la scena con occhi ardenti, accarezzandosi lentamente. Nonostante l'orgasmo appena avuto, il suo membro inizia a risvegliarsi nuovamente. Si avvicina e accarezza i capelli di Elena mentre lei continua a divorarmi.
"Voglio provare anch'io," dice con voce roca. Si inginocchia accanto a Elena, i loro visi così vicini alla mia intimità pulsante che posso sentire il loro respiro caldo sulla pelle.
Si guardano per un istante, poi, come predatori che condividono la stessa preda, iniziano a leccarmi insieme. Le loro lingue si incontrano sulla mia figa, danzando l'una contro l'altra prima di separarsi per esplorare diverse parti della mia anatomia. Elena si concentra sul clitoride, mentre Alessio scende più in basso, raccogliendo il suo stesso seme mescolato ai miei umori.
"Oh dio," gemo, aggrappandomi ai bordi del tavolo. La visione delle loro teste che si muovono tra le mie gambe, a volte baciandosi attraverso la mia fessura, è quasi troppo da sopportare.
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Il mio amico(utente di A69) che rimarrà sconosciuto a voi, visto che desidera rimanere anonimo mi ha chiesto di scrivere una nuova storia incentrata sulla relazione che ha con la sorella. Mi ha raccontato brevemente di una loro vacanza ad Ibiza e io ho iniziato a tessere una ragnatela di immagini e situazioni che sono diventate alla fine un romanzo. Troppo lungo per essere rinchiuso in una sola storia. Quindi ho deciso di pubblicare ogni settimana 3 capitoli per rendere la lettura più piacevole e scorrevole. Vi ricordo che esistono altre due storie con Alessio e Gaia: Un gioco Proibito e il Segreto di Alessio e Gaia. Ho impiegato quasi un mese a scrivere questa storia e spero che vi possa piacere e soprattutto eccitare. Se poi riceverò tanti commenti positivi e tante letture, come normalmente accade, trasformerò questa storia in un romanzo vero e proprio che verrà pubblicato. Dimenticavo di dirvi che tutto quello che leggerete è tutto frutto della mia fantasia, che ha attinto a qualche mia esperienza reale del passato. Spero possa piacervi ed eccitarvi così tanto da scrivermi e propormi un’avventura tra di noi …
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Eccoci qua: tocca a voi decidere se sono un genio incompreso o solo un tizio che si illude di saper scrivere. Dai, un votino non me lo potete negare, non siate tirchi! E se vi va, buttate lì un commento: anche uno di quelli che strappa una risata, che male non fa.
Scrivo queste storie perché mi piace farvi viaggiare con la fantasia, ma, lo ammetto, anche per mettermi un po’ in vetrina. Sono tipo un venditore di sogni proibiti, di quelli che piazzano la bancarella all’angolo della strada. E sì, ho un debole per le donne, non lo nego, ma non ho un “tipo” fisso. Mi piace variare, sperimentare, buttarmi nel caos delle possibilità.
Se vi va di entrare nel mio club di fan (o meglio, di complici), fatevi avanti. Chissà, magari insieme possiamo inventare , o vivere, ancora meglio, una storia ancora più folle. Io sono un maestro della pubblicità subliminale, mi vendo tra le righe, ma il modo migliore per capirmi è conoscermi di persona. Poi si vedrà dove ci porta la corrente!
Potete contattarmi qui su A69 o su Te. le. gr. am, stesso nick: giorgal73. Proposte, idee, commenti, o magari un invito a una serata o un club per scrivere insieme il prossimo capitolo – sono tutto orecchi. P.S.: se preferite la vecchia cara email, parte con giorgal73, poi la chiocciolina, e chiude con gmail.com. Facile, no?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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