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Lui & Lei

L'archivio dell'ufficio


di fedemio
02.09.2016    |    3.690    |    0 8.4
"Lui con le mani alza un po la maglietta di lei le ha sulla sua pelle, liscia, un ventre piatto, e comincia a scendere, lentamente, lentamente ed in..."
Finito il periodo tosto del lavoro in ufficio il capo manda Gianni e la collega Giulia in cantina a sistemare l'archivio. La stanza è stimata di scaffalature piene di faldoni e lo spazio tra gli scaffali è giusto giusto la larghezza di una scala mobile, una di quelle che si apre e si chiude all'occorrenza. Gianni 35 anni fisico normale, atletico ma non sportivo, fidanzato e Giulia 25enne carina, fisico normale che due volte la settimana va in piscina, fidanzata. Si ritrovano in cantina tra gli opposti scaffali all'interno della stessa corsia a spostare faldoni. Nessuna parola, entrambi concentrati sul lavoro. Ogni tanto per passare si avvicinano e c'è qualche contatto schiena contro schiena, con i culi o tra le spalle e qualche "scusa" "permesso" ma niente di più. Il lavoro continua e passano le ore. Cambiano la corsia di scaffali e si trovano a lavorare non di spalle ma di fianco perché sono sullo stesso lato di scaffali. Anche adesso devono andare avanti indietro e di solito Giulia si fa più vicina allo scaffale e Gianni le passa dietro. In questa posizione a trofinarsi sono il petto di lui e la schiena di lei. Dopo qualche struscio di petto e schiena, e di pacco e culo, a Gianni comincia a muoversi qualcosa li sotto, ma nn proferisce parola, semplicemente quando le passa dietro rallenta il passo in modo da godersi per qualche secondo in più lo strofinio sul culo di Giulia. Sarà la stanza piccola, lo spazio angusto, il caldo della stanza, il tanto silenzio, ma Gianni si accorge che quando passa dietro a passo lento, Giulia non si ritrae più verso lo scaffale, ma resta morbida e forse spinge un po in dietro il culo, ma nn le spalle, verso il suo bacino. L'erezione di Gianni era già iniziata, il suo cazzo ora si è anche gonfiato e quando i due si passano uno dietro l'altro con pressione leggera ma reciproca, entrambi lo sentono bene. Sono tutti e due probabilmente molto vogliosi e molto imbarazzati, tra di loro non c'era mai stato niente di che. Nessuno dei due parla. La sintonia è perfetta. Entrambi pensano solo ed esclusivamente al proprio piacere personale. Anche a Giulia si sono aperte le labbra della fica e se la sente bella umida negli slippini. Sarà il calore dei corpi, gli umori nell'aria, il silenzio che ora è diventato forzato, il posto isolato... Gianni ora deve prendere un faldone sopra Giulia ma senza prendere la scala le si appoggia dietro e si mette in punta di piedi, strofinandosi quindi bene prima lateralmente e poi verso l'alto, Giulia inarca ancora di più la schiena. Lo strofinio le piace. Gianni finge di non raggiungere il faldone e si mette e si rimette un paio di volte sulla punta dei piedi e con una mano appoggiata allo scaffale davanti la pancia di Giulia si aiuta nel movimento, mentre l'altra è in alto che tenta di arrivare al faldone. Poi si fermano. In silenzio. Gianni appoggiato alla schiena di Giulia. Appiccicati. Stanno entrambe premendo i loro corpi bacino su bacino. Silenziosi. Gianni lascia lo scaffale e mette la mano sulla pancia di Giulia avvolgendola, poi abbassa l'altra mano e anche con quella va alla pancia di Giulia. Giulia si trova avvolta tra le braccia di Gianni. Bagnata e che preme il suo culo sul pacco di Gianni. Gianni abbassa le mani, arriva alla cintura, lentamente e silenziosamente gliela slaccia, le sbattona pure i jeans. Lei ha ancora le sue mani sul faldone davanti a sé, ha lui che la avvolge a sarcofago, ed ha i pantaloni aperti. Lui con le mani alza un po la maglietta di lei le ha sulla sua pelle, liscia, un ventre piatto, e comincia a scendere, lentamente, lentamente ed in silenzio, facendo lentamente roteare le dita e andando sempre più giù. È nelle mutandine. A lui è venuto un cazzo duro come il muro, a lei la figa è completamente bagnata. Pure gli slip sono bagnati. Quella pancia piatta e liscia non finisce mai, non si trova nessun pelo. La discesa continua è arrivato alla figa più bagnata che lui abbia mai sentito. Continua a scendere. Le tocca appena le grandi labbra morbide e bagnate, bagnate a tal punto che il suo medio le entra senza nessuna pressione, nel mentre lo accompagna pure con l'indice, Giulia è eccitatissima, apertissima e bagnatissima. Finché con la mano destra le tiene la figa inserisce anche l'anulare. Tutti zitti. Ormoni alle stelle. Intanto con la sinistra lentamente la ritrae le passa dietro la schiena e lei in perfetta sintonia smette di spingere sul bacino di lui e tira la figa avanti verso la sua mano. Lui intanto si slaccia i suoi pantaloni, via la cintura, aperti i bottoni e contemporaneamente abbassa pantaloni e boxer. Lo spazio per piegarsi non c'è e li abbassa appena sotto il culo. Lei oscilla leggermente il bacino e verso la mano e verso il cazzo di lui che è dritto in piedi sulla sua schiena. Lui porta la mano sinistra sulla cintura sul fianco di lei e tira fuori la mano destra dalla sua figa per portarla sulla cintura sul fianco destro di lei. Lentamente e in silenzio, sempre strofinandosi i bacini lui le abbassa i pantaloni quel tanto che può senza dover cambiare posizione. Ora si trovano entrambi con i pantaloni a metà coscia. Lei sente ora bene il cazzo di lui sulla pelle e per tanto grande che sia, in un posto così stretto ed in una situazione così silenziosa le sembra enorme. Non vede l'ora di prenderlo. Di soffocare quella voglia che le sta intorpidendo mente e vista. Gianni prende Giulia per i fianchi la spinge avanti di pancia verso lo scaffale e lui si ritrae più che può di schiena verso lo scaffale dietro, prende il cazzo con una mano e lo porta sotto il cavallo di lei. Le tiene i palmi delle mani sui fianchi, e con le dita le preme sulla pancia, all'altezza delle ovaie, lei si inarca notevolmente, in modo da appoggiare la sua figa bagnata e liscia all'attaccatura del cazzo di lui fanno questo avanti indietro un paio di volte e Gianni si ritrova con tutto il cazzo bagnato dagli umori di lei. Alla terza inarcata Giulia accentua un attimo il movimento e Gianni in perfetta sintonia l'accompagna con le mani sul bacino e la di lui cappella si ritrova ad allargare le grandi labbra di lei. Ora i movimenti diventano più naturali. Lei si lascia ondeggiare il bacino dalle mani di lui che continua a premerle sul bacino andando a ritmo con le spinte che le da. Il cazzo è tutto dentro. Tutto sulla cappella sente premere il fondo dell'utero e lei si lascia sbattere fino in fondo. I colpi si fanno intensi. E i movimenti veloci, profondi colpi secchi, eccitato come un cavallo lui, aperta come una vacca lei. Gianni mantiene la presa sul fianco di lei con la mano sinistra, mentre con la destra torna ad accarezzare la pancia e scende giù fino alla figa. Ed inizia ad alternare massaggi al clitoride con l'inserimento di prima uno poi due poi tre dita nel mentre che se la sta scopando. Giulia apprezza. O si che apprezza. Non si è mai sentita così aperta e scopata a fondo in tutta la sua vita. Senza pretese, senza doveri, solo una vera e gran bella scopata. È bagnatissima. La sua figa continua a produrre organi e a darle piacere infinito. Più lui la scopa, più la tocca, più la apre e più lei gode. Avvolta dal corpo di lui e nei vestiti, in un posto così stretto, un piacere così grande. Questi sono pensieri che ha fatto dopo. In quel momento nessuno dei due pensava a niente. Erano entrambi coinvolti e rapiti dal desiderio sessuale e dalla passione che entrambi avevano liberato. Nessuno parla. Ansimano entrambi, ma trattengono i mugulii. Il cazzo alterna da tutto dentro a tutto fuori fino alla punta della cappella, accompagnato ed accarezzato dalle pareti della figa calda di lei e le sue dita completamente inondate. Non ci sono ne resistenze ne atriti. Giulia è aperta e bagnata. Il cazzo di Gianni è tesissimo e bagnatissimo. Il ritmo ora rallenta, ma tutto rimane uguale. Un po di colpi al rallentatore e poi una spinta fino su su su e poi lentamente indietro indietro indietro, Gianni arriva alla punta della cappella e ritrae di un altro pochino il cazzo che esce dalla figa lasciandola aperta e con le sue dita che sono uscite ma sono rimaste a massaggiarle il clitoride. Il cazzo duro non ha lo spazio per alzarsi, con lei inarcata il cazzo sale solo di un po e Giulia si ritrova la cappella bagnatissima di Gianni appoggiata al suo orefizio anale. Il tempo si ferma, il silenzio continua, le ansimate pure, ed anche le dita continuano a roteare sul clitoride. Il tempo di prendere fiato e di permettere alla cappella di lui di prendere confidenza con il buco dell'ano di lei. Sono sempre appoggiati, con lei inarcata e lui appoggiato. Fermi. Gianni comincia lentamente a tirare il bacino di lei verso di lui. Lei rotea leggermente i piedi sulle punte in modo da allargare i talloni e in conseguenza polpacci, cosce e glutei. Le gambe di lei sono leggermente allargate e con le natiche leggermente divaricate, ma con i pantaloni sempre alla coscia che limitano ancor di più i movimenti. Accompagna il movimento di lui facendo un po' di pressione col culo sul cazzo e lui contemporaneamente tenendo la mano sul fianco e le dita sulla pancia di lei in modo da prenderla bene, abbassa un po il palmo e tira indietro il pollice in modo da prendere un po' di natica tirarla ad aprirle un po. Giulia bagnatissima, con molti orgasmi, non è assolutamente sazia e il. Continuo toccare il clitoride di lui e sditalinamento la stanno aiutando parecchio. Tra l'altro è molto rilassata, non pensa a niente e a nessuno, solo a lasciarsi andare e godere. Il buco del culo continua a stringersi e dilatarsi man mano che lui tocca e con la sua cappella appoggiata in leggera pressione ad ogni sbattimento la cappella entra un pochino ed il piacere di lei aumenta a dismisura, lui si sente la cappella comprimere, e sente le pulsazioni di lei sui vasi sanguigni del buco del culo che vengono trasmessi alla cappella enorme, che sta per esplodere e che contemporaneamente viene compressa in quel buchetto. Dopo pochi ondulii la cappella è dentro. Ma è stretto per lei e anche per lui, inizia così l'operazione contraria. Gianni fa uscire la cappella, tira a sé il bacino di Giulia e le ridà un paio di botte in figa che è diventata una dispensa di umido. È fradicia. E col cazzo bagnato torna sul buchetto di lei. Ora è più semplice. Gli è bastato appoggiarsi e la cappella è entrata. Sempre strofinandosi e sempre in un buco ancora stretto, ma già un po' aperto e con l'umido che si è portato addosso il cazzo. A questo punto tutto è più facile e più piacevole per entrambi. Lui ha la cappella più rilassata e man mano che lentamente entra la sente farsi strada nel canale anale di lei, mentre lei si sente dilatare le natiche, un leggero dolorino accompagnato dal piacere delle toccate davanti, il culo si apre in modo quasi naturale e lei si sente riempire di cazzo, un lungo interminabile infinito cazzo che le apre il buco e piano piano le sale per le viscere e ad ogni singolo ondulamento entra qualche millimetro in più. Tutti i nervetti in esso contenuti si sentono strofinare dalla grossa cappella è trasmettono sensazioni indescrivibili al sistema nervoso che è direttamente collegato al cervello. Oltre al piacere fisico si aggiunge anche il piacere celebrale. E la figa intanto continua a produrre orgasmi. Ormai Giulia non sa più quante volte è venuta. E Gianni è entrato con metà cazzo. Il culo si è di nuovo fatto stretto ed asciutto. Allora Gianni lentamente lo sfila dal culo e torna ad infilarlo nella figa bagnata e aperta. Il piacere di entrambi non accenna a diminuire, anzi, il coinvolgimento è totale. E la coordinazione dei movimenti regala forti emozioni ad entrambi. Tutti e due a questa ennesima entrata in figa, oltre a fare avanti e indietro roteano il bacino piu volte accompagnandolo a facile spinte anche laterali. Poi lui ricomincia ad uscire, lei inarca, inclina ed la punta del cazzo si trova già puntata al buco del culo di lei che non attende più di essere tirata indietro da lui, ma inizia a spingere all'indietro, almeno ad arrivare subito dov'erano arrivati prima. La sensazione di essere aperta in un solo colpo è inappagante. La sensazione di avere un bel cazzo in culo ed una mano in figa la stanno facendo impazzire di piacere. Tutti quei piccoli dolorini e fitte che si sentivano all'inizio si sono trasformati in puro piacere. Poi lei continua con piccoli ma continui ondulamenti e pressioni a farlo salire. Ora è lei a spingere. Sembra non aver più voglia di aspettare. Lo vuole tutto su. Tutto dentro. Sente il desiderio e la necessità di essere aperta. Di inarcare bene la schiena, di allargare le gambe nei pantaloni, ora é lei a spingere senza più aspettare che lui la tiri a sé dal bacino. Gianni non perde la sincronia dei movimenti e agevola Giulia togliendo le mani dal fianco e dalla figa e portandole sul sedere di lei, esattamente le prende i glutei dal basso e li solleva leggermente allargandoli. A questo punto il cazzo di Gianni è tutto dentro al culo di Giulia. Tutti gli anelli nervosi dell'ano sono stati aperti e sentire la cappella che fa su e giù fino in fondo fa venire la pelle d'oca ad entrambi. La passione è tanta, le emozioni forti, il sangue pulsa potente nei cervelli di entrambi. Scappa qualche gridolino di piacere, ma per il silenzio che si sono autoimposti entrambi chiudono le labbra e ansimano forte dal naso. Il cazzo è tutto dentro fino in fondo. Alché senza dire nulla entrambi cominciano ad ondulate e roteare i bacini quasi a cercare di svincolarsi da ogni limite ed ogni ostacolo, infatti tra una spinta ed un'ancheggiata riescono a superare la curva anale. A questo punto l'ano è allineato ed il cazzo non ha più limiti. Giulia sculetta all'impazzata e Gianni tenendole i glutei aperti con le mani le fa delle gran botte di cazzo nel culo. Il buco è completamente dilatato e non oppone alcuna resistenza. Gianni se lo sente avvolgere la base dello scroto e la base del cazzo. Il cazzo tutto dentro. Il culo dentro ora è bagnato, molto bagnato apertissimo e la cappella fluttua nell'intestino di Giulia che si sente piena come non mai. Si sente sfondata, aperta, la figa che sbrodola e continuamente sollecitata dalle palle di lui. Il piacere è alle stelle per entrambi. Tutti e due si spingono contro per averne di più, per darne di più e per prenderne di piu, e all'ennesima sollecitazione di cappella in quel caldo e umido culo Gianni si sente un flotto di spermatozoi partire dalle palle, risalire tutta la colonna del cazzo, attraversare quel culo caldo ed esplodere fuori dalla cappella, andando ad inondare l'intestino di Giulia che contemporaneamente gode dalla figa e anche dal culo. Uno due tre quattro getti di calda filante densa sborra proprio al centro della pancia. Era così dentro che sicuramente sarebbe uscita da lassù la sera o addirittura il giorno dopo. I colpi cominciano a rallentare, ma i due ancora ansimano. Gianni toglie le mani dal culo e le rimette sui fianchi. E continua con lenti movimenti per far uscire anche l'ultima goccia. Lentamente Giulia torna in posizione eretta ed il cazzo di Gianni esce. Giulia sempre con le mani sullo scaffale. Gianni si tira su mutande e pantaloni e accomoda il cazzo per bene ma senza neanche guardarlo perché non c'era spazio. E poi tira su i slip e pantaloni a Giulia, glieli abbotona e le chiude la cintura sempre stando pancia su schiena. Sono entrambe ricomposti, aspettano qualche decina di secondi in quella posizione, il tempo di non ansimare più, poi si spostano e si affiancano sempre senza parlare, guardano lo scaffale, si girano uno verso l'altro, si guardano qualche secondo e contemporaneamente scoppiano a ridere come degli scemi. Degli scemi che hanno un segreto che nessuno sa, nessuno ha parlato e di cui nessuno ne parlerà
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