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Lui & Lei

Lo straordinario di fine mese


di fedemio
11.05.2017    |    12.224    |    5 9.5
"È andata per una visita di controllo..."
Ciao a tutti, oggi vi racconto quanto sto bene in ufficio. Mi chiamo Gianni e faccio l'impiegato commerciale presso una nota casa farmaceutica. L'ambiente è giovanile ed il clima cordiale. Sono sposato. Ho diversi colleghi maschi e femmine e con una in particolare abbiamo gli orari che coincidono. Abbiamo le stesse mansioni e ci dividiamo il lavoro. Solo che lei abita dall'altra parte della città. Sposata pure lei. Entrambi con prole. Lei è fiera ed orgogliosa del suo seno abbondante e non esita ad indossare camicette o magliette aderenti che ne esaltano le forme e che ogni tanto, mi fanno allungare gli occhi. Anche il suo giro vita ed il fondo schiena non sono da trascurare. E spesso mi faccio qualche fantasia sessuale, ma senza riscontro qualsiasi tentativo di approccio sarebbe come fare un salto nel vuoto... Parliamo di tutto e di più. Anche di sesso. E di come, per entrambi, la vita coniugale abbia affievolito gli entusiasmi. Di come, il matrimonio, spenga le fantasie sessuali. Ma non siamo mai andati oltre, fino a venerdì scorso.
Venerdì era il 30, fine mese. Le operazioni di fine mese si accavallano ed in due non ci teniamo dietro. Ormai è scontato che l'ultima settimana del mese si lavora fino a notte. Lo sappiamo noi, lo sanno le nostre famiglie e spesso è argomento di discussione. Questo mese siamo stati fortunati perché abbiamo potuto sfruttare la settimana intera senza l'interruzione del weekend e ci siamo portati avanti bene. Capita raramente che il fine mese coincida con il fine settimana.
Quel venerdì Giulia si presenta in ufficio con la solita camicetta scollata, gonne al ginocchio e morbide, non a tubino, e collant color carne. Mi dice che essendo avanti con i lavori ha fissato per il primo pomeriggio una visita dalla ginecologa, tanto avrebbe recuperato la sera. So di certo che quelle non sono collant ma autoreggenti e che le indossa per praticità quando va dalla ginecologa.
Ho sempre avuto delle fantasia sessuali sul sesso in ufficio e mi eccitano particolarmente le autoreggenti. Quel pomeriggio infatti non sono riuscito a concentrarmi. Ero eccitato e mi sono guardato qualche video porno che conservo nel cellulare. Verso le 16 Giulia rientra ed alle 16,30 tutti i colleghi se ne vanno. Rimaniamo noi due. Le chiedo com'è andata dalla ginecologa e mi dice che è tutto a posto. È andata per una visita di controllo. Io la prendo in giro, mi avvicino con la sedia mi appoggio alla sua spalla e le chiedo se è in cinta, e lei sbotta con un "ma va là! Non c'è pericolo" e io "bhe, cos'è? Tuo marito non fa i compiti a casa?" e lei " come tua moglie... " e contestualmente stando seduta rotea la sedia di novanta gradi e me la ritrovo rivolta verso di me, come tante altre volte era successo quando volevamo chiacchierare, solo che venerdì aveva le gonne e stando seduta le arrivavano ben sopra al ginocchio. Ginocchia che non tiene chiuse ma anzi le oscilla leggermente. Inevitabilmente mi cala l'occhio sulle sue cosce e lei riprende "....pensi che non me ne sono accorta che mi mangi con gli occhi?" Io mi sento leggermente in imbarazzo e d'istinto, invece di arretrare, rincaro la dose "in effetti sono indietro anch'io con i compiti!..." uno scambio di occhiate e due sorrisi "...ed ora sinceramente non so se guardarti le tette o sotto la gonna" Intanto allungo le mani, azzardo, il cuore pulsa come un forsennato, il sangue circola veloce e l'eccitazione sale. Allungo le mani, mi protraggo verso di lei e le prendo in mano le ginocchia. Il dialogo termina ed il silenzio è tombale. Quando la tocco la sento fare un leggero sussulto e le gambe divaricarsi sensibilmente. Mangio la foglia e raccolgo l'ennesima provocazione. Proseguo a divaricare le ginocchia, la gonna corta ma morbida si tende e con le dita inizio a risalire lungo le cosce facendo scorrere le mani sulle calze. Non mi infilo sotto la gonna ma la spingo in su intanto entrambi non ci stiamo guardando ma stiamo guardando cosa sta succedendo. Io sono eccitatissimo e sono sicuro anche lei. Arrivo a metà della coscia e come immaginavo trovo il bordo dell'autoreggente. Ora tutto diventa più facile. Continuo a salire con le mani ed a far salire la gonna arrivo a scoprire uno slip bianco e continuo a salire con le mani lateralmente sulle cosce fino ad abbracciarlo le natiche. Cerco di tirarla avanti verso di me tenendo con il piede la sedia. Lei ovviamente non scorre ma mi asseconda e porta avanti il bacino e si siede sul bordo della poltrona con le gambe praticamente aperte ed un po sdraiata, io le sfilo gli slip. Uno spettacolo. Neanche un pelo. Si era preparata bene per la ginecologa. Una patatina piccola dalla quale fuorieacono delle grosse labbra carnose che abbondano di carne, di caldo ed anche visibilmente bagnate. Ci appoggio sopra la bocca, mi inginocchio ed inizio a leccare con ingordigia. Giulia lascia i braccioli della sedia e mi appoggia le mani sulla testa facendo anche un po di pressione. Deve essere diverso tempo che non fa sesso. La vagina le si apre come un fiore. Io inizio ad inserire una, due dita e sento subito i segni delle due gravidanze. Leccando e bagnando il clitoride la carne si rilassa e si contrae ripetutamente ed io continuo ad entrare ed uscire. Metto anche il terzo e quarto dito. Rimane fuori solo il pollice che aiuta la mia lingua a sgrillettare il clitoride. Lei geme ed ansima. Con l'altra mano le dilato ancora un po' la patatina ed inserisco anche il pollice, entra a fatica, ma lei non esita, anzi spinge verso di me. Mi ritrovo con tutta la mano inzuppata dentro di lei fino al polso, rimane aperta e le escono fiumi di piacere che mi colano sull'avambraccio ed intanto continuo a leccare con foga. Anche la mia bocca è piena del suo sperma. Giulia sa di buono. La temperatura in ufficio è alle stelle. Aumento il ritmo, inizio ad entrare ed uscire senza alcuna resistenza. La vagina è completamente dilattata. Giulia inizia ad urlare gode come una maiala e le goccioline del sul liquido vaginale cadono a terra colando dal mio gomito. Nel frattempo, e per tutto il tempo, il mio cazzo sta per esplodere nei pantaloni. Dopo che lei viene mi blocca le mani e mi sposta la testa. Lei rimane ansimante sdraiata sulla poltrona a gambe aperte. Io mi alzo in piedi, mi slaccio la cintura, abbasso pantaloni e boxer e con la mano ancora umida di lei inizio a segarmi lentamente. Lei si mette seduta bene e me lo prende in bocca. Con una mano mi tiene il cazzo finché mi succhia la cappella e con l'altra mi massaggia le palle. Si infila tutto il cazzo in gola fino a farsi mancare il fiato, tossisce un paio di volte e ricomincia a fare dentro e fuori, su e giù per l'asta con la lingua e intanto le dita mi roteando attorno alle palle, scende e comincia a leccarmi lo scroto e poi scende ancora giù e poi su. Mi sta caricando di sperma. Ho le palle piene e lei lo percepisce. L'asta si irrigidisce, la cappella si gonfia, lei si chiude la mia cappella in bocca, con una mano aumenta il menage e con l'altra mi stringe forte con pollice ed indice come ad isolare lo scroto dal cazzo. Lo tira un po, io fremo, non resisto più, inizio a schizzarle sperma in gola e lei manda giù e beve e beve e beve come un'assetata che non ne ha mai bevuta, anzi come una che è proprio abituata a berne tanta e che le piace. Si sente che le piace, si vede. Con la mano mi svuota completamente lo scroto e con l'altra il canaletto del cazzo, apre la bocca e con la lingua da le ultime leccate alla cappella. A me non tengono più le gambe. Mi siedo. Lei si accomoda bene sulla sedia. Ci guardiamo entrambi soddisfatti e cominciamo a dire cazzate del tipo che abbiamo fatto i compiti, che abbiamo cenato che bella settimana di lavoro eccetera poi ci vestiamo ed andiamo in bagno a sciacquarci prima di riprendere il lavoro molto più complici di prima



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