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Il padrino mi ricatta


di fedemio
23.03.2021    |    21.493    |    12 9.6
"Vorrei fare la figura della ragazza in gamba, non della bambinetta sfigata..."
Mio papà se n'è andato con un'altra donna quando ero piccola e mia madre da ormai 10 anni vive con quel porco di Gianni. Sono cresciuta sentendolo dire porcate a mia mamma di notte mentre se la sbatte di qua e di là per la camera. Loro credono che io dorma, ma in realtà sento tutto. I primi anni mi tappavo le orecchie, mi coprivo la testa col cuscino e mi nascondevo sotto le coperte, non volevo sentire! Ora invece getto via le coperte mi spoglio nuda e vengo come una maiala ad immaginare quel porco che col suo cazzone fa godere mia madre come una vacca.
Gianni è molto alto e robusto.
Capelli neri, occhi neri, pelle olivastra.
Ha un fisico sportivo perché va in palestra due o tre volte alla settimana a fare box. Dice che l'allenamento di box è quello che forma di più il fisico ed il carattere.
Ha lo sguardo da duro. Quando ti guarda non molla mai e devi sempre essere tu ad abbassare lo sguardo. Se lo guardi sembra che lo sfidi. Sembra incazzato anche quando mangia o guarda la tv. I lineamenti del viso sono scolpiti. Sembra un attore di film western di una volta.
Effettivamente trasmette anche molta sicurezza sia a me che a mia madre, ma resta comunque che è uno stronzo autoritario. Lui non è mio padre, ma continua a riprendermi e bacchettarmi per ogni cosa, per quando esco, per quando rientro, per la scuola, per gli amici che frequento, per come mi vesto. Per come mi trucco, ser sono scollata, ser sono troppo attillata... fai questo fai quello... che palle. Non lo sopporto, però mi piace il fatto che mi osserva molto e nota cose di me che mia madre non vede, quando ci si mette è proprio simpatico, ci fa divertire ed è molto di compagnia.
Insomma sembra proprio un buon padre di famiglia, ma in realtà io l'ho conosciuto. È un porco aprofittatore.
Inizialmente ha cercato di non farmi sentire la mancanza di mio padre e farmi accettare di buon grado la sua presenza in casa, e così è stato. Giocava molto con me, era diventato un punto di riferimento. Era molto affettuoso, mi aiutava a vestirmi ed a cambiarmi, qualche carezza ed ogni tanto una sberletta sul sedere, ma niente di che. Allo stesso tempo io accettavo il suo aiuto, la sua presenza e le sue attenzioni. Mi piaceva anche capire come potesse far mugulare mia madre e farla godere. Capita che la sera ci mettevamo tutti e tre sul divano a guardare la tv ed io mi sedevo in braccio di uno o dell'altro. Ricordo bene che mia madre dopo un po' mi faceva spostare perché diceva che le pesavo, mentre lui mi teneva lì su una gamba e mi dondolava. Mi piaceva questa cosa. Sentivo che lo eccitavo e poi di notte si sfogava su mia mamma.
Gli anni sono passati, io sono cresciuta. Gli atteggiamenti affettuosi sono diminuiti ovviamente, ma la curiosità che avevo mi è rimasta, anzi crescendo e sviluppando la mia femminilità, è aumentato pure il desiderio sessuale che per ora ho sempre sfogato da sola soprattutto ascoltando loro.
Alternative non ne avevo perché sia lui che lei hanno sempre rovinato ogni possibilità che succedesse qualcosa con qualcuno dei miei amici.
Un giorno come tanti torno da scuola e sono a casa da sola. Loro torneranno tra qualche ora a seconda degli orari e degli impegni. Siamo a giugno e fuori fa un caldo pazzesco. Sono gli ultimi giorni di scuola.
Accendo il condizionatore e lo stereo e mi fiondo in cameretta. Decido di fare una doccia finché si rinfresca la casa, mi spoglio e preparo sul letto perizoma, reggiseno maglietta e pantaloncini. Easy.
Finché sono in cameretta non mi sono accorta che è rientrato Gianni ed è davanti al frigo che si beve una birra fresca.
Esco dalla cameretta nuda e mi dirigo verso il bagno senza pormi il problema se in casa c'è qualcuno. Sono certa di essere sola.
Vado in bagno e prendo alcune lamette dal cassetto per le rifiniture del caso, entro in doccia, mi lavo e mi sistemo gambe e patatina. Mi tocco un po' ma non voglio venire così.
Esco, non mi asciugo nemmeno perché fa caldo, passo un attimo veloce l'asciugamano e poi me lo avvolgo sui capelli. Prendo la crema rinfrescante e reidratante e torno in nella mia stanza bella come il sole, tranquilla di potermi rilassare per un paio d'ore. Sciolgo i capelli e distendo l'asciugamano sul letto. Prendo un paio di evidenziatori e mi sdraio sul letto.
Inizio a spalmarmi la crema sul seno, sulla pancia, sul bacino sulle cosce fin dove arrivo stando sdraiata. Apro le gambe chiudo gli occhi e arrivo con la crema sull'interno coscia, poi al linguine e finalmente sulla patatina. Con una mano stimolo il clitoride e con l'altra massaggio e dilatto le grandi labbra. Prendo il primo evidenziatore e lo inserisco mentre continuo il massaggio. La patatina si è gonfiata e ben aperta e sta rilasciando del caldo liguido vaginale. Inserisco anche l'altro evidenziatore, ansimo, godo e mi scivola un "dai Gianni fai godere anche me"
Una fragorosa risata mi fa venire un colpo.
"Aaaa! " caccio un urlo bestiale. Ho preso un spavento da infarto! salto in piedi sul letto cadono a terra evidenziatori, crema corpo e vestiti. Sono terrorizzata. Tremo. Tiro su di corsa l'asciugamano mi copro in qualche modo.
Mi rendo conto che è Gianni, vorrei morire. Sprofondare nel letto coperta di vergogna. Che situazione impossibile. Lo guardo ed ha il cellulare in mano ed un pacco gonfissimo con la patta dei pantaloni abbassata.
"Cosa stai facendo porco? Mi stai spiando?" Gli urlo dietro
E lui con la sua calma assurda "non ti spio, è mezzora che ti guardo bene. Tu cosa stai facendo? Lo sa tua madre come fai i compiti quando sei sola?"
"Gianni non fare lo stronzo. Non fare la spia. Lasciami vestire. Esci. Cosa fai con quel cellulare in mano? Perché hai la cerniera aperta?" Ero nel panico completo!! Cerco in qualche modo di vestirmi, di infilare il perizoma, lui si avvicina, gira il telefono verso di me ed alza il volume. Mi fa vedere come mi tocco a gambe spalancate con gli evidenziatori nella patata e come godo con gli occhi chiusi. Blocca il video, non dice niente e si avvicina.
Rimane in piedi. Io sono seduta a bordo letto col perizoma in mano e l'asciugamano che mi copre alla meno peggio.
"Cosa vuoi fare con questo video?"
"Dipende da te... non so se inviarlo a tua madre e tenerlo per me"
"Be' ti prego non farlo vedere a mia madre"
Clicca play e mi vedo infoiata nuda sul letto che dico "dai Gianni fai godere anche me"
Io mi blocco un attimo non sapendo come reagire.
Lui si mette in tasca il cellulare, si avvicina ulteriormente, si slaccia la cintura lentamente. Io non reagisco. Non era ciodi che lo all'ipotesi immaginato, ma in fondo era quello che volevo. Apre il bottone dei pantaloni. La cerniera era già aperta. Alzo lo sguardo ed intravedo il bordo azzurro dei suoi boxer. Lo guardo in faccia, lui è lì col suo sguardo severo che mi fissa "togli l'asciugamano".
Senza fiatare obbedisco. Non so che intenzioni abbia, il mio stato d'animo varia tra lo spaventato ed il curioso, tra il confuso e l'eccitato. Vorrei saltare sul letto e dargli due pugni gridadogli contro tutta la mia rabbia, ma vorrei anche sdraiarmi a gambe aperte e farmi possedere da quest'uomo rude ma dai modo gentili. Fatto sta che i miei capezzoli sono diventati turgidi. Sono seduta nuda sul bordo del letto con il suo pacco socchiuso dentro i pantaloni aperti a pochi centimetri dal mio viso. Ha un grande rigonfiamento. Sono proprio curiosa e lui lo sa. Si prende i pantaloni dai bordi e li abbassa fino a metà coscia. I boxer azzurri faticano a contenere il bozzo. Mi prende una mano. Io non pongo alcuna resistenza.
Me la appoggia alla sua coscia appena sotto i boxer. Al tocco della sua pelle un calore pervade il mio corpo. Apre la parte inferiore dei boxer sulla coscia. È bravo, ci sa fare. Sa che sono vergine. Sa che sono disponibile, sa che sono curiosa e spaventata. "Metti la mano". Siamo al punto di non ritorno. Esito un attimo. Oramai è diventata una sfida tra me e me. E lui me l"ha posta così, un boxer alzato dove si intravede un bozzo enorme ma che di fatto non so cosa ci sia dentro. La curiosità di vedere un cazzo dal vivo, di tenerlo in mano. Ok, cedo alla tentazione. Infilo la mano su per i boxer. Una sensazione stranissima. Un blocco di carne molto densa. Non è duro e sento un po' di peluria. Rovisto un attimo, distinguo bene le due palle, sono eccitatissima. Lui non parla, e mi lascia toccare. Sento i sui occhi perlustrare il mio esile corpo. Inserisco anche l'altra mano dentro il boxer risalendo dall'altra gamba. Gli sto stringendo il pacco con due mani eppure non riesco a contenerlo tutto. Afferro il cazzo e lo srotolo giù lungo la gamba. Apriti cielo, è enorme e ancora non è duro. È lungo come tutta la mia mano. È come un grosso pendolo. Con un batacchio coperto dalla pelle. Non riesco a battere gli occhi "mamma mia" gli dico "è grossissimo" .
Lui fa una risata sarcastica del tipo "lo so" e mi dice "abbassami i boxer e menalo".
Io sono un po' spaventata: è la mia prima volta non so se ho più paura per quel che sto per fare o dalla figura che rischio di fare!
Non ho mai preso in mano un cazzo e per la verità non l'ho neanche mai visto dal vivo e dal nulla mi ritrovo a dover maneggiare quello del mio patrigno. Vorrei fare la figura della ragazza in gamba, non della bambinetta sfigata. Non posso proprio fare la passare per la bambina incapace. Lo assecondo e mi lascio guidare.
Gli abbasso i boxer fino ai pantaloni, gli afferro con decisione il cazzo e comincio a fare su e giù come per fargli una sega, ma subito lui si mette a ridere e mi sbeffeggia dicendo "Si vede che la tua prima volta, prendilo con due mani " A me viene esce un timido "Ops scusa". Lo prendo subito con due mani e comincio a fare su e giù come se dovessi tirare una corda di pelle scura e lo sento gonfiarsi tra le mani sono assolutamente attratta da questo pezzo di carne. Non pensavo che il sesso fosse una droga così potente. È molto molto eccitante. Continuo a farlo scorrere su e giù e sento che il mio corpo aveva proprio bisogno di intimità. Da vecchio porco com'è lui, sa benissimo che lo voglio, cosa sto provando e che momento sto attraversando. Mi ferma e si sfila i pantaloni, poi si abbassa completamente anche i boxer. È incredibile quanto sia grosso e lungo questo cazzo, sono felice perché so che va bene così, so quanto gode mia madre. Credo di avere a che fare con un cazzo perfetto. Lo sento e me lo dice il mio corpo . Si rialza in piedi davanti a me. Riprendo a segarlo, sono riuscita a farlo alzare correndo e scoprendo la grossa cappella rosa. Ora ce l'ha duro. Se lo prende in mano e se lo mena da solo davanti al mio naso.
È uno spettacolo vedere la sua mano scorrere sull'asta lentamente e vedere la cappella scomparire e riapparire dal suo pugno. Sembra che si stia penetrando la mano. Sono sempre più agitata, la mia patatina è bagnatissima Avrei bisogno di un evidenziatore in questo momento anche di 2 o 3. Mi dice "avvicinati, dagli un bacio" io lo guardo e i suoi occhi da comandante non mi fanno esitare mi avvicino e smack un primo bacio con le labbra chiuse, poi un altro smack e poi d'istinto mentre lui lo tiene fermo con la pelle abbassata e la cappella in bella mostra apro la bocca chiudo gli occhi e lo avvolgo tra le mie labbra. Non ha sapori strani. Sa di carne. È un gusto piacevole, come piacevole è sentire che ad ogni mia azione corrisponde una reazione o meglio una erezione. Ogni volta che lo tocco avverto dei sussulti che mi fanno capire che vado bene. Per essere la mia prima volta credo di essere proprio brava. Spalanco la bocca e faccio entrare tutta la cappella. Il contatto con la lingua e fantastico. La cappella e diventata gonfia, chiudo la bocca e comincio a succhiarlo e fargli girare la lingua attorno come quando mangio un lecca lecca. Sento che gli piace perche ha iniziato a fare su e giù con la mano memme glielo tengo in bocca. Si sta facendo una sega nella mia bocca. Sono infoiata a mille. "Sei brava" mi dice io ci metto ancor più entusiasmo. Si ferma ed arretra. Io mi asciugo la saliva che cola dalle labbra. Mi spinge delicatamente dalle spalle e mi fa sdraiare. Si spoglia completamente e si inginocchia ai piedi del letto. Mi allarga le ginocchia. Non aspettavo altro, avvicina senza parlare la testa alla mia patatina ed inizia a dare dei piccoli bacetti come avevo fatto io col suo cazzo e poi a leccarmela. Sono bagnata fradicia e lui lecca tutto, il clitoride, le labbra e tutto il liquido vaginale che sta fuoriuscendo. Suo gemendo come una vitellina. Ho il mio primo orgasmo con un uomo. Gianni ci sa proprio fare. Mi abbandono completamente a lui. Ora mi prende dalle ginocchia che teneva aperte e me le solleva senza smettere di leccarmi, anzi mi lecca più di prima, dal buchetto del culo alla punta del clitoride soffermandosi ogni volta sulla patata per infilarci tutta la lingua. Non avevo mai considerato il mio bel sedere dal punto di vista sessuale, ma la calda sensazione che mi trasmette la sia bocca e la sua lingua umida mi piace. Sono sensazioni nuove che non avevo mai provato. Appoggia la lingua al buchetto e prova a spingerla dentro ogni volta che ci torna sopra. Inizialmente ero rigida ma ora che mi sto rilassando sentire quel pezzettino di carne che mi preme sull'ano mi fa sentire il sangue pulsare, mi fa venire i brividi ed ogni volta che torna sul clitoride mi contorco dal piacere. Mi sento una vera donna. Ho perso la cognizione del tempo ma non me ne preoccupo, so che Gianni ha tutto sotto controllo. Si alza col suo grosso cazzone sempre in tiro. Mi viene da ridere se lo paragono ai miei evidenziatori! Se lo mena un altro paio di volte guardandomi davanti a lui sdraiata nuda con le gambe aperte. È evidente che vorrebbe scoparmi. Anch'io lo vorrei. Mi prende in braccio, una sensazione bellissima, mi sento la sua donna, mi solleva con i suoi forti muscoloni, lo abbraccio, appoggio per un momento la testa al suo petto e mi sdraia completamente sul letto.
Lui si sdraia di fianco a me, ma messo al contrario. La sua testa è all'altezza della mia patata ed io mi ritrovo il suo bestione davanti alla faccia. Mi prende con forza mi ruota di mezzo giro e mi ritrovo sdraiata sopra di lui che torna a leccarmela senza attendere ed a giocarci con le mani. Io apro completamente le gambe, gli afferrò il cazzo, inizio a menarlo come faceva lui facendo comparire e scomparire l'a cappella, ma in questa posizione sopra di lui sono scomoda, faccio prima a prenderlo in bocca che stare contorta. Mi sta penetrando con le dita mentre me la lecca. Vengo ancora e poi ancora. Ho perso il conto delle volte che sono venuta. Sento la patatina tutta aperta e lui che entra ed esce ininterrottamente ma dolcemente con le sue grosse dita e dopo avermi ben inumidita mi ha messo anche un dito nel sedere. Quello subito un pochino bruciava, ma mi sono fidata e lasciata andare e più me la lacca e più mi sento rilassare anche dietro. Sentirmi penetrare davanti e dietro è un contrasto di piacere fisico che risale dalla schiena ed arriva fino alla testa. Sono coinvolta con tutto il corpo. Un stravolgimento di piacere e passione che non lascia respiro. Che sensazione bellissima. Godo come una vacca e gli trasmetto tutto questo mio piacere sul cazzo che diventa sempre più furore grosso, sia in diametro che in lunghezza, si gonfia e freme, mi trema tra le mani, io incalzo il ritmo della sega che gli sto facendo con mani e bocca, e cerco di prenderlo ancor di più. Lonsento in fondo alla gola. Lecco e lecco ancora, intanto meno finché all'improvviso sento un suo "aaaaah" ed in un attimo il cazzo comincia a pulsare tra le mie mani ed uno schizzo li liquido denso, caldo e salatino mi inonda la gola. Inizia una abbondante sborrata. Man mano che produce liquido io lo bevo e me lo lascio scivolare in gola. Accompagno le pulsazioni del cazzo e gli schizzi menandolo e ciucciandolo. L'ho sentito gemere e godere nella mia bocca, tra le mie mani e con il mio corpo. Siamo venuti contemporaneamente.
Lo scuoto ancora, ma non esce più nulla. Lo meno ancora e continuo a leccare. Sono riuscita a fargli uscire un"ultima gocciolina. Mi prendo anche quella. Il mio premio!
Gianni ha smesso di levarmi e di penetrarmi. Il suo cazzo ha iniziato a perdere consistenza. Gli appoggio la testa sulla coscia ed il cazzo sulla pancia. Gli copre l'ombelico. Glielo accarezzo. Sono sfinita, ma soddisfatta.
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