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Lui & Lei

Al campeggio estivo


di robydany54
19.06.2019    |    20.181    |    3 7.2
"Senza indugio dopo che me lo aveva preso in mano le sferrai una mano tra le cosce arrivando alla sua pelosissima fica tutta bagnata di caldi umori..."
Con il mio inseparabile amico avevamo deciso di concederci una bella vacanza con la mia moto, una Aermacchi 350 Sprint, . La meta prescelta non era ancora stabilita però per certo questa volta non saremmo scesi verso il sud quindi il mare al contrario ci saremmo diretti verso il nord le Dolomiti ed affini, per poi passare il confine ed andare a trovare mio padre in Svizzera e precisamente a Lugano. La prima tappa la facemmo in un campeggio in Emilia Romagna dove subito senza neppure attivarci molto conoscemmo delle ragazze Olandesi ed in contemporanea delle sensualissime Siciliane . Ovviamente almeno per quello che mi riguarda vedevo più di buon occhio le sicule essendo italiane riuscivo a parlare : con le altre più che parlare comunicavo a gesti e parlando un pochino di francese . Proprio per questo motivo ci concentrammo sulle italiane trascurando le straniere Il pomeriggio stesso dopo aver pranzato, invitai una di loro per un giro in moto , con il preciso intento di provarci, lasciando il mio amico con le altre due . Fui molto fortunato , venni a sapere che era partita con le amiche con il preciso intento di divertirsi per dimenticare una delusione amorosa, il famoso chiodo schiaccia chiodo . Per fortuna non attaccò a raccontarmi i suoi trascorsi e le sue ansie, probabilmente non l'avrei sopportato; pure io uscivo da una storia andata male. Ero molto attratto da lei e lei da me , quando sdraiati in un prato dopo poco ,iniziammo a pomiciare , mi godetti tutto il suo bel corpo palpandolo ed accarezzandolo. Senza indugio dopo che me lo aveva preso in mano le sferrai una mano tra le cosce arrivando alla sua pelosissima fica tutta bagnata di caldi umori. Visto l'andazzo e la completa disponibilità della ragazza , decisi di trovare un posto più appartato per provare a scoparmela . Entrambi ci alzammo e risaliti sulla moto ci dirigemmo in un posto più consono ai nostri desideri. Subito prima di sdraiarsi si tolse le mutandine lasciandomi esterrefatto da cotanta visione La guardai e subito desiderai entrare in lei; senza farmi neppure replicare ancora eccitata spalancò le cosce e prendendomi per il bacino mi accolse in lei ; era ancora tutta bagnata quindi la penetrazione fu repentina e priva di attriti. Mentre mi agitavo in lei le accarezzavo i turgidi capezzoli ed i sinuosi fianchi . Continuammo per un pochino poi lei di colpo mi scansò e dopo essersi messa alla pecorina mi suggerì di sodomizzarla. Senza replicare le piazzai il cazzo tra le chiappe e dopo averle sputato nel piccolo e roseo buco lentamente le entrai nelle viscere allargandole la a dismisura la stretta cavità anale. Non contenta me lo volle pure succhiare così si mise in ginocchio e dopo avermi guardato dritto negli occhi , iniziò un fantastico pompino . Stranito da tale atteggiamento e da tanta spregiudicatezza, ero inibito in preda alle brame voluttuose della femmina famelica, aperta e disponibile ad ogni tipo di prestazione. Me lo succhiò vivacemente fino ad abbeverarsi della mia calda sborra . Dopo esserci ricomposti ce ne tornammo al campeggio dove gli altri si erano organizzati per la giornata. La ragazza si comportava come se nulla fosse accaduto addirittura evitando ogni tipo di fraternizzazione nei miei confronti. Una cosa simile non mi era mai accaduta dopo un approccio e che approccio la maggior parte delle ragazze tendevano ad appiccicarsi manifestando tenere effusioni. Lei no, se ne fregava altamente ; aveva avuto quello che cercava del resto non le importava. Nei giorni che seguirono fui quasi ignorato in favore del mio amico ,lei si dilettava a fare la spiritosa con entrambi creando una sorta di attrito tra di noi. Seccati dalla anomala ed incresciosa situazione ne parlammo con lei la quale messa alle strette ,asserì di essere combattuta ;insomma per farla breve le piacevamo tutti e due e non sapeva decidersi. Astutamente, presi spunto da un film che avevo visto da poco e le proposi di farlo in tre , così non avrebbe fatto torto a nessuno, spassandosela alla grande. Dopo un attimo di esitazione puntando gli occhi al cielo,con il suo sguardo angelico, accettò a patto che le sue amiche non lo avessero mai saputo. Mi era già capitato di proporre ad una ragazza di farlo in tre ma questa era la prima volta in assoluto che avevo avuto una risposta positiva.
Il giorno seguente ci organizzammo tutti e tre per l'attuazione del nostro intento, approfittando di una escursione su delle isolette vicino ,organizzata dal campeggio noi tre con una banale scusa riuscimmo a defilarci incoraggiando le sue amiche a parteciparvi dato la presenza di due baldi giovani che oltretutto le avevano evidentemente puntate. Rimasti sulla terra ferma, ci precipitammo in tenda , liberi fino alla sera di fare quello che volevamo , senza alcuna interferenza da parte di nessuno . Subito io ed il mio amico ci sdraiammo completamente nudi sul capiente materassino e da quella posizione ci godemmo lo spogliarello della fanciulla . Ammirammo ed apprezzammo la sua folta peluria sia sul pube che sotto alle ascelle (all'epoca nessuna ragazza usava depilarsi in nessuna parte del corpo solo forse sulle gambe ).
Una volta ignuda, si mise tra di noi abbracciandoci e stringendoci a se incoraggiandoci a succhiarle i prosperosi seni decombenti a destra e sinistra. Intanto lei aveva afferrato entrambi i cazzi e diligentemente ci stava propinando una magistrale sega. Per baciarla ci alternavamo assaporando oltre la sua saliva la sua carnosa lingua . Avendola già scopata,offrii al mio amico il piacere di penetrarla per primo . Lui l'afferrò per i piedi e dopo averle divaricato le cosce , allargando la fica come una cozza, pose il suo possente cazzo tra le fradicie labbra vaginali e lentamente si spianò la strada nell'irto giardinetto fino a sprofondare totalmente in lei, arrivando ad urtare i coglioni sulle chiappe. Agitandosi con incalzanti colpi affondava il suo membro facendo sobbalzare ogni volta la ragazza te: io intanto avevo iniziato con leccarle i candidi piedini inumidendoli tutti con la mia saliva, mentre lei con ingordigia si era fiondata sul mio cazzo aspirandolo tutto tra le sue fauci .
Finalmente giunse il mio turno , dopo esserci scambiati tacitamente i posti mi accinsi a farle sentire nuovamente un cazzo nella fica ed aiutato dalle secrezioni vaginali e dalla precedente penetrazione entrai in lei ; continuai per breve tempo , poi completamente zuppi di sudore e vari fluidi corporei interrompemmo per asciugarci . Un breve riposo e via sotto a chi tocca; questa volta dopo averla messa alla pecorina approfittammo di lei assieme uno in fica e l'altro nella bocca. Sottecchi, fiduciosa ci lasciava fare certa nel raggiungimento delle più alte vette del godimento. Dopo esserci alternati, sotto sua precisa richiesta, la prendemmo uno in culo e l'altro in fica . Eccitatissimi principalmente per la insolita situazione , mai capitata prima , non potendone più, usciti di corsa dai suoi pertugi, le venimmo all'unisono sulla faccia inondandola di calda e fluida sborra.
Come se niente fosse successo ce ne uscimmo e tutti e tre ci recammo ai bagni del campeggio per concederci una corroborante doccia . Tornando alla tenda ci soffermammo tutti e tre a dialogare e la ragazza senza alcuna remora ci fece una sorprendente confessione; tutto l'accaduto faceva parte di un piano premeditato nessuna crisi sentimentale si era inventata tutto ; la settimana dopo si sarebbe sposata con il suo fidanzato ma prima si era voluta togliere uno sfizio con due emeriti sconosciuti considerando che poi le sarebbe stato molto difficile coronare il suo sogno perverso. Io ed il mio amico rimanemmo di stucco però ci eravamo veramente divertiti e come si dice da noi “ne avevamo fatta carne di porco”. Il giorno dopo le tizie partirono e noi riprendemmo il nostro viaggio. Giunti in Svizzera trovai l'albergo dove era alloggiato mio padre. Non restammo molto solo il tempo i salutarlo e farmi dare qualche soldino per continuare il viaggio. Avendo sentito parlare molto bene di Lucerna da alcuni amici comuni, decidemmo di puntare lì. Giunti a destinazione, fummo immediatamente affascinati dalla sua bellezza ma la cosa che ci colpì di più fu il suo ponte ed il centro storico pieno di giovani . Capitammo in un camping credo all'epoca l'unico immerso in un bosco e ricco di comfort mai visti prima. Piazzammo la tenda e proprio davanti vi parcheggiammo la moto con la targa Roma in bellavista. La trovata ebbe un notevole successo ognuno che passava ci salutava ad alta voce italiani e non. Subito facemmo amicizia con alcuni ragazzi e ragazze sempre italiani e con loro organizzammo dei bei pranzetti e belle cenette. Proprio una sera dopo aver cenato ci intrattenemmo con due ragazze di un paesino vicino Milano. Una delle due era particolarmente formosa mentre l'altra era magrissima quasi priva di tette. Chiaramente io mi fiondai sulla formosa essendo attratto dai suoi grossi seni. Ci provai subito e pure con successo, mi disse di essere fidanzata al suo paese ma di stare in crisi quindi si era concessa la vacanza con l'amica per riflettere; poi l'imprevisto si era invaghita da subito di me e di tutto quello che potevo rappresentare in quel preciso momento. Passammo delle belle giornate lei seppure giovanissima non era più vergine quindi si concesse senza alcun ripensamento imponendo però l'uso di un preservativo onde evitare qualche sorpresa indesiderata. La prima scopata ce la facemmo in una radura poco distante dal lago assaporando tutti gli odori della natura circostante. Mi accolse in se ansimando e dimenandosi come una ossessa incrementando il piacere con l'aiuto di un dito con il quale stimolava contemporaneamente la clitoride subito mi accorsi dalla sua foga, che doveva essere a digiuno da diverso tempo. Rimasi colpito dalla sua naturalezza nel concedersi ad un estraneo che forse non avrebbe mai più rivisto in tutta la sua vita. Durante la nostra relazione non facevamo altro che scopare in qualsiasi modo ed in qualsiasi posto , alcune volte eravamo in quattro con i nostri rispettivi amici che nel frattempo si erano dati da fare ; sembrava che non le bastasse mai avevo finalmente trovato la donna dei miei sogni . Purtroppo una mattina si presentò il suo ex avallando diritti sulla ragazza: di fronte ad un simile atteggiamento carico di violenza e prevaricazioni, fui costretto ad intervenire e mettere a posto il prepotente, gonfiandolo come una zampogna e facendogli chiedere scusa per il suo comportamento malsano. Il tizio incassò il colpo e senza fiatare se ne andò dal camping, onde evitare altri guai nella sua sregolata ed inutile vita. Seriamente preoccupata la ragazza mi avvisò di stare all'erta dato il carattere violento del ragazzo . In quell'occasione mi confidò di essere stata violentata o quanto meno presa con la forza da lui, che l'aveva deflorata in tenerissima età: per questo era stato denunciato ma grazie ad un avvocato mascalzone era stato assolto. In base a ciò ne dedussi che probabilmente non si sarebbe mai più fatto vivo onde evitare un ulteriore denunce a suo carico . I tempi erano diversi se fosse stato oggi ci avrebbe eliminati entrambi in modo efferato , patteggiando al massimo una condanna di pochi anni, per fortuna i tempi erano diversi . Qualche giorno dopo lei ritornò al suo paese non prima di farmi giurare che la sarei andata a trovare. Così fu, con il mio inseparabile amico ci recammo al paese delle due ragazze; entrambi eravamo ansiosi di rivederle per dedicarci nuovamente a quello che ci premeva di più “scopare”.








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