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Un risveglio inaspettato


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
12.07.2023    |    6.274    |    8 9.9
"Io faccio l’indifferente e le dico Io - “Buongiorno Sonia, ti ho svegliato? Scusami, ma volevo provare una cosa… scusami ancora se sarò impacciato, ma..."
Sento i raggi del sole che filtrano dalla tapparella e colpisco invadenti il mio viso.

Lentamente mi sto svegliando, ma c’è qualcosa di strano. Sento un respiro e avverto un corpo accanto al mio, la mia gamba sinistra è sotto un’altra gamba e la cosa che più mi sconvolge è la presenza di una mano sul mio cazzo, semplicemente appoggiata e dormiente.

Ora che mi sono quasi svegliato completamente, inizio a ricordare, non sono a casa mia, ma a casa di Sonia.

Sonia l’ho conosciuta ieri, una ragazza spettacolare, dei capelli meravigliosamente setosi, lunghi e mossi. Un seno prosperoso che incita al peccato e anela perversi giochi. Un fondoschiena scolpito, sodo, praticamente un lato B da urlo. Un viso dolce, ma sensuale, gli occhi di una tigre che ti fissano ed elaborano il modo migliore di sbranarti. Il suo corpo crea una chimica unica che amplifica l’attrazione sessuale che ho provato ieri sera e che anche ora è presente.

Sonia è riuscita a farmi superare i miei limiti. Mi ha dimostrato che l’eros nasce dalla testa, dal modo di essere, dall’ atteggiamento con il quale si affronta la vita e i propri desideri. Non esiste razzismo sulla forma fisica, si può essere magri o sovrappeso (come me), bianchi o colorati, alti o bassi, uomini o donne o avere un’identità di genere alternativa.
Sono qui ora, sdraiato accanto ad una meravigliosa creatura, nuda accanto a me. La sto fissando incredulo per quanto posso essere stato fortunato. La cosa che attira di più la mia attenzione è il suo meraviglioso cazzo che svetta dritto davanti ai miei occhi.

Sonia è circoncisa, il suo pene è di circa 19/20 cm, non molto largo (forse 10/11 cm), ha una leggera curvatura a destra. Grazie alla circoncisione, la sua pelle è tesa, il glande è armonioso: una ghianda perfetta liscia, ora che è in erezione il suo colore è più spiccato grazie al sangue che affluisce copioso: come si dice? Rosso come il peccato?

Sonia è una trans che ha iniziato il suo percorso di transizione a 15 anni, è sempre stata donna in un corpo non suo. Ieri sera mi ha raccontato la sua vita, i suoi problemi e le difficoltà che ha dovuto affrontare e che tutt’ora affronta. Oggi però è una persona indipendente, consapevole della sua natura, ma con qualche remora a diventare completamente Donna. Mi ha confessato che le piace essere passiva, ma le piacciono anche le sensazioni e l’estasi che il suo giocattolino le regala.

La guardo, mi passano tante idee per la testa, vedo immagini, non so cosa fare. Sono attratto, ma non so come farlo. Ho paura di non farlo bene, ma l’immagine del suo cazzo della mia bocca si fa sempre più vivida.

Le sposto la mano appoggiata su di me lentamente, cercando di non svegliarla. Avvicino la mia bocca a quella cappella dall’ aspetto delizioso e peccaminoso. Dischiudo le mie labbra e inizio ad abbracciare delicatamente l’origine del mio desiderio. Sento mugolare, alzo gli occhi e vedo Sonia con un’espressione porca, ma sorridente.

Capisco in quel momento che lei non stava dormendo e che la sua mano non era su di me a caso, ma voleva stimolare la mia eccitazione. Io faccio l’indifferente e le dico

Io - “Buongiorno Sonia, ti ho svegliato? Scusami, ma volevo provare una cosa… scusami ancora se sarò impacciato, ma ci voglio provare”

Sonia – “Tranquillo, fai tutto quello che vuoi, non esiste niente di sbagliato se a te piace, se vuoi ti posso guidare, ricordati quello che hai fatto ieri sera: sei stato perfetto”

Io – “Ieri sera ero ubbriaco ed eccitato, ricordo poco, ma se mi guidi, prometto che farò del mio meglio. Ricordati però che la mia bocca ha un’apertura ridotta e non vorrei farti male con i denti”

Sonia – “Tranquillo, non mi farai male.”

Dopo le rassicurazioni di Sonia, inizia a darmi le istruzioni passo passo di quello che devo fare e io da bravo studente le applico scrupolosamente.
“Abbraccia il mio cazzo con una mano e inizia a muoverlo su e giù, con delicatezza ma applica una leggera pressione, mi piace sentirlo prigioniero, ma non esagerare, non lo devi stritolare”

Passano due o tre minuti

“Bene, ora fermati e inizia a baciarlo per tutta la lunghezza, bacetti piccoli, delicati, ma non tralasciare neanche un millimetro, non mi baciare però la cappella.”

Cinque minuti di bacetti, mi fanno eccitare, comincio a fremere ed a essere impaziente.

“Ora con la lingua me lo devi leccare e lubrificare, inizia dal fondo e lentamente raggiungi la cima. Quando arrivi, prendi la cappella in bocca e succhia delicatamente. Usa la lingua sulla punta, massaggiamela e succhia. Ripeti tutto questo fino a quando non ti fermo io. Mi piace anche se nel frattempo con una mano mi cingi le palle e me le massaggi sempre delicatamente.”

Sono andato avanti per altri cinque minuti con Sonia che mugolava e mi ripeteva in continuazione la frase: “sii, continua, è meraviglioso, vai con la lingua”.

“Adesso fermati. Voglio che inizi a prenderlo in bocca seriamente. Devi cercare di prenderlo tutto e arrivare fino alla base. Allontana le mani, non le devi usare, anzi usale per toccarti. Voglio che ti masturbi con la stessa velocità con la quale la tua bocca va su e giù sulla mia asta.

Ho così iniziato ad andare su e giù prima lentamente e poi aumentando la velocità. Confesso che la circonferenza non troppo grande del cazzo di Sonia, mi ha notevolmente facilitato. Ogni tanto, comunque i miei denti strusciano sia sulla cappella che sul cazzo stesso, ma Sonia non si lamenta, anzi sembra che goda di più. Ne ho dimostrazione appena mi afferra la testa con le mani e inizia a guidarmi con energia nei movimenti, ricordandomi che devo masturbarmi alla stessa velocità.

“Giorgio!! Sei fantastico, sto per venire. Vorrei farlo nella tua bocca, ma se non vuoi e ti fa schifo, dimmelo che esco subito”

Io ero così eccitato che in realtà non prestai molta attenzione alle sue parole, anche io sentivo che stavo per raggiungere l’orgasmo e volevo continuare.
Sonia dopo qualche secondo inizia a vibrare, cerca di farmi staccare dal suo cazzo (non le avevo risposto prima), ma pongo resistenza, l’unica variazione è che ora ho solo la cappella in bocca, non più tutto il cazzo. La sento pulsare, le sue gambe si contraggono ed a ogni contrazione corrisponde uno schizzo sulla mia lingua. Mentre lei viene, anche io vengo sulle mie mani e sul letto. Ci siamo sincronizzati perfettamente.

Il suo sapore è qualcosa di strano, non mi dispiace. È un po’ salato, ma anche dolce e tratti. Non è viscido, sembra uno sciroppo per la tosse, ma non sono malato.

Lei mi fissa con aria persa e mi accarezza i capelli, io non riesco a staccarmi da lei, continuo a leccare e a succhiare il suo nettare, fino a quando sul suo cazzo non rimane più nulla tranne la mia saliva.

Il suo meraviglioso cazzo rimane duro, anzi ora sembra più consistente e più grosso di prima, forse a forza di succhialo con voracità ho fatto una magia.

“Giorgio, vieni qui, voglio che la tua lingua ora si dedichi un pochino alla mia bocca”

Così iniziamo a baciarci per un tempo infinito. Mentre ci baciamo, rifletto sul fatto, che ho avuto il più bell’ orgasmo della mia vita solo ed esclusivamente masturbandomi, come se avessi fatto sesso per un giorno intero, mio sento completamente svuotato e felice.

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