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Dedicato a Musa inquieta


di geppettino2003
01.01.2011    |    14.610    |    1 6.9
"Assumi la stessa posizione sul divano, questa volta resa più comoda dalla mancanza di costrizione che gli indumenti inizialmente ti procuravano..."
Le dita, lente, languide, si dilettano con il sottile filino d’oro che cinge la tua caviglia. Le gambe raccolte sul divano, leggi un libro in attesa che lui, liberatosi dall’ennesima riunione, passi a prenderti per una cenetta intima, a lume di candela, in quel ristorante, a picco sul mare, che ultimamente ha scoperto decantandone la romantica posizione.
È già mezz’ora che ha chiamato anticipandoti un leggero ritardo per cui, nell’attesa, ti sei dedicata alla lettura di quel libro che da settimane raccoglieva polvere sul tavolino.
Assorta nella lettura, e rapita dal piacevole momento, lasci alle dita, senza alcun preciso comando, di continuare a giocherellare, ora sul polpaccio. Innocenti tocchi che, piacevoli, ti aiutano a rilassarti. Ami questi momenti di personali coccole che i ritmi incessanti del tuo lavoro, e gli stress della quotidianità, ti hanno, da tempo, sottratto.
La compagnia in sottofondo della intrigante voce di un magnifico Micheal Bolton, il crepitare dei piccoli ciocchetti di legno, che lentamente ardono nel caminetto, e la fioca luce di una lampada, sono la giusta atmosfera di questo tuo intimo momento. La lettura ha carpito il tuo interesse così come le tue innocenti carezze facilitano il tuo stato di assoluta rilassatezza.
Trascorrono lenti i minuti e la tua solitaria compagnia ti fa riflettere, scopri di stare bene con te stessa, e devi ammettere che l’esser single non ti pesa affatto anzi, superato gli iniziali momenti di sconforto, ti offre oggi l’opportunità di ricucirti personali momenti di incondizionata tranquillità.
Unica padrona di te stessa, dei tuoi tempi, dei tuoi momenti e del tuo corpo.

Sdraiata sul divano, piano le dita risalgono la pregiata seta delle delicatissime calze nere, lentamente scorrono su e giù quasi a voler riscaldare la tua pelle in questa fredda giornata invernale. Sono i classici giorni della merla, fuori c’è quasi lo zero assoluto, ed in casa il diffuso torpore ti restituisce la serenità del momento.
La mano, libera da costringimenti trova, tra l’intrigante taglio della gonna, il modo di andare a sostare tra le tue cosce, le accarezzi a fil di pelle. I movimenti sono sempre più coinvolgenti ma senza alcuno scopo preciso, solo piacevoli carezze. Il calore della tua pelle si trasmettealle dita che, superficialmente, continuano, quasi ostinate, in gradevoli moine.
Un leggero sussulto ti scuote, quando, la mano, insinuatesi ancor di più tra le gambe, superato il bordo delle calze, libera il movimento delle lunghe unghie che risalgono lente tra le cosce e, quasi, con voluto intrigo, sostano sui glutei dove si arrestano un attimino sulle plastiche, sode, tue rotondità. Ciò rende tangibile una sensazione di piacevole accondiscendenza da parte tua!

Una altra mezz’ora è trascorsa e senza rendertene conto è sfumata in te la voglia di uscire. Stai così bene in tua compagnia con la piacevole armonia che si è creata e l’assoluta tranquillità che questi momenti ti stanno donando.
Un rapido pensiero e lo chiami!
“Ehi! ciao sono io… si è fatto tardi, fuori fa freddo… rimandiamo ad un altro giorno la nostra cena…”
telegrafica rendi inutili i suoi tentativi di convincerti del contrario, un amorevole saluto e ritorno alla tua lettura ed alle tue personali coccole. Certo avresti gradito perderti nel calore delle sue braccia, unire le tue labbra alle sue e abbandonarmi alla calda lussuria di momenti di intrigante passione.
Ma stasera scopri te stessa!

In camera ti liberi degli indumenti, allo specchio ammiri il tuo esserti agghindata per una serata che inizialmente speravi fosse pervasa dal desiderio. Vestita sola della tua accattivante lingerie, resti affascinata e compiaciuta dal tuo saper coniugare sensualità, fascino e seduzione.
Apprezzi il tuo corpo, ma ancor di più ami il tuo essere. Forte e determinata nelle tuo mattiniere giornate, calda e passionali nelle trasgressive notti.
Sai quando essere donna e quando trasformarti in femmina Non vivi di sesso ma, se coinvolta, godi, e fai godere, di esso.

Il completo di pizzo blue notte, altamente provocante, valorizza il tuo corpo. Il seno, sostenuto dal reggiseno, volutamente di una misura più piccola, è altamente aggressivo nella sua procacità, il piccolo perizoma e l’intrigante reggicalze sanno esaltare tutto il tuo essere sensuale, ancor di più accentuato da scarpe a spillo vertiginosamente alte, e poi quel tocco di sapiente malizia alla caviglia che ti rende veramente seducente oserei dire un po’ troia.
Hai un buon rapporto con il tuo corpo, qualche sacrificio per mantenerne la tonicità non ti pesa, anzi i risultati ottenuti ti ripagano degli sforzi affrontati, e poi quella dose di civettuola sfrontatezza che ti contraddistingue sa esserti complice nei tuoi voluti momenti di peccaminosa trasgressione.
Lasci alle mani il piacere di apprezzare, per lunghi secondi, la vellutata pelle, sorridi maliziosa, mentre indossi la lunga vestaglia di delicatissimo pizzo, raccogliendo i lunghi capelli, torni alle tue intime emozioni.
Un bicchiere di Grand Marnier, rigorosamente con ghiaccio, e riprendi la tua lettura. Assumi la stessa posizione sul divano, questa volta resa più comoda dalla mancanza di costrizione che gli indumenti inizialmente ti procuravano.
Ed ancora, con la stessa passiva partecipazione, la mano riprende l’impudente gioco fatto di delicati tocchi. Piano, a fil di pelle, scorre dal polpaccio alle cosce in un movimento dove il contatto è solo superficiale ma il piacere comincia ad essere intrigante.
Sorseggi lentamente il liquoroso drink, il fumo di una sigaretta accentua la tua concentrazione percepisci, pur assorta nella lettura, che le tue solitarie carezze ti stanno appassionando, ancor più della lettura, l’accattivante gioco, che senza alcuna reale intenzione hai avviato, e del quale lentamente stai rimanendo imbrigliata, sta esaltando il tuo essere femmina bramosa di desiderio .
La mano complice del tuo piacere adesso, con una maggiore dose di sottile invadenza, si è infilata attraverso il lembo del perizoma e, sfiora le natiche. Movimenti lenti fatti con autonoma strategia senza alcuna apparente tua volontà.
Ancora un sorso del liquoroso nettare. E riprendi. Lascia alla mano il suo intrigante fare!
Una scossa quando, con maggiore sfacciataggine, il dito medio sfiora i primi ciuffetti della tua intimità giocherellando, con sottile maestria tra essi e le delicate labbra della tenera fessura. Ti scuoti, come volessi reagire ad un piacere di cui non vuoi restare succube. Un altro sorso del tuo liquore è quello che ci vuole per distrarre le dita dalle loro accattivante azione.
Segui con lo sguardo una goccia, che il ghiaccio nel bicchiere ha generato all’esterno del calice, lentamente staccarsi dal freddo vetro e cadere insinuandosi nel solco del tuo sensualissimo seno. Una sensazione di elettrizzante piacere si appropria di te, ancor di più accentuata dal percorso che la piccola fredda lacrima compie prima di dissolversi avvolta dal calore delle tue procaci mammelle.

Un'altra sigaretta per interrompere un gioco che ti coinvolge sempre di più e, fumando, inconsapevolmente, scivoli sul divano appoggiando la testa sul bracciolo del talamo del tuo diletto.
Le gambe leggermente raccolte scoprono, facendo scivolare i lembi della lunga vestaglia, completamente il tuo bacino lasciandoti praticamente vestita di intrigo.
Sarà il calore emanato dal camino che, lento continua a consumare la sua linfa, oppure il drink che, calma, continui a sorseggiare ma ti senti rapire da sensazioni strane di intimo, ed intrigante, piacere.
Mentre la sigaretta lenta consuma il suo tabacco, con evanescenti ghirigori che si smaterializzano salendo verso il soffitto, la tua mano lenta dal bacino si incunea, sfacciata, tra la pelle ed il tessuto del delicatissimo perizoma. Le dita, agevolate dalla complicità delle unghie, sfrontate, sollevano il piccolissimo lembo di tessuto, raggiungono spudorate l’intima meta.
Le prima dita si soffermano pudiche sul piccolo ciuffetto che adorna la tua parte più calda. Un contatto leggero e la sensazione che ti procura è inebriante poi, lento il palmo della mano racchiude intimamente tutto il monte di venere. Ne percepisce il diffuso calore.
Senza accorgertene dischiudi leggermente le gambe per agevolare carezze che, da invadenti, si sono fatte accattivanti, come vi fosse una implicita complicità tra la mano e la restante parte del tuo corpo. Repentine due dita sfiorano le grandi labbra e vi sostano nella inesorabile attesa di qualcosa.
Caspita! Leggeri umori permeano la tua mano, segno inequivocabile che quel qualcosa sta succedendo. Avverti il calore che, lento, scorre tra le gambe ed il profumo inebriante del tuo piacere pervade il tuo corpo.

Il libro ti scivola inconsapevolmente dalle mani, rendendoti il servigio di liberartele completamente, e subito si spostano entrambe sulle cosce risalendo una altra volta sul bacino sciogliendo definitivamente la cintura della vestaglia, ultimo baluardo tra essa e la vellutata tua diventata calda pelle. Ne percepisci chiaramente il calore risalendo, senza fretta alcuna, dal bacino al seno ancora protetto dal reggiseno. Lo stringi con forza cercando di spingerlo verso la tua bocca che, famelica, libera un’avida lingua alla ricerca dei diventati duri capezzoli. Lasci ancora scorrere libere le attrici del tuo piacere lungo i fianchi, lente ti accarezzano tutto il corpo, risalgono sul seno. Segui le dita lente impossessarsi delle cosce, fermarsi qualche secondo a raccogliere parte del tuo calore e risalire veloci per inumidirne le labbra. Dita sfrontate circuiscono la carnosità della tua bocca lasciandoci sopra il nettare di un particolare piacere. Un tremito intenso ti sconvolge! Ancora più impudenti le mani scendono ancora per abbracciarti i seni, un attimo e liberi le mammelle, dalla loro momentanea costrizione, subito ti impadronisci dei capezzoli che infuocati restituiscono ad una vogliosa lingua parte dell’intenso calore di cui sono impregnati.

L’arsura si è impadronita di te, il ghiaccio ancora presente nel bicchiere è una ottima soluzione per alleviarne la sofferenza, piano strofini il ghiaccio sulle infiammate labbra, la lingua ne assapora la fresca sensazione, mentre lo stillicidio di gocce fredde, inesorabili, segnano un percorso che dalla bocca, lente, scivolano sul delicatissimo collo per indirizzarsi verso il tuo ospitale seno.
Tutto aumenta la tua intima esaltazione.
Anche il ghiaccio segue lo stesso percorso, dalle labbra al petto poi piano piano lo fai scivolare sino ad interrompere il suo tragitto sulle aureole. Prima una, roteandoci sopra, lotta con l’irto capezzolo che il freddo ha reso ancora più sensibile, poi lenta sull’altra che trepidante aspetta, mentre il ruscello d’acqua fredda, che si è inevitabilmente formato scorre lento, ma spietato, verso il punto più alto del tuo piacere.
Completamente bagnata, l’eccitazione è ormai padrona assoluta del tuo corpo, percepisci gli umori caldi che si stemperano al contatto del freddo liquido, Serrate le labbra continui impadronendoti di tutta te stessa. Il respiro è diventato intenso, tanto incessante che timidi gemiti accompagnano i tuoi movimenti, e con esso cresce palpabile il desiderio di toccarti.
Lasci la mano libera di scivolare verso il tuo piacere mentre il respiro diventa ritmico e più profondo. Le dita sono diventate padrone assolute del tuo corpo, ti regalano sensazioni splendide. Gemi, ripetutamente del gioco intrigante e dolce che le mani restituiscono al tuo corpo. Le dita sulle intime labbra, furiose, danzano avvolte dai riccioli neri alla ricerca del più intenso piacere, sfiorano il clitoride, che reagisce ad un contatto lungo e perverso.
Frenetiche pulsazioni scuotono il tuo corpo!
Lascia ad una plastica lingua di lenire l’arsura di aride labbra, mentre raccogli entrambe le gambe per agevolare i movimenti delle dita che, adesso, intrise del tuo umore si impossessano del corpo.
Non vi è violenza. No!
Solo consapevole partecipazione ad un gioco veramente eccitante, gemiti lunghissimi sfuggono al tuo, ormai, perso controllo, le dita perforano l’intimo regalandoti un momento di esaltazione sessuale pazzesca che è tutto nel profondo gemito che si unisce al piacevole brivido che si impossessa del tuo corpo
Prima il solo medio entra ad esplorare il tuo intimo, poi due dita scivolano dentro, gemi liberando la tua lussuria. Stai godendo sola, come non mai, sconfitta dal piacere. Senti forte ardere il fuoco del piacere e desideri ardentemente placarne gli effetti. Ad occhi chiusi ascolti il tuo respiro. È intenso, profondo, lungo così abbandoni ogni recondito controllo e cedi.
Vieni innaffiando il corpo della tua calda passione.
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