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81 - Lina e Maria che troie


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
11.07.2023    |    8.461    |    30 9.9
"Era veramente un bel spettacolo i due neri con le cappelle hanno torturato gli sfinteri poi sono entrati nei culi, mi sono seduta anche io per terra per..."
Capitolo 72

Ho avuto una nottata agitata, mi sono svegliata diverse volte, facevo dei sogni erotici ma sul più bello mi svegliavo, erano le 11 del mattino quando ho sentito odore di caffè e mi sono svegliata del tutto, Bruno era lì davanti a me con la tazzina in mano, ho bevuto il caffè e mi sono alzata, a mezzogiorno abbiamo mangiato solo un po’ di frutta e poi ci siamo coricati nuovamente ma non abbiamo dormito ci siamo messi a parlare della serata passata con i vicini di camper.

_ “Come mai non ti sei gettata del tutto nella mischia” mi ha chiesto Bruno.
_ “Non mi è piaciuto l’approccio iniziale di Lina anche se poi si è dimostrata una persona squisita, sai che io con le persone che parlano troppo sono molto diffidente”.
_ “Però hai dovuto rinunciare a una bella ammucchiata”.
_ “Sì hai ragione ma non mi piace dividere gli uomini con altre donne, ma uno me lo sono fatto, ma non i neri”.
_ “Cos’è che ti ha eccitato di più ieri sera”.
_ “Un po’ tutto leccare e farmi leccare da Lina, vederla con i buchi dilatati da cui usciva sperma e non ultimo il nero che ha inculato Carlo. Si vede che anche lui lo prende sovente in culo”.
_ “Non farti venire strane idee io in culo non lo prendo” mi ha detto Bruno lanciandomi un’occhiataccia.
_ “Mai dire mai” gli ho risposto io sorridendo.

Mentre parlavamo abbiamo sentito che i nostri vicini sono scesi dal camper, siamo scesi anche noi e loro ci hanno proposto una passeggiata il paese, noi eravamo già vestiti, sono salita in camper ed ho preso una giacca per me e un giubbotto e la macchina fotografica per Bruno. Quando Lina è scesa dal camper tutta in ghingheri mi ha chiesto:
_ “Le hai le mutande”.
_ “Quando metto le gonne sono sempre senza mutande, un po’ perché mi piace e poi sono più libera se Bruno vuole fotografarmi”.
_ “Anche io sono senza”.

Siamo saliti in cima al Sacro Monte e abbiamo preso una stradina per scendere a San Giulio, ogni tanto ci fermavamo e ci scoprivamo i culi e le patate, Lina aveva una giacchetta e sotto era a torso nudo ed era sempre lì che mi prendeva le mani e me le appoggiava sulle sue tette mentre Bruno fotografava, la stradina che era percorribile solo a piedi, scendeva al paese tra ville disabitate ma bellissime ogni tanto c’era una panchina e su una di queste ci siamo sedute, mentre i nostri mariti erano rimasti un po’ indietro e facevano delle foto sia alle ville e poi anche a noi che eravamo lì a gambe larghe.

Arrivati in paese io e lei ci siamo sedute su una panchina in riva al lago davanti all’imbarcadero mentre Bruno e Carlo erano su di un pontile davanti a noi ma non troppo vicini, essendo fuori stagione c’era poca gente e quella poca aveva una certa età, essendo noi da sole sedute sulla panchina abbiamo attirato l’attenzione di qualche vecchietto che ci gironzolava attorno anche perché Lina teneva le gambe larghe. Abbiamo poi camminato sul lungo lago e abbiamo fatto altre foto mentre ci toccavamo e ci baciavamo sulla bocca, Lina con la scusa delle foto faceva di tutto per mettermi le mani in mezzo alle gambe e la lingua in bocca, i suoi baci erano freschi e gustosi, devo dire che incominciava a piacermi e ad eccitarmi.

Ci hanno invitati a cena in un ristorante sul lago, noi abbiamo detto di sì ma che avremmo pagato alla romana, Lina non ha voluto sentire storie e siamo andati a cena. Abbiamo mangiato un antipasto e del coregone, un ottimo pesce di lago, ma il bello è stato il cameriere che ci ha servito, era un ragazzino non aveva più di 18 anni. Quando ci ha portato il menù Lina gli ha fatto intravvedere una bella porzione di seno e quando è venuto a prendere le ordinazioni l’ha fatto andare dietro alla sua spalla e con il menu in mano diceva di non capire cosa c’era scritto e lui si è chinato con la testa e in quel modo ha potuto vedere oltre che i capezzoli anche l’ombelico, il poverino è diventato rosso come un peperone, poi lei ha ordinato tutt’altro di quello che gli aveva appena chiesto. Abbiamo mangiato molto bene e quando è stata l’ora del dessert è tornato il cameriere, Lina si era già messa in posizione poi ha fatto cadere il tovagliolo a terra spingendolo con il piede un po’ sotto il tavolo, il poverino si è chinato prontamente per raccoglierlo, lei era già con le gambe larghe, e il ragazzo si è trovato la patata a pochi centimetri dai suoi occhi. Io mi sono trattenuta a stento dal ridere e quando il cameriere si è alzato non ha avuto il coraggio di guardarla in faccia, finito il dessert Carlo ha pagato lasciando una bella mancia al cameriere e ce ne siamo andati risalendo la stradina verso il camper.

_ “Sei stata grande con il cameriere”.
_ “Se non c’eravate voi me lo sarei portato a letto, l’ho fatto tante volte con dei ragazzini così giovani, Carlo quando gli dava la mancia assieme ai soldi metteva un bigliettino con il nostro numero di telefono e con scritto ho voglia di scoparti”.
Mi sono messa a ridere pensando che l’avevo fatto anche io, ma senza fargli vedere la patata. Arrivati in cima era buio i lampioni erano pochi e non illuminavano un gran che, ci siamo fermati a guardare il lago e l’isola illuminati, Lina mi si è avvicinata e mi ha chiesto se volevo fare sesso con lei lì, io ci ho pensato un po’ poi gli ho detto di sì, ma solo noi donne, lei soddisfatta ha incollato le labbra sulle mie infilandomi la lingua in bocca più che poteva ci siamo baciate a lungo mentre le nostre mani toccavano i sessi umidi, poi mi ha fatta sedere sulla balaustra e mi ha alzato una gamba, si è chinata e ha incollato la bocca sulla mia figa, ero eccitatissima per il rischio che potesse arrivare qualcuno, ma mi sono abbandonata al piacere e ho raggiunto un fantastico orgasmo, Lina continuava a leccare la mia vagina risucchiando nella sua bocca i miei abbondanti umori mentre io continuavo a sentire ancora un intenso piacere.

Arrivati al camper ho detto a Lina che andavo a lavarmi ma lei mi ha trattenuta e siamo saliti tutti sul loro camper, abbiamo bevuto alcuni liquori poi Lina mi ha fatta alzare e mi ha spogliata completamente nuda, poi si è spogliata anche lei e siamo andate sul letto mentre gli uomini continuavano a bere e a guardarci. Mi ha baciata sulla bocca e poi con la lingua mi ha leccata tutta, orecchie, collo, l’incavo delle ascelle, tette, capezzoli, l’ombelico e quando è arrivata tra le mie gambe mi ha annusata tutta, era una gran vacca proprio come me, anche a lei piacevano gli odori forti, poi mi ha fatta girare mi ha aperto le natiche e mi ha leccato a lungo lo sfintere infilando la punta della lingua nel mio ano mentre io avevo dei fantastici brividi di piacere. Si è poi coricata e mi ha fatto andare su di lei e ci siamo fatte un 69, anche io prima di leccarla l’ho annusata non aveva odori se non una puntina di sudore, mi sono tuffata nella sua vagina bagnata e ho iniziato a leccarla raccogliendo i suoi umori, anche lei ha fatto altrettanto e in più mi ha infilato un dito in culo e mentre mi leccava il dito roteava nel mio intestino, ci siamo stuzzicate a lungo con la lingua e le dita e poi le nostre bocche hanno raggiunto i clitoridi ed è stata un’apoteosi del piacere, siamo partite tutte e due urlando mentre raggiungevamo il culmine dell’orgasmo.

Siamo rimaste a letto ancora un bel po’ baciandoci e accarezzandoci, poi a malincuore mi sono alzata e ci siamo salutati e noi siamo tornati sul nostro camper, io avevo voglia di cazzo, mi sono subito spogliata e ho aspettato Bruno che mi raggiungesse, lui aveva già il cazzo duro, gli sono subito andata sopra e mi sono infilato il cazzo in figa, mi sono coricata su di lui e ci siamo baciati, uno di quei lunghi baci molto umidi con abbondante scambio di saliva, lui mi ha preso i capezzoli tra le dita e li ha stretti tirandomi verso di lui, io mi muovevo sul suo cazzo strisciando il clitoride sul suo inguine, ho incominciato a godere e Bruno a pomparmi da sotto e in pochissimo tempo sentendo quella fantastica cappella che sbatteva contro il mio utero ho raggiunto l’orgasmo accasciandomi esausta su di lui.

Quando il mio respiro è tornato normale Bruno mi ha fatto scendere dal letto e coricare sulla sponda con i piedi a terra e le gambe ben divaricate, mi è venuto dietro, io mi sono allargata le natiche, lui ha puntato la grossa cappella sullo sfintere e poi senza lubrificare e senza indugiare è entrato di colpo dentro di me fermandosi solo quando il suo pube ha sbattuto contro le natiche che tenevo larghe per riceverlo proprio tutto. Il piacere è stato intenso e una volta dentro ha roteato il bacino, io mi sentivo squarciare e da lì ho iniziato a godere, mi tenevo sempre le natiche larghe mentre lui mi inculava e io lo incitavo dicendogli di sfondarmi, i colpi erano tremendi, io continuavo a godere con un orgasmo infinito, poi si è fermato e ho sentito nell’intestino il calore dello sperma che entrava in me. Ho lasciato le natiche e l’ho trattenuto per i fianchi perché mi restasse dentro, è passato un lungo momento e poi il suo piscio mi ha inondato l’intestino è stato un piacere sublime sentire quel liquido caldo gorgogliarmi in pancia, e dopo un bel po’ ci siamo lavati e siamo andati a dormire.

Al mattino Bruno ha tirato fuori il tavolino ed abbiamo fatto colazione con Lina e Carlo, Bruno ha dato una copia delle foto e dei filmati a Carlo e poi gli abbiamo detto che saremmo andati sul lago Maggiore tanto oggi arrivavano i loro amici e noi non partecipando alle orge eravamo di troppo, Lina si è subito arrabbiata di brutto.
_ “Non dire una cosa del genere perché mi fai stare male”.
_ “Ma siamo in troppi tutti su un camper e magari qualche singolo, noi possiamo vederci un’altra volta”.
_ “Voglio che rimaniate a tutti i costi non vi lascio andare via” ha sbottato imbronciata.
Io non sapevo che dire, mi dispiaceva che si offendesse, adesso mi trovavo bene con lei e mi sarebbe piaciuto organizzare con loro qualche uscita col camper, erano persone gentili e squisite e molto di compagnia.
_ “Va bene rimaniamo ma quando voi scopate noi ce ne stiamo sul nostro camper”.
_ “No, te l’ho già detto io voglio il pubblico che mi guarda, mi eccito di più”.

Ci siamo rassegnati e Bruno e Carlo sono scesi in paese a comprare il pane, Lina mi ha fatto salire sul suo camper mi ha preso una mano e se l’è infilata in mezzo alle gambe facendomi toccare la patata che era senza mutande e bagnata, io ho alzato la gonna facendogli vedere che anche io non le avevo. Lina mi ha spinta sul letto mi ha fatto stendere e mi ha leccato la figa, è stata sublime come il giorno prima facendomi raggiungere un bellissimo orgasmo.
_ “Mettiti sul letto che te la lecco anche io”.
_ “Oggi e stasera la dovrò strapazzare, adesso è a riposo”.
_ “Hai già organizzato tutto”?
_ “Sì la mia amica Maria viene sovente qui e conosce un sacco di singoli molto ben dotati e affidabili, e quando combiniamo ne invita sempre tanti. Mi ha telefonato e io le ho raccontato delle pisciate in culo ed è entusiasta, sai lei quando facciamo le orge lo prende solo in culo, Gianni suo marito vuole la figa solo per lui”.

Alle 11 sono tornati gli uomini con il pane e un dolce, hanno aperto un altro tavolo e alle 11e 30 è arrivato il camper di Maria e Gianni, chiamarlo camper era riduttivo, era un Cartago enorme, Gianni si è parcheggiato poi da sotto il camper sono scesi 4 martinetti che l’hanno messo in bolla. Poi sono scesi, Gianni non aveva meno di 75 anni e Maria ne aveva 73, due persone in forma e niente male nonostante l’età. Ci siamo presentati e poi abbiamo preparato il tavolo e mangiato tutti assieme.
Mentre gli uomini parlavano di sesso e foto Maria mi ha invitata a visitare il camper, siamo salite tutte e tre, io mi sono guardata intorno e sono stata esterrefatta non avevo mai visto un camper così, un enorme letto, bagno e doccia favolosi, ampi sofà e tanto spazio, bei mobili. Anche Maria portava le gonne e Lina gli ha subito infilato una mano in mezzo alle cosce, con l’altra l’ha abbracciata e l’ha baciata sulla bocca, mentre io mi sono seduta su di un sofà.
_ “Tu giochi con noi?” mi ha chiesto Maria.
_ “No lei non gioca, l’ho beccata che si faceva fotografare la patata e da lì abbiamo fatto amicizia”
_ “Peccato, nemmeno tuo marito partecipa?”
_ “No lui è il nostro fotografo, l’altra sera mi ha immortalata mentre mi sono fatta i soliti sette, mi ha fotografata e filmata, ho visto alcune foto ed è veramente bravo come fotografo”.

Siamo poi andati tutti a passeggiare nel parco, ovviamente noi donne eravamo tutte senza mutande, abbiamo raggiunto una cappella su di un piccolo cucuzzolo un po’ isolata dalle altre da dove c’era una bella visuale e si vedeva se arrivava qualcuno, Lina e Maria sono entrate nel piccolo atrio della cappella mentre noi ci siamo seduti sulla balaustra a guardare. Si sono tolte i pochi vestiti che avevano addosso rimanendo solo con le autoreggenti, si sono abbracciate e baciate poi Maria si è seduta su di un inginocchiatoio ha allargato le gambe mettendo in mostra una figa ben rasata, Lina si è inginocchiata davanti e gli ha leccato la figa facendogli raggiungere l’orgasmo, poi si sono invertite le posizioni e anche Lina ha goduto. Bruno scattava foto a raffica, poi le due donne si sono rivestite ed abbiamo continuato il giro delle cappelle continuando a fare foto.

Tornati ai camper Maria ha fatto un paio di telefonate a due neri che si sono detti disponibili per la sera, poi ognuno si è ritirato sul proprio camper per cenare. Bruno ha scaricato le foto sul computer e messo sotto carica le batterie, io ho preparato una cena frugale e alle 19 e 15 avevamo già finito, ho detto a Bruno che avevo voglia di una sveltina, mi sono appoggiata al letto e alzata la gonna, Lui mi è venuto dietro e mi ha penetrata, io ero già tutta bagnata e lui aveva il cazzo già duro, mi ha scopata lentamente, io in quella posizione sentivo la grossa cappella che sbatteva contro l’utero, il piacere mi è arrivato lentamente e quando è arrivato il culmine è stato un lungo e fantastico orgasmo. Avevo appena finito di godere e Bruno mi stava ancora scopando quando Lina ha bussato alla porta del camper ed è salita cogliendoci in flagrante, Bruno è rimasto dentro di me con il cazzo duro. Lina si è subito inginocchiata vicino a me, mi ha spinta via e ha preso in bocca il cazzo di Bruno facendogli un sontuoso pompino, spingeva la bocca verso di lui infilandosi la cappella in gola più che poteva facendosi venire i comati, lui che era già sul punto di partire quando era nella mia figa non ha resistito molto e gli ha sborrato in gola, Lina ha raccolto tutto poi si è alzata e girata verso di me ha incollato le labbra sulle mie e mi ha baciata condividendo con me lo sperma di Bruno.
_ “Sei proprio una porca, non perdi un’occasione”.
_ “Grazie per il complimento, dai venite che fra un po’ arrivano due neri”.

Ci siamo ricomposti e siamo saliti sul camper di Maria io ero in gonna e senza mutande, ci hanno offerto un liquorino e poi Lina e Maria si sono spogliate e si sono coricate sul letto ed hanno iniziato a baciarsi e a leccarsi e tutte e due dopo un bel po’ leccandosi la figa hanno raggiunto l’orgasmo, sono rimaste sul letto con le gambe larghe mentre Bruno le fotografava. Alle 21 e 30 sono arrivati due neri, hanno salutato e senza perdere tempo si sono spogliati e si sono coricati sul letto, le due donne hanno imboccato i cazzi ancora mosci e li hanno induriti, rispetto a quelli che aveva preso Lina alcune sere fa erano di dimensioni abbastanza normali, ma comunque rispettabili. Lina si è coricata e un nero si è inginocchiato tra le sue gambe e si è messo a scoparla lentamente.
Gianni si è alzato e si è spogliato, il nero che era con Maria gli ha preso il cazzo in bocca mentre lei con le dita gli stuzzicava lo sfintere, quando ha avuto il cazzo duro si è sdraiato sul letto e Maria gli è andata sopra e si è infilata il cazzo del marito in figa, il nero gli è andato dietro e gli ha infilato il cazzo in culo entrando facilmente senza inumidirlo. Nel frattempo l’altro nero stava scopando Lina alla grande, più lei godeva più lui affondava con prepotenza dentro di lei e alla fine sono partiti tutti e due contemporaneamente.

Anche gli altri ci davano dentro alla grande, Gianni stava fermo nella figa di Maria e il nero la inculava mentre lei godeva rumorosamente, poi Gianni è partito e il cazzo si è subito ammosciato ed è uscito dalla figa con un po’ di sperma, il nero stantuffava nel culo di sua moglie e dopo una lunghissima inculata è partito inondandole il culo.

I due neri sono andati a lavarsi ma le donne no sono rimaste con lo sperma dentro anche se un po’ colava, hanno offerto uno spuntino ai due neri e noi abbiamo fatto un giro di liquori e chiacchierato per una bella mezz’ora, Lina ha preso da parte i neri.
_ “Adesso andiamo a letto e ci inculate tutte e due e alla fine ci pisciate in culo”.
Sono tornate sul letto scambiandosi i neri, Maria si è fatta leccare la figa ancora grondante dello sperma del marito, il nero gli ha fatto un bel bidet con la lingua, mentre anche Lina si faceva leccare la figa, anche lei con lo sperma che gli colava, dopo una lunga leccata hanno raggiunto l’orgasmo poi sono scese dal letto e si sono coricate sulla sponda con le gambe larghe una di fianco all’altra.

Era veramente un bel spettacolo i due neri con le cappelle hanno torturato gli sfinteri poi sono entrati nei culi, mi sono seduta anche io per terra per vedere meglio i cazzi che entravano in culo, affondavano fino ai testicoli e poi uscivano e gli sfinteri rimanevano dilatati e poi affondavano nuovamente, i neri erano già partiti una volta e l’inculata è stata interminabile poi il primo a partire è stato quello che inculava Lina, dopo aver eiaculato è rimasto dentro di lei come richiesto prima e dopo un po’ si sono sentiti gli urletti di Lina che godeva a essere riempita di piscio. Dopo un po’ è partito anche l’altro e anche lui è rimasto piantato nel culo di Maria e dopo un po’ gli ha pisciato in culo.
_ “Che bello si mi fai godere, piscia dai ancora”.

Quando il nero si è scaricato del tutto ha cercato di togliersi ma Maria l’ha trattenuto dentro di lei, il nero è rimasto nel suo culo e dopo un po’ si è mosso lentamente inculandola nuovamente, lei continuava a godere e alla fine è partita ancora una volta. Tappati i culi dilatati e fatti i dovuti bidet i neri se ne sono andati e noi siamo rimasti lì a commentare.
_ “Io che mi faccio solo inculare dai singoli non avevo mai pensato di farmi pisciare in culo, è una goduria sentire il liquido caldo che ti inonda l’intestino” ha commentato Maria.

I discorsi sono continuati, abbiamo solo parlato di sesso, e organizzato la prossima serata, a mezzanotte siamo andati a dormire. La nostra vacanza era finita, l’indomani siamo tornati a Torino, io ero dispiaciuta, avevo iniziato a prenderci gusto a fare la guardona, come quando ero giovane con il fidanzato di allora. Prima di partire Lina mi ha fatta salire sul suo camper, mi ha detto che l’indomani sera avrebbero fatto un’orgia galattica, mi ha fatto giurare che ci saremmo riviste al più presto poi ha incollato le sue labbra sulle mie e mi ha dato un lunghissimo bacio sulla bocca.
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