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Il capriccio di mia moglie


di robydany54
04.07.2019    |    44.711    |    17 8.9
"Il vederla sempre assorta a comunicare dal cellulare con amici ed amiche, mi aveva oltremodo insospettito dato il suo atavico diniego sull'uso smodato del..."


Io e mia moglie Antonia passavamo un periodo alquanto tranquillo rotto solo da piccoli fastidi quotidiani in gran parte dovuti dalla cattiva educazione e dall'ignoranza del nostro prossimo. Tutto risolvibile . I nostri rapporti sessuali andavano alquanto bene seppur negli ultimi mesi la frequenza dei nostri incontri amorosi si era ridotta in modo catastrofico (Caporetto); forse l'età i pensieri e perché no , gli acciacchi. Il calo del desiderio a dire il vero era solo da parte di lei, avvalorato da un reale e fastidioso bruciore vaginale risolvibile tramite l'ausilio di varie creme . Oltre questo imprevisto per il resto non vi erano problemi, la vita scorreva serenamente senza alti ne bassi. Avevo avuto sentore che Antonia con il passare dei giorni era divenuta sempre più dipendente dal suo telefonino sul quale aveva vari contatti sui principali network. Il vederla sempre assorta a comunicare dal cellulare con amici ed amiche, mi aveva oltremodo insospettito dato il suo atavico diniego sull'uso smodato del cellulare. Qualcosa doveva averle fatto cambiare idea . Come una folgorazione mi venne in mente la cosa più sensata e ovvia : aveva allacciato una conversazione con qualche uomo , una vecchia fiamma o nientemeno che un nuovo spasimante. In fin dei conti malgrado l'età era pur sempre una grossa fica con ancora un corpo da far invidia ad una giovanetta, forse un pochino appesantita ma pur sempre era una gran bella scopata. Senza farmene accorgere iniziai a tenerla d'occhio sperando e cercando in cuor mio di metterla a suo agio, ai fini di instaurare una serena complicità riguardo al nuovo evento. Non essendo mai stato geloso o possessivo nei suoi riguardi , ci furono casi in passato nei quali fui proprio io a spingerla a concedersi ad un uomo del quale si era invaghita. Una volta soddisfatta e tolta la voglia, era sempre rimasta al mio fianco non dando assolutamente peso all'accaduto; sovente ne avevamo riparlato tra le lenzuola, eccitandoci a vicenda, lei nel raccontare , io nel ascoltare . Il nostro era un rapporto basato sulla fiducia che durava oramai da circa 20 anni . Anche in questo caso mi sarebbe piaciuto avere la sua fiducia e come la precedente volta aiutarla a coronare il suo intento, però stavolta non mi sarebbe bastato ascoltare ed immaginare l'evento; avrei voluto partecipare attivamente al fatto , gustandomi la mia cara mogliettina in un momento di puro abbandono sessuale e non infedeltà; padrona della situazione con estrema maturità si concedeva alternandosi tra due maschi vogliosi che l'avrebbero idolatrata. Un sogno che oramai maturavo da diverso tempo , convinto oltretutto ,che all'avverarsi dello stesso , tutti i problemi di Antonia si sarebbero diradati come neve al sole, essendo a mio avviso in gran parte mentali e non fisici. Questa nuova veste da femme fatale le avrebbe ridonato la carica dei 20 anni ,avvolgendola tra le spirali del sesso. A parte le mie considerazioni, mi dovevo accertare quale fosse il coinvolgimento che univa i due: si trattava di una vecchia fiamma che rivedendola se la voleva scopare oppure di un nuovo uomo invaghitosi della mia bella consorte?Qualsiasi delle due ipotesi fosse stata è di fatto che mi intrigava come non mai. No avendo assolutamente fretta, mi presi tutto il tempo possibile frenandomi nel forzare la mano con allusioni o altro. Non avevo la nonché minima voglia di mandare tutto all'aria con un comportamento inadeguato e sospettoso. I giorni scorrevano sereni e lei come di consueto oramai non staccava mai gli occhi dal telefonino inventandomi le peggio storie, sperando che io le credessi. Una sera a cena decisi di prendere il torto per le corna e senza indugio l'affrontai direttamente , confidandole le mie perplessità . Lei arrossendo come una scolaretta , in un primo momento negò tutto , cercando spasmodicamente di cambiare discorso ; arrivò addirittura al punto di offrirsi fisicamente , iniziando a deliziarmi con baci e carezze , seguite da un appassionato pompino. Stetti al gioco ed approfittando della situazione la adagiai sul tavolo ancora imbandito e dopo averle a fondo leccato la fica , la portai velocemente ad un chiassoso orgasmo . Senza farla fiatare ulteriormente le allargai le cosce e d'impeto entrai in lei senza alcun problema, facendole sentire il mio cazzo turgido e voglioso di sesso. In preda alla libido non riuscii a trattenermi e di colpo le sborrai dentro riempiendola completamente. C on la fica sgocciolate di sperma si diresse al bagno per rimettersi in ordine. Tornata in salotto ripresi il discorso interrotto poco prima e lei continuò a negare asserendo che si trattava di chiacchiere varie con delle colleghe di lavoro . Si mise pure a sfottermi tacciandomi di soffrire di gelosia. Dovevo battere il chiodo finché era caldo altrimenti avrei sprecato un occasione a dir poco buona per scoparmi mia moglie con una terza persona di suo gradimento. Conoscendola e sapendo come era fatta aggirai l'ostacolo ipotizzando che se realmente vi fosse stata una nuova amicizia avrei gradito conoscerla pure io e poi eventualmente ci si sarebbe potuti organizzare di conseguenza. A quelle parole rassicuranti e sincere lei si armò di coraggio e confessò il suo interesse per un coetaneo che l'aveva riempita di complimenti e con il quale era pure andata in un bar a prendere un caffè. Lo aveva pure fotografato così sotto mia insistenza, me lo fece vedere. Un uomo robusto con una folta chioma ed un volto simpatico . Eccitata come una scolaretta mi confessò che le sarebbe piaciuto avere una relazione amorosa con il tizio, giurandomi che sarebbe finita subito dopo essersi tolta lo sfizio. Aggiunse che lui l'aveva invitata nella sua casa e lei fino ad ora non aveva mai ceduto, rinviando sempre al giorno dopo; tra loro fino ad ora non c'era stato nulla, solo una timida sega in auto mentre le dava un passaggio alla fermata del tram. Per insistenza di lui si erano fermati in un parcheggio e dopo varie effusioni gli aveva calato i pantaloni e gli slip afferrando il cazzo con la mano,dopo averlo accarezzato e crescere di volume, dolcemente aveva iniziato a fargli una poderosa sega fino a farlo sborrare . Dopo quell'episodio nulla più ; lui avrebbe voluto approfondire confessandole che il suo pensiero fisso era averla tutta nuda tra le sue braccia desiderosa di essere amata in tutte le posizioni possibili. Lei d'altro canto era combattuta ma non disdegnava del tutto una simile idea. Ora tutte le carte erano in tavola così proposi alla donna di dare sfogo ai suoi desideri togliendosi lo sfizio di avere una relazione extraconiugale con il suo amico, però a patto che una volta conclusa la storia,mi avesse raccontato tutto per filo e per segno nei minimi particolari senza alcun taglio di censura. Passarono pochi giorni finché Antonia mi avvisò che era giunto il fatidico momento. Si sarebbe presa in ufficio un permesso di poche ore per andare a casa di lui per coronare il loro proposito. Insomma in parole povere a farsi una bella scopata. Al mattino la vidi uscire come se niente fosse e ci salutammo come al solito per rivederci a tardo pomeriggio dopo il lavoro. Entrambi eravamo consci di quello che sarebbe successo ; lei con il mio beneplacito si stava per togliere un capriccio offrendo il suo corpo ad un estraneo. Per me fu una giornata infernale da un lato ma deliziosa dall'altro di lì a poco avrei ascoltato le sue confidenze erotiche, probabilmente mentre la scopavo con addosso ancora l'odore dell'altro maschio. Finalmente giunse il fatidico orario e come di consueto mi recai al solito posto per riportarla a casa. Non vedendola mi insospettii e subito la chiamai al telefono. Mi rispose subito avvisandomi che era sul posto ma dentro la vettura del suo amico. Guardandomi attorno la vidi venirmi incontro accompagnata da un signore distinto di mezza età.. Il tizio l'aveva accompagnata intenzionato a fare la mia conoscenza. Dopo attimi di forte imbarazzo da parte di tutti decidemmo all'unanimità di andare a mangiare una pizza in qualche locale limitrofo. Tutti e tre seduti al tavolo rompemmo il silenzio solo nell'ordinare le pizze . Finito di cenare decidemmo di continuare la serata da noi dato che eravamo molti vicini. Giunti a casa Antonia ci lasciò da soli per andarsi a mettere in libertà dopo una faticosa giornata di lavoro. Pochi minuti dopo si riaffacciò,in abiti più comodi; una larga e trasparente camicia da notte senza nulla sotto . La guardavamo e spogliandola con gli occhi, desideravamo di scoparla lì subito, anche sul pavimento del salone . Lei con una audacia inaudita, ci lasciò di stucco con un atteggiamento alquanto spregiudicato e lussurioso. Dopo essersi collocata tra di noi proprio nel mezzo ci prese entrambi in un appassionato abbraccio stringendoci a lei , pronta e motivata a concedersi ad ambedue,assieme o a turno ,al fine di farsi coccolare ed amare intensamente offrendo il suo corpo teso e voglioso alle nostre attenzioni. In forte imbarazzo dopo averle tolto la camicia da notte ambedue iniziammo a palparle i prosperosi seni e le sode cosce facendola sobbalzare di lussuria. In alternativa Antonia si impossessò dei nostri cazzi e da subito si dedicò a smanettarli facendoli divenire duri e tesi. Raggiunto lo scopo si inginocchiò alternando le mani alla bocca. Stavamo ricevendo un grandioso pompino, con la coda dell'occhio la scrutavo mentre si alternava nel donarci piacere; li succhiava e li leccava con avidità accontentandoci ed appagandoci. Rimasi basito quando la vidi spalancare la bocca e prenderli tutti e due assieme tra le sue fauci, a fatica riuscì nell'intento ed inghiottì ambedue i cazzi assieme .
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