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Scambio di Coppia

il suo primo racconto


di robydany54
22.10.2019    |    14.197    |    8 9.4
"Finito il nostro turno come in uno specchio i nostri amici ci emularono, ripetendo gli stessi gesti: continuammo per qualche minuto, per poi alternarci di..."
Incuriosita ed attratta dal mio scrivere, mia moglie si è voluta concedere la maternità di un racconto tutto suo , al femminile visto attraverso i suoi occhi e le sue sensazioni.
Da poco avevamo cambiato casa , in favore, a detta di mio marito Daniele, di una sistemazione migliore, sempre in una zona centrale ma più tranquilla e non ultimo con uno splendido e spazioso balcone, dal quale si godeva un affaccio mozzafiato sui tetti e le molteplici chiese di Roma. Una bella zona centrale in uno stabile d’epoca e in un bel condominio con tanto di corte interna ricca di una rigogliosa vegetazione . Uscendo per andare al lavoro, sull’autobus, avevo incontrato la nostra vicina di casa ,Stefania , stringendo da subito una cordiale intesa. Coetanea e come me appassionata d’arte dialogando , ci accorgemmo di avere molte affinità in comune, cosi decisi di invitarla da noi a cena in un futuro prossimo venturo , per consolidare la nostra conoscenza ed ampliare le nostre amicizie . Giorni dopo durante una visita ad uno dei tanti mercatini Romani in cerca di qualcosa, per puro caso incontrammo Stefania con il marito Giorgio , pure loro attratti dai vari oggetti vintage esposti sulle bancarelle. Decidemmo da subito di continuare la visita assieme scambiandoci pareri sugli oggetti; In quella occasione riuscii a trovare un bel pezzo di modernariato a poche decine di euro: un bel telefono Cobra di colore rosso in ottime condizioni . Dato l’avvicinarsi dell’ora di pranzo, decidemmo tutti e quattro non avendo nessun tipo d’impegno , di andare assieme a mangiare qualcosa in qualche trattoria romana. Da subito stabilimmo una cordiale intesa trovando molteplici punti d’interesse comune. Ero lieta che anche i due maschietti avessero legato , intavolando fin da subito uno scambio di idee su i più svariati argomenti. Invece di tornarcene a casa, decidemmo di fare una capatina al mare dato che la stagione ancora reggeva con temperature ottimali . Giunti sull’arenile dopo aver parcheggiato l’auto ci dirigemmo verso il mare per sondarne la temperatura. Subito Stefania guardandomi negli occhi con il suo sguardo malizioso, iniziò a togliersi i vari indumenti restando in slip e reggiseno, dai quali traspariva evidentemente tutto . Seguii tempestivamente il suo gesto impulsivo e disinibito ed entrambe ci immergemmo nella corroborante acqua salmastra, sotto gli occhi estasiati dei nostri coniugi i quali ci emularono , raggiungendoci tra i flutti. Pochi minuti dopo un pochino infreddoliti dopo esserci completamente denudati ci mettemmo al sole per asciugarci . Mi sentivo gli occhi di Giorgio addosso intento con molta disinvoltura a scrutarmi le tette e la patatina sottecchi osservavo Daniele in estasi per le sinuose fattezze della bella Stefania. In quella occasione, ero rimasta turbata e colpita non tanto dalla lunghezza ma dallo smisurato spessore del cazzo di Giorgio , arrivando a desiderarlo in tutti gli anfratti del mio corpo . Dopo esserci rivestiti ce ne tornammo a casa dove ognuno si diresse alla sua porta. Avevamo passato una giornata molto intensa ed allegra , traendone benefici effetti . Più che mai desiderosa di cazzo, ammaliata dal ricordo del meraviglioso esemplare del nostro amico, con la fica in sussulto, mi avvinghiai a mio marito iniziando a toccargli delicatamente il cazzo, facendolo immediatamente e repentinamente indurire e crescere notevolmente di volume : chinandomi sulle ginocchia, giunta di fronte al suo glande completamente scoperto , spalancando le fauci iniziai a riempirlo di tenere attenzioni , infierendo con la punta della lingua attorno alla sua sommità: lo avevo infine accolto tutto nella mia cavità orale facendolo giungere nel profondo della gola, iniziando ad aspirarlo ed ingurgitarlo, facendolo trasecolare dalla voluttà. Succhiavo il suo cazzo ma pensavo in cuor mio ,di prendere anche quello di Giorgio, alternandomi tra i due maschi vogliosi. Intenta nelle mie fantasie erotiche,presa dalla foga continuai con passione, con un ritmo sempre più serrato , fino ad accogliere una potente e vigorosa sborrata nella mia bocca , deglutendo tutto diligentemente, senza sprecarne neppure una goccia. Daniele stupito da tanto inaspettato ardore, desideroso più che mai di farmi venire , mettendomi alla pecorina , dilatandomi con le mani i glutei me lo mise nel culo straziandomi dal piacere; non contento dopo avermi penetrata con una mano iniziò a stimolarmi energicamente la clitoride più gonfia che mai e desiderosa di arrivare al traguardo . Percepivo, mansueta come una cagnolina in calore il voglioso cazzo affondare e crescere sempre di più , nel mio stretto buchetto intento a stantuffarmi a dovere, deliziandomi in un doppio piacere più unico che raro associato al dolce sollazzo della stimolazione clitoridea. Raggiunsi l’orgasmo ansimando ed urlando come una invasata. Finiti i giochi ci stendemmo esausti sul letto godendoci la pace che ci avvolgeva. L’indomani incontrando Stefania sull’autobus completamente vuoto , iniziammo come al solito a socializzare parlando però della piacevole giornata passata assieme, con la speranza di ripeterla al più presto. Ammise,di essere rimasta turbata e gratificata dalla visione dei nostri corpi ignudi ed arrossendo mi confidò di aver avuto dei pensieri osceni, per entrambi, a tal riguardo. Lusingata, un pochino in imbarazzo le confidai le mie reazioni ed i miei fantasmi erotici scaturiti dalla situazione. Fissandola negli occhi mi accorsi evidentemente che la donna mi desiderava sessualmente, in vita mia mi era capitato solo una volta di gettarmi in un esperienza omosessuale, uscendone completamente gratificata; forse era giunto il momento di ripetere la trasgressiva esperienza. Decidemmo assieme riservandoci di parlarne ai nostri uomini, di organizzare una bella seratina ove avremmo potuto oltre che scambiarci i mariti, unirci noi due per concederci una bella relazione saffica sotto gli occhi dei nostri compagni. Chiaramente neanche adirlo, i due furono subito entusiasti della proposta diciamo indecente. Incontrandoci tutti e quattro per cena da noi , decidemmo di articolare il nostro intento in varie fasi, da svolgersi nel corso del tempo .
Seduti comodamente al tavolo. , decidemmo, inizialmente di interagire fisicamente ognuno con la propria donna , offrendo alla coppia di fronte la visione particolareggiata delle molteplici effusioni . Iniziammo io e Daniele congiungendoci in un appassionato bacio, mostrando ai due amici le nostre lingue mentre si univano roteando in modo spasmodico. Finito il nostro turno come in uno specchio i nostri amici ci emularono, ripetendo gli stessi gesti: continuammo per qualche minuto, per poi alternarci di posto . Trovandomi al fianco di Giorgio con di fronte Daniele e Stefania avvinghiati assieme in un corposo ed avvincente bacio, mi buttai a capofitto scimmiottando il loro comportamento . Era fatta avevamo rotto il ghiaccio e la temperatura ormonica era al punto giusto ; tutti presi in una appassionata pomiciata iniziammo a offrirci il meglio di noi stessi evitando di togliersi gli abiti per prolungare il diletto . Poco dopo senza fiatare Stefania prendendo per mano Daniele si diresse verso il suo appartamento, pronta ad esaudire qual si voglia desiderio del suo amante per una notte. Vedendoli allontanarsi fui presa dallo sgomento e da un pizzico di gelosia conscia di quello che sarebbe accaduto nell’appartamento adiacente; mi ripresi subito pensando tra me e me, che senza l’imbarazzo di essere giudicata da mio marito mi sarei potuta sbizzarrire offrendo il massimo della mia libido, libera da ogni remora o tabù. Voltandomi mi accorsi che l’uomo si era completamente denudato e voglioso era pronto per iniziare . Per prima cosa lo accontentai elargendogli una focosa e totale leccata di palle seguita da un colossale ed appassionato pompino come non ne avevo mai fatti : andavo spasmodicamente su e giù aspirando tutto il suo sesso tra le mie fauci e soppesando la sua smisurata circonferenza evitando accuratamente di farlo sborrare, in quanto desiderosa di degustare il suo cazzo in tutti i possibili pertugi del mio corpo. Stanco di farselo succhiare prendendomi per i fianchi mi posizionò sul letto e dopo avermi spalancato le cosce si fece strada inoltrandosi nella mia selva oscura . Avevo il possente membro dentro di me con la preoccupazione dato le dimensioni, che mi spaccasse tutta. Per fortuna lentamente la mia vulva, si adattò al grosso coso che prepotentemente si era fatto strada nel mio corpo . Per facilitarne l’ingresso avevo divaricato le gambe incrociando i piedi cingendoli sulla sua schiena. In questa posizione me lo godevo integralmente e più intensamente facendolo giungere più profondamente al mio interno . Dopo avermi scopata con foga, girandomi su di un fianco decise di cambiare pertugio in favore del mio buchetto del culo . Faticammo un poco per farlo entrare ma alla fine me lo sentii tutto dentro nel profondo delle mie viscere. Mentre mi sodomizzava con gusto mi sovveniva il pensiero a Daniele e Stefania e su come stessero andando le cose nell’appartamento vicino. Questo pensiero accresceva notevolmente il mio desiderio procurandomi un insieme di sensazioni mai provate prima. Estratto l’arnese me lo fece succhiare tutto facendomi degustare tutte le mie intime fragranze. Giunto al momento fatidico continuando con una sega, mi prese i piedi e dopo averli uniti mi schizzò tutto il suo bianco e fluido sperma imbrattandomeli tutti. Non passò molto tempo che si ripresentarono i nostri coniugi mano nella mano si diressero ognuno dal suo partner iniziando ad amoreggiare intensamente. Ce ne stavamo tutti e quattro sullo stesso letto scopare e godere come degli ossessi , continuando imperterriti fino al culmine del desiderio. Conclusa la performance finalmente mi trovai a faccia a faccia con FStefania , la quale reclamava il mio corpo. In preda all’imbarazzo e la vergogna , sentendomi osservata dai due uomini visibilmente ancora desiderosi ebbi un attimo di riluttanza, dovuta alla mia innata timidezza; però di fronte alle dolcissime carezze intime che la femmina mi sferrò, , cedetti e senza indugio facendomi trasportare dai sensi, attivandomi repentina nel rispondere alle dolci attenzioni della mia amante. Dopo averla baciata languidamente sulla bocca assaporando il suo aroma , lentamente iniziai la discesa sul suo corpo , passando per le tette e proseguendo fino al villoso pube, ove dopo una breve sosta,mi avventurai tra le sue cosce alla ricerca della sua carnosa clitoride. Individuata e catturata tra le mie labbra iniziai a succhiarla aspirandone tutte le adiacenti secrezione lattiginose. Mi stavo concedendo una superba leccata di fica e nello stesso tempo godevo intimamente nel sentirmi osservata dai due maschi che all’unisono si erano avvalsi dello spettacolo per elargirsi una colossale sega. Leccandola assiduamente con la coda dell’occhio non mi persi la colossale sborrata che i due scaricarono sul volto e le tette di Stefania, proprio nel preciso momento che raggiungeva l’orgasmo clitorideo, agitandosi ed urlando a profusione .
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