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Lui & Lei

Frutta e verdura di stagione in ufficio


di fedemio
09.09.2016    |    5.465    |    2 9.8
"E pensa a quel muscoloso ragazzo che ha a disposizione a pochi metri..."
La settimana di ferragosto la maggior parte delle aziende chiude, ma nel settore frutta fresca e verdura venduta online non si può chiudere. Si deve garantire servizio e prodotti freschi tutto l'anno, soprattutto d'estate. Ci si limita quindi a ridurre il personale. In magazzino è rimasto Gianni, 35 anni, bello, maschio. Al reparto confezionamento è rimasta Giulia, l'ultima assunta. Giulia 25 anni portati come il profumo, sguardo intenso, occhi nocciola, capelli neri, dritti e lunghi. Magra, Giulia è molto magra, e non molto alta, un fisico sportivo naturale, una bella terza le fa capolino sul petto, due tette perfette, di quelle che si sorreggono da sole, rotonde come le avrebbe disegnate Giotto. Due gambe magre, non molto lunghe ma molto sexy. Due gambe da leggins. E poi... Quel fondoschiena, un mandolino scolpito sulla pietra. Inspiegabilmente single. Gianni scarica i camion, smista la frutta, guida il muletto, tiene ordinate le celle frigo e aspetta di essere chiamato da Giulia per i evadere gli ordini. A Gianni piace molto Giulia. Giulia invece riceve commesse per telefono e dal sito, richiede i prodotti del caso a Gianni, li imballa, confeziona e spedisce tramite corriere.
13 agosto, ore 14,00, 42 gradi all'ombra. Giulia torna dalla pausa pranzo tutta accaldata e di poco vestita, tanto fa caldo e capo e colleghi non ci sono. Un infradito tipo spiaggia indossato con eleganza da quei splendidi piedini abbronzati. Piedini perfetti, che rappresentano l'anima solare socievole ed altruista di Giulia, equilibrata e rispettosa, euforica divertente e a tratti un po pazza, ben voluta da tutti. Infradito che risaltano le caviglie, slanciate, sexy, eccitanti, malevoli presenti ma non invasivi. Una caviglia da accarezzare, che rappresenta ed annuncia un fisico sensuale, semplice e conturbante, che sorregge un polpaggio affusolato, energico ma non muscoloso che per il tramite del ginocchio è subito legato ad una coscia sempre non molto lunga ma fine, ricoperta di una pelle abbronzata che pare seta. Giulia indossa una gonnellina ed una camicetta. La gonnellina arriva a metà coscia, anzi un po meno, copre i glutei diciamo, copre il perizoma di pizzo bianco, tutto lavorato e traforato, abbinato al reggiseno di pari fattezze che si intravede dalla camicetta semi trasparente e poco abbottonata. Nessun pelo copre il corpo di Giulia. Ne sopra ne sotto. Ci tiene molto ad essere sempre in ordine. Gianni l'ha intravista, lui è nel magazzino a sudare di brutto. Scarpe antinfortunistica, pantaloncini corti e boxer. Petto nudo. Qualche pelo di rito. Naturale. Giulia riceve il primo ordine del pomeriggio che lo trasmette subito con i suoi modi gentili a Gianni. Due chilogrammi di banane ed uno di zucchine. In men che nn si dica Gianni e da Giulia. Gianni si inventa qualcosa per attaccare bottone, fa caldo e nn ha molta voglia di lavorare. La voglia è di andare al mare, in montagna, non importa, l'importante è uscire a divertirsi. La voglia è quella di stringere quella splendida creatura e sudare tanto insieme a lei.
- Che abbronzata che sei Giulia.
- Si mi sono cambiata da stamattina, con sto caldo, mi sono messa un po più in libertà. Come fai a resistere tu in magazzino senza aria condizionata?
Lei intanto con la sedia da ufficio girevole si gira verso di lui, scavalla le gambe e si alza in piedi. Gianni in un attimo passa ai raggi x Giulia. Le si avvicina:
- In effetti oggi non ho molta voglia di lavorare. Son contento di essere solo con te oggi. Speriamo di vederci presto. Torno fuori
- si ti richiamo appena posso. E magari ti preparo anche qualcosa di fresco da bere
- se hai bisogno chiamami. Torno di là
- ok grazie Gianni ci vediamo tra un po.
Il caldo e la voglia confondono le idee a Gianni che sente muovere qualcosa nei boxer, più che un movimento un risveglio burrascoso, un'alzabandiera da mondiali, da tanto tempo gli cazzo non gli si ergeva così in autonomia, è la prima volta che si lascia un po' andare con Giulia e l'ha trovata più socievole e ben disposta di quel che pensava . Giulia invece comincia a trasferire le banane e le zucchine nell'apposito cartone. Le prime passano in volata, ma poi comincia ad avere qualche pensierino, si sofferma sulle zucchine, una la tiene per sé, "tanto non se ne accorgeranno", non una a caso, non una delle tante, ma prende quella meno commerciale, perché difforme dalle altre. Prende quella più dritta e piu grossa e più lunga. Anche nel suo ufficio il caldo non si placa. Il condizionatore non riesce a compensare la temperatura esterna. L'estate poi con tutti i suoi colori e profumi, agevolano parecchio le fantasie di una giovane e bella ragazza single...
Inviato il pacco, Giulia fantastica sulla zucchina, con una mano si sfiora il ginocchio, risale la coscia, la fa scorrere sotto la gonnellina. La patatina bagnata. Un po di sudore, un po' di sesso. E pensa a quel muscoloso ragazzo che ha a disposizione a pochi metri. E l'indice della mano destra accarezza la patta del perizoma ricamato, umido, con il medio sposta un pochino il perizoma. L'elastico del perizoma divide ora a metà la patatina liscia e umida. Mezza è scoperta e rilascia umori mentre l'indice non tocca più il perizoma ma scivola leggero dentro e fuori dalla figa ormai bagnatissima. Giulia chiude gli occhi e i suoi pensieri corrono sul petto di Gianni, sui suoi addominali appena accennati ma sicuramente duri, come quelli di chi lavora sodo ma non fa palestra, e poi giù ad immaginarsi cosa possa nascondere sotto quei pantaloncini corti. Le dita sono diventate due, il perizoma completamente spostatodue dita che ora entrano ed escono con foga e ad ogni uscita un bel giro a sfiorare e premere sul clitoride. L'eccitazione è tanta, come il caldo, le esce anche qualche lamento di piacere. Decide di togliere il perizoma, lo appoggia vicino alla tastiera del PC. Si rimette a sedere, riprende in mano le grandi labbra lisce, bagnatissime e molto aperte e ricomincia lo sbrodolamento alternando figa e clitoride, con l'altra mano intanto stringe la zucchina, divarica bene le gambe, una rimane a terra, mentre con l'altra lancia un calcio in aria e fa volare l'infradito a qualche metro di distanza vicino alla porta, poi la alza ed appoggia il palmo del piede al bordo della sua scrivania. Gambe aperte spalancate. Avvicina la zucchina alla figa aperta e bagnata e la inserisce, un po alla volta ma sempre di più per gustarsi al meglio un corpo estraneo che le scivola dentro, mentre porta la mano che fino a pochi secondi prima le aveva regalato un primo orgasmo direttamente alla bocca, lecca le dita e se le infila in bocca, iniziando a sognare il cazzo di Gianni. Nel mentre Gianni è di là che scarica casse, sudato come un porco e ancora eccitato dallaver visto la Giulia così poco vestita, e decide che è ora di agire, sincammina verso l'ufficio pensando a quale strategia usare, a quali frasi formulare, che discorso intavolare, per essere efficace senza cadere nella banalità. "...d'altronde la ragazza è molto bella e single, vorrà sicuramente dire che è molto esigente e selettiva..." questo il pensiero che attanaglia la mente di Gianni. Arriva sulla porta, fa un respirone ed apre.
Apriti cielo!
La ragazza dei suoi sogni, quella ragazza casta e pura in realtà è una ragazza come le altre, il suo sogno diventa realtà, la concubina altro non è che una porca che vuole essere scopata, una zozzona che si arrangia da sola per non chiedere aiuto. Giulia fa un sussulto, quasi cade dalla poltrona dell'ufficio. Più per lo spavento che per l'imbarazzo. Li per li da una spinta alla zucchina e se la butta dentro il più possibile, per tre quarti, schizza in piedi e con la figa trattiene la zucchina, per evitare che Gianni la veda, ma la sua figa è troppo aperta e troppo bagnata e all'imbarazzante figura appena recuperata se ne aggiunge un'altra che toglie completamente i freni inibitori ai due ragazzi. La zucchina cade per terra. Gianni non pensa più a niente. Schizza l'ormone. Tra le gambe si non ha più un cazzo, ha una lattina di sborra che deve dare a questa troia. Si precipita su Giulia, la afferra dalle gambe e come un fuscello la prende in braccio e la siede sulla scrivania, lei lo abbraccia alla cintura e impulsivamente gli abbassa i calzoncini, lui le alza il gonnellino, intravede quella figa liscia bianca, sotto una pancia abbronzatissima, nessun pelo, grandi labbra sporgenti che sembrano pronte a fagogitare qualunque cosa gli si presenti davanti. il cazzo di Gianni esce con un sussulto. E tirando Giulia a sé punta dritto a quella ridente vagina. Inizia una scopata da gran premio, con Giulia che schiaccia l'enorme cazzo di Gianni sul tavolo per sentirsi sfondare e massaggiare il clitoride e Gianni che scopa sbattendo le palle sul tavolo e godendo a pieno di tutto il liquido che Giulia sta rilasciando. Abbassa la testa e comincia a leccare quei capezzoli turgidi e rosei, su delle grandi e rotonde tette bianche. Giulia lo asseconda togliendo camicetta e reggiseno. Il bianco della pelle nelle intimità di Giulia risaltano la sua abbronzatura. Il fisico asciutto la trasforma in un oggetto del piacere nelle grosse mani di Gianni che dopo averla scopata per bene in quella posizione, le fa appoggiare la schiena al tavolo, così da mettere più in vista la figa di Giulia, le prende le gambe dalle caviglie e le apre alzandole. La figa è completamente dilatata Gianni dice "finalmente sei mia" ma il cazzo è così dritto che nel movimento si sfila e si mette in piedi, Giulia gli prende il bestione in mano e se lo appoggia alla figa dicendo "sii... fammi sentire che sono tua... Scopami... Scopami forte" Gianni da dei gran colpi di bacino fa ballare la scrivania, la sbatte, la apre e la tira a sé, Giulia ai primi colpi si faceva scorrere il cazzo in mano ad anticipare l'ingresso del cazzone in figa ma d'istinto lascia il cazzo, discende le braccia sul tavolo e con le mani passa sotto le sue gambe, e va ad aprire al massimo le labbra della figa. Gianni è un toro infoiato, non si capacità di aver trovato una figa così capiente in un corpo tanto minuto, la ragazza dei suoi sogni lo asseconda, lo anticipa e gode in perfetta simbiosi. Giulia dopo il lungo periodo di astinenza si ritrova il bel ragazzo con un cazzo non indifferente tra le gambe, tanto lungo quanto grosso e la cosa sorprendente è che lo usa bene. Sta durano anche molto. Mezz'ora di scopata con questo caldo. Gianni è praticamente nudo, indossa solo le scarpe antinfortunistica. Il cazzo di Gianni continua gli affondi andando a battere infondo alla figa di Giulia che apprezza e non trattiene più le urla di piacere. Non sa quante volte è venuta. E il piacere non cala, anzi più la sbatte piu si sente voluta e più gode. Con una mano lascia la figa è prende il perizoma bagnato dei suoi umori che era ancora li sulla tastiera e lo mette in bocca a Gianni, accompagnandolo con le dita impregnate di fregna. Gianni che non gliela aveva ancora leccata gode Mel sentire quel buon sapore. Chiude le gambe di Giulia, avvicinando le caviglie, tenendole sempre sospese ed appoggia entrambi i piedi su una spalla. Prende Giulia per i fianchi e ricomincia a sbatterela con l'idea fissa di possederla in tutte le posizioni. Ma tra lo slippino in bocca letteralmente imbevuto di saliva e la posizione restrittiva, questa posizione dura pochi minuti, Gianni si scosta indietreggiando e mettendo in esposizione il suo gingillo lungo grosso e duro come il marmo. Con il giro cappella bianco di liquido che usciva a vagonate da Giulia. Un liquido così denso da far capire al solo sguardo quando stesse goduto la ragazza. Alla vista di Gianni in piedi nudo e col cazzo in esposizione Giulia non ha resistito, è saltata giù dalla scrivania scalza, si è tolta anche la minigonna. Ora è completamente nuda, si inginocchia ai piedi di Gianni con la testa a pochi cm dal suo cazzo, lo ammira, lo odora, lo adora, con la lingua inizia a leccare le palle. Lo scroto. Duro e gonfio. Pieno di spermatozoi. Poi risale e lecca la canna fino ad arrivare alla cappella e sale e scende leccandolo, poi con una mano lo abbassa e lo punta a a sé, apre la bocca, fa uscire la lingua e comincia a farlo entrare in bocca abbracciando il bacino di Gianni con le mani e tirando a sé. Gianni rimane fermo e lascia che sia Giulia a comandare questo ballo. Giulia continua ad avanzare lentamente con la bocca aperta ed li cazzo entra grosso sempre più. Giulia prende fiato con il naso e trattiene il respiro. Il cazzo è arrivato in fondo alla bocca e Giulia continua a tirarlo a sé. Con il naso è arrivata a toccare la pancia di Gianni è continua ad ingoiare cazzo. È arrivato alle tonsille e spinge, di testa e tira di mani e la cappella si comprime e Gianni mugula, e glub! Il cazzo di Gianni si infila in gola. La sua cappella è nella gola di Giulia. La sua figa inizia a rilasciare liquido a catinelle, a Gianni il cervello è andato in panne. Il suo cazzo sta per esplodere. La bocca di Giulia è attaccata alla base del cazzo di Gianni è con la sua lingua gli massaggia le palle. Il profumo del sudore di Gianni inebria Giulia che comincia a stantuffarlo così, dalla punta della cappella ad infondo alla gola. Con una mano prende la zucchina per terra e se la reinfila in figa. Dopo la gran scopata con quel gran cazzo di Gianni, la zucchina entra tutta, facilmente e con grande piacere di Giulia che la fa scivolare velocemente dentro e fuori e la fa roteare per gonne a pieno. Con l'altra mano esercita delle piccole pressioni tra il buco del culo di Gianni e le sue palle, sulla noce della prostata. Gianni aumenta il respiro e lo accompagna a dei mugulii di piacere. Non riesce più a trattenersi. Sta per venire. Giulia lo percepisce. Gianni tenta di indietreggiare, ma Giulia con la mano sulla prostata prende Gianni dalle palle e lo tira a sé. Mentre continua ad ingoiargli il cazzo. Gianni capisce e si lascia andare. La temperatura della stanza è aumentata ed eguaglia quella all'esterno. Dalla cappella parte un primo schizzo di calda bianca densa sborra filante direttamente in gola, Giulia continua il pompino e aumenta l'intensità del ditalino che si sta facendo con la zucchina. Anche la mano è tutta bagnata dalla figa straripante di Giulia che a sentire quel dolce salato caldo e denso in bocca viene un'altra volta. Parte il secondo terzo quarto schizzo di sborra, stavolta le viene sulla lingua e nelle guance, le riempie la bocca e Giulia reagisce con un "mmmhh" di piacere, di apprezzamento e di ringraziamento e non esita nemmeno un secondo ad ingoiarla tutta e Gianni "aaaahhh". Giulia estrae il cazzo di Gianni, glielo lecca per ripulire bene, soffermandosi a roteargli sulla cappella e poi gli fa dei piccoli risucchi sul prepuzio per non lasciare nemmeno l'ultima goccia. Gianni - Giulia è stato bellissimo. Sei fantastica.
- Gianni hai un buon sapore, sai delluomo che ho sempre sognato.
- voglio vederti ancora. Voglio averti mia
- Gianni non possiamo. Stiamo lavorando. Però... Tra un po'... Portami il tuo cetriolo!
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