verso nuove avventure 2

L’indomani di buon ora, iniziammo a preparare le nostre cose per la partenza. Marina telefonò a Claudia , comunicandole l’indirizzo della casa per trovarci direttamente in loco. Decidemmo come nostra abitudine di andare ognuno con la propria vettura, onde evitare costrizioni di qualsiasi tipo. Ognuno indipendentemente con la propria vettura,era in grado di fare quello che voleva libero da orari ed obblighi. Fissato l’appuntamento, ci mettemmo in viaggio. Arrivammo verso l’ora di pranzo e subito con i nostri due amici ci recammo ad un bel ristorantino immerso nel bosco a pochi metri da un bel corso di acqua, con tanto di cascata, un posto veramente suggestivo e principalmente con una cucina casareccia ,eccezionale. A tavola notai un certo imbarazzo da parte di Fulvio. Il poveretto non immaginava neppure che quello che era accaduto era tutto studiato al tavolino. Era completamente ignaro della nostra tresca e delle doti naturali da troia della moglie. Con aria sorniona mi guardava come un cornuto, al quale aveva ripetutamente, scopato ed inculato la consorte. Di lì a poco si sarebbe trovato, si in una piacevole situazione, ma dura da digerire, il classico tuono a ciel sereno. La sua dolce compagna si sarebbe trasformata in una vogliosa e lasciva puttana, pronta ad ogni tipo di performance, alternandosi tra uomini e donne. Questo è un desiderio di ogni uomo di una certa età che per educazione e vari retaggi culturali, viene represso. Finito di pranzare ci dirigemmo verso la nostra abitazione per sistemarci. Mostrammo la casa ai nostri ospiti e mettemmo a loro disposizione tutto l’occorrente per la permanenza. Data l’ora decidemmo di farci un sonnellino ognuno nella propria stanza. Stavamo quasi per appisolarci, quando ad un tratto sentimmo dalla camera adiacente, un forte cigolio ; i nostri amici si stavano danda da fare, non curanti della nostra presenza affianco. Solo l’idea che a pochi centimetri ad noi i due scopassero, me lo fece venire bello duro e voglioso, per non parlare della fica di Marina che grondava di liquidi, tanto ad bagnare il lenzuolo. Senza perdere tempo iniziammo ad amoreggiare, lei me lo prese in mano iniziando a menarlo, contemporaneamente con la mano sinistra si titillava la clitoride con due dita. Presi dalla passione, non ci accorgemmo nella penombra della presenza dei due nostri amici ,proprio vicino a noi sul nostro letto. In silenzio ci osservavano con quel poco di luce dovuta dal sole che filtrava dalle persiane. Fulvio scostò la mano di Marina ed infilò il suo lungo cazzo fino in fondo, facendola sobbalzare di piacere. Per non essere da meno estrassi il cazzo dalla bocca di mia moglie e lo infilai repentino nel buco del culo di Claudia, che emise un urlo di piacere, alzando la temperatura erotica del momento. Simultaneamente Marina iniziò ad ansimare di piacere, creando una vera e propria sfida a chi urlasse di più. I sospiri affannati di piacere, si trasformarono dopo poco in un frasario colorito di botta e risposta. Mentre mi inculavo Claudia, non feci a meno di dare un occhiatina a Marina, mentre lo prendeva tutto dentro la fica: rimasi esterrefatto dalla lunghezza dell’arnese dell’amico; era veramente notevole , mi immedesimavo nella mia povera mogliettina mentre il coso le scorreva tutto dentro fino a sparire completamente nella sua bella passerina fino a pochi mesi prima, solo ed esclusivamente mia. Mi fece molto effetto vederlo uscire tutto bagnato dalla fica, per entrare senza alcun impedimento nel buchetto del culo e con la stessa flemma portarlo fino alla fine scomparendo tra le due belle chiappe sode . Eravamo a pochi centimetri l’uno dall’altro ed all’unisono le stavamo inculando entrambe. Venni immediatamente,con una copiosa ed abbondante sborrata, quando mia moglie si voltò verso il suo amante e lo implorò di inondarle di sperma le budella. Ci togliemmo quasi contemporaneamente dalle due donne ; eravamo esausti l’eccitazione era arrivata a livelli decisamente alti sia fisicamente che mentalmente. Le parole spesso e volentieri provocano sensazioni talmente forti più stimolanti di qualsiasi prestazione fisica. Fulvio aveva finalmente scoperto le doti nascoste della moglie e tutto sommato ne era rimasto ammaliato. Ci recammo tutti assieme al bagno e sotto la doccia iniziammo a turno a liberare le nostre vesciche con copiose pisciate. Marina allargando le cosce con la mano indirizzò il potente getto di urina contro il volto di Fulvio inondandolo completamente: subito dopo Claudia fece la stessa cosa con me. Liberate fino all’ultima goccia le donne si inginocchiarono dentro la vasca per accogliere vogliose , le nostre copiose pisciate. Non contenta Claudia sotto gli occhi sgomenti del marito, iniziò a ripulirmi la cappella con la sua linguetta , asportando le ultime preziose gocce di urina rimaste. Continuando a leccare, si insinuò fino alle palle per proseguire spedita al buco del culo. Fulvio le si accostò e pretese lo stesso servizio; allargò con le mani le chiappe e si fece introdurre la lingua nel buco del culo. Lo spettacolo fu molto eccitante , la ragazza leccava l’interno delle chiappe a fatica dato l’elevata peluria interna, aveva faticato a raggiungere l’orifizio anale , alla fine era riuscita nel suo intento e dopo un massaggio rilassante tutto attorno aveva introdotto la punta della lingua all’interno del culo. Staccatasi dal marito, dopo averlo leccato a dovere ed avendo aperto il varco tra i glutei villosi, prese la testa di Marina e la esortò ad emulare il suo operato. Da spettatore non feci altro che godermi la scena iniziando a masturbarmi. Arrivato al clou del piacere mi avvicinai a mia moglie, intenta penetrare il buco del culo di Fulvio con la lingua e le sborrai in faccia. Non curante della sborra che le colava sul seno, la troia continuò a leccare spasmodicamente il culo dell’amante. Ci eravamo tutti e quattro lasciati andare, oltrepassando forse la sottile linea della decenza, almeno pensavamo. Finite le nostre effusioni , ci rilassammo , sotto la doccia godendoci il tepore dell’acqua ed il profumo dell’ottimo bagnoschiuma al sandalo. La prima ad uscire dalla doccia fu Claudia ,con il suo bel corpicino minuto ma eroticissimo, si diresse di corsa sculettando, verso il wc; chiese scusa per l’urgenza, il calore dell’acqua probabilmente le aveva causato uno problema intestinale, creandole fastidiosi movimenti di pancia. Non curante della nostra presenza dopo aver liberato dal suo corpo l’aria in eccedenza, si sedette di corsa sulla tazza ed iniziò rumorosamente ad evacuare. Per Fulvio nessun problema, essendo il marito, era solito a trovarsi in bagno mentre la moglie andava di corpo. Ordinaria amministrazione nel rapporto di coppia di chi vive sotto lo stesso tetto. Per noi era una novità non eravamo molto intimi con i due coniugi , poi forse su alcune cose eravamo più riservati. Non che non ci fossimo mai visti o trovati, l’un l’altro sulla tazza del wc intenti a defecare, o in alcuni momenti di intimità liberarci dall’aria superflua. Fino a quel momento il fenomeno era stato limitato alla normale intimità di coppia .non ci era mai capitato con altre persone di raggiungere certi livelli di intimità. Ci mettemmo velocemente l’accappatoio ed uscimmo dal bagno, lasciando i due alla loro intimità.