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Lui & Lei

La ex compagna delle superiori


di fedemio
26.09.2016    |    9.686    |    0 9.4
"Gianni mette in ammollo lo zafferano e butta il riso..."
Ore 17,30. Piove ed è già buio pesto. Oltre al traffico dell'ora di punta si aggiunge il popolo di lavoratori scooteristi che da una settimana è costretto ad usare l'automobile per le avverse condizioni atmosferiche. La colonna d'auto a due corsie si muove lenta e sinuosa per la tangenziale. C'è qualche disperato che continua a spostarsi dalla coda interna a quella esterna e viceversa con l'intenzione di guadagnare posti in colonna e tempo. Tutto sommato Gianni non si lamenta: ha la sua auto nuova, comoda e parca nei consumi. Tanta fretta di arrivare a casa non c'è l'ha. Da due anni vive da solo e i lunedì sera non organizza quasi mai niente, poi con questo tempo il programma della serata è zapping in TV o sul pc alla ricerca di contatti su siti d'incontri online. Al momento Gianni è single ma non ha cambiato idea: il suo interesse per la patata è sempre una priorità.
Intanto nell'autoradio le canzoni si susseguono. Ogni tanto un wzapp e la lenta marcia verso casa procede. Guardando un po' a destra e un po' a sinistra si accorge che nella corsia alla sua sinistra c'è una mano al finestrino che pulisce il vetro in modo strano. Esita un momento e vede che quel gesto altro non è che una mano femminile che lo saluta. Vedendo la faccia incupita e curiosa, la ragazza accende la luce nell'abitacolo. Gianni riconosce la sua ex compagna delle superiori Giulia. Anche lui le sorride e le fa ciao con la mano. Non c'è il tempo di fare altro che Gianni deve avanzare più rapidamente per seguire la colonna. Poco dopo la sua fila di auto rallenta ed avanza quella nella corsia di sorpasso. Gianni segue con lo sguardo dallo specchietto e vede Giulia che arriva e si affianca nuovamente. Prepara il finestrino un po abbassato, e Giulia se ne accorge e lo abbassa anche lei, ma a causa della pioggia e del rumore del traffico hanno giusto il tempo di dirsi in simultanea "come stai?" e sempre urlando uno sull'altro "bene grazie" ma il dialogo si è subito concluso per qualche decina di metri. Le colonne avanzano continuamente ed alternativamente, un po' avanza una ed un po' l'altra. Si stanno riaffiancando Gianni si prepara col finestrino abbassato, perché fuori continua a piovere, si sta avvicinando a Giulia che nel momento del passaggio affiancato gli strilla "chiamami!" e gli lancia una palla di carta dal finestrino.
Questa combinazione di eventi intriga gli animi dei ragazzi che hanno qualcosa di inaspettato da fare durante il viaggio. Gianni raccoglie la pallina e dentro c'è il numero di telefono di Giulia. La chiama utilizzando il vivavoce integrato dell'auto. Giulia aspetta un cenno dal cellulare appoggiato sulla gamba. Arriva la chiamata dal numero non memorizzato.
"ciao Gianni, sei tu vero? come stai?"
"ciao Giulia, si si, sono io! Io tutto bene dai, te com'è? È un tot che non ti vedo, che fine hai fatto?"
"bene dai, dall'università mi ero trasferita a Vicenza, ora sono qui per le feste. Tu che fai di bello? Gli altri? Vi sentite?"
"sapevo che convivevi e che stai a Bologna. Ne abbiamo parlato alla cena di classe. Ci troviamo una volta all'anno. Qualcuno si è sposato, qualcuno ha figli, qualcuno è ancora in cerca come me..."
"ma dai non ci credo che sei single. Sei sempre stato pieno di donne..."
"pieno no, ma... Haha vabbé... E tu? Hai figli?"
"no, convivo da anni ma lui non vuole saperne di fare figli e così siamo un po' in crisi. Anche per questo sono qui in vacanza da sola. Sono dai miei"
"ma dai che storia... senti che dici se facciamo un ape?"
"grazie adesso non posso sono già in ritardo ma se vuoi ci vediamo per una pizza"
"facciamo che vieni da me stasera quando ti liberi, abito solo e ci riguardiamo un po di vecchie foto"
"benissimo, io porto del vino vicentino"
"buono!......" Gianni è accomodante nei confronti di Giulia, ma ha qualche perplessità sulla qualità del vino vicentino.
La conversazione prosegue con i saluti e le indicazioni per raggiungere la sua casa.
Gianni e Giulia a scuola avevano della simpatia, ma non hanno mai approfondito la loro conoscenza. Vuoi perché Gianni era sempre impegnato in altre avventure sentimentali, vuoi perché Giulia aveva il morosetto storico da seguire, quello che si era portato dalla terza media e che avrebbe lasciato al primo anno di università.
Gianni ha un paio d'ore per preparare casa, cena e lui stesso. Inizia la corsa. Lui non ha mai approfondito quell'amicizia anche perché non c'era stata l'occasione, ma adesso i tempi erano maturi, l'occasione favorevole e la serata sarebbe stata buona per provare a recuperare. Gianni prepara una cenetta easy, un antipastino di tramezzini e patatine, un risottino allo zafferano ed un tortino gelato come dessert. Una bottiglia di spumante ed una d'acqua.
Giulia riesce a fare quello che doveva, corre a casa, racconta ai suoi che ha rivisto dei compagni di scuola e dice che andrà a cena con loro senza entrare troppo nei dettagli. Giulia è in crisi col convivente ma di fatto è ancora legata a lui. E sia lei che i suoi genitori stanno soffrendo per la situazione della figlia che ancora non è sposata. Loro non credono nella convivenza. Per questo non vuole aggiungere altri motivi di preoccupazione e non dice di Gianni.
Anche per lei iniziano le corse. Nonostante con Gianni non ci sia mai stato niente di intimo, non voleva apparire come la classica donna depressa che si trova a piangere dei suoi drammi sulle spalle altrui. Giulia durante questa vacanza deve capire cosa fare della sua vita e svagarsi un po. Si prepara, un abbigliamento carino, più comodo che provocante, un filo di trucco ed una spruzzata di profumo.
Con soli 5 minuti di ritardo il campanello di Gianni suona. È Giulia con la borsetta e la bottiglia di vino.
Gianni la fa accomodare e spogliare. Approfitta del movimento per 'pesare' l'amica, seno fianchi... Sembra tutto ok, anzi, la ricordava un po più abbondante. Meglio così. Finché Gianni appoggia la giacca anche Giulia osserva come si presenta Gianni dopo anni. Lo ricordava un po più goffo. Meglio così! I ragazzi si scambiano tre baci di rito. Gianni apprezza il profumo di Giulia e la stringe in un avvolgente abbraccio. Non le risparmia i complimenti e Giulia li riceve con piacere. Questo permette di rompere subito il ghiaccio e saltare i convenevoli del caso. Gianni mette in ammollo lo zafferano e butta il riso. Aprono lo spumante ed inizia l'aperitivo. Tra una chiacchiera e l'altra ogni tanto Gianni aggiunge del brodo e gira il riso. La serata si svolge in maniera molto confidenziale con i ragazzi a tratti seduti a tratti in piedi, a volte al tavolo a volte si seguono in cucina chiacchierando, mangiando gli stuzzichini e bevendo spumante. Sono cresciuti, ma come succede con gli amici di adolescenza, il clima tra i due è molto informale. Arriva il riso e Gianni apre il vino. Perplessità confermate. Non fa schifissimo, è bevibile, anche se la componente alcolica si sente in maniera squilibrata. Il sapore ed il profumo dello zafferano emergono e salvano la cena. Dopo le chiacchiere sui trascorsi scolastici iniziano a raccontarsi cosa hanno fatto delle loro vite in questi anni. Ascoltano e raccontano.
I vini, la serata di ricordi, i racconti a tratti trasgressivi, il riscaldamento sopra la media, lo zafferano noto afrodisiaco, fanno venire caldo a Giulia, che si toglie il maglioncino e rimane in camicetta.
Giulia si ricorda bene di quel Gianni che alle superiori era tanto esuberante, simpatico con tutti, sempre al centro dell'attenzione, un protagonista della classe. Non bellissimo, ma molto meglio di tanti altri. Un bel ragazzo, non conteso, ma sempre con una morosa al suo seguito. Un ragazzo che in più di un'occasione si era 'avvicinato' allo stuzzicare gli ormoni di Giulia, ma senza nessun seguito, in quanto lei era già distratta. E quelle domande che ogni tanto si poneva, ora le girano per la testa... Ma cos'ha di speciale questo Gianni? Cosa farà mai alle donne? Che tecnica usa? Che segreto nasconde?
La serata passa ed il riso ed il vino finiscono. Riprendono lo spumante da bere e poi passano al dessert.
Dai racconti di vita vissuta si passa a quella attuale. Giulia racconta che fa sesso col compagno, ma non proprio regolarmente, non usa il preservativo ed il suo uomo si rifiuta di venirle dentro. Gianni spontaneamente sbotta con un "e dove viene?"
"Guarda Gianni, in qualunque posizione lo facciamo, quando è ora di venire lui si stacca da me, si sdraia e con le mani si prende le palle e le tira indietro indietro verso il culo, secondo me si mette anche le dita nel culo, si mena forte l'uccello e si viene sulla pancia e sul petto sporcandosi tutto"
"e a te zero?"
"zero. Anzi spesso devo finire da sola anch'io"
Gianni sperava di trasformare un lunedì generico medio scarso in un lunedì speciale e la piega che avevano preso i discorsi della serata gli avevano stuzzicato l'appetito sessuale. Ogni tanto allungata l'occhio sul seno di Giulia ed andava a curiosare tra le fessure della camicetta. Aveva il cazzo duro. E allo stesso tempo Giulia si era molto aperta a Gianni. Gianni aspetta qualche cenno di Giulia per lanciarsi tra le sue cosce e Giulia allo stesso modo aspetta una richiesta, più o meno palese, di Gianni. Decide quindi di prendere l'iniziativa è in modo molto velato lancia un segnale a Gianni. Durante una risata da seduti, tentenna un po e si lascia andare tra le braccia di Gianni che ancora la abbraccia e le da un bacio sulla testa. Aspetta qualche secondo e per rimettersi seduta appoggia una mano sulla coscia di Gianni, molto in alto vicino al suo pacco. Abbastanza vicino da sentire la tensione nei sui pantaloni dovuti al pacco ancora duro. Gianni ha il piccolo sussulto che aspettava, uno squilibrio nella mente, le prende la mano e la tiene nelle sue mani, i due si guardano e lei dice "finalmente" e sposta la mano un altro po' sulla coscia verso il membro di Gianni. Il fallo si gonfia un altro po', ma non riesce a distendersi perché è costretto nei pantaloni. Percependo il movimento della mano di Giulia, Gianni le appoggia la mano sulla sua patta dei pantaloni, le teste si avvicinano, gli occhi si chiudono e le labbra si appoggiano e si aprono. Le lingue si cercano si aggrovigliano, si consultano, si incontrano e si scontrano. Il bacio è lungo passionale e coinvolgente. Le mani di entrambi sono sui pantaloni di Gianni, sul pacco duro ma bozzo. Giulia comincia ad accarezzarlo e Gianni si slaccia la cintura, il bacio continua e Gianni inizia a sbottonare anche i pantaloni, Giulia prosegue l'accarezzamento infilando la mano nei pantaloni appena aperti, tra i pantaloni ed i boxer. Finalmente prende coscienza delle dimensioni del cazzo di Gianni. Rimane piacevolmente sorpresa. Fa un semplice movimento infila la mano nei boxer e glielo raddrizza. Quel pezzo di carne duro lungo caldo e decisamente già bagnato in punta fanno sciogliere definitivamente Giulia. Gianni si abbassa i pantaloni ed i boxer e lei comincia a segarlo, mentre con una mano le massaggia le palle come le faceva sempre fare il suo compagno. Le palle le riempiono tutta la mano. Si sente un po' come la protagonista dei cartoni animati quando i banditi soppesano i sacchetti di monete facendoli saltellare un palmo della mano. Un bel sacchetto, gonfio, pieno e l'interno due bei coglioni grossi da far ballare. Nell'altra un bel cazzo, molto più grosso di quello del suo ex delle superiori ed anche di quello del suo attuale compagno. Quello era certamente il cazzo più grosso che lei avesse mai avuto tra le mani. La punta del dito medio non riesce a chiudersi e toccare la punta del pollice finché lo stringe e continua a segarlo su e giù. Anche la lunghezza è ragguardevole. Almeno due volte e mezzo la mano di Giulia. Quel grosso cazzo ha scatenato la fantasia di Giulia e si sente un forte calore tra le cosce. Caldo e umido. Gli slip le cominciano ad andare stretti. Vorrebbe levarsi gli abiti di dosso, ma le dispiace togliere le mani da quel bel pezzo di carne. Sta baciando Gianni ma intanto fantastica su come sarà bello quel grosso cazzo da vedere e da stringere tra le cosce. La sera continua ed anche il bacio. Gianni invece le ha già tolto la camicetta e le massaggia le tette nel reggiseno. Le loro bocche si staccano e Giulia risponde in modo del tutto naturale al richiamo di quell'uccello. Si abbassa e finalmente lo vede, lo guarda lo desidera e lo prende in bocca. Tiene la cappella in bocca ferma e con la lingua pulisce la cappella dal liquido prespermatico che era fuoriuscito. Il sapore le dà alla testa. Le mancava quel sapore unico di sesso. Meglio di qualunque vino, meglio di qualunque alimento. Poche gocce ma già filamentose dense e leganti. Dolciastro, non salato. "mmm" geme Giulia mentre segando Gianni gli preme con il polpastrello del pollice lungo il canale uretrale quando ritrae la mano in direzione dalle palle al grande, poi riascende rilassando il pollice e così via come a voler spremere e vuotare il cazzo di tutto le goccioline che sono partite dalle palle e si sono fermate lungo il canale.
"wow Giulia che bocca calda che hai" le slaccia il reggiseno, le prende bene in mano le tette e giocherella con i suoi capezzoli. Anche da giovane Giulia è sempre stata ben messa di seno, ora è dimagrita, ma quel seno è rimasto uguale. Si sfila completamente i pantaloni mentre Giulia continua il pompino. Ora anche la testa sale e scende e la cappella e buona parte del cazzo di Gianni spariscono nella sua bocca spalancata per la dimensione del gingillo. Gianni è seduto con le gambe aperte e Giulia inginocchiata ai suoi piedi consuma un magistrale pompino. Gianni si spoglia completamente nudo con la sua bella ex compagna ancora inginocchiata a stringergli le palle ed a fargli una sega nella sua calda bocca. Gianni è molto carico. Nello scroto si è prodotta una notevole quantità di sborra per lei. Giulia lo sta percependo e sta godendo si questo. Giulia sta recuperando tanto sesso represso in lei. La tanta voglia di cazzo che il suo compagno non riesce a soddisfare. Aveva proprio bisogno di cambiare cazzo. Il suo compagno le aveva fatto passare la voglia. Ora ha la necessità di stimoli nuovi. E Gianni glieli sta procurando. Un bel cazzo risolve molti problemi di corpo e di testa. È un rimedio naturale a molti mali. Gianni prende Giulia dalle braccia e la tira delicatamente per invitarla ad alzarsi. Giulia si alza.
Gianni "spogliati"
Giulia si lascia cadere tutto a terra e rimane nuda, bella, davanti a Gianni sempre seduto e col cazzo duro e bello diritto fin sopra l'ombelico.
"vieni qui"
Giulia non se lo fa ripetere due volte e sale sopra Gianni, riprende a baciarlo. Lui la prende fai fianchi per guidarla, lei dice "lasciami stare porco", gli mette la lingua in bocca e riprende a baciarlo. Si attacca alle sue spalle e lentamente ma con decisione scende a smorza candela sul grosso cazzo. Ruota un po il bacino a cercare con le grandi labbra della vagina il glande: lo trova e scende ancora quel poco che basta per sentire la grossa cappella appena puntata sulla sua figa. Aperta e bagnatissima. Gianni è eccitatissimo. Fa fatica a resistere. La vorrebbe scopare, ma si fa sopraffare da Giulia. Che anche se ha avuto solo due ragazzi, a letto si sta dimostrando meglio di tante sue ex. Gianni con la cappella in quella posizione, ne dentro ne fuori, percepisce le pulsazioni di Giulia dalle sue grandi labbra appoggiate che stanno trattenendo il suo bel cazzo. Sente il calore che quel corpo emana, la sente molto bagnata. Non ha una vagina molto larga, ma sembra molto accogliente e ben disposta a farlo godere. Giulia stringe le mani al collo di Gianni ed inizia a stringerlo. Più stringe le mani e più apre le gambe e si abbassa, bacia, mugola ansima, e giù ad abbassarsi ancora un po' di più.
Ora Giulia capisce cosa aveva di speciale quel suo compagno di classe. Giulia scende lentamente e si lascia divaricare. Lei è molto bagnata. Il cazzo scivola bene ma scorre lento. Giulia è stretta e quel bastone tra le cosce le sta veramente aprendo nuovi orizzonti. È ormai entrato quasi tutto. Giulia comincia a stantuffare l'amico. Sempre più con foga. Più salta e più si bagna, più si bagna più entra e più si apre e più gode. Gianni non avrebbe mai pensato che la sua ex compagna fosse così in calore, così cagna sotto le coperte. Gianni non resiste più e ad ogni affondo di Giulia lui spinge di bacino. È arrivato in fondo è questo provoca un'ulteriore piacere a Giulia. Gianni sentendo che lei sta per avere un orgasmo comincia a picchettarla, le pareti della vagina si allargano e contraggono "mmm....mamm..mmm....aaaahhhh..." Giulia ha l'orgasmo ed innonda di piacere Gianni "si Giulia godi, senti come ti piace" e pam pam pam di bacino a spingere fino in fondo e lei gli stringe forte la testa al suo petto, quasi soffocandolo tra le grosse tette "si Gianni sto per venire un'altra volta, continua... continua.... Aaahhh....siiiii si si si Gianni sono tua prendimi"
Gianni continua imperterrito a ritmo serrato, le sue palle stanno per esplodere di piacere, un'intera armata di spermini impazziti sbattono sulle pareti dello scroto furiosamente in attesa di incanalarsi ed uscire in massa. Giulia sta godendo come una pazza con quel cannone che la stantuffa e le percorre la vagina strofinano dalle piccole e arrivando a riempirle l'utero.
Giulia con le mani allontana la testa di Gianni dal suo petto spingendolo all'indietro, lo fissa ansimante e mugolante, gli tiene la mano sinistra appoggiata alla guancia. Lo fissa ancora con lo sguardo assatanato di chi ha goduto come non mai in vita, rossa sulle guance e negli occhi, sferra due ceffoni sulla guancia di Gianni e gli dice "continua porco! Fammi godere, fammi sentire di cosa sei capace"
Gianni incassa i sonori ceffoni con sorpresa e crescente eccitazione, una fitta tra le palle dà la spinta decisiva alla cappella di Gianni che si apre, prende di peso Giulia dai fianchi, se la sfila dal cazzo pulsante e la getta in un batter d'occhio al suo lato. I due ceffoni hanno provocato a Giulia il terzo orgasmo sentendo di aver scatenato gli ormoni di Gianni. Appena accasciata con impeto al suo fianco, afferra con entrambe le mani la nerchia villosa e si lancia con la bocca aperta sulla nuda cappella facendola scomparire nuovamente nella sua bocca. Una copiosa sborrata la innonda. I primi schizzi prendono direttamente la gola, mentre i successivi non riesce e li trattiene, le riempiono le guance. Giulia è riuscita a non perdere nemmeno una goccia del prezioso nettare e continuando a pompinarlo con la bocca piena di sperma ingoia piano piano anche il reasto. Gianni sta letteralmente godendo come un maiale nella bocca della sua ex compagna di scuola "siiiiiii godi troia" le urla e con le mani le afferra la testa premendola sul cazzo. La bocca di Giulia è ancora piena dalla grossa fremente cappella che ha scaricato una quantità abnorme di spermatozoi direttamente nella gola di Giulia. Giulia mena con insistenza quella bestia di cazzo che l'ha fatta godere tanto. Ingurgita, si sazia e si rallegra per la piega felice che ha preso la serata. Ne aveva proprio bisogno. Era tanto che non si sentiva veramente donna. Era tanto che non si trovava un vero uomo tra le mani.
Giulia si rimette seduta a fianco di Gianni continuando un lento massaggio al suo cazzo. Lui le afferra la testa e la bacia ripetutamente ma del suo sperma non ne trova nessuna traccia, nemmeno il retrogusto "buono" dice Giulia "sei bravo"
"anche tu. Che bella serata che ne è uscita..."
I due si lasciano andare a delle reciproche coccole.
Giulia si china sul cazzo di Gianni che si sta rilassando e spremendolo forte fa uscire le ultime goccioline che erano rimaste nell'uretra. Succhia anche quelle, si rivolge a Gianni e risponde "Tu devi essere mio. Non ti lascio scappare"
I due si sdraiano e rimangono abbracciati.
Giulia non rientra a casa e fanno l'amore altre due volte durante la notte. Arrivano al mattino con Gianni prosciugato di tutte le sue energie, ma la sveglia puntualissima alle 7,00 suona...
Si svegliano, sono tutti e due nudi e aggrovigliati nel letto a due piazze di Gianni. L'odore dell'aria è coerente con l'attività notturna che c'è stata. Le loro facce pure! Si guardano, si abbracciano e si baciano. Di sperma non vi è traccia né sul letto né sui loro corpi. Giulia si è sfamata. Probabilmente ha trovato l'uomo che cercava. Le risposte alle sue domande.
Gianni "buongiorno amore mio"
"ciao tesoro"
"devo andare al lavoro, starei qui tutto il giorno"
"lo credo... Vai pure Gianni, ci rivediamo stasera"
"non vedo l'ora. Mi piaci molto vorrei conoscerti meglio"
Giulia con la fatidica domanda "ma a te piacciono i bambini?"
E Gianni "con te mi piacerebbe farne almeno un paio"
Giulia brilla, e i suoi occhi riprendono luce "non capisco perché il mio compagno non voglia averne con me"
"Sai Giulia, da quel che mi hai raccontato e da quello che ho provato con te, qualche dubbio mi è venuto"
"anche a te vero? Anch'io...."
"già.... Credo che le dicerie sul vizietto che hanno i vicentini siano fondate...."
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