Prime Esperienze
89 - Un giovanissimo guardone al fiume Orco
di stinf
05.12.2023 |
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"_ “Mi piacerebbe guardarti, vengo sempre al fiume per guardare chi prende il sole nudo e farmi delle seghe”..."
Capitolo 89Andiamo sovente nelle mezze stagioni al fiume Orco zona laghetti, quando siamo in città è una delle nostre mete preferite per fare foto di nudo e prendere il sole ovviamente nudi, e poi ci sono i guardoni, ma non è un posto molto frequentato anche se è inserito nelle mappe di car-sex qui su A69, meglio così troppa gente a volte infastidisce. Era il mese di aprile e le piante avevano già messo le prime foglie, la natura si stava risvegliando ed era una bella giornata di sole, Bruno mi ha proposto di andare al fiume Orco per fare delle foto e prendere un po’ di sole, abbiamo messo in uno zainetto l’acqua, la frutta e le immancabili parole crociate. Arrivati a San Benigno abbiamo girato verso la chiesetta di San Rocco e poi fiancheggiato l’autostrada su una strada sterrata fino al bosco, abbiamo girato a destra e dopo un centinaio di metri siamo arrivati al parcheggio in riva al fiume.
C’erano due macchine ma nessuno in giro, io mi sono tolta i pantaloni e le mutande e mi sono messa una minigonna a pieghe una camicetta e nient’altro e nello zainetto avevo ancora reggicalze e calze a rete.
Ci siamo incamminati nel bosco per raggiungere la spiaggetta, abbiamo passato il primo laghetto e poi il secondo dove c’era un pescatore che dava da mangiare ai pesci ma non pescava nulla, poi passato un piccolo ruscello abbiamo camminato sul greto del fiume fino ad arrivare all’acqua, il posticino è bello e tranquillo dietro di noi ci sono alberelli, e a una decina di metri scorre l’acqua e da lì allungando il collo si vede la macchina sul piazzale.
Abbiamo steso il telo e Bruno mi ha chiesto se facevamo alcune foto, io avevo voglia di fare la pipì e sono andata vicino all’acqua e l’ho fatta stando in piedi facendomela colare lungo le gambe e Bruno mi ha fotografata, poi mi sono messa in diverse pose togliendomi man mano quel poco di vestiario che avevo addosso, girandomi verso il fiume, che non è molto largo, ho visto dall’altra parte un uomo sulla 50ina con il cazzo in mano che si masturbava, noi abbiamo continuato a fare foto ancora per altri 15 minuti e poi ci siamo sistemati sul telo a prendere il sole stando sdraiata di schiena con le gambe larghe e la figa rasata in bella vista anche se non passava nessuno.
Il sole era caldo anche se l’aria era ancora un po’ fresca ma coricati non si sentiva. Sarà passata una mezz’ora quando Bruno mi dice che un pescatore lentamente sta scendendo il fiume, io faccio per coprirmi ma lui mi dice di stare così, io avevo un cuscinetto gonfiabile sotto la testa così potevo vedere chi passava, dopo alcuni minuti il pescatore, un ragazzo sui 35 anni, molto robusto con una bella pancia, camminando nell’acqua è arrivato davanti a noi e si è fermato a guardarmi, lo conoscevamo, l’avevo già masturbato un paio di volte e anche pisciato in bocca, io ero lì sempre con le gambe molto divaricate per abbronzare la patata, dopo un po’ che mi guardava con insistenza io mi sono accarezzata il pube, ho allargato le grandi labbra e mi sono messa a stuzzicarmi il clitoride, il pescatore ha posato la canna da pesca ed ha tirato fuori il cazzo ed ha incominciato a menarselo. Il cazzo me lo ricordavo era abbastanza piccolino, non più di 11/12 centimetri e anche di circonferenza era scarso, ma non mi importava a me piacciono anche i piccolini.
Sempre menandosi il cazzo si è avvicinato e arrivato vicino ai miei piedi si è inginocchiato, nel frattempo Bruno aveva preso la macchina fotografica filmando la scena. Io mi sono messa a sedere ed ho preso in mano il cazzo del pescatore, che stentava a diventare duro, e mi sono messa a masturbarlo, ma comunque rimaneva sempre abbastanza moscio. Dopo un po’ che lo menavo si è indurito e il pescatore mi ha chiesto se poteva scoparmi, ma io gli ho detto di no. Poi presa da compassione e da alcuni pruriti che avevo al basso ventre gli ho detto che se voleva poteva leccarmi la figa, mi sono sdraiata sempre con le gambe larghe, lui si è coricato ed ha tuffato il volto in mezzo alle mie cosce ed ha iniziato a leccarmi, con la lingua partiva dallo sfintere e la strisciava lasciando tutta la sua saliva fino al clitoride, poi si è soffermato sul mio sfintere, l’ha leccato a lungo cercando anche di infilare la punta della lingua dentro, devo dire che mi stavo eccitando e mi faceva piacere, è poi passato alla figa e anche lì si è dedicato alle piccole labbra e al buco inserendovi la lingua dentro più che poteva. Il mio piacere è aumentato non da arrivare all’orgasmo ma comunque abbastanza vicino, il pescatore ha fatto passare una mano sotto le mie natiche e con un dito è andato a massaggiarmi lo sfintere, il mio piacere è aumentato e iniziavo a godere veramente, allora l’ho preso per i pochi capelli che aveva in testa e ho diretto la sua bocca sul clitoride e lui si è messo a leccarlo e succhiarlo. Nel frattempo il dito si è fatto strada nel mio ano ed è entrato quasi tutto, lo muoveva delicatamente massaggiandomi l’interno dell’intestino e poi andava su è giù, e io dopo un po’ ho inarcato il bacino ed ho raggiunto l’orgasmo sussultando tutta, ma non ho lasciato la testa del pescatore, l’ho spinto in modo che la lingua mi leccasse il buco della vagina e poi ho lasciato uscire alcune gocce di pipì, lui sentendo quel bagnato ha incollato la bocca e io ho lasciato uscire la mia pipì lentamente, non ne avevo molta da fare ma quella poca l’ha bevuta tutta.
Mi sono alzata e ho fatto inginocchiare il pescatore vicino a me, gli ho preso il cazzo in mano e l’ho masturbato, il pisello come prima non era del tutto duro, ma dopo un minutino la mia mano si è riempita di sperma, soddisfatta mi sono alzata e sono andata a lavarmi, e tornando indietro ho visto tra i cespugli un 30enne anche lui bello rotondo con gli occhialini sul naso, tutto sudato che si menava il cazzo cercando di attirare la mia attenzione, ma non mi piaceva allora ho fatto finta di niente e sono tornata a coricarmi e a prendere il sole, e lui dopo un po’ se n’è andato. Prima di mezzogiorno è ancora passato un ragazzino anche lui con il cazzo in mano, si è fermato tra noi e il fiume facendo dondolare il suo cazzo lungo e sottile, ma storto e a me quelli storti non piacciono un gran che e poi era troppo spavaldo e fiero della sua proboscide, dopo un po’ visto che non lo degnavo di uno sguardo anche lui se n’è andato.
Io e Bruno abbiamo mangiato un po’ di frutta e continuato a prendere il sole e fare le parole crociate, ho poi sentito che la pelle mi si arrossava e visto che erano le 15 ho detto a Bruno che se voleva fare un po’ di foto nel boschetto potevamo andare, mi sono messa calze e reggicalze il gonnellino e la camicetta che mi ero portata dietro proprio per fare foto, Bruno ha messo tutto nello zaino, se l’è messo sulle spalle e siamo andati nel boschetto, passeggiando abbiamo fatto delle foto, e poi siamo arrivati vicino ad una enorme quercia che il vento aveva abbattuto e visto che era molto scenografico Bruno si è tolto lo zaino e ci siamo messi a fare foto, io prima mi sono tolta la camicetta e dopo una serie di foto mi sono tolta anche la gonna rimanendo solo con calze e reggicalze. Mi appoggiavo e coricavo sul tronco mentre Bruno fotografava, poi ho visto uno che si nascondeva dietro una pianta e aveva un bel cazzo in mano, io che non ero soddisfatta della leccata di figa della mattina ho fatto finta di niente ma mi sono messa una mano in mezzo alle cosce e mentre lo guardavo mi accarezzavo la figa.
Lui si è fatto più audace e si è avvicinato sempre di più fino ad arrivarmi di fianco, era un bell’uomo sulla 40ina barba ispida due bellissimi occhi e una faccia sorridente, io gli ho preso il cazzo in mano e glie lo massaggiato, era di buone proporzioni e bello duro, lui mi ha preso le tette in mano me le ha palpate bene e poi mi ha pizzicato leggermente i capezzoli facendomi sussultare dal piacere, io sempre coricata sul grosso tronco mi sono girata di fianco e gli ho preso il cazzo in bocca, odorava di pulito e sulla cappella aveva delle goccioline dolcissime, me lo sono infilato in bocca più che potevo e gli ho fatto una bella pompa facendolo rabbrividire dal piacere. Si è poi staccato da me e si è tolto i pantaloni e dalla tasca ha tirato fuori un preservativo e se lo è infilato.
Io sono scesa dal tronco e mi sono appoggiata sopra con la pancia ed ho allargato le gambe, lui mi è venuto dietro con le mani mi ha allargato le natiche mettendo a nudo il mio buco del culo, si è inginocchiato e si è messo a leccarmelo insalivandolo bene e cercando di penetrarmi con la lingua. Dopo un po’ vedendo che io sussultavo dal piacere, si è alzato e mi ha allargato le labbra della figa e mi ha penetrata, io ho sentito quella mazza entrarmi dentro dandomi attimi di piacere intenso, ho sporto più che potevo il culo verso di lui, ed è entrato fino in fondo dentro di me. Poi si è messo a scoparmi, con una mano mi tirava verso di lui mentre affondava con il cazzo nella vagina e con l’altra è andato a cercare il mio buco de culo ancora tutto bagnato dalla saliva e mi ha infilato il pollice dentro. Io con due buchi pieni ho raggiunto quasi subito l’orgasmo. Lui ha diminuito il ritmo mentre io continuavo a sussultare dal piacere, poi si è tolto ed ha appoggiato la cappella sul mio sfintere, io con le mani mi sono allargata le natiche e lui mi è entrato dentro, era abbastanza lungo e avanzava dentro di me mentre io ansimavo forte dal piacere, si è fermato solo quando sono rimasti fuori solo i testicoli.
Sarà stato un minuto fermo tutto dentro di me a godersi la penetrazione, io lo sentivo pulsare mentre il mio sfintere si contraeva, poi ha iniziato a incularmi alla grande, usciva quasi tutto dal mio culo e poi affondava fino in fondo con un ritmo forsennato il mio piacere era alle stelle e godevo come una vacca fino a raggiungere un orgasmo lunghissimo, lui mi ha dato ancora alcuni colpi tremendi e poi è partito accasciandosi su di me. E’ stato dentro il mio culo fino a quando il suo cazzo non ha iniziato a diventare molle poi si è tolto. Io ho goduto tanto anche perché quell’uomo mi piaceva e poi mi aveva scopato divinamente bene. Ci siamo presentati, lui si chiamava Aldo, abbiamo chiacchierato un po’ poi ci ha dato il suo numero di telefonino e se ne è andato, mentre io ero ancora eccitata e vogliosa. Mi sono rivestita e visto che erano quasi le 17 ci siamo avviati alla macchina, pensavo che appena arrivati a casa avrei scopato alla grande con mio marito e mi stavo facendo tutte le mie fantasie, nel frattempo siamo arrivati vicino alla macchina. Lì c’era un ragazzino con una piccola moto da cross, io gli avrei dato non più di 16 anni, era ancora imberbe.
Dovevo cambiarmi e il ragazzino era lì vicino che mi fissava, forse aveva assistito mentre mi facevo inculare, si vedeva dai jeans che aveva il cazzo duro, e il cazzo non doveva essere niente male per la sua età. Io e Bruno ci siamo guardati negli occhi e lui ha fatto spallucce come sempre lasciando la decisione a me, ha messo via lo zaino ma non la macchina fotografica. Io sono andata dall’altra parte della macchina per cambiarmi ma il ragazzino sfacciatamente si è spostato anche lui per guardarmi.
_ “Ti dispiace allontanarti che mi cambio?” ho detto facendo la faccia un po’ scocciata.
_ “Mi piacerebbe guardarti, vengo sempre al fiume per guardare chi prende il sole nudo e farmi delle seghe”.
_ “Sei troppo giovane io posso essere tua madre”.
_ “Io ho più di 20 anni” mi ha risposto.
_ “Se ne hai 16 sono tanti”.
Bruno mi si è avvicinato e mi ha invitata a cambiarmi comunque anche se lui guardava.
_ “Sai ti ho vista prima nel bosco”, mi ha detto sorridendo.
Io devo essere un po’ arrossita e la cosa mi ha imbarazzato, ma se voleva vedermi nuda mentre mi cambiavo lo avrei accontentato, mi sono sganciata le calze e me le sono tolte, poi gli ho girato il culo e mi sono sganciata il reggicalze mettendo in mostra le mie natiche nude e sode, mi sono poi girata e lui era lì con il cazzo in mano che si masturbava, e un po’ in disparte Bruno stava filmando. Mi sono tolta la gonna e il ragazzino si è avvicinato, era lì a pochi centimetri da me con il cazzo in mano, io in un attimo di debolezza glie l’ho preso in mano, era bello duro, ed ho iniziato a masturbarlo mentre lui mi ha messo le mani sulle tette. Visto che sussultava di piacere mi sono chinata e gli ho preso il cazzo in bocca, aveva un buon sapore ed ho iniziato a pomparlo infilandomelo in gola più che potevo, non è durato molto ed ho sentito che stava per partire ho cercato di staccarmi e farmi eiaculare sulle tette ma lui mi ha preso la testa e mi ha spinto il cazzo in gola ed ha eiaculato, ho avuto difficoltà a berla tutta perché ne ha fatta veramente tanta.
Dopo aver depositato anche l’ultima goccia di sperma nella mia bocca, con le mani mi ha ancora tenuta bloccata, poi il cazzo ha perso consistenza e mi ha lasciata libera, io sono rimasta lì chinata e appoggiata con la schiena alla macchina a guardarlo, era proprio un bimbetto, mi sentivo un po’ a disagio per avergli fatto un pompino e un po’ mi vergognavo, ma lui era lì davanti a me con il cazzo che non era diventato del tutto molle, mi sono alzata e l’ho nuovamente preso in mano e il cazzo è tornato bello duro.
_ “Ma a te non viene mai molle?”
_ “No ho ancora tanta voglia, mi fai scopare?”
Io sono rimasta lì perplessa e ho guardato Bruno per vedere quello che pensava e visto che continuava a fotografarmi mi sono accorta che continuavo ad avere in mano il cazzo del ragazzino, e a questo punto non ci ho pensato due volte mi sono guardata in giro per vedere se c’era gente, sono salita in macchina dalla parte del passeggero ho spinto indietro il sedile più che potevo ed ho reclinato un po’ lo schienale, ho aperto il portaoggetti dove so che Bruno tiene dei preservativi e ne ho tirato fuori uno, il ragazzino si è tolto i pantaloni e si è avvicinato, io gli ho infilato il preservativo e l’ho fatto salire in macchina e inginocchiare davanti a me, ho sporto il bacino in avanti e appoggiato un piede sul cruscotto in modo da essere bella aperta, ho preso il cazzo duro in mano e l’ho appoggiato alla mia figa, me lo sono strusciato un po’ tra le grandi labbra sentendo che la mia figa era bagnatissima e infine l’ho attirato verso di me e mi è entrato dentro, anche se giovanissimo aveva un bel cazzo e in quella posizione arrivava a sbattermi contro l’utero.
Si è messo a scoparmi come un forsennato sembrava un martello pneumatico e io dopo un po’ di quel martellamento ho raggiunto l’orgasmo, il ragazzino imperterrito ha continuato a scoparmi, aveva la testa tra le mie tette, io glie l’ho spostata in modo che prendesse un capezzolo in bocca, si è subito messo a succhiarlo mentre con il cazzo continuava a pomparmi, io ero eccitatissima da quella situazione e ho nuovamente raggiunto l’orgasmo, e poi ho sentito che anche lui stava per partire, mi ha dato ancora due o tre colpi ed è partito sussultando, poi si è accasciato su di me esausto e ansimante.
Quando ha alzato la testa dalle mie tette mi ha ringraziata dicendomi che questa esperienza l’avrebbe ricordata per tutta la vita e che era felicissimo, era la prima volta che gli facevano una pompa ed era la prima volta che lo metteva dentro una figa, si era sempre fatto solo seghe.
_ “Adesso dimmi la verità, come ti chiami e quanti anni hai”.
_ “Mi chiamo Beppe e ho 16 anni”.
Mi sono sentita venir meno ed ho sentito il mio basso ventre che si contraeva, ho guardato in giro preoccupata per vedere se c’era qualcuno che guardava, ma ero eccitatissima e contenta di averlo sverginato, peccato solo averlo fatto scopare col preservativo, se avessi saputo che era la prima volta mi sarebbe piaciuto farmi riempire la figa del suo sperma, peccato.
Nel frattempo era sempre coricato su di me e il suo cazzo aveva perso un po' di consistenza ma era rimasto ancora abbastanza sodo.
_ "Ti posso rivedere".
_ "No e se sapevo che eri così giovane non avrei fatto niente" gli ho risposto.
_ "Dimmi almeno quando ritorni qui a prendere il sole così posso venire a guardarti".
_ "Non te lo posso dire perché lo decidiamo sempre all'ultimo minuto".
_ "Ti do il mio numero di telefono così quando vieni mi avverti, io abito qui vicino".
Nel frattempo il cazzo gli era tornato duro e aveva iniziato nuovamente a muoversi dentro di me, io continuavo ad essere eccitata, lui continuava a chiedermi di rivederlo, alla fine l'ho spinto via, è sceso dalla macchina e io mi sono rivestita. Beppe è andato verso la sua moto e poi è tornato con un biglietto con il numero di telefono, l'ho preso e sono salita in macchina e siamo tornati a casa, Durante il viaggio ho pensato a Beppe alla sua freschezza e avevo già voglia di rivederlo, avevo già fatto sesso con dei minorenni quando ero più giovane, forse i primi due li avevo irretiti io ma il ragazzino in Liguria e questo mi avevano cercata loro e non mi sentivo più di tanto in colpa per la loro giovane età e non mi vergognavo di desiderarlo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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