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Lui & Lei

La figlia dei vicini


di fedemio
08.10.2018    |    22.001    |    8 9.1
"Lunedì in ufficio ho questa idea che mi perseguita e decido un approccio degno di nota..."
Mi chiamo Gianni, ho 35 anni, mi considero un bel tipo e soprattutto ho sempre voglia.
Abito in affitto da quando, a 20 anni, decisi di venire a vivere da solo. Nel frattempo mi sono sposato e da 5 anni ci abito con mia moglie. La palazzina dove vivo si compone di 3 piani, quindi 3 appartamenti : al piano terra abitiamo noi, al piano centrale il vecchio proprietario dello stabile con la moglie e la loro giovane figlia Giulia ed all'ultimo piano un'anziana signora vedova. Sono brave persone e si convive serenamente . Non abbiamo mai avuto problemi ed ho sempre pagato regolarmente l'affitto.
Giulia è una ragazza carina, studentessa universitaria sempre gentile. La conosco da quando aveva 10 anni. L'ho praticamente vista crescere e svilupparsi. Anche se non è poi cresciuta molto. Sarà 1,65 di altezza ed ha un fisico minuto. È sempre stata sveglia, dinamica e sportiva. In proporzione le tette sono rimaste piccole, ma ha una bella vita magra ed un bel culo. Abbiamo molta confidenza e spesso viene a casa mia. Mi piace guardare la sua bella pelle senza trucco e sentire il suo profumo.
La vedo con ragazzi sempre diversi e mai con uno fisso e questo mi ha fa pensare che Giulia dia spazio un po' a tutti. Quando ci incontriamo ci salutiamo sempre cordialmente ed è pure simpatica. Riassumendo, la trovo carina e simpatica. A volte, quando veste particolarmente sexy, mi vengono anche dei pensieri su di lei , ma sono bloccato perché la conosco da sempre, conosco i suoi e lei conosce bene anche mia moglie.
Ogni tanto quando mi sento 'burlone' disegno un cuore rosso su un postit giallo e glielo attacco sul sellino della bici che incatena sempre al cartello pubblicitario appena fuori dal portoncino del palazzo. Ma a questa cosa non ho mai dato un seguito.
Mi piace stuzzicarla creandole dei pensieri, ma non mi sono nemmeno mai preoccupato delle sue reazioni. Non credo che abbia capito chi glieli lascia. Fin da quando sono venuto ad abitare qui, i suoi genitori mi hanno chiesto se l'aiutavo nei compiti. Io ho sempre avuto le mie ragazze e le mie storie, ma su Giulia ho sempre un po' fantasticato.
Succede che a volte ha degli esami di diritto ed allora mi chiede ancora se le do una mano visto che la giurisprudenza è la mia passione ed il suo punto debole. Ma questo succede anche per altre materie. Sono abbastanza un riferimento per lei visto che la seguivo negli studi anche alle superiori.
Quando viene a casa mia di solito non è molto tirata, anzi si mette proprio comoda, tute da ginnastica o pantaloncini corti e gonnelline e comunque sempre in infradito.
Tra me e lei non c'è mai stato nulla, se non qualche apprezzamento reciproco o qualche battuta da parte mia, alle quali risponde con dei sorrisi ed abbassando lo sguardo. In effetti non ho mai capito se apprezza o meno, fatto sta che non mi ha mai invitato a cambiare atteggiamento.
Un giorno d'estate mia suocera si è rotta una gamba cadendo dalle scale. Non potendo ospitarla mia moglie ha deciso che due giorni la settimana, il martedì ed il venerdì, va a dormire dai genitori così da poterle sistemare la casa ed accudirli, mentre gli altri giorni torna sempre tardi perché dopo il lavoro passa da loro.
Dopo un mese che non la trombo per questo motivo, e dopo l'ennesimo weekend dai suoceri decido che devo trovare una valvola di sfogo. E non so perché i miei pensieri affiora l'immagine di Giulia. Me la immagino sfilarsi la tuta dei pantaloni, o io che le alzo la gonna.
Lunedì in ufficio ho questa idea che mi perseguita e decido un approccio degno di nota.
Al pomeriggio corro a casa velocemente, tanto mia moglie non rientrerà. Aspetto che arrivi Giulia spiando da dietro la finestra. Arriva in jeans e camicetta, scavalla dalla bici e la lega al palo rivolgendo a me il culo ignara che la sto spiando. Vorrei tanto mettere le mie mani su quei fianchi.
La sento entrare nel palazzo e.. Din don! Suona alla mia porta?!?
Cavoli, forse mi ha visto spiarle il culo. Vado ad aprire
"ciao Giulia, come stai?"
"ciao Gianni, bene grazie. Ho visto le tapparelle sollevate, presto ho un esame di diritto tributario, potresti aiutarmi?"
"certo, vieni cara entra"
"grazie. Torno ora dall'università e sono incazzatissima."
"siediti, mettiti comoda. Bevi un aperitivo?"
"guarda sono furiosa . Quando hai tempo?"
"se vuoi anche subito, sono libero e solo soletto fino a domani. Anche mia moglie non rientra perché è dai suoi "
"a si è vero. Pensa te che il prof si è preso un mese di ferie e ci ha lasciato da preparare l'esame in autonomia. Non ci sto più con la testa. Non so da che parte prendere. Questa volta non lo supero di sicuro"
"ma figurati, sai che dici sempre così. Lo sai che mi piaci proprio perché capisci le cose al volo. Dai vai a prendere i libri. Se vuoi mangiamo qualcosa insieme qui da me, così abbiamo più tempo per noi"
"vedo se mia mamma ha già preparato da mangiare, porto su la roba e ti faccio sapere. Grazie che mi aiuti " e mi saluta dandomi un bacio su una guancia.
Sono felice perché gli eventi mi stanno favorendo. Devo giocarmi bene le carte senza fare lo stupido.
Decido nel dubbio di farmi una doccia al volo anchio. E mi metto comodo. Pantaloncini corti larghi, maglietta trendy ed infradito.
Sono fico.
Nel frattempo Giulia mi avvisa che mangia da me.
Dopo un'oretta arriva Giulia con libri da kilogrammo ed una tortina datale da sua mamma.
Sono molto affamato di sesso e credo di non aver mai visto Giulia così vestita succinta. Pantaloncini corti e molto aderenti da pallavolista, quelli che fanno uscire la curva della mezza natica, canottiera bianca leggera ed anche questa molto aderente, tipo body o costume da bagno, che mi ha permesso di intravvedere da subito che non c'era reggiseno sotto, e gli immancabili infradito. Ovviamente l'ho squadrata distinto dalla testa ai piedi e non ho potuto non notare quelle sue gambe lisce rasate di fresco. Percepisco il buon profumo che emana la sua giovane e fresca pelle. È evidente che si è fatta una doccia e si è pure depilata. Tiro su gli occhi e mi accorgo che i capezzoli dei suoi piccoli seni sono diventati turgidi. Continuo la perlustrazione del suo corpo finche incrocio i suoi occhi. Lei sorride e distoglie lo sguardo. Io mi emoziono un attimo, come se fossi stato beccato!
"vieni Giulia entra, che bella che sei. Dammi questi libri che ti aiuto a portarli"
"ciao Gianni grazie. Ho messo la prima cosa che ho trovato... Con questo caldo... Ho portato anche una tortina da mangiare dopo cena".
Penso che devo giocarmi tutto. Non posso lasciare nulla di intentato.
Mi avvicino a lei sorridendo e dicendo "il dolce lo avrai se sarai brava" e contemporaneamente allungo le mani con l'intenzione di afferrare i libri, ma inavvertitamente appoggio il dorso della mano al suo petto e confermo l'idea che mi ero fatto che Giulia: è assolutamente piatta. Il suo capezzolo è ancora in tiro.
Lei mi guarda con faccia sospetta ed io praticamente le confermo i dubbi mettendomi a ridere e dicendole
"ops, scusa"
"dai gianni non approfittarti della mia situazione" e si mette a ridere anche lei ed aggiunge "non c'è niente da toccare"
"non l' ho fatto apposta, ma qualcosa ho comunque sentito. Dai entra andiamo li in salotto."
Cominciamo il ripasso ed io cerco di farmi notare che la sto osservando. Infatti ad un certo punto Giulia mi chiede
"è tutto a posto gianni?"
"in che senso Giulia?"
"mi sembra che oggi mi guardi come se dovessi dirmi qualcosa"
Evvai!! Ci sono riuscito. Ora entro nel vivo del corteggiamento. Sono riuscito ad attirare la sua attenzione.
"scusa Giulia ma devo dirtelo. Ti conosco da una vita e da un sacco di tempo ti osservo, solo che prima eri troppo piccola, poi si sempre accompagnata da ragazzi. Mi piaci molto ed oggi non riesco a toglierti gli occhi di dosso"
Mi interrompe ed arrossisce, ma senza abbassare gli occhi. Continua a guardarmi, anzi mi scruta
"cosa dici gianni? Da te non me l'aspettavo"
Mi avvicino a lei, con la mia sedia davanti alla sua, le sue gambe tra le mie e con le ginocchia la stringo un po', le prendo le mani e continuo
"si Giulia è vero. Sono io che ti metto i postit sulla bici, sono io che ti guardo da dietro la finestra, sono io che esco sul pianerottolo casualmente quando arrivi tu e ne approfitto per salutarti, ma tu conosci la mia situazione, poi conosco i tuoi genitori, e cosi non sono mai riuscito ad avvicinarmi a te"
"ma gianni, e tua moglie?"
"ti prego Giulia, non complichiamo le cose che già così è difficile"
Intanto inizio ad accarezzarle mano, polso ed avambraccio. Lei mi guarda tanto stupita quanto interessata
"gianni ma dici sul serio"
"si Giulia, mi piaci tantissimo" porto in avanti il busto, mi avvicino a lei guardandola negli occhi, lei non reagisce, non mi rifiuta e non si sposta. Socchiudo gli occhi, quando sono ormai ad un centimetro da lei e faccio in tempo a vedere che anche lei li chiude. Allungo le labbra e trovo le sue che mi cercano.
Grande Gianni. Troppo bello. Evviva. Mi piace questa sensazione di cercare, quando so benissimo che sono sempre le donne a scegliere ed hanno questo grande potere di trasmetterti la convinzione di essere tu il maschio cacciatore.
Le lascio le mani e la prendo tra il collo e le guance. Ci lasciamo andare in un lungo bacio passionale. Bagnato caldo e coinvolgente. Giulia muove bene la lingua e baciarla è davvero piacevole, anzi, eccitante. L'amico li sotto non tarda a far sentire la sua presenza. Giulia ha le mani sulle sue ginocchia e le porta sulle mie. Me le accarezza arrivando fino ai pantaloncini. Il mio cazzo che era chiuso nei boxer inizia a spingere ma non riesce a trovar pace e mi stringe parecchio. La lascio con una mano e me lo accomodo. Lei lo prende come un invito ed infila la mano dentro pantaloncini ed inizia ad tastare la consistenza dell'arnese. Ovviamente mi difendo bene sia come dimensioni sia come forma e lui fiero ed orgoglioso da "barzotto avanzato" com'era, appena lei lo ha toccato si è messo sugli attenti.
Con le bocche rimaniamo attaccati ed intanto lei continua ad accarezzarmelo da dentro i pantaloncini, ma esternamente ai boxer. Io la perlustro con le mani, scendendo dal collo le passo sulle spalle, le accarezzo le braccia ed arrivo ai piccoli seni. Rimango esterno alla maglietta, ma percepisco bene i capezzoli turgidi. Roteo un po' i pollici sopra di loro e poi allargo me mani e gliele metto sulla vita. Ha un fisico veramente molto asciutto ed una vita magrissima. L'accompagna nel movimento e ci alziamo in piedi. Lei porta le sue braccia al mio collo. I nostri corpi si avvicinano. La limonata continua senza esitare e con molta passione. Le avvolgo le mani attorno alla vita e d'istinto la sollevo. Lei in risposta mi avvolge le sue gambe attorno al corpo. Si è fatta prendere in braccio, io faccio un po' il figo a sostenerla ma non sono Tyson e con molta delicatezza la appoggio sul tavolo sopra i libri. Così non riuscirò a fare niente. Devo divincolarmi, stenderla e dare modo anche a lei di lasciarsi andare. Così esco dalla presa delle sue gambe, le prendo la testa ed appoggiandomi a lei la accompagno fino a sdraiarla sul tavolo. Perfetto! Senza mai interrompere il bacio le metto un braccio sotto le spalle, lei mi riprende al collo. Come immaginavo ha capito ed acconsente. Infilo l'altro braccio sotto le gambe, la sollevo e la sdraio sul divano. Non vedo l'ora di toglierle questi pantaloncini da pallavolista.
Con una mano le accarezzo la testa e la faccia, mentre con l'altra ripercorro il suo corpo facendo lo stesso giro di prima. Guancia collo spalla tetta. Vita. Qui le sollevo la maglietta e le accarezzo la pancia piatta. Che stupenda sensazione accarezzare una pancia piatta e poi scendere, infilare la mano dentro i pantaloncini, continuare dentro gli slip ed arrivare direttamente alla patatine senza incontrare nemmeno un pelo. Giulia è calda, è molto calda, e tanto bagnata. I pantaloncini sono strettissimi e non c'è posto per nessun movimento né per la mia mano, né tantomeno per le dita. Non mi resta che infilarmi dentro di lei. Entro senza nessuna resistenza. Giulia è aperta e non sta aspettando altro. Ha un sussulto ed emette un gemito. Il bacio si interrompe. Con la mano tengo la posizione. Ci guardiamo, il suo sguardo è diverso. Ora è più dolce, o più da porca?! Non lo distinguo. Ci guardiamo da molto vicini, ci sorridiamo e ci diamo dei baci a stampo. Lei mi toglie la mano dalle sue cosce, non sorride più e mi sposta indietro.
Cazzo no, perché?!? È già finita la festa? Io sono eccitato come un cavallo. Cosa è successo? Cosa ho fatto? Vorrei scoparla... Tra i mille pensieri negativi che in un secondo mi passano per la testa vedo lei che si sfila i pantaloncini insieme agli slip.
Rimango di sasso, mi sorprende togliendosi tutto in un solo colpo. In un attimo nella mia testa è spuntato il sole, sono scomparsi i cattivi pensieri e senza aspettare la richiesta in marca da bollo in un attimo mi denudo e rimango in maglietta ed infradito come lei.
Abbassando i boxer il mio palo rimane un attimo impigliato e poi rimbalza sull'attenti. Lei lo osserva sorridendo ma poi noto uno spunto di meraviglia dal suo sopracciglio. Senza che diciamo nulla si sporge leggermente dal divano, me lo prende in mano, lo accarezza delicatamente mentre si avvicina con la testa e lo prende in bocca. Allungo la mano e torno a toccarle dapprima il clitoride ed in simultanea faccio entrare ed uscire due dita dalla sua vagina.
Giulia è molto esperta e con la lingua lavora bene la mia cappella tenendola saldamente al caldo dentro la bocca, mentre con una mano mi sega con l'altra mi massaggia le palle. Vedo che gradisce parecchio il cazzo. Mi fa sentire bene e lui di tutta risposta si gonfia e si tende come un vanitoso.
Giulia è calda e bagnata, tanto in bocca, quanto tra le gambe. Ho la mano intrisa dei suoi umori. Ora le massaggio il clitoride con il palmo e gioco con tre dita, ma tenere fuori il mignolo non mi permettere di muovermi bene, allora riposiziono la mano, mi strofino esternamente sulle grandi labbra e riprendo a massaggiarle il clitoride con il palmo, mentre stavolta inserisco le quattro dita. Lei apprezza e gode si dimena col bacino allargando le gambe e sollevandolo, facendo leva sui piedi appoggiati al divano. Le piace molto e mi incentiva ad aumentare il coinvolgimento. Me lo fa capire mettendoci più foga nella sega che mi sta facendo ed aumentando l'intensità del pompino, mentre con l'altra mano non mi massaggia più le palle ma mi prende lo scroto e lo stringe sempre più. Inizialmente mi piace ed affondo il cazzo fino a farle venire dei conati di vomito, ma poi mi rendo conto, dalle spremute di palle che prendo, che è il caso di desistere. Mi sposto, mi avvicino e riprendo a baciarla in bocca ed a leccarle la lingua. Mi abbasso e mi sdraio sopra di lei, che mi agevola aprendo le gambe e mettendone una fuori dal divano. Ho il cazzo duro e spianato come quello di Lancillotto, appena mi avvicino alla sua figa mi sento risucchiare in modo del tutto naturale da quelle grandi labbra lisce. Lei emette un gemito e mi ritrovo a sbattere la cappella in fondo al suo utero con quanta forza ho. Lei è diventata un lago. Gode come una troia ed io le sto letteralmente sguazzano nella figa. Anch'io sto godendo come un maiale. Erano anni che non godevo così. Per tante porcate che facciamo io e mia moglie, alla fine la menata è sempre quella, qui invece ho trovato una ventata di freschezza, mi sento rinato, questa Giulia mi sta facendo sudare parecchio, mi sono sollevato con il busto per vederla godere. Giulia è decisamente bella, quante espressioni di godimento sul suo volto (cit.) e le mie mani le stringo forte la vita tirandola a me per sbatterla ancora più forte. Non capisco più niente, sto per venire
"ha ha Giulia vengo, vengo.. Vengooo"
Mi sfilo giusto in tempo, il mio cazzo teso si solleva e partono degli schizzi di sperma lunghissimi. Il primo le arriva fino sulla faccia, il secondo sulle tette e gli altri sulla pancia all'altezza dell'ombelico. Mi sdraio su Giulia ancora ansimante e ci baciamo appassionatamente soddisfatti.
Mi sono sporcato la guancia con lo sperma che aveva sulla guancia, ma non me ne sono accorto, e lei che quando ci siamo staccati con le bocche mi ha preso la testa tra le mani e mi ha leccato la sborra dalla guancia facendomelo proprio notare, alche anch'io le ho pulito la guancia con il dito e gliel'ho portato alla bocca. Lei me lo ha ciucciato e poi ha sorriso guardandomi maliziosamente e così siamo entrambi scoppiati a ridere, ci siamo alzati ed abbracciati. Anche la sborra che ha sul corpo si è spalmata al mio. Abbiamo deciso così di andare a farci una doccia insieme.
Mentre ci siamo lavati abbiamo scopato ancora una volta in piedi con l'acqua che ci scende addosso, lei appoggiata alla parete del muro e con la schiena ben inarcata. Io da dietro le tenevo una mano sulla tetta e con l'altra le sollevo la gamba. È stato bellissimo.
Tra me e Giulia è nata una complicità che mai avrei detto ed ora quando deve studiare o quando la spio dalla finestra o qualunque altro futile motivo sono diventate solo buone occasioni per scopare.



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