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Il diario di Jen: Threesome con mio Fratello


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
07.04.2025    |    16.023    |    4 9.6
"Luca mi fissa, i suoi occhi verdi che brillano di desiderio, un consenso silenzioso che mi fa tremare..."
Sono Jennifer, diciassette anni, di origine ungherese, adottata a otto anni da una famiglia di Cervia. È marzo 1998, e il mio cuore batte forte stasera, col vento che porta il profumo del mare. Luca, mio fratello adottivo di diciotto anni, e io ci siamo lasciati andare nella sua Fiat Punto rossa dopo una bella giornata a Mirabilandia, e ieri Sara, la mia migliore amica, mi ha sedotta nella mia stanza mentre Luca ci guardava, masturbandosi sulla poltrona. Da allora, il desiderio tra noi tre è un fuoco che non si spegne.

Oggi a scuola, Sara mi ha presa da parte con un'aria di eccitazione.

"Ieri, quando c'era Luca che ci osservava... è stato pazzesco, Jen!" ha detto, i suoi occhi scintillanti di entusiasmo.

Ho sorriso maliziosamente a Sara. "Anche a me è piaciuto molto... Vedere Luca così eccitato mentre ci guardava mi ha fatto impazzire di desiderio."

Sara si morde il labbro inferiore, avvicinandosi a me. "E se lo facessimo di nuovo stasera? Potremmo invitare Luca a unirsi a noi stavolta, invece di limitarsi a guardare..."

Il mio cuore accelera al pensiero. L'idea di fare sesso con mio fratello mi fa sentire sporca e perversa, ma allo stesso tempo mi eccita da morire. "Sì, facciamolo," ho sussurrato, già sentendo l'umidità crescere tra le mie gambe. Sara con lo sguardo da gran porca si avvicina e mi mette la lingua in bocca senza nessuna esitazione. Poi, come se niente fosse si allontana. Tuttavia, si gira e mi dice: “Comunque sei una gran troia, lo supponevo, ma ormai ho la certezza, dopo ti chiamo al telefono e ci organizziamo per scoparci il tuo fratellino!”

Appena arrivo a casa, corro in camera per cambiarmi le mutandine zuppe del mio desiderio incestuoso. Verso le 19:30 sento la mamma chiamarmi per la cena. Scendo le scale con una certa trepidazione. Non riesco a smettere di pensare alla proposta scandalosa di Sara e alle sensazioni che mi suscita. Entro in sala da pranzo e vedo mio fratello Luca già seduto al suo posto. I nostri sguardi si incrociano per un attimo e sento le guance avvampare mentre ripenso a ciò che abbiamo fatto in macchina l’altra sera.
Durante la cena, l'atmosfera è carica di tensione sessuale. Io e Luca ci scambiamo occhiate furtive, quasi complici. Muovo lentamente il piede sotto il tavolo fino a sfiorargli la gamba. Lui sussulta leggermente ma non si ritrae. Anzi, vedo i suoi occhi scintillare di desiderio proibito.
Finito di mangiare, aiuto la mamma a sparecchiare, impaziente di chiudermi in camera. Ma non faccio in tempo che il mio Nokia 511 squilla. É Sara.

"Ehi troietta, sei pronta per la grande scopata? Porta Luca in spiaggia, alle 22 e non indossare le mutande!"

Rabbrividisco di eccitazione mista a paura. So che sto per oltrepassare il limite della decenza, ma ormai non posso più tornare indietro. La prospettiva di fare un threesome incestuoso con mio fratello e la mia migliore amica mi fa impazzire di voglia. Guardo Luca mentre riprendo a sparecchiare e con un tono angelico gli chiedo: “Andiamo a fare una passeggiata digestiva in spiaggia quando ho finito?” e lui annuisce, un sorriso complice.

Ci incamminiamo verso la spiaggia, il cuore che mi martella nel petto. L'aria fresca della sera mi sfiora le cosce nude sotto la gonna, facendomi rabbrividire di aspettativa proibita. Luca cammina al mio fianco in silenzio, ma posso percepire la tensione erotica che emana dal suo corpo.

Quando arriviamo sulla spiaggia deserta, scorgo la figura snella di Sara in lontananza. Si avvicina ancheggiando sensualmente, i seni sodi che premono contro la canotta. Mi lancia un'occhiata maliziosa e mormora con voce roca "Ragazzi siete splendidi, seguitemi che ho trovato un posticino tranquillo” dice, guidandoci verso un angolo nascosto della spiaggia, vicino a una duna alta che ci protegge dagli occhi indiscreti. La sabbia è fredda sotto i piedi, il mare canta piano con un ritmo ipnotico, e l’aria è carica di tensione. La luna, una falce sottile, getta una luce pallida, e le stelle sembrano vicine.

Sara indossa una minigonna di pelle nera, un piccolo strappo sul lato che rivela una stella tatuata a penna, e una canotta grigia aderente che mette in risalto le sue curve. Ha i capelli tinti di rosso fuoco, corti e spettinati, e un piercing al naso che scintilla quando si muove. Io porto una gonna di jeans corta, consumata sui bordi, e una maglietta aderente dei Radiohead, i capelli sciolti che mi cadono sulle spalle. Luca è un sogno: una felpa grigia dei Nirvana, un po’ sgualcita, che gli scivola sulle spalle larghe, jeans scoloriti che gli pendono sui fianchi, mostrando la cintura di pelle consumata, e sneakers nere che butta via appena arriviamo. Ci sediamo sulla sabbia, la duna che ci protegge dal vento leggero, e il rumore delle onde ci avvolge come una coperta. Sara si avvicina a Luca, i suoi movimenti felini, e gli sfiora il petto con le unghie smaltate di nero, che brillano sotto la luna.

“Sei troppo bello per non approfittarne” sussurra, la voce bassa e provocante, un tono che mi fa rabbrividire anche se non è diretto a me. Luca la guarda, sorpreso, ma non si tira indietro. I suoi occhi verdi, profondi come il mare in tempesta, si accendono di qualcosa di selvaggio. Lei lo bacia, un bacio audace, profondo, le sue mani che scivolano sotto la felpa, sfiorandogli la pelle dorata, abbronzata dal sole di mille giornate passate fuori. Luca ricambia, le sue mani grandi e ruvide che le afferrano i fianchi, tirandola a sé con una forza che mi fa battere il cuore più forte. Io guardo, un misto di gelosia e desiderio che mi brucia dentro, ripensando a ieri, al suo sguardo dalla poltrona, a come ci ha osservate con una fame che non nascondeva.

Sara si stacca da lui, i suoi capelli rossi che catturano la luce della luna, e si gira verso di me, un sorriso predatore sulle labbra. Mi tira a sé, le sue dita che mi sfiorano il braccio, lasciando una scia di calore sulla mia pelle. “Vieni, Jen,” sussurra, e mi bacia, le sue labbra morbide che sanno di menta e di qualcosa di più selvaggio, un sapore che mi fa girare la testa. Il bacio è lento, caldo, e io ricambio, le mie mani che le sfiorano i fianchi, sentendo il calore del suo corpo contro il mio. La sua lingua danza con la mia, un ritmo che mi fa dimenticare dove siamo, e per un momento siamo solo noi due, perse in un mondo che non esiste. Poi si ferma, ci guarda entrambi, i suoi occhi castani che brillano di eccitazione.

“Cazzo, sono eccitata. Facciamolo insieme. Tutti e tre,” dice, e il mio respiro si ferma. Luca mi fissa, i suoi occhi verdi che brillano di desiderio, un consenso silenzioso che mi fa tremare. Non diciamo niente, ma ci sdraiamo sulla sabbia, un intreccio di corpi sotto la luce pallida della luna. La duna ci nasconde, un muro naturale che ci protegge dal mondo, e il rumore delle onde diventa la colonna sonora del nostro desiderio.
Sara è la guida, una troietta che ci provoca con ogni gesto: si toglie la canotta con un movimento lento, quasi teatrale, rivelando la pelle pallida che luccica sotto la luna. I tatuaggi a penna che decorano il suo corpo: una stella sulla coscia, un cuore vicino all’ombelico, una spirale sul fianco; sembrano vivi nella penombra.
Si inginocchia sulla sabbia, tra me e Luca, e slaccia i jeans di lui con mani sicure, le sue dita che si muovono con una dolcezza che non mi aspettavo. Luca la lascia fare, il suo respiro che si fa più pesante, i muscoli delle braccia che si tendono mentre si appoggia sui gomiti, guardandola. Sara lo accarezza, un tocco che lo fa sussultare, e poi si gira verso di me, un sorriso che promette guai.
“Tocca a te, Jen,” sussurra, e io mi spoglio, restando nuda, la sabbia che mi si appiccica alla pelle delle cosce.
Sara mi guarda e con un sorriso mi fa una specie di perverso complimento: “Sei proprio una puttanella, ti dico di non metterti le mutandine e tu ubbidisci agli ordini, amo la tua fighetta pelosa!”

Mi avvicino, il cuore che mi martella nel petto, e Sara mi bacia di nuovo, le sue mani scivolano sulla mia schiena, un tocco che mi fa rabbrividire. Luca mi tira sopra di lui, i jeans ormai per terra, la sua pelle dorata che brilla sotto la luna, i muscoli che si tendono mentre mi stringe i fianchi con forza. Mi bacia, un bacio profondo, affamato, le sue labbra calde che sanno di sale e desiderio, e io mi perdo in lui, nel calore della sua bocca, nel modo in cui mi tiene come se fossi sua. Le sue mani scivolano sul mio corpo, sfiorandomi con una dolcezza che contrasta con la fame nei suoi occhi, e io ricambio, le mie dita gli accarezzano il petto, i capelli mossi che gli cadono sul viso, il suo profumo di sapone e dopobarba che mi stordisce.
Sara si avvicina a noi, il suo sorriso malizioso illuminato dalla luce della luna. Si inginocchia accanto a Luca, le sue mani che scivolano lungo il suo addome scolpito, provocandolo con tocchi leggeri come piume. Lui geme, il suo corpo che si tende verso di lei, bramando di più.

"Vi voglio entrambi," sussurra Sara, la sua voce roca di desiderio. "Voglio sentirvi, assaggiarvi, perdermi in voi."

Annuisco, il mio corpo che freme solo a sentire quelle parole sconce. Mi sdraio sulla sabbia tiepida, trascinando Luca con me. Lui mi bacia di nuovo, le sue labbra tracciano una scia rovente lungo il mio collo, sul mio petto, fino a raggiungere i miei seni. La sua lingua mi stuzzica, mi tormenta, facendomi ansimare di piacere. Nel frattempo, Sara si posiziona tra le mie gambe, il suo respiro caldo sulla mia pelle sensibile.

"Sei così bella, Jen," mormora, prima di tuffarsi nel mio centro pulsante. Grido, sopraffatta dalle sensazioni. La bocca di Luca sui miei seni, le dita di Sara che mi esplorano, la sua lingua che mi assapora. È un piacere così intenso da far male, un vortice di lussuria e passione che mi consuma completamente. Luca si sposta, il suo corpo che copre il mio, la sua erezione che preme contro di me.

"Ti voglio," ringhia, gli occhi scuri di desiderio.

"Prendimi," gli dico, avvolgendo le gambe intorno alla sua vita.

"Sono tua."

Sara si sposta per far spazio a Luca che con un’ unica, fluida spinta, mi riempie, strappandomi un altro grido. Ho gli occhi chiusi dall’ estasi, ma appena le mie labbra percepiscono l’appoggiarsi delicato di qualcosa di umido e caldo, spalanco gli occhi.

Sara mi sta offrendo la sua intimità, invitandomi ad assaggiarla mentre Luca continua a muoversi dentro di me con spinte profonde e potenti. Gemo contro di lei, la mia lingua danza sui suoi delicati petali, assaporando la sua essenza. Sara si contorce dal piacere, le sue mani che mi afferrano i capelli, spingendomi più vicino. Il suo sapore è strano, ma più passa il tempo e più imparo ad amarlo. Mi eccita da morire prendere tra le labbra e succhiare ogni millimetro della sua fighetta glabra. Ogni volta che la mia lingua entra dentro di lei un calore piacevole si trasmette dal mio corpo fino alla mia figa che si contrae sul cazzo di Luca più e più volte.
Luca aumenta il ritmo delle sue spinte, colpendo quel punto magico dentro di me ogni volta. Le mie pareti si stringono intorno a lui, avvicinandomi sempre di più al culmine. Grido contro l'intimità di Sara, la mia lingua che schiaffeggia il suo clitoride gonfio.

"Sì, così, non ti fermare," ansima Sara, cavalcando la mia faccia. Il suo sapore mi riempie la bocca mentre Luca continua il suo assalto implacabile sul mio corpo tremante. All'improvviso, il mondo esplode in un milione di scintille abbaglianti. Vengo con un grido strozzato, le unghie che graffiano le cosce di Sara. Il mio orgasmo scatena quello di Luca e lo sento pulsare dentro di me mentre raggiunge il suo apice con un ruggito gutturale. Anche Sara si unisce alla festa e gode, riversandosi sulla mia lingua avida.
Bevo avidamente i suoi umori, prolungando il suo piacere con delicati colpetti.

Crolliamo insieme in un groviglio di membra sudate e appagate. Ci vuole qualche minuto per riprendere fiato. Sorrido, stringendomi tra i miei due amanti. Non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere, ma ora non potrei immaginare niente di più perfetto. Invece, la realtà mi stupisce ancora. Sara con un movimento repentino, si alza e si intrufola tra le mie gambe, me le alza come se fosse un ginecologo.
Mi passa un dito sulla figa e con una vocetta maliziosa sussurra: “ Sei meravigliosa Jen, poi con la sborra che ti cola tra la gambe, mi fai venire la voglia di assaggiarti e ripulirti per bene!”

Senza esitazione, Sara si tuffa tra le mie cosce e comincia a leccarmi con foga, facendomi contorcere dal piacere. La sua lingua calda e umida scivola sulla mia fessura, raccogliendo ogni traccia del seme di Luca. Gemo senza ritegno, sopraffatta dalle sensazioni travolgenti. Luca nel frattempo si sposta e si posiziona dietro Sara, afferrandole i fianchi. Con un colpo deciso, la penetra, strappandole un grido di piacere. Inizia a spingere con ritmo selvaggio, facendo scontrare i loro corpi in una danza frenetica.

Io sono in paradiso, con la bocca di Sara che mi porta verso nuove vette di estasi e la visione erotica dei miei amanti che si accoppiano con passione di fronte a me. Allungo una mano per afferrare i capelli di Sara, spingendola ancora di più contro il mio centro pulsante. Presto i nostri gemiti e ansiti si confondono con le onde del mare. Sara infila due dita dentro di me, pompandomi furiosamente, mentre Luca martella il suo corpo provocante. Con un grido acuto, vengo di nuovo, inondando la faccia di Sara con i miei umori. Lei lecca tutto con avidità, continuando a stimolarmi attraverso le ondate del mio orgasmo. Pochi secondi dopo, anche Sara e Luca raggiungono il picco, gridando il loro piacere.

Esausti e soddisfatti, ci accasciamo insieme, un intreccio di corpi nudi madidi di sudore e altri fluidi. Ci abbracciamo stretti, assaporando l'intimità del momento. So che questo è solo l'inizio della nostra avventura erotica insieme.
Luca mi bacia dolcemente sulle labbra. "È stato incredibile. Sei stata incredibile."

"Mhmm, lo siete stati anche voi," rispondo languida, tracciando pigramente disegni sulla schiena di Sara.

Sara ridacchia. "Credo che dovremo rifarlo molto presto."

"Assolutamente," concordo con entusiasmo. "Molto, molto presto. Soprattutto in un luogo più intimo e caldo."

Sara vuole avere l’ultima parola come sempre e rivolgendosi a Luca: “ Domani ho la casa libera, i miei genitori sono fuori e vorrei tanto provare a vedere come il mio culetto reagirà al tuo bel cazzone!”
Luca sorride compiaciuto alle parole audaci di Sara. "Mhmm, non vedo l'ora di scoprire quanto può essere stretto e avvolgente il tuo bel culetto," risponde con voce roca, palpeggiando sfacciatamente il sedere sodo di Sara. Io li guardo maliziosamente, già sentendo l'eccitazione crescere di nuovo dentro di me al pensiero dei nuovi giochi perversi che potremmo sperimentare insieme domani.

"E io non vedo l'ora di guardare mentre Luca ti scopa per bene quel culo sexy," aggiungo con un sorrisetto lascivo. "E magari unirmi anch'io al divertimento..."

"Dio, mi farete impazzire voi due!" esclama Sara con una risata, lasciandosi cadere sulla schiena e aprendo invitante le gambe.

Ci rivestiamo in silenzio, i vestiti sgualciti, la sabbia che ci resta appiccicata ovunque: nelle pieghe della gonna, sotto le unghie, tra i capelli. Sara si alza per prima, si sistema la minigonna con un gesto rapido, il tatuaggio a penna che spunta dallo strappo, e ci lancia un’occhiata maliziosa.

Torniamo a casa all’una, i capelli spettinati, la sabbia ancora nelle scarpe. Mamma e papà dormono, ignari, e la casa è avvolta nel silenzio. Nel corridoio, prima di andare nelle nostre stanze, Luca mi sfiora il braccio, un tocco che dice tutto, un calore che mi fa battere il cuore. Sara mi strizza l’occhio, i capelli rossi che brillano sotto la luce fioca del lampione fuori, e sussurra: “Alla prossima.” Io sorrido, incerta, ma dentro di me so che non è finita.

Sono Jennifer, nata in Ungheria, cresciuta a Cervia nel 1998. Luca è il mio desiderio proibito, e Sara ha acceso un fuoco che non si spegne. Stasera, sulla spiaggia, ci siamo amati in tre, un intreccio di corpi e anime che domani diventerà ancora più perverso.

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Quella che avete letto è l'ultima storia di Jennifer che pubblicherò qui su A69(forse) . La storia mi ha preso molto e alla fine il racconto si è trasformato in un romanzo. Da oggi è disponibile sia la versione ebook che cartacea, ma solo sulla piattaforma amazzonica. Chi è interessato ad avere dettagli, mi scriva.

Come avrete notato, ho scelto di cambiare un po’ il mio stile: ora è più erotico, meno pornografico, un’evoluzione che spero apprezzerete(anche per esigenze editoriali). Ho diviso la sua storia in più capitoli, ognuno autoconclusivo ma collegato al precedente, per dare respiro alla narrazione. Le vicende sono ispirate alla realtà, tratte dalle poche righe del suo diario, ma il 70% è frutto della mia immaginazione, un intreccio di verità e fantasia.

Eccoci qua: tocca a voi decidere se sono un genio incompreso o solo un tizio che si illude di saper scrivere. Dai, un votino non me lo potete negare, non siate tirchi! E se vi va, buttate lì un commento: anche uno di quelli che strappa una risata, che male non fa.

Scrivo queste storie perché mi piace farvi viaggiare con la fantasia, ma, lo ammetto, anche per mettermi un po’ in vetrina. Sono tipo un venditore di sogni proibiti, di quelli che piazzano la bancarella all’angolo della strada. E sì, ho un debole per le donne, non lo nego, ma non ho un “tipo” fisso. Mi piace variare, sperimentare, buttarmi nel caos delle possibilità.

Se vi va di entrare nel mio club di fan (o meglio, di complici), fatevi avanti. Chissà, magari insieme possiamo inventare , o vivere, ancora meglio, una storia ancora più folle. Io sono un maestro della pubblicità subliminale, mi vendo tra le righe, ma il modo migliore per capirmi è conoscermi di persona. Poi si vedrà dove ci porta la corrente!

Potete contattarmi qui su A69 o su Te. le. gr. am, stesso nick: giorgal73. Proposte, idee, commenti, o magari un invito a una serata o un club per scrivere insieme il prossimo capitolo – sono tutto orecchi. P.S.: se preferite la vecchia cara email, parte con giorgal73, poi la chiocciolina, e chiude con gmail.com. Facile, no?
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
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