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Prime Esperienze

La scuola guida


di fedemio
09.01.2018    |    19.377    |    7 9.2
"Lui si blocca, è preoccupato, ma io gli salgo in braccio a cavallo del sedile, lo tranquillizzo, lo bacio e gli dico che lo amo e vorrei essere scopata da..."
Per i 18 anni i miei genitori mi hanno regalato l'iscrizione alla scuola guida per prendere la patente b. Ho già superato la teoria ed ora mi aspetta la prova pratica. Gianni è il mio istruttore di guida, un signore sui 40, li porta comunque bene. Castano leggermente brizzolato occhi azzurri, curato nel fisico e nell'abbigliamento e soprattutto molto simpatico. Uno sportivo. Uno che ti mette subito a tuo agio, non come i soliti vecchi quarantenni che se la tirano e ti guardano dall'alto in basso pensando che sei solo una ragazzina . Lui è anche uno che ti sa ascoltare. È divorziato. Credo di piacergli e sinceramente non vedo l'ora di andare a fare le guide con lui. A lui non piace l'aria condizionata e anche se fa molto caldo non suda, così giriamo con i finestrini abbassati. Quando partiamo mi sistema sempre con cura l'altezza del volante, mi regola il sedile, mi aiuta con la cintura di sicurezza, insomma mi coccola parecchio. È molto dolce. A volte mi sostiene nella guida mettendo le sue mani sulle mie mentre guido o mentre cambio le marce. Questa cosa mi fa sentire molto sicura e mi da molto piacere. Altre volte invece se freno troppo adagio o se non accelero abbastanza, mi aiuta facendo pressione con la sua mano sulla mia coscia. Io lo lascio fare perche mi insegna e perché mi piace sentirmi le sue mani addosso. Di solito facciamo un'oretta di guida nel primo pomeriggio, ma il giorno prima dell'esame decide di dedicarsi a me per tutto il pomeriggio. Mi fissa il solito appuntamento alle due e mi dice che guido finché non ha l'assoluta certezza che passerò l'esame. Io sono molto agitata per la prova, ma anche molto felice di passare il pomeriggio con lui. Sono comunque pensierosa perché consapevole che sarà l'ultima guida con lui. Mi presento martedì alle due in minigonna, non si sa mai. Ho qualche idea, ma non so come e cosa fare. Fa caldissimo. Lui mi fa i complimenti, dice che sono molto bella, che porto bene le minigonne, che ho un gran fisico. Sono molto eccitata e felice. Già quando salgo in macchina mi sento i suoi occhi addosso. Mi dice di partire guidando dove voglio e io, non a caso, girovagando, mi dirigo verso il parcheggio di un supermercato chiuso . Mentre andiamo fingo diverse sfrizionate costringendolo a tenermi la mano sulla coscia. Rompiamo così il ghiaccio. La sua coinvolgente simpatia rende tutto molto più semplice. Percepisco il calore delle sue mani e mi fa molto eccitare. Noto che con indifferenza, quasi per caso, ogni tanto mi stringe la coscia, mi solleva un po la gonna, cerca il contatto con la pelle, e con l'occhio sbircia continuamente le mie gambe ed anche un po' il mio seno. Mi guarda e mi parla mentre guido. Il suo viso lo scorgo rivolto a me, ma sento i suoi occhi sondare il mio corpo, dalla faccia, la bocca, il collo le braccia le mani, mi rendo conto che non sta tralasciando niente. Sentirmi così desiderata da lui mi fa inebriare. Non lo vedo più come un uomo, ma come un ragazzo più grande e più esperto. Avevo avuto un ragazzo coetaneo un anno fa, ma ci siamo messi insieme più che altro perché tutti i nostri amici si erano messi insieme. Non c'è stato niente di emozionante ed è durato anche poco, invece Gianni mi fa volare le farfalle nello stomaco. La situazione non cambia, Gianni è cauto, così mi dirigo alla rampa sul retro del supermercato che porta al secondo livello del parcheggio. È in ombra e non si vede dalla strada principale. Sento che ha voglia di me, devo fargli capire che anch'io lo desidero, devo sbloccarlo. Devo fargli sapere che lo voglio. Provo apposta qualche disastrosa partenza in salita. Lui appoggia entrambe le mani sulle mie coscie per aiutarmi a regolare frizione ed acceleratore. La sua testa è molto vicina al mio corpo. Io divarico le gambe e tutto in un attimo premo il freno bruscamente e lascio andare la frizione. La macchina si blocca di colpo e si spegne. Gianni ha un sussulto, lascia le mie gambe e tira il freno a mano. Io rimango ferma immobile ad aspettarlo con le minigonne un po' sollevate e le gambe leggermente divaricate. Lui senza proferire parola mette la sua mano destra sulla mia gamba destra e con la sinistra mi prende la testa. Io sono senza fiato. Sento la sua mano calda risalire l'interno coscia ed infilarsi sotto le minigonne e la sua testa avvicinarsi alla mia. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare. Si avvicina molto lentamente, sento arrivare prima il suo respiro e poi le sue labbra avvicinarsi alle mie. Mi emoziono. La sua mano ha raggiunto il bordo del mio perizoma. Mi eccito. Alla calura estiva si aggiunge il calore che emano. Sono eccitattissima, il mio perizoma inizia a trasudare quando sento le sue dita roteare sulla mia patatina. Intanto le sue labbra hanno raggiunto le mie e le nostre lingue si sono congiunte. Sto vivendo un sogno. Lo sento spostare leggermente l'elastico degli slip e farsi largo con le dita. La pressione dei suoi polpastrelli sul clitoride, le grandi labbra che si allargano, il liquido vaginale che defluisce, il piacere mi ha completamente coinvolta. Sento un dito farsi largo tra le mie piccole labbra. Non mi fa assolutamente male, capisco di essere pronta per lui. Sono vergine, ma mi sono toccata molte volte. Io lascio il volante, comincio ad accarezzargli la faccia, ha una pelle morbida e liscia, caldo ma non sudato. Gli tocco le spalle, le braccia, scendo dalla pancia ed inizio ad accarezzargli il pacco. È molto gonfio. E duro. Gianni si accomoda un po' e finché ci baciamo si slaccia cintura e pantaloni, li abbassa in modo da permettermi di prendergli in mano il cazzo. È molto diverso da come l'avevo sempre immaginato. Ho sempre immaginato un bastone inerte e freddo, ma con la mano lo tasto bene e riesco a farla scorrere su e giù tranquillamente. La cosa che più mi piace è sentire la pelle tesa intorno, sentire che è caldo, che reagisce al mio tocco. Lui mi ha fatto eccitare e bagnare tantissimo, la mia testa è su un altro pianeta e sentire che gli sto regalando le stesse emozioni mi fa eccitare ulteriormente. Gli sto baciando e succhiando la lingua e mimo gli stessi movimenti con la mano. Mi slaccia la cintura di sicurezza, si appoggia al sedile e mi accompagna la testa direttamente al cazzo. Apro gli occhi, lo voglio vedere. Wow è bellissimo, ha una cappella rosea molto grande, è lungo dritto. Il caldo rende tutto più coinvolgente. Non ne avevo mai visti dal vivo e non so esattamente cosa fare, ma d'istinto, ad averlo così vicino, mi viene da prenderlo in bocca, leccarlo e succhiarlo come facevo con la sua lingua. Non fa pressione sulla mia testa e non mi guida, mi lascia libera nei movimenti, devo fare del mio meglio. Mi metto seduta di fianco sul sedile e questo gli permette di riprendere a toccarmi la patatina da dietro. Lo sento accarezzare le mie natiche, ora mi ha rimesso dentro un dito, forse ha sentito che sono stretta. Entra ed esce sfiorando il clitoride. Sono bagnarissima. Ora è uscito e con il dito bagnato lo sento toccarmi il buchetto del culo. Mi irrigidisco un attimo in reazione spontanea, ma sono così concentrata a gustarmi il suo cazzo che mi rilasso e mi fido di lui. Lo lascio continuare. Intanto con la mano ha portato della saliva al mio culo e lo sento fare pressione sui bordi dello sfintere. Sta spingendo per entrare col dito. Io mi dimeno un po' e lo sento penetrare. È strano ma piacevole. Sento una forzatura. Non capisco. Nei video non sembra così impossibile. Mi sento secca e chiusa. Forse ho qualche problema? Mi irrigidisco. Credo che mi abbia sentita strana e così ha lasciato la presa. Mi mette di schiena sul sedile, mi sfila il perizoma e mi apre le gambe. Lascio il suo cazzo inumidito, mi solleva la testa dalle sue gambe e mi slinguazza con foga intanto con la mano ricomincia a farmi il ditalino. Sono apertissima. In questo momento sono disposta a tutto per lui. Si riappoggia al sedile della macchina ed io riprendo in bocca il suo cazzo. Sento che non sto facendo brutta figura. Lui porta entrambe le mani sulla mia patatina. Con una mi massaggia il clitoride e con l'altra riprende a giocare. Dentro fuori, dentro fuori, scivola benissimo. Lo sento strofinare sulle pareti interne. Sento un leggero bruciore, mi sento dilattare, credo che stia inserendo due dita o forse più. Forse tutta la mano, ma non voglio guardare, preferisco lasciarlo fare e continuare quello che sto facendo. Mi brucia ma mi piace. Sento il suo cazzo gonfiarsi ulteriormente e diventare durissimo. Sembra veramente che stia per esplodere. Trema, la cappella turgida mi riempie la bocca. Le sue mani aumentano il ritmo ed ansima moltissimo. Non so cosa fare. A me piace, a lui piace, io continuo. All'improvviso emette un gemito e sento un getto di liquido caldo e denso in bocca in un istante duemila cose per la testa. Sono riuscita a far venire un maschio! Ho la bocca piena di spermatozoi? come si diceva a scuola? o di sborra? come dicono le amiche? Mi piace? Mi fa schifo? Sinceramente non mi dispiace!! Mi fermo? Continuo? Ingoio? Sputo? Cerco di lasciarmi andare, seguire l'istinto e non pensare. Lui gode e non sembra calare d'intensità, meravigliarsi o preoccuparsi, vuol dire che devo continuare, che va bene così. Ho il suo liquido in bocca, è tantissimo, ho la bocca piena, non voglio fare figure o interrompere questo magico momento. Il gusto non è cattivo e poi nei film nessuno fa storie, decido di ingoiare e continuare a succhiare. Il primo degluttito è stato un po' difficile ad andar giù, perché era tanta e densa, ma è scesa. Credo mi sia scesa anche una lacrima ma non gli ho fatto capire che ho fatto fatica. Le altre gocce le mando giù mano a mano che me le mette in bocca senza trattenerle. Così è più facile.
Sto imparando ed ho un maestro che mi piace. In futuro devo ricordare di non trattenerla in bocca ma di berla direttamente man mano che sgorga. Avergli procurato tutto questo piacere mi ha fatta eccitare ancor di più. Sento di essere all'altezza di un quarantenne. Mi brucia la patatina, ma mi piace tantissimo. Non so con quante dita mi stia penetrando ma mi sento molto aperta e molto bagnata. Il suo cazzo ha iniziato a perdere consistenza, sono convinta di averlo svuotato completamente. Lo lecco ancora un po' e lo lascio riposare. Lui mi riprende la testa tra le mani e ricomincia a baciarmi con passione. Ci accorgiamo che ha una mano insanguinata. Ha realizzato di avermi sverginato ed io sono felice che sia stato lui a farlo. Lui si blocca, è preoccupato, ma io gli salgo in braccio a cavallo del sedile, lo tranquillizzo, lo bacio e gli dico che lo amo e vorrei essere scopata da lui. Lui mi dice che ora non è possibile perché l'ho completamente prosciugato, ma se aspettiamo una mezz'oretta prende una pastiglietta che gli fa riprendere vigore. La cosa è molto eccitante, decidiamo così di fare mezz'oretta di guida e poi ritornare li in quel nostro posticino segreto.
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