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trio

La storia continua 2


di robydany54
31.10.2019    |    4.901    |    0 9.8
"Per l’occorrenza decidemmo di prendere una crostata strepitosa ed una bottiglia di un buon vino..."
Partita Angelica, nei nostri cuori e nel nostro talamo si creò un vuoto indescrivibile, abituati a sollazzi articolati ,il trovarci di punto in bianco noi due soli ci riempì di malinconia, facendoci sovente rinunciare ai nostri abituali e ed assidui contatti carnali. Dovevamo reagire e cercare qualcosa di nuovo per distrarci. Il fenomeno fortuito, si manifestò durante una gita fuori città, visitando un rinomato borgo medioevale, reclamizzato su internet, ci imbattemmo per puro caso in una coppia di coetanei pure loro di Roma ed in visita alla cittadella. Familiarizzando fin da subito decidemmo di dirigerci al lago limitrofo per mangiare un boccone assieme a base di pesce . Seduti al desco apprendemmo, che altri non erano che fratello e sorella. Fabiola ed Ugo ambedue scapoli e conviventi in un appartamento al centro di Roma,nella zona Esquilino ereditato dai genitori. Notai immediatamente che Caterina aveva fatto breccia nel cuore del uomo che probabilmente non avrebbe disdegnato portarsela a letto. Mia moglie da sempre non insensibile agli sguardi licenziosi , divertita della conquista, si era prefissa con un atteggiamento da civettuola di provocarlo assumendo posizioni alquanto intriganti e disinvolte, evidenziano quanto possibile le sue sinuose forme scoprendole , con intrigante moderazione. I due fratelli potevano in quello specifico frangente, rappresentare la nostra ancora di salvezza, per instaurare un bel rapporto di sesso a quattro, risvegliando così io nostri sensi momentaneamente assopiti . La loro stretta parentela non ci dissuadeva assolutamente dalla idea di portarceli a letto e scoparceli entrambi, scambiandoceli all’occorrenza. Finito di pranzare con andatura lenta ci dirigemmo verso una folta boscaglia dove godendo di una piacevole zona d’ombra ci sdraiammo sul prato , ammirando tutta la fitta vegetazione circostante. Poco dopo le due donne si levarono e quatte quatte si avviarono dietro un cespuglio per espletare un bisogno fisiologico. Tornate dopo poco restammo ancora per un pochino poi dato l’ora ci riavviammo al parcheggio delle auto per ritornarcene a casa. Prima di salutarci ci scambiammo come consuetudine i cellulari nella speranza di rivederci al più presto o da noi o da loro. Durante il ritorno Caterina maliziosamente, mentre si toglieva lo slip, mettendomelo sotto il naso per farmi annusare le sue fragranze , mi descrisse nei minimi particolari le fattezze celate di Fabiola, scrutate poco prima dietro la fratta , con il preciso intento di risvegliare il desiderio, momentaneamente assopito . Come al solito aveva fatto centro , infatti poco dopo, vuoi il racconto, vuoi l’odore inebriante delle sue mutandine,accostai l’auto in una appartata radura interna e senza farla neppure fiatare, eccitatissimo le sollevai la gonna penetrandola con intensa passione: per favorirmi nei movimenti divaricando le gambe poggiò i piedini contro il parabrezza : aperta completamente la penetrai con foga , dando inizio ad un amplesso senza eguali. In quel frangente, non ci facemmo mancare neppure la presenza di un pubblico : due pastori poco distanti con tanto di gregge vedendo la scena , probabilmente incuriositi dai piedi di Caterina spiaccicati sul parabrezza e dal movimento della vettura ,si erano avvicinati a debita distanza, e calandosi i pantaloni , avevano iniziato a toccarsi masturbandosi freneticamente . Caterina eccitata oltremodo dalla presenza dei due maschi vogliosi , dopo essersi completamente denudata mostrandosi ai due ,diede inizio ad uno show senza eguali , arrivando addirittura a farli avvicinare a noi per toccarli dal finestrino aperto . Non fece in tempo ad afferrarglieli che i due la innaffiarono completamente sul volto con un prorompente schizzo riempiendola di caldo sperma. Scesa dall’auto completamente nuda sotto gli occhi increduli dei due , appoggiandomi sul cofano anteriore senza neppure pulirsi il volto, si avventò sul mio cazzo, iniziando a succhiarmelo con voluttà , facendosi nuovamente sborrare addosso. Dopo esserci sistemati salutammo i due giovani , che grati per il nostro atteggiamento ci vollero assolutamente offrire una caciotta genuina fatta da loro: li seguimmo al casale e dopo aver preso il graditissimo dono, promettendo di tornare a trovarli ci rimettemmo in carreggiata per tornarcene a casa . Due giorni dopo,ricevemmo l’invito da Ugo e la sorella per una cenetta da loro . Per l’occorrenza decidemmo di prendere una crostata strepitosa ed una bottiglia di un buon vino. Giunti a destinazione ,varcata la soglia restammo strabiliati dalla magnificenza dell’appartamento arredato con gusto e sobrietà, Ugo esperto d’arte, aveva curato personalmente tutti i restauri sia dei mobili che dei quadri con risultati strabilianti. Ultimata la cena dopo aver allegramente dialogato ce ne tornammo a casa , contenti di aver trascorso una simpatica serata con amici. Non riuscendo a dormire ci soffermammo a parlare dei due escogitando un modo carino ed infallibile per sedurli . decidemmo di agire d’astuzia; dato l’evidente attrazione di Ugo verso Caterina, pensammo di sferrare l’assedio proprio da lì , punto decisamente vulnerabile e facilmente controllabile. Nei giorni che seguirono Caterina chiamò il giovane per un parere su di un vecchio mobile liberty acquistato in uno dei tanti mercatini, organizzando un appuntamento . Lui si mise a disposizione per un parere ed un eventuale restauro del pezzo. Caterina lo invitò per il primo pomeriggio. Puntualmente l’uomo si presentò e con fare professionale iniziò la sua opera di visione del mobile , sottolineando tutti i punti critici e bisognosi di un intervento. Dato il caldo Caterina scusandosi si avviò verso il bagno ove senza chiudere completamente la porta iniziò a denudarsi per godersi una corroborante doccia. Eravamo spettatori di cotanta bellezza, quando d’un tratto, uscendo dalla doccia con indosso l’accappatoio, tornò tra di noi , deliziandoci con la visione del suo bel fisico . Per accelerare i tempi e mettere a proprio agio il nostro ospite, presi Caterina e stringendola iniziai a strofinarle il corpo con le mani fingendo di asciugarla ed incoraggiando l’amico a fare lo stesso, senza porsi nessun problema. Assieme tastavamo la femmina che in preda alla libidine , si fece togliere l’ingombrante accappatoio restando completamente ignuda tra di noi . Desideroso più che mai di vederla all’opera la esortai a dedicarsi completamente e totalmente allo sconosciuto , offrendogli il meglio di se stessa. Agognante di cazzo senza farselo ripetere lentamente iniziò denudare l’uomo e dopo averlo baciato intensamente offrendomi la visione particolareggiata dell’atto , afferrandogli dolcemente il cazzo tra le mani iniziò a masturbarlo. Nel silenzio rotto solo dall’ansimare del maschio eccitato, mi offrivo la panoramica della mia consorte intenta a fare la troia proprio sotto i miei occhi . Eccitatissimo Ugo, battendo tutti i record in fatto di velocità le venne sulla pancia facendole colare tutta la sborra sul folto pelo pubico. Mortificato in forte imbarazzo l’uomo cercò di minimizzare l’accaduto. Caterina vogliosa di cazzo più che mai , mi prese per mano e dopo avermi adagiato sul divano sotto gli occhi guardinghi del tizio , posizionandomi a cavalcioni si fece penetrare tenendosi le possenti poppe per non farle ondeggiare di qua e di là iniziando una frenetica cavalcata dondolando ed arcuando la schiena, offrendomi tutta la sua esuberanza. Ugo ripreso dalla precedente performance di nuovo in forma, si avvicinò a noi offrendo il suo cazzo in tiro alle attenzioni di Caterina ; occasione che non si fece sfuggire ; in un istante inghiottendolo tutto, lo fece svanire tra le sue fauci, cimentandosi in un corposo ed appassionato pompino. Eravamo nuovamente in ballo intenti a dedicarci a quello che più ci soddisfaceva. Mentre me la scopavo , mi gustavo la scena che avveniva ai piani alti, appurando quanto fosse brava Caterina nella fellatio. Le venni nella fica nel preciso istante che Ugo le sborro nella bocca . Riempita completamente dai nostri liquidi , entusiasta tutta sporca di sperma ci concesse la gioia visiva di assistere ad una vigorosa masturbazione che brevemente la portò ad un rumoroso ed esaustivo orgasmo. Conclusa la delizia ,si diresse al bagno per riordinarsi e pulirsi dai nostri fluidi . La vidi tornare radiosa più che mai, completamente ignuda e come se nulla fosse accaduto sculettante si diresse in cucina per preparaci una buona tazza di caffè. Fu proprio in quella occasione, sorseggiando il caffè Ugo ci confidò il suo rapporto incestuoso con la sorella, aggiungendo che assieme avevano fantasticato per inserirci nel loro menage. Entusiasta di una simile notizia, proposi ad Ugo di scoparsi mia moglie. Caterina senza replicare come una gattina in calore, con passo felpato , si accomodò a quattro zampe sul divano e girandosi verso di noi con lo sguardo languido ci offri la spettacolare visione del suo corpo incurvato evidenziando in bella mostra ,le sue strette e vogliose fessure. Ugo in preda al desiderio avvicinandosi poggiò il glande sulla vagina che subito fu risucchiato al suo interno. Li scrutavo passivamente mentre si concedevano un amplesso da sballo. Caterina in preda alla eccitazione mi tese la mano e me la strinse forte , trasmettendomi tutto il suo ardore. Incurante di qualsiasi cosa giunto al momento fatidico non si limitò e ansimando ad alta voce la riempì di una stratosferica quantità di sperma . Attese un pochino prima di uscire al fine di elargirle tutto il suo seme, svuotandosi completamente non perdendone neppure una goccia. Distaccandosi da lei, un flutto biancastro fuoriuscì dalla fica colando sul divano. Non rimaneva altro che invitarli assieme e per partecipare attivamente alla loro innaturale unione. Ci accordammo con lui per una cena da noi per il fine settimana, dopodiché lo salutammo.

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