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75 - Stuprata sulle reti dei pescatori


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
08.05.2023    |    13.480    |    32 9.8
"La gonna era larga e lunga quindi copriva tutto, l’ho abbracciato mettendogli la lingua in un orecchio e sussurrandogli che avevo voglia di cazzo, ci siamo..."
CAPITOLO 75

Peccato non poter continuare il nostro viaggio in Portogallo con Giselle ma le nostre strade andavano nel senso opposto, abbiamo proseguito il nostro viaggio, ci siamo fermati a Praia do Faro dove abbiamo fatto tantissime foto di nudo, abbiamo poi proseguito per Quarteira, qui abbiamo parcheggiato in libera vicino ad altri camper, siamo andati un giro per la cittadina e alla sera abbiamo mangiato al ristorante e poi a dormire. Il giorno dopo abbiamo proseguito per Carvoeiro e anche qui abbiamo fatto una marea di foto sia sulle falesie che nel caratteristico borgo, essendo sempre in movimento alla sera eravamo stanchi e andavamo a dormire.

Devo dire che i portoghesi non mi piacciono un gran che, sono scuri e pelosi e di ragazzotti ne ho visti pochi, quelli che trovi a bighellonare in giro sembrano dei contadini ruvidi, quasi tutti con la barba lunga. Dopo altre due tappe siamo arrivati a Salema, bel paesotto di pescatori, qui ci siamo fermati e siamo stati nudi in spiaggia e alla sera siamo nuovamente andati al ristorante, abbiamo mangiato pesce divinamente bene e alle 23 tornando al camper ci siamo seduti su una panchina in riva al mare, mi sono guardata in giro e visto che non c’era nessuno mi sono alzata la gonna e sono andata a sedermi in grembo a Bruno infilando le gambe tra il sedile e lo schienale della panchina, lui ha fatto in fretta a slacciarsi i pantaloni e tirare fuori il cazzo che io prontamente mi sono infilata dentro.

La gonna era larga e lunga quindi copriva tutto, l’ho abbracciato mettendogli la lingua in un orecchio e sussurrandogli che avevo voglia di cazzo, ci siamo baciati a lungo mentre io mi godevo quel palo che torturava il mio utero, poi sono arrivate due coppie molto anziane di tedeschi e si sono sedute su di una panchina poco distante da noi, il rischio e l’adrenalina ha fatto il suo effetto e io mi sono eccitata di più, mi muovevo lentamente sul cazzo di Bruno il piacere era irrefrenabile e mordendomi le labbra ho raggiunto uno strepitoso orgasmo. Bruno voleva andare via ma non sapeva come fare con i pantaloni sbottonati, era imbarazzato mentre io provavo ancora un piacere intenso, poi finalmente i tedeschi se ne sono andati e noi ci siamo ricomposti e tornati al camper.

Appena saliti Bruno mi ha fatta spogliare nuda e coricare con la pancia sulla sponda del letto, mi è venuto dietro e senza tanti complimenti mi ha allargato le natiche e mi ha inculata, la penetrazione a secco è stata un po’ dolorosa ma essere presa così brutalmente ha aumentato la mia eccitazione, poi mi ha bloccato la mani dietro la schiena e mi ha inculata, sentivo il suo cazzo entrare ed uscire dal mio ano e lo sfintere non lubrificato ha iniziato a bruciarmi, volevo massaggiarmi il clitoride ma ero bloccata, avrei anche voluto mettermi due dita in figa ma non potevo, ero frustrata e quella situazione era una tortura, cercavo di divincolarmi ma lui mi teneva stretta. Per bloccarmi di più Bruno mi ha messo una mano sulla testa impedendomi anche di respirare liberamente, poi il piacere ha avuto il sopravvento ed ho iniziato a godere, Bruno vedendomi sottomessa ai suoi voleri mi ha lasciato libere le mani, io mi sono allargata le natiche in modo che lui potesse entrare di più dentro di me.

Ho avuto il primo orgasmo molto intenso, Bruno vedendomi godere si è fermato il suo cazzo era tutto nel mio intestino, io contraevo lo sfintere e godevo tantissimo, poi lui si è mosso strisciando l’inguine sul culo, il cazzo si muoveva dentro di me dilatandomi lo sfintere e dandomi la sensazione di essere squartata, continuavo a godere con un multi orgasmo, poi ha ripreso a incularmi dandomi dei poderosi affondi, sentivo i suoi testicoli sbattere contro la mia vagina che era un colabrodo di umori. Non finiva più di incularmi lo sfintere mi bruciava tanto ma questo non mi impediva di continuare a godere infine ho sentito lo sperma inondarmi l’intestino, è stata una sensazione fantastica sentire quel liquido caldo entrare dentro di me. Bruno non ha smesso di incularmi ha continuato a muoversi dentro di me ancora un po’ poi si è fermato, io ansimavo, lo sfintere inumidito dallo sperma mi bruciava di meno e si contraeva ancora dal piacere, poi Bruno mi ha pisciato in culo ed io respiravo profondamente per far risalire il liquido nell’intestino, anche se lo faceva sovente mi sentivo umiliata essere adoperata come un cesso e questo mi dava un grande piacere.

Quando lui si è tolto sono andata a lavarmi, era l’una di notte, uscita dal bagno ho visto che Bruno aveva ancora il cazzo duro, mi sono preoccupata, mi ha fatto indossare un vestito molto ampio, naturalmente sotto non avevo niente.
_ “Usciamo, magari troviamo qualche bel portoghese con un bel cazzo”.
L’ho seguito come una cagnolina ubbidiente e siamo andati sul lungomare, il paese era piccolino e c’era solo un bar aperto siamo entrati e ci siamo seduti in una specie di veranda con i vetri chiusi e vista oceano, mi sono guardata intorno, ad un tavolo c’erano 4 uomini anzianotti e al bancone oltre ad una barista sui 50 anni ma avvenente due uomini che bevevano una birra, la luce era bassa e noi eravamo in un angolo abbastanza buio.

Non è venuta la barista a prendere le ordinazioni ma uno dei due che era al bancone e in un perfetto italiano ci ha salutati.
_ “Buona sera signori sono Mario cosa posso servirvi?”.
_ “Vorremmo qualcosa di forte, cosa ci proponi” ha chiesto Bruno.
_ “Noi qui beviamo la ‘chaciassa’ un distillato molto forte con ghiaccio, laime e zucchero di canna”.
_ “Come mai parli così bene l’italiano” gli ho chiesto.
_ “D’estate vado a lavorare in un ristorante in Sardegna”.
_ “Portaci 3 di quegli intrugli e bevi con noi” gli ha detto Bruno.
Si è allontanato ed è andato a preparare le bevande.
_ “Che intenzioni hai” ho chiesto a Bruno.
_ “Sono diversi giorni che non scopiamo e prima non sei stata tu a dirmi di avere una voglia irrefrenabile di cazzo, voglio accontentarti” non sapevo se essere contenta o preoccupata ma sono stata zitta.

Non ho risposto anche perché stavano arrivando le bevande e Bruno ha invitato Mario a sedersi a bere con noi, ho assaggiato la ‘caciassa’ era veramente forte e mi ha subito riscaldata dentro, Bruno si è messo a parlare con Mario mentre questo non staccava gli occhi dal mio seno, il vestito era abbastanza trasparente e leggero si potevano notare i miei capezzoli duri, i bottoni non erano tutti chiusi e si intravvedevano le tette, quell’uomo mi piaceva era carino e aveva un bel fisico mentre il suo compare al bancone era un mulatto. Mi sono sentita una troia, avevo nuovamente il ventre in subbuglio e sentivo la mia figa umida e vogliosa, il tavolo era piccolino e le nostre ginocchia quasi si toccavano Mario era proprio davanti a me con la schiena rivolta al bancone del bar, mi sono sfilata il sandalo, ho allungato una gamba ed ho trovato il suo piede, ho appoggiato sopra il mio e l’ho guardato, e i nostri sguardi vogliosi si sono incrociati.

Bruno si è alzato ed è andato verso il bancone del bar, io ho alzato il piede e l’ho appoggiato sull’inguine di Mario, lui ha allargato le gambe e io ho potuto sentire il cazzo duro che non doveva essere niente male, nel frattempo è tornato Bruno con l’amico di Mario e con altri 4 ‘caciassa’, ci siamo presentati lui si chiamava Paulo, dopo la seconda bevuta avevo la testa che girava ma ero calda e vogliosa, non vedevo l’ora di fare sesso e essere scopata e inculata da tutti e tre, continuavo a tenere il piede sul cazzo di Mario che adesso era durissimo, nel frattempo avevo appoggiato una mano sulla coscia di Paulo e poi l’ho spostata e gli ho sfiorato il cazzo, era duro e di notevoli proporzioni, ho guardato Bruno implorante, lui si è alzato ed è andato a pagare, abbiamo salutato i compagni di bevuta e siamo usciti dirigendoci verso le barche dei pescatori.

Erano le 2 e 30 di mattina e in giro non c’era anima viva, arrivati alle barche, c’erano dei mucchi di reti, Bruno mi ha fatta spogliare nuda e ha tirato fuori la piccola macchina fotografica tascabile e si è messo a farmi delle foto mentre io prendevo delle pose e mi coricavo sulle reti, dopo alcuni minuti sono arrivati Mario e Paulo, quest’ultimo si è subito spogliato e si è messo a posare con me, aveva un bel corpo muscoloso e un cazzo molto grosso in circonferenza l’ho subito preso in mano, era durissimo, si è spogliato nudo anche Mario e mi ha abbracciata da dietro baciandomi sul collo e strizzandomi i capezzoli, mentre Paulo mi stava davanti e mi baciava sulla bocca con le sue labbra carnose, un bacio a bocca larga e umido, le nostre lingue si intrecciavano, poi ha allontanato il mio volto dal suo e mi ha sputato sulle labbra e subito è venuto a leccarmele raccogliendo la sua saliva, io ho fatto altrettanto e poi le nostre bocche si sono nuovamente unite con abbondanti scambi di saliva.

Il cazzo di Mario si era intrufolato tra le mie natiche, avevo ancora il culo un po’ dilatato dall’inculata che mi aveva fatto Bruno e la sua cappella non ha avuto difficoltà ad entrare nel mio ano, io mi sono abbandonata tra le braccia di quei due e mi sono lasciata fare quello che volevano, per infilarmelo bene in culo Mario mi ha presa per i fianchi e Paulo si è chinato e ha preso in bocca i miei capezzoli, con le dita è andato tra le mie gambe e me ne ha infilate due in figa, tra il cazzo in culo e le dita in figa io ho raggiunto l’orgasmo.

Mario è uscito dal mio culo e Paulo mi ha fatto passare le braccia sotto le gambe e mi ha alzata come una piuma, io mi sono avvinghiata al suo collo e lui mi ha fatta scendere sul suo cazzo duro che puntava verso l’alto, era grosso e l’ho sentito entrare e riempiermi per bene la vagina, ho sentito la cappella sbattere contro l’utero ero in estasi, Mario mi ha messo le mani sotto le natiche ed ha aiutato Paulo a farmi andare su e giù sul cazzo, era fantastico ed io ho raggiunto un altro orgasmo. Paulo si è poi appoggiato ad una barca e io con le gambe mi sono avvinghiata stretta a lui, il piacere di quel grosso cazzo dentro di me era intenso, Mario mi è venuto dietro mi ha aperto le natiche e ha puntato il cazzo contro il mio sfintere e con fatica è entrato, mi sentivo squarciare poi mentre Paulo stava fermo lui mi ha inculata, io ho avuto subito un multi orgasmo e non ho più capito niente, sentivo la figa piena e quel cazzo che andava su è giù nel mio intestino, non smettevo di godere ed avrei voluto che durasse in eterno, poi il mio intestino si è riempito del caldo sperma di Mario.

Credevo smettessero invece si sono girati e Mario si è appoggiato alla barca mi ha fatto passare anche lui le mani sotto le gambe e io mi sono riversata di schiena su di lui, il cazzo era rimasto bello duro nel mio culo. Paulo mi guardava negli occhi, mi ha sputato un paio di volte in faccia dandomi della puttana, poi è venuto a leccarmi tutto il viso e infine mi ha scopata con dei colpi tremendi io ho raggiunto quasi subito un multi orgasmo mentre lui mi sbatteva con una furia indescrivibile, dopo un po’ il basso ventre ha iniziato a farmi male ma nonostante ciò continuavo a godere come una vacca, poi lo sperma mi ha riempito anche la vagina, lo sentivo colare fuori e godevo, si è fermato ed è stato ancora un po’ dentro di me e poi si è sfilato dalla mia figa, lo sperma mi è uscito a fiotti.

Delicatamente mi hanno rimessa con i piedi a terra ma Mario non si è tolto dal mio culo, mi ha fatto inginocchiare sulle ruvide reti ed ha ripreso ad incularmi mentre Paulo è venuto davanti a me per farsi leccare il cazzo imbrattato di sperma densa, l’inculata è stata interminabile e lo sfintere si è messo nuovamente a bruciare anche se era lubrificato dallo sperma che avevo nell’intestino, poi mentre raggiungevo l’ennesimo orgasmo ha nuovamente eiaculato nel mio intestino, ma non si è tolto, ho subito pensato che Bruno gli avesse detto di pisciarmi in culo e difatti dopo alcuni istanti ho sentito il suo piscio caldo dentro di me, è stato un piacere sottile sentirmi riempire e sentire quel liquido che mi gorgogliava in pancia.

Mario è stato dentro di me ancora un po’ poi mentre io contraevo lo sfintere per non far uscire il liquido si è tolto, pensavo di rialzarmi ma due mani mi hanno bloccata e il cazzo di Paulo ha subito tappato il mio sfintere con la grossa cappella, io ho avuto un momento di terrore non volevo essere inculata da lui era troppo grosso ma non ho potuto farci niente l’ho sentito entrare, mi ha fatto male e quando è stato tutto dentro si è fermato, avevo voglia di espellere il liquido che avevo nell’intestino e non riuscivo a contrarre lo sfintere perché il cazzo che avevo dentro era troppo grosso, poi Paulo mi ha inculata andando su e giù dentro di me cercando di farmi soffrire il meno possibile, è stata un’inculata interminabile, avevo male al culo e alla pancia, sentivo il piscio che avevo in culo colarmi lungo le cosce, poi anche lui finalmente è partito.

Ero sempre inginocchiata a terra con il grosso cazzo nel culo e aspettavo che anche lui mi pisciasse in culo, ero tutta indolenzita sia davanti che dietro ma l’attesa di quel piscio continuava ad eccitarmi, poi finalmente mi ha pisciato in culo e ne ha fatta veramente tanta e nonostante il grosso cazzo che mi tappava il liquido usciva e mi colava lungo le gambe, mi sentivo un cesso, poi si è tolto e mi sono svuotata in un attimo, dovevo avere lo sfintere completamente aperto. C’è voluto un po’ per riprendermi, ero coricata nuda sulle ruvide reti da pesca con ancora un filo di piscio che mi usciva dal culo, mi facevano male anche le ginocchia, Bruno mi si è presentato davanti con il cazzo in mano e mi ha pisciato addosso, con il suo getto mi ha bagnata il basso ventre poi l’ha diretto sulla mia bocca, io l’ho aperta e quella che mi è entrata l’ho bevuta.

Con l’aiuto di Paulo mi sono alzata in piedi barcollando, stava albeggiando, Bruno mi ha presa per mano ed abbiamo salutato Mario e Paulo e simo tornati al camper, il tragitto l’ho fatto tutto completamente nuda per non sporcare il vestito, una volta in camper mi sono fatta una doccia e un bel bidet e sono andata a letto, ho sentito Bruno che metteva in moto il camper e poi stava viaggiando ma io mi sono addormentata e nel tardo pomeriggio mi sono svegliata, eravamo a Carrapateira dietro a Praia de Bordeira. Bruno mi aveva preparato una bella cenetta e dopo cena mi sono messa a scrivere sul mio diario, non volevo dimenticare niente di quello che era successo la sera prima.

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