trio
68 - Mio marito e il vicino di casa
di stinf
01.03.2023 |
24.041 |
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"La scopata è durata una eternità, io non ce la facevo più ero inerte tra di loro, poi finalmente Alberto è partito, ho sentito il suo sperma come una..."
CAPITOLO 68Era fine agosto, eravamo tornati a casa dopo un lungo periodo in montagna, un po’ per lavare in lavatrice le lenzuola e tutto quello che avevamo di non troppo pulito e un po’ per vedere se a casa era tutto a posto. Mentre stendevo la biancheria si è affacciato dal balcone il mio vicino di casa e mi ha salutata invitando me e Bruno per le 19 a casa sua per un aperitivo, dicendomi anche che aveva alcune cose per noi portate dalla Sicilia.
Bruno è rientrato che erano le 18,30.
_ “Sai la novità? Alberto ci ha invitati a prendere un aperitivo da lui”.
_ “Tutti e due o solo tu”.
_ “Ci ha invitati tutti e due”.
_ “Avrà voglia di scoparti”.
_ “Non credo si osi a farmi delle proposte in tua presenza”.
Bruno si è avvicinato a me e mi ha infilato una mano tra le gambe e con le dita si è intrufolato tra le grandi labbra.
_ “Sei tutta bagnata, è il pensiero di rivederlo che ti fa questo effetto?”
_ “Se sono bagnata vuol dire che un certo effetto me l’ha fatto, sei geloso?”
Sono andata in camera per cambiarmi, ho preso le mutandine e me le stavo infilando ma Bruno me l’ha impedito, mi ha fatto indossare una salopette molto corta che mi copriva a malapena il culo e una camicetta, io ho ubbidito pregustandomi una bella scopata, volevo andare in bagno a lavarmi ma Bruno me lo ha nuovamente impedito e siamo scesi.
Alberto ci ha aperto la porta e noi ci siamo accomodati, c’era un tavolo imbandito con diverse qualità di salumi e formaggi e terrine con salse varie, mi sono girata per dirgli che non doveva disturbarsi e ho notato che non staccava gli occhi dal mio culo. Bruno si era già seduto a tavola e io per accomodarmi mi sono strusciata sull’inguine di Alberto sentendo che aveva il cazzo duro, mi sono seduta e lui ha stappato un paio di bottiglie e ci ha riempito i bicchieri, poi si è seduto anche lui ed abbiamo iniziato a mangiare.
Ci ha raccontato delle sue vacanze in Sicilia e dopo un po’ Bruno con un piede mi ha toccato una gamba, io l’ho guardato e ho capito che dovevo darmi da fare, mi sono alzata per prendere un cucchiaio per le salse e quando mi sono riseduta ho spostato la sedia in modo da essere proprio di fronte ad Alberto. Abbiamo proseguito a bere e mangiare, io ho allungato un piede appoggiandolo su quello di Alberto mentre lui stava bevendo, ha avuto un attimo di esitazione e i suoi occhi si sono girati verso Bruno, ha finito di bere e ha ripreso a mangiare guardando me e Bruno indeciso sul da farsi, ho alzato il piede e l’ho infilato tra le sue cosce toccandogli l’inguine, lui è diventato rosso come un peperone.
Mi sono nuovamente alzata con la scusa di togliere i piatti sporchi e portarne altri, poi mi sono infilata tra di loro due e rivolta verso Bruno mi sono chinata, la salopette molto corta ha messo a nudo le mie natiche quasi sotto il naso di Alberto e lui non ha resistito mi ha accarezzata, sono tornata al mio posto ed ho rimesso il piede sul suo cazzo, l’atmosfera si è surriscaldata più nessuno mangiava e dopo un po’ mi sono alzata e mi sono messa a sparecchiare e una volta pulito il tavolo mi ci sono seduta sopra proprio di fonte ad Alberto, lui ha guardato Bruno mentre io mi coricavo di schiena con le gambe larghe, trovandosi la mia figa sotto il naso, ha preso coraggio e ha incollato le labbra leccando i miei abbondanti umori, la situazione era eccitante, farmi leccare la figa davanti a mio marito da un ex amante mi ha caricata di adrenalina ed ho iniziato a godere pensando anche che non ero troppo pulita, sentivo la lingua che mi rovistava tutta infilandosi più che poteva nella vagina, Bruno si è alzato e si è spogliato, mi è venuto di fianco e mi ha dato il cazzo da leccare, anche lui non era molto pulito, sapeva di pipì, me lo sono fregato sotto il naso per sentire a lungo l’odore e poi l’ho preso in bocca.
Avendo quei due uomini a mia disposizione mi stavo pregustando una serata di fuoco, la lingua di Alberto rovistava la mia vagina poi è andata sul mio clitoride e io l’ho preso per i capelli ed ho avuto un orgasmo intenso, ma avevo voglia di cazzo e li volevo tutti e due dentro di me, mi sono alzata e preso Alberto per mano siamo andati in camera da letto, lui si è spogliato e io mi sono coricata con le gambe aperte, lui si è inginocchiato e mi ha penetrata, era sempre un bel cazzo e in passato mi aveva fatta godere tantissimo, il solo sentirlo risalire dentro di me e arrivare con la cappella sull’utero ho raggiunto un altro orgasmo, lui si è messo a scoparmi come un toro scatenato, io guardavo negli occhi Bruno che era lì in piedi e si menava il cazzo, la mia testa era in confusione, godevo tantissimo con un multi orgasmo che non finiva più, mi dibattevo sotto di lui alzando il bacino per prenderlo tutto, poi lui è partito il suo caldo sperma mi ha inondato la vagina e l’ho sentito subito colare tra le mie natiche, io ero sudata e anche lui aveva il sudore che colava su di me.
Si è tolto e subito Bruno ha preso il suo posto, ha infilato il cazzo nella mia vagina piena di sperma, e a quel pensiero non ho più capito niente, anche Bruno mi ha scopata con foga sentivo la sua cappella che sbatteva contro il mio utero, mi faceva un po’ male ma quel dolore mi eccitava, stavo avendo un altro multi orgasmo, Bruno mi scopava come un forsennato ed aveva una resistenza incredibile. Nel frattempo Alberto si è inginocchiato vicino a me e mi ha messo il cazzo ancora gocciolante di sperma in bocca, io mentre godevo lo succhiavo e leccavo, poi giravo la testa verso Bruno e lo baciavo sulla bocca, infine mi sono messa a urlare talmente godevo sia con la figa che con la mente, poi Bruno è partito anche lui dentro di me, io non smettevo di sussultare dal piacere, continuavo a leccare il cazzo di Alberto che era tornato duro come il marmo e a baciare Bruno sulla bocca che continuava ad avere il cazzo duro ben piantato nella mia figa.
C’è voluto molto prima che riuscissi a riprendermi, Bruno era sempre duro dentro di me e di fianco avevo Alberto anche lui con il cazzo duro, e a me le voglie non erano passate.
_ “Vagli a cavalcioni” mi ha detto Bruno.
Io sono andata a cavalcioni di Alberto e mi sono impalata sul suo cazzo, ci sarebbe voluta una bella doccia, ero tutta sudata, la mia figa era un colabrodo di sperma appiccicosa, ma appena ho avuto il cazzo dentro mi sono strusciata su di lui sfregando il mio clitoride sul suo pube ed ho ripreso a godere, lui si muoveva lentamente sotto di me sentivo la sua cappella che si scontrava con il mio utero, il piacere stava diventando inteso e lentamente ho raggiunto un lungo orgasmo.
Mentre stavo ancora sussultando per il piacere con un po’ di difficoltà Bruno si è inginocchiato dietro di me, stavo pregustando una favolosa inculata, erano già partiti tutti e due e quindi sarebbe stata una cavalcata interminabile, ma Bruno invece di puntare il cazzo sul mio sfintere l’ha avvicinato a quello di Alberto ed ha spinto per mettermelo in figa, presa di sorpresa ho avuto uno scatto, ma Alberto che aveva capito quello che voleva fare Bruno mi ha messo le mani sulle natiche allargandomele e tenendomi ferma su di lui.
_ “No non li mi fai male”.
Bruno non mi ha risposto e Alberto mi ha tappata la bocca con un bacio, io non avevo mai provato due cazzi in figa, avevo un po’ paura ma ero anche curiosa di provare questa nuova esperienza, e non ho potuto fare altro che rassegnarmi, e con il cuore che mi batteva forte mi sono abbandonata ai loro voleri.
Bruno ha dovuto trafficare in po’ mentre io cecavo di collaborare rilassandomi più che potevo poi la cappella è entrata, mi sembrava che la mia vagina si lacerasse ed ho avuto un dolore acuto ma non mi sono ribellata sono stata lì supina, lentamente il cazzo è entrato sempre di più, io respiravo affannosamente e la figa mi faceva male. Alberto è rimasto fermo mentre Bruno dopo un po’ che era dentro di me si è messo a scoparmi, nonostante il dolore iniziale ho iniziato a godere ed ho subito avuto un multi orgasmo, Bruno affondava il suo cazzo dentro di me in modo brutale, poi si è mosso anche Alberto, io non sentivo più dolore e godevo a ripetizione, e schiacciata tra i due uomini mi mancava anche il respiro, quando erano tutti e due in profondità dentro di me il dolore si riacutizzava e mi sono venute anche le lacrime agli occhi, li insultavo e godevo, mi sentivo violentata come non mai ma godevo, loro adesso si muovevano bene sentivo i cazzi in modo favoloso arrivavano in profondità contro il mio utero, mi facevano un po’ male ma godevo.
La scopata è durata una eternità, io non ce la facevo più ero inerte tra di loro, poi finalmente Alberto è partito, ho sentito il suo sperma come una liberazione e il suo cazzo ha perso consistenza ma era sempre dentro di me, Bruno invece continuava a scoparmi, il dolore era diminuito e il piacere era tornato a prevalere, ho ancora avuto un orgasmo e finalmente anche Bruno ha eiaculato, sono stati tutti e due fermi dentro di me, la mia vagina si contraeva e pian pianino i cazzi si sono ammosciati e sono sgusciati fuori, per me è stata una liberazione, Bruno si è tolto e mi ha aiutata ad alzarmi, mi sono passata una mano tra le gambe per vedere se c’era del sangue, ma c’ero solo una quantità enorme di sperma.
Siamo andati tutti e tre nel bagno, Bruno mi ha fatta coricare nella vasca e ha fatto avvicinare Alberto, si sono presi il cazzo in mano e mi hanno pisciato addosso, Alberto sulla vagina e Bruno sulle tette e in bocca, poi mi sono fatta una lunga doccia seguita da loro due. Mi sono rivestita, avevo un bruciore e un dolore al basso ventre, Alberto mi ha ringraziata e ha ringraziato anche Bruno poi ci ha dato un pacco che aveva preparato per noi.
_ “Tornate quando volete io sono sempre qui”.
_ “Con quello che mi avete fatto adesso la tengo a riposo per almeno un mese”.
Siamo tornati sopra e io ho messo il broncio a Bruno.
_ “Sei arrabbiata”?
_ “Ne ho tutti i diritti ad esserlo, mi avete rovinata in mezzo alle gambe, fossero stati cazzi piccoli ma i vostri sono grossi, hai esagerato, e poi dovevate anche pisciarmi addosso?”
Bruno non mi ha risposto, io sono andata in bagno e mi sono spalmata una crema e l’ho raggiunto a letto, gli ho girato le spalle ed ho appoggiato il culo sulla sua pancia, ho sentito il cazzo duro di Bruno non ho detto niente e sono stata ferma, lui si è fatto strada tra le mie natiche e la cappella è arrivata al mio sfintere, è stato lì fermo un bel po’, io facevo finta di niente ma mi sono tradita con delle contrazioni allora lui ha spinto e la cappella mi è entrata in culo, mi sono piegata un po’ in avanti e lui si è messo ad incularmi, con una mano l’ho attirato contro di me ed è iniziata una bella inculata, tra di me pensavo che ero proprio una vacca, volevo tenergli il broncio e dopo mezz’ora mi facevo inculare.
Sentivo con piacere quel cazzo nel mio intestino, ho passato una mano tra le gambe e mi sono masturbata, mentre pensavo ai due cazzi in figa ho raggiunto l’orgasmo e anche Bruno è partito dentro di me, mi sono girata e l’ho baciato sulla bocca.
_ “Ti amo”.
_ “Non sei più arrabbiata con me”.
_ “Non lo sono mai stata, ma la prossima volta che vuoi farlo scegli uno con un cazzo piccolo”.
_ “Non lo vuoi più fate con Alberto”?
_ “No con Alberto è una storia chiusa, non voglio più fare sesso con lui, se ci frequentiamo troppo poi la gente mormora, con lui è finita”.
Mi sono girata e mi sono addormentata soddisfatta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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