Lui & Lei
96 - Nuda nel bosco in cerca di...
di stinf
15.02.2024 |
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35
"_ “Vuoi scopare?”
_ “Se c’è un posticino tra le tue gambe, una scopatina me la farei”..."
CAPITOLO 96Dopo la serata con i due neri ci siamo presi un attimo di pausa, ogni tanto bisogna tornare alla normalità gustare le cose e le persone di tutti i giorni, ritornare a ritmi normali per poi gustare di più gli eccessi. Al mercato ho rivisto diverse volte Gebre che mi chiedeva quando sarei andata a trovarlo, mi piace tantissimo il sesso, ma vivere solo di quello non è da me e gentilmente glie l’ho fatto capire.
E’ passato ancora un mese e poi nonostante i buoni propositi ho deciso di rivedere Beppe, al venerdì l’ho contattato telefonicamente e il sabato mattina con Bruno siamo andati all’Orco zona laghetti, siamo arrivati alle 10 come al solito e con la macchina ci siamo inoltrati in una stradina nel bosco, ci siamo fermati in una radura e ci siamo messi a fare foto, io avevo indossato un body a rete con calze sempre a rete bianche, una sciarpa rossa e ci siamo un po’ allontanati dalla macchina fino a raggiungere un ruscello lì vicino. C’erano anche dei grossi tronchi tagliati dai boscaioli, accatastati e in parte già fatti a pezzi, era un buon posto per fare foto e Bruno si è scatenato, mentre posavo per lui mi guardavo anche in giro come faccio sempre e dopo un po’ ho visto un guardone che si nascondeva e poi passava da dietro un albero all’altro cercando di avvicinarsi senza farsi vedere.
Si capiva che non era uno dei soliti guardoni sfrontati che ti fanno subito vedere il cazzo, e quando l’ho intravisto meglio mi è sembrato un contadino, avrà avuto sui 35 anni, barba incolta, mi è subito piaciuto e mi è venuta voglia.
_ “C’è un bel tipo che ci guarda” ho detto a mio marito.
_ “Bene, mi pare che hai voglia di scopare già dal mattino”.
_ “Perché no se ha anche un discreto cazzo e lo sa adoperare”.
Mi sono sfilata il body a rete rimanendo solo con le calze, mi sono coricata di pancia sul grosso tronco allargando le gambe mettendo in bella vista il culo, Bruno mi ha fatto alcune foto e poi mi sono girata con la schiena sul tronco, ho nuovamente allargato le gambe e mi sono presa in mano un capezzolo e con l’altra ho iniziato a masturbarmi. Il guardone non ha più resistito ed è venuto allo scoperto, era proprio un bell’uomo ma non riuscivo a vedere il suo cazzo.
Si è avvicinato ma restando sempre ad alcuni metri da me, ho allungato una mano verso di lui invitandolo ad avvicinarsi e quando è stato vicino gli ho detto:
_ “Accarezzami”.
Le sue mani si sono appoggiate sulla mia pancia e sulle tette, erano callose e ruvide, e mentre scorrevano sul mio corpo mi davano dei brividi intensi ed ero sempre più eccitata, poi l’ho guardato tra le gambe ed ho scoperto un bel cazzo di dimensioni normali ma bello tosto e a me è venuta proprio voglia. Le sue mani mi accarezzavano dappertutto ma non si osava toccarmi il sesso, sentivo la mia figa che reclamava la sua parte, ho preso una sua mano e me la sono messa tra le gambe e quando me l’ha accarezzata mi sono venuti i brividi in tutto il corpo.
Si vedeva che era impacciato e io ho aperto le gambe più che potevo, lui si è chinato su di me e mi ha preso un capezzolo in bocca e poi la sua mano si è intrufolata tra le labbra della mia vagina e quelle dita ruvide mi davano un grande piacere, poi un dito mi è entrato dentro, ero bagnatissima ma mi è sembrato che dentro mi entrasse una grattugia, si è poi messo a scoparmi con il grosso dito, io ho allungato una mano e gli ho preso il cazzo durissimo e l’ho masturbato, e dopo pochissimo ho raggiunto l’orgasmo.
_ “C’è l’hai un preservativo?”
_ “No mi dispiace io non vado in giro a guardare, stavo arando un campo alla fine del bosco quando ho visto la vostra macchina e sono venuto a vedere”.
_ “Sei sposato?”
_ “Sì”
_ “Fai le corna a tua moglie?”
_ “No sono sempre andato solo con lei, ma vedendo te così bella, nuda ed eccitante un peccato lo farei proprio”
_ “Allora facciamolo”.
Bruno si è fatto un po’ in disparte ma sempre con la macchina fotografica in mano, io sono scivolata giù dal tronco rimanendovi appoggiata, nel frattempo il contadino si è spogliato rimanendo completamente nudo davanti a me, era abbastanza peloso ma con un bel fisico, si è avvicinato e mi ha abbracciata, ho sentito l’odore pungente di sudore, il suo cazzo duro si è infilato tra le mie cosce senza entrarmi in figa, mi ha coricata leggermente sul tronco e ha incollato le sue labbra sulle mie, io ho aperto la bocca ed ho infilato la lingua nella sua, ci siamo dati un lungo bacio mentre io stringevo il cazzo tra le mie cosce.
Si è chinato e mi ha mordicchiato i capezzoli, e mentre si alzava mi ha fatto allargare le gambe e mi ha penetrata, io avevo le braccia attorno al suo collo e quando è stato in piedi io ero sollevata da terra con tutto il cazzo dentro, mi ha preso le gambe e mi ha tenuta sollevata da terra mentre con la schiena ero sempre appoggiata al grosso tronco, poi mi ha scopata facendomi sobbalzare sul suo cazzo come se fossi stata un fuscello, godevo tantissimo e dopo un po’ ho raggiunto un favoloso orgasmo, ma avevo già male alla pancia per i poderosi colpi ricevuti.
_ “Fammi scendere”.
Lui mi ha messa a terra e io mi sono appoggiata con la pancia sul tronco, lui mi è venuto dietro e mi ha subito messo il cazzo in figa.
_ “Non li, mettimelo in culo”.
Si è sfilato ed ha puntato la cappella sul mio sfintere e poi è entrato, non ero bagnata solo il suo cazzo era bagnato dai miei umori ed ha sforzato un po’ per entrare, poi è iniziata un’inculata interminabile, mi ha presa per i fianchi e mi ha sbattuta in modo brutale, io senza masturbarmi ho raggiunto due volte l’orgasmo e alla fine il suo sperma caldo mi ha inondato l’intestino, è stato ancora dentro di me per un paio di minuti ansimante, poi il cazzo si è ammosciato e lui si è tolto.
_ “Se la sbatti sempre bene così tua moglie è fortunata”.
Si è messo a ridere, poi ci siamo salutati e se ne è andato, mi sono guardata intorno per vedere se c’erano degli spettatori e uno l’ho individuato, anche lui abbastanza giovane, bello rotondo. Nuda così com’ero sono tornata alla macchina, sono salita e siamo andati a parcheggiarla vicino a un laghetto, di lì si scendeva sul greto del fiume e si arrivava al nostro solito posto.
Arrivati abbiamo steso il telo e mangiato un po’ di frutta, poi mi sono stesa a prendere il sole, la pancia mi gorgogliava un po’, avevo ancora lo sperma dentro di me, non volevo liberarmi mi piaceva e mi eccitava. Ho guardato Bruno e lui era lì con il cazzo duro.
_ “Vuoi scopare?”
_ “Se c’è un posticino tra le tue gambe, una scopatina me la farei”.
Ho aperto le gambe e lui si è inginocchiato e mi ha penetrata con il suo cazzo bello duro, l’ho cinto ai fianchi e lui si è messo a scoparmi, il cazzo mi martellava dentro e io godevo, lui era molto eccitato e non è durato molto e quando ha sentito che io stavo per raggiungere l’orgasmo si è lasciato andare e abbiamo goduto assieme. E’ stato bello ricevere lo sperma caldo, l’ho trattenuto dentro di me finché il cazzo non si è ammosciato del tutto.
Mi sono guardata in giro ed ho visto il guardone di prima che mi faceva segno di scopare, io con il dito gli ho fatto cenno di no, lui si è avvicinato e quando è stato vicino ho visto il cazzo che aveva in mano, non più di 10 centimetri, mi ha fatto pena ed ho allargato un po’ le gambe, la mia figa era sporca di sperma e me ne è colata un po’ sul telo.
_ “Mi fai scopare”.
_ “Mi dispiace ma sono sazia di cazzi oggi, ne ho già presi due” gli ho risposto.
_ “Allora fammi una pompa”.
_ “Se vuoi ti faccio una sega”.
_ “Fammela leccare”.
_ “Non è pulita”.
_ “Meglio”.
Ho girato la testa verso Bruno ma lui lascia sempre che decida io, allora ho preso un cuscinetto gonfiabile e me lo sono messo sotto il sedere, ho allargato bene le gambe e il guardone ha steso il suo asciugamano e si è coricato tra le mie gambe, sentivo lo sperma di Bruno che continuava ad uscire, il guardone si è messo a leccarmi e ad ingoiare, partendo dallo sfintere la sua lingua mi ha rovistata per bene raccogliendo tutto, mi avrà leccata per una decina di minuti ma io ero distratta e soddisfatta, purtroppo non sono riuscita a raggiungere l’orgasmo, poi l’ho fatto alzare gli ho preso in mano il piccolo cazzo e l’ho masturbato e lui è partito schizzando il suo sperma sui miei capezzoli.
Rimasti soli mi sono coricata e mi sono addormentata e alle 15 mi sono svegliata per il rumore di alcune moto da cross e visto che non erano lontano mi sono messa il vestitino e siamo tornati alla macchina e arrivati abbiamo visto che Beppe era lì che ci aspettava, siamo saliti tutti in macchina e siamo tornati alla radura dove avevamo fatto le foto al mattino, oltre ai tronchi tagliati c’era uno spazio con erbetta e muschio, Bruno ha steso il telo e si è allontanato, Beppe mi ha abbracciata e spinta contro il tronco, io mi sono tolta il vestitino e sono rimasta nuda a sua disposizione. Le sue mani mi hanno accarezzata dappertutto poi si è stretto a me e ci siamo baciati sulla bocca mentre una sua mano si infilava tra le mie cosce, il bacio è stato lungo e umido e un dito mi è entrato nella figa bagnata, poi si è chinato e mi ha leccato i capezzoli, io ho alzato una gamba e l’ho appoggiata su uno spezzone di ramo per facilitargli la penetrazione, mi ha scopata con il dito mentre mi mordeva i capezzoli e io ho raggiunto l’orgasmo. Voleva che mi girassi per mettermelo nel culo ma io mi sono coricata a terra con le gambe larghe, lui ha finito di spogliarsi e mi ha raggiunta si è inginocchiato e mi ha penetrata, io l’ho cinto con le gambe ai suoi fianchi.
Beppe si è messo a scoparmi con foga, io ho quasi subito raggiunto l’orgasmo ed ho continuato a godere fino a che mi sono sentita inondare dal suo sperma, con le gambe l’ho trattenuto dentro di me e ci siamo baciati a lungo, sentivo il suo sperma che mi colava tra le natiche, poi senza che uscisse da dentro di me ci siamo rotolati e io gli sono andata sopra, il suo cazzo era sempre duro e io mi sono strusciata su di lui ed ho ripreso a godere mentre lui mi pompava da sotto. Bruno si è avvicinato a noi e io mi sono coricata tutta su Beppe, mi sono allargata le natiche e Bruno si è chinato dietro di me, ha fregato la cappella sulla mia figa bagnata e piena del cazzo di Beppe, ha puntato la grossa cappella sul mio sfintere e poi ha spinto ma molto lentamente aprendomi lo sfintere un pochino per volta, poi sempre lentamente la cappella ha percorso il mio ano entrando tutto dentro di me, mi ha appoggiato le mani sulla schiena e mi ha inculata, Beppe è stato fermo mentre Bruno entrava ed usciva dal mio culo, io godevo tantissimo e quando era dentro contraevo l’ano per sentirlo bene, ho raggiunto un lunghissimo multi orgasmo e quando ho sentito il calore dello sperma nel mio intestino sono crollata esausta su Beppe rimanendo così per un po’ con i due cazzi dentro.
Beppe era sempre bello duro, sentivo il suo cazzo pulsare nella mia figa, anche lo sperma che avevo nell’intestino mi dava piacere, mio marito lentamente si è ammosciato e con le contrazioni del mio sfintere è uscito, sentivo la pancia gorgogliare oltre allo sperma del mattino adesso c’era anche quella di Bruno. Ci siamo rotolati e Beppe è finito sopra di me e mi ha nuovamente scopata, questa volta non finiva più di pomparmi io ho raggiunto un paio di orgasmi e poi finalmente anche lui è nuovamente partito dentro di me.
Bruno era andato in macchina e noi siamo stati a lungo abbracciati baciandoci, poi il cazzo di Beppe ormai molle è sgusciato fuori, ci siamo alzati e io mi sono messa il vestitino e ci siamo diretti alla macchina, Bruno aveva messo un asciugamano sul sedile e io sono salita, Beppe voleva sapere quando ci saremmo rivisti, io ho fatto spallucce e l’ho salutato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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