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Lui & Lei

Baby sitter troia


di fedemio
22.02.2019    |    30.963    |    15 8.8
"Sento che stando seduto incalza il ritmo, affannato mi chiede se uso protezioni, gli dico di sì di lasciarsi andare..."
Mi chiamo Giulia e sono una studentessa universitaria di 20 anni
Sono bella e con un bel fisico. Occhi azzurri e capelli castani fino alle spalle. Per mantenermi gli studi faccio la baby sitter e studio quando i bambini dormono.
Mi piace apprendere ed ho anche dei buoni risultati. Riesco a mantenermi con l'astuzia e ad ora sono economicamente indipendente.
Ho tenuto diversi bambini partendo da quando ero alle scuole medie ed ho acquisito una bella pratica.
Il bimbo che sto tenendo in questo periodo ha una famiglia agiata. Lei è insegnante alle superiori e lui lavora in proprio ed è anche consulente di una importante azienda. Sono una bella coppia, che non si fanno mancare nulla.
Lui, Gianni, è alto, moro, palestrato e con una bella auto grande.
Un bel tipo, peccato che lo vedo poco.
Sono sicura che ci farei un bel po' di soldini con questo fico! Negli anni ho imparato a prendere soldi dalle mogli di giorno e dai mariti di notte, a studiare finché lavoro, ed a godere parecchio.
Ho acquisito la fiducia di leied ora mi sto lavorando lui. Le poche volte che lo vedo ho gli regalo sorrisi ammiccanti ed ho notato che li ricambia, ma senza sbilanciarsi. Se vesto un po' scollata o sculetto un po' camminando, sento il suo sguardo addosso.
Lunedì la moglie mi chiama e mi chiede se il giorno successivo posso andare a tenere il piccolo verso le 14 perché lei è via tutto il giorno e suo marito deve uscire a quell'ora.
Decido che il momento è perfetto.
Mi presento alle 13,30 in minigonne. Lui è in casa, con la tuta addosso pronto per uscire e mi ringrazia di essere venuta per tempo in quanto lui deve andare a fare un paio d'ore di footing. Appena mi apre io mostro il mio sorrisetto da furbetta e varcando la soglia di casa mi ci strofino un po' ma in modo assolutamente innocente. Andiamo subito dal bimbo, lo prendo in braccio piegandomi a 90 gradi e sento i suoi occhi curiosi seguirmi. Mi avvicino al suo papà appoggiando la mia schiena al suo petto e sollevando il bimbo in modo da mostrarglielo. Sento che gradisce e gli chiedo se il bimbo ha già mangiato. Mi dice di no, ma che ci dovrebbe essere tutto pronto. Ci avviciniamo al frigorifero ed infatti tutto è pronto. Appoggio il bimbo nel seggiolone ed inizio a preparargli da mangiare. Lui, Gianni, mi dice che deve andare. Io gli scandisco il mio programma del pomeriggio: pappe fino alle 14,30 e nanne fino alle 16,00. Ci salutiamo. Lo vedo un po' sulle sue, io ancora un sorrisone e lo apostrofo con un 'a presto'.
Tutto procede come previsto, ma alle 14,45 quando il bimbo già dorme ed io sono sul divano a studiare sento una chiave girare nella porta. Mi avvicino per vedere chi è. Gianni è già tornato dal giro! Non è nemmeno sudato.
Credo che dei dolci sorrisi abbinati ad una gonna corta siano la chiave per far risvegliare il testosterone anche al più freddo degli uomini.
Gli sorrido e lo faccio entrare stando ferma sulla porta. Mi dice di aver preso uno strappo e di non riuscire a correre.
Mi passa molto vicino ed io mi strofino ancora un po'. Gli dico che ha fatto bene a tornare a casa, così mi occupo di lui finché il bimbo dorme. Lui mi dice che sperava che il bimbo stesse già dormendo.
Mangio la foglia e tra un po' mangerò anche lui.
Avverto fortissima la sua voglia di passerina. Si siede sul divano ed io mi butto in fianco, mi lascio cadere, la gonna svolazza e finisco sulla sua mano. Ora è in trappola. Lo vedo un po' imbarazzato, ma ho voglia di farmelo. Io comunque non dico niente e nemmeno lui. Gli trattengo la mano sotto il sedere, credo abbia realizzato che ora si fa festa. Confido anche sia ben dotato e già eccitato perché il bozzo che si intravede sulla tuta non dovrebbe essere aria! ho solo il perizoma sotto la gonna, mi avvicino con la faccia alla sua chiudiamo gli occhi ed iniziamo a baciarci, mi spingo più a lui, sollevo un po' il sedere e la sua mano non si stacca, anzi, inizia a roteare sul mio bel culetto, si infila nel perizoma ed inizia a sditalinarmi. Io come sempre divento calda e bagnata all'istante. Gli metto le mani sulla tuta e gli prendo il mano il cazzo. È molto duro come immaginavo, mi chino, abbasso i suoi pantaloni ed inizio a leccarglielo. Glielo meno e contemporaneamente gli faccio un bel pompino. Lo sento gemere mentre continua a penetrarmi con le dita. Mi dice "Giulia mi piaci, vorrei..." non gli faccio finire la frase, lui crede che sia per l'impeto della passione, in realtà è che non mi interessa. Voglio scoparlo e prenderli i soldi.
Gli metto la lingua in bocca e gli salgo sopra a cavalcioni. Mi sposta un po' il perizoma e mi allarga le grandi labbra, ma non serve, il suo grosso cazzo dritto è entrato tutto in un colpo dentro di me. Lo sento forte e lo cavalco con maestria. Mi sfila maglia e reggiseno. Mi strizza le tette ed io continuo con lo smorza candela.
Lo sento godere e pure io sto godendo, sono già venuta un paio di volte. Sento che stando seduto incalza il ritmo, affannato mi chiede se uso protezioni, gli dico di sì di lasciarsi andare. Nemmeno il tempo di finire la frase e mi dà dei colpi secchi. Il suo sperma mi innonda la vagina, vengo un'altra volta insieme a lui. Diminuisco le battute in modo da farlo venire bene fino all'ultima goccia, e roteo il bacino sul suo cazzo. Lui mi dice "wow Giulia, che bello fare l'amore con te". Io gli sorrido e lo bacio a mo di fidanzatina. Gli riapondo "è stato bellissimo anche per me. Mi sei piaciuto dalla prima volta che ti ho visto, ma non potevo rischiare di perdere il lavoro" e lui mi risponde che anch'io gli sono piaciuta da quando mi ha visto. Ed anche lui aveva paura delle conseguenze vista la sua situazione.
"dobbiamo fare in modo da non metterci nei casini" mi dice "e trovare il modo di vederci più spesso"
"magari Gianni" ed inizio la recita "io non ti creerò problemi con tua moglie, mi rendo conto che le cose sono complicate e c'è un figlio di mezzo. Quel che è successo tra di noi rimarrà un nostro segreto, ma c'è un problema che devo dirti. Non l'ho ancora detto a tua moglie. Purtroppo con questo lavoro non riesco a mantenermi, dovrò trovare qualcos'altro"
Lui sgrana gli occhi mi prende la testa tra le mani e ci baciamo appassionatamente "no Giulia, aspetta non prendere decisioni affrettate. Posso aiutarti" ed intanto continuiamo a baciarci ed a toccarci. È cotto. Non mi lascia neanche il tempo di avanzare richieste, fa tutto lui. Se vuoi puoi trasferirti in un appartamento dell'azienda dove collaboro. È qui vicino. È un bilocale carino, ma almeno non pagheresti l'affitto. "davvero Gianni? Sarebbe bellissimo. Potremmo vederci tutte le volte che vorremo."
"si Giulia"
"Dobbiamo fare in modo di non innamorarci, siamo in una situazione che non possiamo permettercelo"
"è vero Giulia ma tu mi piaci molto, vorrei stare con te, ma non è possibile"
Io torno all'attacco. "L'affitto da non pagare sarebbe veramente un bell'aiuto Gianni, devo pensarci e farmi comunque i conti perché con l'università la macchina ecc ho tante spese"
"non preoccuparti Giulia, col mio lavoro dispongo di liquidità che non transita dalla vista di mia moglie. Quando vengo a trovarti ci penso io."
È fatta. Dopo questa inizio a baciarlo nuovamente, scendo con la mano a cercare il suo cazzo ancora barzotto. Lo meno un po'. Lui continua a toccarmi, io gli bacio il collo, mi sposto e scendo a fargli un pompino. Il suo cazzo torna duro in un attimo, ha un buon odore di sperma che nel frattempo gli si è seccato addosso. Glielo lecco bene, il suo sapore mi invade la bocca e lo faccio tornare splendido. Torno sopra a cavalcioni e mi faccio penetrare ancora. Il suo sperma dentro la mia vagina dalla scopata di poco prima inizia ad uscire dappertutto e senza che io faccia nulla lui si alza in piedi tenendomi in braccio sostenuta dalle gambe. Il cazzo è ancora dentro. Si sposta dal divano e dal tappeto. Io gemo di piacere mi scopa così in piedi, poi di avvicina al tavolo e mi ci siede sopra, mi sdraio di schiena ed appoggio le caviglie sulle spalle. Lui mi afferra il bacino ed inizia a sbattermi con quanta foga ha in corpo. Ripete più volte il mio nome ed io il suo. Gli stringo i polsi, godo ripetutamente e lui mi viene ancora dentro. Siamo entrambi molto appagati, ma ci accorgiamo che è tardi! Sono le 16,20. Ci precipitiamo nei due bagni a lavarci e sistemarci poi corro a svegliare il bambino. Dopo un po' arriva anche Gianni, mi si avvicina accarezza il bimbo è mi da un bacio sulla guancia, e mi dice "devo andare, tieni Giulia, questi sono per te. Ti prego di accettare la mia proposta" e mi allunga due banconote da 50 euro.
"bhe Gianni, cosa devo dire... Grazie mille. A queste condizioni come posso rifiutare. Sei un conquistatore"




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