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Lui & Lei

Una sera al Villaggio - 1 - Fuoco nel Fuoco


di Membro VIP di Annunci69.it giorgal73
11.08.2023    |    8.161    |    1 9.3
"Mi risposero però dovevo confermare con il pagamento entro quattro giorni dall’ evento, altrimenti avrebbero disdetto la prenotazione..."
Un solo giorno è passato, tuttavia continuo a pensare a Marica .
Una donna particolare, simpatica, bella, divertente e troia. Conosciuta in spiaggia in modo fortuito, anche se poi la fortuna non è stata artefice di nulla. Un pomeriggio trasgressivo e intenso terminato con un saluto e una promessa.

Le promesse molte volte sono solo un modo per rendere più facile un addio, difficilmente vengono poi mantenute.

È vero che ci siamo scambiati i contatti, ma lei abita lontano da me e fa un lavoro che le permette di conoscere molti uomini e io sicuramente non sono il George Clooney; le uniche cose che abbiamo in comune io e lui sono il nome e i capelli brizzolati. Certo mi posso consolare del fatto che sono più giovane di dieci anni, ma resta una magra consolazione e poi lui ha più capelli di me.

Ho però una dote, sono testardo e non ho paura dei no. La mia filosofia è: intanto ci provo al massimo mi dice di no e non cambia nulla, ma in caso contrario ...

Un paio di giorni prima di conoscere Marica andai in un villaggio naturistico a Minerbio e vidi la pubblicità di un evento particolarmente ambiguo che stimolò la mia curiosità.
All’ uscita chiesi informazioni in merito all’ evento e anche se ci fosse stata la possibilità di pernottare per quel giorno in uno dei bungalow.
La ragazza gentilmente mi disse che dovevo fare la richiesta tramite WhatsApp per capire costi e disponibilità.

Mandai subito la richiesta. Il giorno dopo verso l’ora di pranzo ebbi le informazioni richieste e chiesi di bloccare un bungalow confermando il mio interesse. Mi risposero però dovevo confermare con il pagamento entro quattro giorni dall’ evento, altrimenti avrebbero disdetto la prenotazione.

Nella mia testolina bacata cominciò a formarsi un’immagine, un’idea che, anche se impossibile, valeva la pena tentare di realizzare. Se il 2 di picche, sempre presente dietro l’angolo, si manifesterà, andrò da solo all’ evento e probabilmente conoscerò nuove persone e avrò passato una serata diversa.

Perciò prendo il telefono e scrivo: “Ciao Marica, scusa se ti disturbo, ma ti vorrei fare una proposta. Il 9 agosto ho una prenotazione al Club privé vicino casa mia perché c’è un evento carino. Inoltre ho richiesto anche la disponibilità per una sistemazione interna per la notte. Ti vorrei chiedere se sei libera e se la cosa ti può interessare.
Il programma potrebbe essere: arrivo alle ore11, prendiamo il sole, poi pranzo, pomeriggio creativo e divertente, cena e serata come preferisci, poi a nanna e la mattina successiva partenza. Naturalmente sarai mia ospite e penserò anche ai biglietti del treno. Cosa ne pensi?”

Premo il tasto invio e incrocio le dita. Il messaggio viene letto dopo un’ora, ma non ricevo risposta.
Ogni ora guardo il telefono, ma nulla. Una emoticon con la faccina triste diventa l’immagine fissa nella mia testolina. Tuttavia, il giorno dopo ricevo una faccina sorridente e una con i cuoricini e dopo qualche secondo un vocale.

“Ciao tesoro, sarei felicissima di passare con te un’altra giornata, scusami se non ti ho risposto subito, ma dovevo vedere se riuscivo a liberarmi. Sono riuscita a prendermi 2 giorni, però il 10 devo assolutamente tornare a Monza entro le 12.”

La faccina triste viene cacciata da quella felice e danzante.
Iniziamo a scambiarci una serie di messaggi per organizzare il tutto.
Compro i biglietti del treno e pago anche il bungalow.
Faccio tutto velocemente e tengo aggiornata Marica , in modo che non ci ripensi. Lo so sono un piccolo bastardello, ma voglio che la mia idea si realizzi e che non si perda per strada.

I giorni passano e come un ragazzino al primo appuntamento sono eccitato e nervoso fino al fatidico giorno.

Sono al Kiss&Ride di Bologna ad aspettare l’arrivo di Marica , sono in anticipo, ma non riuscivo ad attendere oltre e sono uscito prima da casa. Fortunatamente ricevo un messaggio: il treno è in anticipo di 10 minuti. L’attesa così si riduce.

Finalmente arriva. Indossa un vestitino rosso attillato. Non ci sono le spalline, bensì una catena dorata tiene le coppe del seno alzate abbracciando il magnifico collo. Tutti i suoi tatuaggi sono perfettamente visibili. Ha un design increspato e arriva 10 cm sopra le ginocchia, praticamente è un giro fica. Tutti si girano a guardarla, anche le donne. Non dimostra assolutamente l’età che ha, sembra una trentacinquenne appena uscita da un concorso di bellezza.

Si avvicina e mi mette subito la lingua in bocca e le mani sul sedere attirandomi a sé. Io ovviamente facci o lo stesso e ci incolliamo come una figurina Panini sul relativo album.

Saliamo in macchina e iniziamo a parlare di come è andato al viaggio e di quello che faremo al club appena arrivati. Marica però non è molto paziente e mentre parlo mi prende la mano destra e l’avvicina alla fica.
Ci arrivo facilmente visto che il vestito è corto e si è alzato quando si è seduta. Non porta l’intimo. Le mie dita iniziano un lento massaggio.
La sua vagina è bagnata e sento sia il clito che le labbra gonfie.

“Ti prego scopami con le dita, è da quando stavo sul treno che ho voglia”

Io sono un gentiluomo e mi sembra scortese non accontentarla, anche se sto guidando e la posizione non è delle più comode. Fortunatamente ho preso la macchina piccola e quindi siamo seduti abbastanza vicino. Il mio medio entra ed esce, sincronizzato con i suoi mugolii, lei mi aiuta anche con la sua mano.
La guardo brevemente e la vedo con la testa appoggiata completamente sul poggiatesta e gli occhi chiusi. Radio DJ suona Fuoco nel fuoco di Eros Ramazzotti.
Quasi lo stesse aspettando, quando Eros canta:

“La notte sembra perfetta
Per consumare la vita io e te
C'è un bisogno d'amore, sai
Che non aspetta “

Sento la mia mano che si bagna completamente. Avverto un liquido caldo e denso che sta uscendo da lei. Cazzo sta godendo e sta squirtando in macchina bagnando il sedile e il tappetino.

“Scusami, non sono riuscita a trattenermi. Ho scoperto che senza le mutandine, viaggiare in treno con le vibrazioni e la gente che mi guarda mi eccita un casino. Poi c’erano due ragazzini che mi guardavano le tette e si toccavano, volevo portarmeli in bagno e scoparmeli, però ho resistito pensando a te.”

Dei sedili bagnati e del tappetino non mi frega un cazzo, li farò lavare, ora però sono io quello eccitato e sinceramente devo placare il mio desiderio.
Fortunatamente la strada che porta a Minerbio passa per le campagne bolognesi e non è molto trafficata.
Noto in lontananza una trattoria con un parcheggio. La fortuna continua ad assistermi: la trattoria è chiusa per le ferie estive e il parcheggio è aperto e deserto. Metto la freccia ed entro nel parcheggio. Marica mi guarda perplessa.

“Tu sei venuta dentro la macchina e ora io voglio venire dentro la tua bocca. Il Club è vicino, ma non posso aspettare.”

Parcheggio, esco dalla macchina, vado verso lo sportello del passeggero, lo apro e faccio scendere Marica .
Mi posiziono in piedi con le spalle verso l’entrata e lo sportelo aperto che nasconde la vista alla mia sinistra, alla destra c’è il muro della trattoria.
Marica si accuccia, mi cala i pantaloncini insieme ai boxer con un unico gesto. Inizia così un lento e salivoso pompino.

Usa solo la bocca, le sue mani sono poggiate sulle mie chiappe. Sento le unghie su di me, come se fossero gli artigli di Wolverine che mi accarezzano e mi eccitano.

Io non sono circonciso, anzi ho un prepuzio grande e la cosa che mi fa morire è sentire la sua lingua che si fa strada fino al glande senza scappellarmi. La sento che vuole violare il meato, riesce a farlo aprire un pochino, ma poi arriva il risucchio.
Il sangue corre veloce e ingrossa ulteriormente il glande.
Ci gioca per cinque minuti in questo modo, poi decide che è giunto il momento di cambiare strategia.

Serra le labbra e riesce a portare il prepuzio sotto la corona del glande, ovvero mi scappella con le labbra.
Intanto le sue mani passano dal sedere ai testicoli, anche loro ora sono alla mercè della mia X-Men preferita.

Il mio pene ha una lunghezza normale è di circa 14cm e lei lo prende in bocca facilmente tutto fino alla base. Il problema è la larghezza, sono quasi 15cm, ma lei è una professionista, in tutti i sensi.

Sento la sua saliva bagnarmi completamente. Quando la sua bocca arriva in cima, le sue labbra indugiano sul glande e come il tappo di un pregiato champagne che viene aperto, la sua bocca crea un vuoto che produce una sinfonia di qualità quando il mio cazzo esce dalla sua famelica bocca.

La mano sinistra, si sposta dai testicoli, verso il centro del mio sedere. Percepisco il suo dito che si fa strada nel mio ano. Inizia a scoparmi il culo.

Io non resisto assolutamente e dopo neanche 2 minuti che vengo violentato contemporaneamente dalla sua bocca e dal suo dito, le riempio la bocca.
Lei continua a succhiare e a leccare e a bere tutto ciò che io ho da offrirle.

Soddisfatta si alza, mi guarda, si passa la lingua sulle labbra ed esclama con aria troieggiante: “Mmm che buona la tua sborra, quando arriviamo ne voglio bere altra. Mi accontenti?”

“Stai tranquilla, anche se ora le mie palle sono vuote come il serbatoio di una Ferrari dopo un Gran Premio, sicuramente troveremo dei volontari al Club che ci aiuteranno”

Marica mi sorridendomi:” Wow, si ci sto! Sei sicuro? Perché io se inizio poi mi devi fermare tu. Dai torniamo in macchina e sbrighiamoci”
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