lesbo
23 - Wilma - parte I
di stinf
22.11.2021 |
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"Al parco della Pellerina di notte girano prostitute, gay e guardoni e io sdraiata così a gambe aperte mi sono guardata in giro ed ho subito notato un uomo..."
CAPITOLO 23Wilma
Avevo appena finito una storia con la mia collega Carmen durata quasi 5 anni ed ero molto delusa da come sono andate le cose, per i primi 4 anni tutto è filato liscio, poi mi sono accorta che andava a letto anche con uomini mentre io gli ero sempre stata fedele anche se alcune volte la voglia di un cazzo vero era tanta, mi sono arrabbiata, abbiamo litigato diverse volte e lei negava sempre tutto, però con lei quando eravamo a letto mi piaceva un sacco e non ci volevo rinunciare a quei momenti di piacere intenso. Poi la cosa si è fatta pesante e ci siamo lasciate.
Andavo sovente a trovare i genitori di Ermanno che purtroppo era morto due anni prima per la solita brutta malattia e una sera mentre tornavo a casa era circa mezzanotte sono andata in un bar che sapevo essere un ritrovo di lesbiche. C’era poca gente e le persone che c’erano erano accoppiate allora ho bevuto una birra e me ne sono andata, ma la settimana dopo sono tornata ed ho chiacchierato a lungo con una ragazza della mia età che si chiamava Sara, raccontandoci le avventure del nostro passato, quando siamo uscite gli ho chiesto se aveva piacere di passare da me a finire in bellezza la serata, lei ovviamente ha accettato e così ci siamo trovate a letto, ci siamo limonate a lungo accarezzandoci i seni e le fighe che a poco a poco si sono inumidite, poi ci siamo fatte un 69, aveva una figa cicciottella e un clitoride quasi inesistente, a differenza del mio che quando è duro sembra un pisello in miniatura. Ho cercato di farla partire con la lingua cercando il suo clitoride ma non ci sono riuscita a differenza di me che sono partita godendo moltissimo. Ci siamo poi staccate ed io ho preso il cazzo a due teste, me lo sono infilato in figa ed ho invitato Sara a fare altrettanto, ci siamo scopate così e questa volta siamo partite tutte e due. Lei si è quasi subito alzata e rivestita, anche se io le avevo chiesto di rimanere a dormire con me, ma Sara se ne è andata dandomi appuntamento nel solito locale.
La settimana dopo al venerdì sono nuovamente andata al bar delle lesbiche era quasi l’una e nel bar c’erano diverse persone, ho subito notato Sara la mia occasionale compagna della scorsa settimana l’ho salutata con un gesto della mano e sono andata a sedermi ad un tavolino libero, mi sono guardata in giro ed ho visto che erano tutte accoppiate meno un tavolino che erano in tre, poi ho guardato verso Sara che era con una donna che forse aveva una cinquantina di anni, non bella anzi abbastanza bruttina sembrava un maschio. Io avevo ordinato una birra e stavo pensando che appena la finivo di bere andavo a casa a dormire.
Poi Sara e il maschiaccio si sono avvicinate a me e si sono sedute al mio tavolo, Sara mi ha presentato Wilma la sua amica, abbiamo conversato un po’ poi Sara ci ha salutate ed ha raggiunto il tavolo dove erano in tre. Wilma era una gran chiacchierona ed era molto intraprendente ed ha subito iniziato a farmi una corte spietata, era proprio un maschiaccio, non tanto alta ma abbastanza muscolosa e indossava una tuta da motociclista. Mi ha detto che fuori dal bar aveva la moto e che mi avrebbe portata a casa, poi ha ordinato due whisky molto costosi, quando siamo andate via ha voluto pagare tutto lei.
Fuori era parcheggiata una Honda di grossa cilindrata, dal bauletto ha tirato fuori due caschi e me ne porto uno che a dire la verità mi era un po’ largo. Io l’ho invitata ad andare piano perché io ero vestita in modo leggero, avevo un gonnellino a pieghe una camicetta e un giubbotto, Wilma mi ha tranquillizzata dicendomi che mentre mi portava a casa mi avrebbe fatto fare un giro. Io gli ho detto che abitavo vicino al parco della Pellerina e poi la via, erano le due di notte e in giro non c’era più un’anima viva, siamo partite e avergli detto di andare piano non era servito a niente, io mi sono aggrappata stretta a lei e qualche volta ho chiuso gli occhi, ma a dire la verità in moto era molto sicura e guidava bene.
Arrivate nel corso che fiancheggia il parco ha rallentato ed ha infilato una strada sterrata che porta a due laghetti, c’era un bel divieto ma lei se n’è fregata, ci siamo fermate tolti i caschi poi Wilma mi ha abbracciata infilandomi subito una mano in mezzo alle gambe e la lingua in bocca, io non ho potuto toccarla perché lei aveva la tuta. La sua bocca aveva un buon gusto e la lingua sapeva adoperarla molto bene mentre le sue mani mi frugavano le tette e le cosce, poi mi ha tolto le mutandine e mi ha fatto sedere sulla moto con la schiena sul serbatoio che era ricoperto da un sottile cuscinetto in pelle, mi ha allargato le gambe e la figa e si è messa a leccarmi.
Al parco della Pellerina di notte girano prostitute, gay e guardoni e io sdraiata così a gambe aperte mi sono guardata in giro ed ho subito notato un uomo molto anziano che si menava il cazzo stando mezzo nascosto, nel frattempo Wilma dopo avermi leccato tutta la figa ed avermi inumidito bene il buco del culo si è dedicata al mio clitoride, se lo è risucchiato in bocca e con la punta della lingua me lo accarezzava con delicatezza mandandomi subito su di giri e mentre io iniziavo a godere mi ha infilato un dito in culo facendomi sussultare e con la mano libera mi ha arpionato una tetta stringendomela forte, ero lì in equilibrio precario coricata sulla moto che godevo e avevo la testa girata verso il guardone che adesso si era fatto vedere da me e si menava il cazzo non troppo duro fissandomi, io stavo per raggiungere il culmine del piacere ma Wilma era molto brava a prolungare il mio godimento.
Il guardone ha sborrato e si è nascosto io ho appoggiato una mano sulla testa di Wilma incitandola a farmi partire, il dito nel mio culo mi chiavava come un cazzo e la sua lingua mi leccava sempre più forte, io ho raggiunto l’orgasmo e sono partita urlando, lei ha sfilato lentamente il dito dal culo ha leccato bene le grandi labbra della mia figa raccogliendo i miei umori, poi con la lingua è tornata sul mio sfintere e lo ha leccato per un bel po’, poi mi ha fatta scendere dalla moto e mi ha abbracciata stringendomi forte e baciandomi nuovamente sulla bocca facendomi sentire il sapore della mia figa.
Ci siamo rimesse i caschi e mi ha portata a casa, volutamente non l’ho fatta salire da me ma ci siamo scambiate i numeri di telefono e ci siamo lasciate con la promessa di rivederci presto. Eccome che ci saremo riviste sapeva farmi godere bene e io avevo voglia di sesso, il giorno dopo mi ha telefonato e mi ha invitata per sabato a cena dicendomi di vestirmi elegantemente, e il sabato alle 21 mi è venuta a prendere in macchina e mi ha portata a mangiare il pesce in un locale esclusivo, mi sono anche sentita a disagio mentre lei era impeccabile. Finita le cena e uscite dal ristorante ci siamo sedute in macchina lei si è avvicinata a me e mi ha baciata sulla bocca poi si è staccata e mi ha infilato una mano sotto le gonne scoprendo che ero senza mutande mi ha guardato con un sorrisino malizioso e mi ha detto:
_ “Andiamo a casa mia”.
_ “Come posso dirti di no dopo questo inizio di serata”.
_ “Vedrai il resto”.
Arrivate da lei mi ha fatto accomodare in salotto, io mi sono guardata attorno e ho visto uno sterminio di lumini sparsi qua e là, Wilma li ha accesi tutti creando una bella atmosfera, poi è andata a trafficare in cucina, e quando è tornata aveva il secchiello del ghiaccio con dentro una bottiglia e due bicchieri. Si è seduta davanti a me e mentre stappava la bottiglia di champagne ha allargato le gambe mettendo in mostra una figa molto pelosa, ed io ho allargato anche le mie di gambe facendogliela vedere. Wilma ha riempito i bicchieri ed abbiamo brindato alla nostra amicizia poi si è seduta vicino a me accarezzandomi le cosce, abbiamo chiacchierato e bevuto e quando la bottiglia era quasi vuota ci siamo abbracciate e baciate e accarezzate l’interno delle cosce, poi lei si è alzata in piedi e si è spogliata nuda, sembrava proprio un maschione.
Mi sono spogliata nuda anche io, lei era seduta sul sofà, mi sono avvicinata e inginocchiata tra le sue gambe e mi sono messa a baciarle i seni leccandoli e succhiandoli mentre la mia mano si intrufolava tra le sue gambe e si faceva largo in quell’ammasso di peli, raggiunta la figa l’ho trovata calda e bagnatissima, mi sono messa a mordicchiargli i capezzoli e ho spinto due dita dentro di lei facendola sussultare, l’ho pompata a lungo facendogli raggiungere l’orgasmo. L’ho fatta coricare e le ho alzato una gamba in modo da aprirgli bene la figa e mi sono fatta largo tra i peli e sono andata a leccare i suoi umori che erano veramente copiosi, poi mi sono dedicata al suo clitoride che era più sviluppato del mio e sembrava in piccolo cazzo. L’ho leccata a lungo mentre con le mani gli torturavo i capezzoli, lei si è sdraiata sul sofà così io ero più comoda a leccarla, la mia lingua scorreva dallo sfintere al clitoride e Wilma godeva in continuazione poi ho risucchiato il clitoride tra le mie labbra e l’ho mordicchiato e poi leccato delicatamente, mentre lei continuava a mugolare dal piacere, e alla fine ha raggiunto un altro orgasmo sussultando e urlando.
Ci siamo rilassate e Wilma ha aperto un’altra bottiglia di champagne che abbiamo bevuto raccontandoci le nostre avventure, poi mi ha presa per mano e mi ha portata in camera da letto, anche qui era pieno di lumini e c’era una bella atmosfera, io mi sono seduta sul letto, invece lei ha aperto l’armadio e ha tirato fuori un bel cazzo nero, con le cinghie se lo è allacciato in vita e mi ha detto:
_ “Questo è Pippo, adesso ti farà veramente godere”.
Ero sdraiata comodamente sul letto Wilma ha preso la bottiglia e mi ha versato le ultime gocce di champagne sul pube, il liquido mi è colato tra le labbra della figa dandomi un bellissimo brivido di piacere. Così con quel cazzo allacciato in vita sembrava proprio un maschio, il cazzo era grosso con una bella cappella e delle venature sporgenti lungo l’asta, era almeno lungo 20 centimetri, si è inginocchiata vicino a me mi ha baciata sulla bocca mentre con la mano mi accarezzava la figa, io ero eccitata e un po’ stordita dal vino, oltre le due bottiglie di champagne bisognava aggiungere quella bevuta al ristorante.
Mi sono rilassata sul letto e l’ho lasciata fare, Wilma mi ha leccata tutta, il collo, l’interno delle orecchie, poi è andata a leccarmi sotto le ascelle, la pancia, l’ombelico, e infine si è inginocchiata tra le mie gambe mi ha aperto le cosce e mi ha fregato la cappella di Pippo contro la vagina facendosi strada tra le grandi labbra e poi delicatamente mi è entrata dentro, mi sono sentita riempire ed ho sentito Pippo che arrivava al fondo della mia vagina e ne rimaneva fuori ancora un bel pezzo.
Wilma si è coricata su di me mi ha messo la lingua in bocca ed ha iniziato a scoparmi con delicatezza facendomi sussultare dal piacere, ogni tanto si staccava dalla mia bocca, si tirava un po’ su e strusciava i suoi capezzoli sui miei, poi spingeva il cazzo fino in fondo si fermava tutta dentro di me e mi faceva colare la sua saliva sulle mie labbra poi scendeva a succhiarla e riprendersela e continuava a scoparmi poi io non ho più resistito ed ho raggiunto l’orgasmo, e mentre godevo con la bocca aperta Wilma mi ha fatto colare in bocca nuovamente la sua saliva, io l’ho ricevuta con piacere ma lei ha incollato le sue labbra sulle mie per riprendersela ma io l’avevo bevuta. Ma non si è fermata ha continuato a scoparmi con Pippo questa volta con più decisione ed io ho continuato a godere fino a raggiungere nuovamente l’orgasmo.
Ero esausta e squassata e avevo la figa in fiamme, in quel momento ho desiderato un cazzo vero caldo e morbido. Anche Wilma mi si è coricata di fianco uscendo dalla mia figa e mi ha chiesto se era stata brava, io l’ho baciata sulle labbra e gli ho detto di sì, poi gli ho chiesto:
_ “Vuoi che ti scopi anche io con Pippo”.
_ “No Pippo è il prolungamento del mio clitoride e lo adopero solo io”.
Wilma si è tolta il cazzo finto e io mi sono coricata su di lei e ci siamo fatte un bel 69, ci siamo succhiate e leccate con molta foga e dopo alcuni minuti lei si è inarcata sotto di me ed ha raggiunto un intenso orgasmo, ho sentito con la lingua i suoi abbondanti umori che uscivano dalla sua vagina li ho raccolti con la lingua gustandomeli fino in fondo. Wilma si è poi alzata e mi ha detto:
_ “Ti voglio ancora”.
Io con il 69 non sono partita ma mi sono nuovamente eccitata allora gli ho detto di sì, lei si è alzata ed ha nuovamente indossato Pippo, e una volta legato ben stretto mi ha fatto scendere dal letto e appoggiare la pancia sulla sponda a gambe larghe, si è chinata dietro di me e mi ha leccato la figa e lo sfintere poi ha preso un vasetto e mi ha spalmato un unguento sulle chiappe e all’interno delle cosce massaggiandomi con delicatezza, poi ha puntato Pippo contro la mia figa e mi è entrata dentro arrivando fino in fondo alla mia vagina poi si è fermata, con l’unguento ha continuato a massaggiarmi il fondo schiena e l’interno delle natiche soffermandosi molto sullo sfintere e massaggiandomi le gonfie crespe.
Era sempre ferma piantata dentro di me con Pippo, la mia figa ricominciava a contrarsi dal piacere mentre Wilma si soffermava sul mio buco del culo facendogli colare sopra l’unguento e facendomelo entrare dentro con un dito, poi si è mossa piano con Pippo andando su è giù nella mia figa e quando era quasi fuori le sue dita trovando lo spazio libero e affondavano nel mio ano e io a quel massaggio di figa e di culo dopo un paio di minuti ho raggiunto l’orgasmo, e mentre stavo ancora godendo Wilma mi ha sfilato Pippo dalla figa ed ha puntato la cappella contro il mio sfintere ed l’ha fatta entrare, poi si è fermata, mi ha abbracciata chinandosi su di me e con una mano è andata a cercare il mio clitoride me lo ha pizzicato con due dita e sfregato con forza, mentre con l’altra mano ha afferrato un capezzolo pizzicandolo molto forte. Io continuavo a godere e mentre mi torturava spingeva Pippo sempre più dentro il mio intestino fino a mettermelo dentro più della metà, io mi sono sentita squarciare ma godevo come una vacca.
Wilma mi ha poi sfilato il cazzo finto, l’ha unto ancora ben bene e poi è entrata nuovamente dentro di me spingendomelo tutto dentro, con una mano ha ripreso un capezzolo tra le dita e con l’altra mano mi fa fatto un ditalino e con Pippo ha iniziato a incularmi sempre più in profondità aumentando il ritmo io ho raggiunto una serie di orgasmi per un tempo indefinito, e poi mi sono accasciata sul letto e lei si è fermata tutta dentro di me che continuavo a sussultare dal piacere, io ho passato una mano dietro ho toccato Pippo ed ho sentito che era tutto nel mio culo fuori non ne rimaneva niente, allora Wilma si è sfilata molto lentamente mentre io mi sentivo svuotare l’intestino, e quando è stato tutto fuori lei si è chinata tenendomi le natiche larghe e mi ha leccato a lungo i bordi del culo aperto, la sua lingua mi ha rilassata e lentamente sono finiti gli spasmi di piacere. Wilma si è tolta Pippo ha spento i lumini si è coricata vicino a me mi ha abbracciata e ci siamo addormentate.
Io ho poi avuto una settimana di lavoro di notte e non ci siamo più viste, ma quando ho avuto la settimana di riposo il sabato e la domenica sono andata a casa sua, è stata un’orgia continua mi ha leccata scopata e inculata per due giorni, però come emiliana era una brava cuoca e mi ha fatto mangiare divinamente bene, era anche ben rifornita di vini costosi e il sabato sera ero quasi ubriaca.
Wilma l’ha fatto apposta a farmi bere così tanto, gli piaceva un casino incularmi con Pippo e poi venire a leccarmi il culo e la figa grondante di umori, certo io ho goduto tantissimo, ma la domenica pomeriggio quando eravamo nuovamente a letto mi sono vendicata, anche se non mi lasciava adoperare Pippo l’ho fatta mettere alla pecorina gli ho allargato le natiche e ho leccato lo sfintere, le sue crespe erano molto pronunciare e l’ano cedevole riuscivo a penetrarla anche un po’ con la punta della lingua, segno che il culo lo adoperava eccome.
Mi sono coricata sotto la sua pancia e lei si è chinata sulla mia bocca, io ho leccato i suoi abbondanti umori mentre gli infilavo un dito nel culo, sentivo che Wilma godeva, mi sono spostata con la bocca sul suo grosso clitoride e invece di leccarlo l’ho preso tra i denti e mi sono messa a stringere mentre lei continuava ad ansimare dal piacere.
Sempre con il clitoride tra i denti ho messo un altro dito nel suo ano e l’ho inculata spingendoli dentro più che potevo, Wilma non capiva più niente ansimava e urlava incitandomi, io ho stretto di più i denti e lei ha urlato forte ed ha avuto un orgasmo che non terminava più, io nel frattempo tenevo le dita ben piantate nel suo culo e con i denti diminuivo la pressione sul clitoride mentre i suoi umori mi colavano in bocca.
Mi sono tolta da sotto e mi sono coricata al suo fianco facendola rimanere a pancia in giù, ho fatto scivolare una mano sotto la sua pancia fino a raggiungere il clitoride, l’ho accarezzato, poi gli ho fatto divaricare di più le gambe ed ho nuovamente infilato l’indice e il medio nel culo e l’anulare e il mignolo in figa e mi sono messa a scoparla prima lentamente e poi sentendo Wilma che godeva ho aumentato il ritmo fino a farla nuovamente urlare di piacere e facendogli avere una serie di orgasmi, e mentre ancora sussultava ho sfilato un dito dalla figa e l’ho aggiunto ai due che aveva in culo.
Con le tre dita nel culo ho massaggiato a lungo l’interno dell’ano, Wilma continuava a sussultare dal piacere e non mi chiedeva di smettere, anzi mi incitava a farla godere, e io non ho smesso sarò stata lì a torturarla per una ventina di minuti poi avevo male al braccio ed ho sfilato le dita da dentro di lei, il suo ano è rimasto largo per un bel poi le contrazioni l’hanno ristretto, io mi sono coricata al suo fianco e l’ho baciata sulla bocca.
Il rapporto con Wilma è andato avanti quasi un anno con momenti di intenso piacere ma altri burrascosi per la sua gelosia, voleva sempre sapere dov’ero e cosa facevo, era insopportabile. Il massimo è stato quando mi sono accorta che mi controllava, mi seguiva quando andavo al mercato e passava ore sotto casa mia mentre io dormivo perché avevo fatto la notte, e se vedeva entrare qualche bella donna nel portone di casa mi faceva il terzo grado per sapere se era venuta da me. Nonostante la sua gelosia con lei mi divertivo un mondo sia quando facevamo sesso che quando andavamo in giro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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