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Scambio di Coppia

desiderio di cose passate 2


di robydany54
16.09.2019    |    7.159    |    2 9.1
"Altro punto in comune che ci accomunava, pure lei aveva frequentato in quegli anni Architettura, stranamente al contrario suo, non l’avevo mai notata, ..."
Tutto sommato la insolita relazione, oltre ad averci gratificati ci aveva resi complici, rafforzando ulteriormente il nostro solido rapporto e come si suol dire che l’appetito viene mangiando, così cominciammo nei giorni seguenti a guardarci attorno cercando di ritrovare una situazione analoga, congeniale per replicare la piacevole esperienza. Alcuni giorni dopo in uno dei tanti supermercati che giravamo per acquisti, ci imbattemmo in una coppia di coetanei mentre stavano chiaramente discutendo su cosa acquistare e cosa no, le solite scaramucce a cui si assiste durante la spesa in questi luoghi, i coniugi non sono mai d’accordo su cosa prendere . Lei bionda con i capelli corti ed un fisico da far invidia ad una ventenne vestita casual ma ricercata, lui alto di bella presenza con fare simpatico: insomma una coppia come si deve. Strizzandomi l’occhio Marina, con sfacciataggine, andò alla carica trovando una scusa per attaccare bottone con la lei di coppia, subito lui vedendo una bella donna con la moglie si avvicinò immettendosi nel discorso tra le due donne. Per non essere da meno mi avvicinai anch’io, Instaurando da subito un bel rapporto confidenziale e cordiale. Finiti gli acquisti continuammo a parlare pure fuori il supermercato e dato la tarda ora,decidemmo con Paolo e Lavinia,( i loro nomi) di andarci a mangiare qualcosa assieme in una delle tante trattorie romane in centro. Finito di pranzare i due ci vollero invitare da loro per un caffè e per farci vedere la loro casa avendo appreso dai vari discorsi che entrambi eravamo amanti di oggetti antichi e cose d’epoca e loro ne erano strapieni essendo pure loro appassionati del genere. Accettammo con gioia ; mentre parlavamo nella mia fervida immaginazione, fantasticavo una relazione con i due proprio lì nella loro casa .Si materializzavano dentro la mente scene alquanto osé diciamo pure a luci rosse ;Lavinia dopo essersi liberata dagli abiti appariva ai nostri occhi senza veli , in tutto il suo splendore: immancabilmente seguita a ruota da Marina che con veloci e precisi movimenti si era tolta tutto . Le due donne completamente in costume adamitico si erano unite strette strette l’una all’altra in un abbraccio sensuale carico di erotismo. Si agitavano dimenandosi come anguille , le loro mani smaniose di sesso si insinuavano nei punti più sensibili alterando il loro stato e facendole esultare dal crescente ed insistente sollazzo. Dopo essersi sdraiate sul divano antistante si erano cimentate in uno show da mozzafiato senza eguali , carezzandosi la vulva, si erano incanalate verso un reciproco orgasmo; non ci volle molto che cambiando posizione si erano dilettate con sapienti giochi di lingua fino al punto di non ritorno: erano venute all’unisono contorcendosi tutte come due salamandre. Noi spettatori passivi basiti non potevamo che osservare ed elogiare le due femmine voraci. Purtroppo non era vero, non era altro che il frammento di un loop (spezzone di film) che mi era girato per la mente , ma nulla impediva che con il tempo divenisse realtà; per il momento non si trattava che di un sogno . I due coniugi, di larghe vedute frequentatori assidui d villaggi naturisti e della nota spiaggia vicino Roma dedicata a chi ama il naturismo, dopo varie chiacchiere ci confessarono di essere stati da non molto alla nota spiaggia francese Cap d’Agde paradiso di naturisti e scambisti . Incuriosito e lusingato dalla tanta fiducia in noi, gli chiesi come si erano comportati trovandosi in determinate circostanze e se fossero stati obbligati a partecipare ai vari giochi tra le coppie. A questo rispose lei, asserendo che dove erano stati loro non vi era alcun tipo di costrizione o imposizione, ognuno era liberissimo di fare quello che più gli aggradava nel rispetto del prossimo, certo il nudismo in spiaggia era obbligatorio dato la nomea del luogo. Aggiunse che una sera,seduta al bistrot con il marito, un giovane di bella presenza l’aveva invitata a ballare. Lei per educazione aveva accettato e poco dopo molto discretamente sotto gli occhi di Paolo aveva iniziato a sferrare il suo attacco . Non disdegnando le lusinghe aveva avallato le avances del uomo e così si erano recati sul lungomare seguiti a distanza da un paio di ragazzi, giunti dietro una barca si erano sdraiati ed avevano iniziato a fraternizzare, osservati a breve distanza dai due giovani che gli erano andati dietro. In breve mi era completamente denudata appagando i desideri del maschio e degli spettatori poco distanti: lui voglioso ed ansimante di consolidare la conoscenza; dopo avermi leccato a fondo la fica con sapienti virtuosismi di lingua , mi aveva lentamente indirizzata verso un vigoroso orgasmo, facendomi giungere al capolinea; simultaneamente mi aveva fatto degustare il suo cazzo facendosi leccare lentamente i gonfi coglioni e la purpurea cappella, quasi in esplosione .
Dopo averglielo per benino lubrificato con la saliva e vari movimenti di bocca non prima di indossare un preservativo me lo ero fatto mettere nella fica, facendolo sprofondare fino in fondo ; a quel punto i due spettatori fino ad ora passivi si erano avvicinati timidamente, sfoderando i loro cazzi in erezione reclamando qualcosa pure per loro. In preda alla lussuria, stordita dalla situazione e dalla novità, li avevo entrambi accontentati accogliendoli tra le mani e stringendoli forti avevo iniziato a masturbarli con il preciso intento di farli sborrare sulle tette, essendo amante della sborra sui seni. Non ci volle molto che i due eiacularono copiosamente, schizzando il loro seme lattiginoso alla sommità delle prosperose tette imbrattandomi i turgidi e scuri capezzoli. Poco dopo fu la volta del terzo giovane che agitandosi oltremodo con spinte sempre più energiche si svuotò i coglioni . Toltosi il preservativo mi fece spalancare la bocca e senza fretta scaricò completamente il condor facendomi assaporare e deglutire tutto il suo caldo sperma. Tornata al tavolino avevo raccontato tutto a Paolo il quale eccitatissimo, senza batter ciglio oserei dire eccitato, pretese la sua dose di sesso da consumarsi subito nel medesimo posto di poco prima; fu così che ci avviammo nuovamente sulla battigia anche questa volta seguiti da un solo giovane, Paolo mi prese alla pecorina, invitando il giovane poco distante a sbattermelo tra le fauci così tutti e due iniziarono a darsi da fare per portarmi al massimo del godimento, approfittando della piacevole prestazione . Giunto al termine il piacevole ed alquanto intrigante raccontino ,Lavinia ,parlando della spiaggia di Capocotta ai suoi esordi negli anni 80/90 ,mi confessò guardandomi meglio di avermi notato proprio in quel periodo , assieme ad una bella ragazza mora con i capelli lunghi sulle spalle,con una immancabile fascia sulla fronte, parlava di Laura la mia ex moglie, a bordo di una 124 spider auto dei suoi sogni giovanili . L’avevamo attirata sia per il nostro aspetto fisico che per la vettura essendo sempre stata un appassionata di macchine sportive. Ricordava nitidamente di averci visti non sulla spiaggia ma presso la casina del bosco pittoresco baretto immerso nella fitta e meravigliosa pineta di Ostia (prima che qualche mentecatto le desse fuoco) ,dove amavo fermarmi per prendere un caffè all’andata ed un gelato al ritorno e perché no farmi una bella bevuta alla fontanella di fronte al chioschetto. Il destino ci aveva fatti rincontrare dopo tanti anni per fare finalmente delle presentazioni . Continuando il discorso affermò di avermi rivisto mesi dopo gironzolare con una macchina fotografica a tracolla sempre con la stessa ragazza dai lunghi capelli presso la facoltà di Architettura di Valle Giulia. Altro punto in comune che ci accomunava, pure lei aveva frequentato in quegli anni Architettura, stranamente al contrario suo, non l’avevo mai notata, molto bizzarro dato la mia innata passione per la fica, all’epoca amavo con i miei amici stazionare sulle sedute vicino le scale per ammirare tutte le ragazze che passavano, dando un voto a ciascuna, sovente riuscivamo a catturarne qualcuna portandosela a letto . Probabilmente era scritto da qualche parte che nella maturità ci saremmo dovuti incontrare. Tra le righe mi fece pure intuire che all’epoca si era invaghita di quel giovane con i lunghi capelli ricci, amico e benvoluto da tutti . In quel preciso momento notai lo sguardo di Marina invasa da una puntina di gelosia dei tempi andati ma che purtroppo non torneranno mai più. Cambiando discorso decidemmo di rivederci l’indomani per andare nella loro casa al mare per passare altre ore liete tutti e quattro assieme. L’idea di scoparmi una donna che mi aveva desiderato da ragazzo mi lusingava e mi intrigava rendendomi tronfio e felice . Marina si era accorta di questo mio atteggiamento e da subito lo aveva represso, facendomi rientrare nei ranghi. Eravamo ad un passo dal ripetere nuovamente la piacevole circostanza di scambio di coppia. L’indomani come d’accordo ci incontrammo per andare tutti e quattro al mare, non più a Capocotta come da ragazzi , ma nel loro cottage vicino Ostia. Giunti sul litorale mi fermai per un doveroso omaggio , rapito dalla bellezza dello scenario antistante, dell’imponente massa di acqua che si stagliava all’orizzonte incastonata dalla cornice della fitta e rigogliosa vegetazione della macchia mediterranea. Una volta in casa Lavinia ci fece accomodare nel giardino per godere il fresco e rilassarci immersi nella lussuriosa vegetazione antistante. Sfruttando i raggi del sole che filtravano tra gli alberi dopo essersi completamente denudata , si sdraiò sul lettino a godersi un bel bagno di sole. Ero fortemente attratto dal suo corpo ancora desiderabile se pur intaccato da alcuni segni inesorabili del tempo passato, le tette abbondanti ,erano inesorabilmente un pochino calate, donandole un tono di veridicità un non so ché di affascinante , sempre gradevole alla vista, prepotentemente al centro si stagliavano i grossi e corposi capezzoli puntando all’insù verso il cielo irti ed appuntiti come se li avessero temperati a mo di un lapis. Vedendomi estasiato e fortemente rapito dalla eccitato , Marina emulò subito il comportamento disinvolto della donna, togliendosi lentamente e sensualmente tutti gli abiti , non curante dei nostri sguardi incantati da cotanta bellezza. Affiancate le due donne sdraiate sul prato all’inglese a pancia sotto mostravano il loro lato b sfoggiando delle sode e tondeggianti chiappe statuarie. Imbarazzati ma fortemente ingrifati io e Paolo guardandoci negli occhi , senza neppure parlare ci fiondammo al fianco delle due lussuriose femmine in quel preciso momento ai nostri occhi due dee mitologiche, reclamando da comuni mortali , le loro attenzioni. Senza scomporsi le due si girarono offrendoci la totale ed integrale visione del loro meraviglioso corpo. Senza perdere tempo in un battibaleno eravamo entrambi nudi e pronti ad interagire con l’altro sesso .Subito mi precipitai tra le braccia di Lavinia la quale con fare malizioso si fece un tantino desiderare , sfuggendo alle mie esplicite lusinghe . Marina al contrario, fin da subito si professò incline ai baci ed alle carezze di Paolo che in modo incalzante ebbe fin da subito il sopravvento sulla femmina disorientata . La riluttanza di Lavinia non durò molto, bastarono alcune carezze nei punti giusti ed una serie di baci appassionati per farla inesorabilmente capitolare ed offrire con impeto il suo vero essere. Nel giro di pochi minuti eravamo assorti in una massiccia scopata, non curanti dei nostri compagni al nostro fianco, i quali senza perdere tempo si erano uniti carnalmente impegnandosi pure loro nel medesimo atto sessuale. Ce le scopammo per un bel po’ facendole ansimare e sospirare , poi all’unanimità decidemmo di fonderci tutti e quattro in un amplesso flessibile, alternandoci a turno e scambiando ripetutamente i partners, elargendoci appassionati baci,languide carezze, seguite da profonde penetrazioni anali e vaginali il tutto con dolcezza e tenerezza. Continuammo per un pochino il carosello entrando così in simbiosi ; non si trattava di un comune scambio di coppia finalizzata solo al piacere sessuale , la situazione si era evoluta trasformandosi in un rapporto collettivo a quattro infatti tra di noi si era instaurata fin da subito una voglia di rendere la relazione nata casualmente per scopi sessuali, in una relazione amorosa più profonda , che ci avrebbe fatto riflettere in futuro .Casualmente ci eravamo trovati invischiati in una situazione tipo di poliamore
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