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A casa di mia figlia... con mio genero!


di geppettino2003
11.09.2011    |    205.065    |    10 9.6
"Con fare lento lascia cadere il rosso vestito ai piedi mettendo in risalto un corpo impreziosito da seducente lingerie..."
Una possibilità di uscire dai miei tran tran quotidiani di una donna tranquilla dedita alla famiglia, alla propria casa, e ai pochi diversivi di una vita in paese, mi viene offerta da Teresa mia figlia. Dovendo effettuare un corso fuori città, assentandosi per circa 10 giorni, si è posta il problema della sua casa da accudire. Poca fiducia nelle colf, troppo indaffarato il suo compagno per cui, unica soluzione la piena disponibilità della mammarella.
Ho acconsentito con piacere ad occuparmi della loro casa e, particolarmente di mio genero, durante tutto il periodo di sua assenza. Poi tornare in città un paio di giorni potrà farmi solo bene. Quindi, pur con le limitazioni imposte dal mio essere donna radicata nel profondo sud con una famiglia ancora a cui badare, ho accettato. Ma potrò consentirmi di accudire alla casa di mia figlia solo durante gli orari di servizio di mio marito, dalle 7,30 alle 18,30. È la condizione impostami dal mio sposo. Figuriamoci geloso per come è!

L’esigenza di conoscere gli equilibri di casa loro mi impone una lunga telefonata con mia figlia al fine di rendermi edotta sulle loro esigenze domestiche e nel contempo per capire gli equilibri del loro menage con particolare riferimento agli orari di mio genero ed ai suoi bisogni.
Mia figlia, 30 anni, sposata da un anno dopo un lungo periodo di convivenza, è veramente una bella figliola. Laureata in scienza delle comunicazioni. Ma anni lontano da casa hanno favorito la sua acquisita emancipazione motivo dei continui litigi con il padre. Teresa da tempo ha abbandonato l’impostazione comportamentale fornitale da suo padre, uomo di rispetto, originario della parte più integralista dello stivale. Ed il principale responsabile del cambiamento della mia bambina, a dire del mio sposo, è Carlo, suo marito. Anche lui poco più di trent’anni un bell’uomo, fisico asciutto, sempre vestito con griffe di prime firme molto estroverso fortemente dinamico preso dalla frenesia delle sue attività e ben inserito nella vita sociale cittadina. Che che ne dica mio marito sono felice del loro rapporto di coppia basato essenzialmente sulle stesse vedute ed intenti e l’impostazione data al loro rapporto di coppia mi pare piuttosto solido.
L’ultima cosa sulla quali vengo resa edotta da mia figlia è dell’abitudine di Carlo di godersi la propria libertà. Gli piace, infatti, stare a casa come mamma lo ha fatto. Praticamente nudo! Per cui devo prestare attenzione nel sincerarmi del suo stato, specialmente al mattino, e ciò al fine di evitare di trovarmi in spiacevoli situazioni.

Ben conscia ormai dei miei compiti il giorno della partenza di mia figlia puntuale, alle 7,30 arrivo, accompagnata da mio marito, a casa. Lei è gia in viaggio, Carlo invece è appena uscito dalla doccia e, forse, convinto di un mio possibile ritardo e non abituato ad una diversa presenza in casa, è nudo con l’acqua che gronda da una mascolina figura. Un po’ impacciato si copre alla meno peggio le sue, chiamiamole, intime parti “scusi” … sinceramente mortificato … “non l’aspettavo così presto”.
“complimenti” accompagnando con la classica risata di mamma la mia particolare riflessione indirizzando lo sguardo sulle sue parti più intime, già private alla mia vista da due mani a mo di conchiglia.
Dopo qualche minuto mio genero è già pronto per uscire. Un veloce saluto ed un arrivederci all’ora di pranzo.
“Come inizio non c’è male!”. Avvio, con questa riflessione, la mia nuova attività di colf. Rido pensando a quel muscolo di buone dimensioni che ciondolava tra le muscolose gambe di mio genero. Un bell’affare che deve essere l’intima gioia di mia figlia.
La mattinata trascorre velocemente. Alle 14,15 Carlo rientra. Un frugale pasto chiacchierando del più e del meno. “Allora come va con mia figlia?” “BENE! Veramente bene, Terry è splendida.” Non mi dispiace il vezzeggiativo dato a mia figlia e, particolarmente, contenta del loro rapporto gli ricordo che a causa degli orari impostomi dal mio sposo per la cena dovrà arrangiare, o un piatto freddo o, magari, mangiando fuori. La qual cosa sembra non gli crea grossi problemi.
Alle 15,20, dopo la pennichella pomeridiana un saluto e via.
Alle 18,30 dopo l’ennesima telefonata di mia figlia sull’andamento delle faccende domestiche, mio marito puntuale è giù ad aspettarmi. Prima di andare via lascio un biglietto “ciao a domani mattina….. se hai qualche particolare desiderio che posso soddisfare lascia scritto la tua esigenza… P.S.: ti ricordo che arrivo alle 7,30 quindi stai… più coperto:)” con ancora viva la conturbante immagine della mattina. Il mio intende essere il giusto viatico per un periodo di convivenza che, per quanto limitato, sia all’insegna del reciproco, per come dire… rispetto!
“Accidenti! quel mio programma delle 18,30. Ho dimenticato di impostare il videoregistratore a casa. Non posso mica perdermi. Lo sto seguendo ormai da qualche mese. In soggiorno ho sistemato proprio stamattina la collezione di vhs di mia figlia e, riponendole nel mobile del televisore, ve ne erano alcune che ritengo siano vergini. Ne prendo una la infilo nel videoregistratore, imposto il telecomando sul programma, play e… sono già in ascensore.

La mattina dopo il messaggio è stato recepito. Un veloce caffè e Carlo è già pronto per uscire. Un post-it sullo sportello del frigo con un suo messaggio: “mi rimetto alla fantasia e alla esperienza di mamma consapevole che saprà fare del suo meglio e io… prometto di stare più… attento!”
I due giorni a seguire incontri sempre più fugaci. Io arrivo mentre lui è già pronto per uscire. Poche parole di circostanza sempre riferite alle esigenze domestiche e ci rivediamo a pranzo. Siccomela mamma è sempre la mamma, chiedo ed apprendo alcuni particolari del loro menage. “Siamo sempre impegnati nelle nostre attività. Sono pochi i momenti per stare assieme. Solo di notte quando viviamo il sommerso della città”. Una frase che mi incuriosisce! Dopo la solita pennichella Carlo è di nuovo fuori e mio marito sempre puntuale, che suona al citofono.

Così sino a stamattina. Un impegno mattutino di mio marito fuori città, arrivo a casa con una buona mezz’ora di anticipo. Il silenzio della casa mi conferma che Carlo deve essere ancora a letto. Intendo risvegliarlo all’intenso aroma di un bel caffè. Cercando di non fare rumore, entro in camera. Caspita non mi sono sincerata del suo stato. Ed in effetti è completamente nudo. Mani sotto il cuscino, una gamba raccolta e l’altra completamente stesa leggermente divaricata rispetto al corpo. Nel vederlo così rivivo l’immagine di quei pochi attimi del suo corpo nudo! Approfittando del suo torpore mi soffermo solo qualche secondo per ammirare un fisico statuario e molto ben curato.
Lentamente mi avvicino nello stesso istante che, ancora in dormiveglia, Carlo si gira. Un qualcosa di enorme in tutto il suo vigoroso disegno si presenta ai miei occhi! È solo un attimo ma è una visione che mi turba. E non poco! Mi ci vuole un bel po’ per riprendermi. Quasi barcollando lascio la camera nello stesso istante che mio genero apre gli occhi.
Dieci minuti dopo la paradisiaca visione mi informa che, per un impegno di lavoro, non tornerà per pranzo. Un amorevole bacio sulla guancia e resto sola. Un bacio che è il primo nel mio rapporto con lui. Il contatto della sue labbra umide e calde sulle mia pelle mi procura un intimo fremito al quale non so dare una logica spiegazione!

Mi scuoto e mi dedico alle attività domestiche. Non avendo particolari esigenze decido di mettere un po’ d’ordine nel studio. Un ambiente sobrio ben arredato e zeppo di documenti vari. Non so da dove cominciare per cui mi siedo alla scrivania e senza un preciso perché comincio a curiosare tra i vari cassetti. Nel primo solo ricevute di bollette pagate. Nel secondo diverse confezioni delle sue Montblanc. Nel terzo, una busta chiusa. La apro e mi ritrovo tra le dita alcune fotografie. Tutte di mia figlia in pose sensuali con indosso pregiatissima lingerie. Foto intrise di sottile erotismo. Pose che riconosco di pregevole gusto scattate sicuramente in momenti di particolare intimità come preludio di chissà quali focoso amplesso. Sconcertata guardo, con una punta di fastidio, il bel corpo di mia figlia e la assoluta naturalezza delle sue pose. Lo sguardo fisso nell’obiettivo è carico di malizia e sensualità mentre invoca con le mani qualcosa in una supplica che da li a poco sarebbe stata sicuramente soddisfatta. Eccome!
La curiosità femminile è sempre stato un mio enorme problema e se poi si aggiunge quella di mamma la frittata è presto fatta.
Non so perché ma, come un automa mi sposto nella loro camera. Tra i cassetti del suo armadio trovo la raffinata biancheria di mia figlia. È veramente intrigante! Perizoma piuttosto succinti, reggiseno, dove seta ed organza si mischiano in effetti di accattivante trasparenza tale da restituire al suo corpo un tocco di intrigante gioco di seduzione che, devo ammettere, ho apprezzato in quelle foto.
Solo l’ennesima telefonata di mia figlia mi distoglie dalla ricerca. Ma non posso esimermi dal chiederle di più. “Complimenti ti fai fare foto porno…” “mamma di che parli?" “non fare la finta tonta, mentre rassettavo lo studio ho trovato diverse foto…” le trasmetto la mia delusione “…a quelle… niente è solo un gioco” Tenta, inutilmente, di giustificarsi “e a che gioco stavate giocando?”; subito la risposta
“Carlo ha l’hobby della fotografia ed è piuttosto bravo… riesce a carpire le emozioni da una semplice espressione del viso. Non hai visto quante bellissime mie fotografie ci sono in casa…” “Si…si… va bene” e parliamo subito di altro ma la sua risposta non mi ha completamente soddisfatta. Ritornerò sull’argomento.
È vero sono tanti i primi piani di Teresa in casa, tutti molto espressivi... però mi indispettisce una figlia porno star!

La giornata passa in fretta. Sono le 17,00, manca un’ora e mezzo prima che il mio sposo passi a prendermi. Ho giusto il tempo per vedere la registrazione che avevo impostato.
Mando indietro la cassetta e… play. Nel divano dell’ampio salone di casa, lo stesso che ospita me davanti al 42 pollici in lcd, c’è mia figlia. “Accidenti” vuoi vedere che non ho registrato niente. Forse ho sbagliato cassetta. Mi alzo e faccio per cercare di capirne di più mentre nel video restituisce una scena piuttosto intrigante. Teresa, con uno scollatissimo vestito azzurro, ostenta maliziosa la prorompenza del suo fisico. Le è accanto Giusy una amica dei tempi universitari con la quale mantiene ancora rapporti. Anche lei in un abbigliamento piuttosto stuzzicante. Un vestito in pelle di un graffiante rosso vivo, che fascia un corpo che sprizza sesso da ogni poro. Un taglio laterale scopre ben più di una porzione di coscia sino ad oltre il bordo scuro di preziose calze di seta nera.
Una musica soft fa da sottofondo mentre sedute sorseggiano un freschissimo champagne al termine di una serata che deve averle visto attrici in una particolare cena.
Entrambe si propongono in atteggiamenti che definirei provocanti “amore sai Giusy è particolarmente attratta da te…” mentre la sua mano lentamente sfiora il procace seno dell’amica. L’accenno di un sorriso ambiguo di Giusy è più di un invito a continuare. Sarà l’euforia data dallo champagne ed ascolto mia figlia sussurrare a fil di voce “vedrai… sarà bellissimo... solo la mano esperta di una donna sa dare vero piacere”.
Non capisco il significato ma quello che vedo comincia ad infastidirmi.
Ma, come ho detto, sono curiosa!
Dal vertiginoso spacco Teresa lascia risalire lentamente la mano sulla lunghissima coscia di Giusy. Giusy freme.
Seguo le scene allibita!
Quando mia figlia ferma le sue dita sul pube dell’amica, Giusy geme, e con il passare dei secondi la sua partecipazione diventa totale
“mmmhhhh”. Con sospiri lenti e prolungati che mi confermano come una latente eccitazione stia repentinamente salendo.
Teresa invita Giusy ad alzarsi. Con fare lento lascia cadere il rosso vestito ai piedi mettendo in risalto un corpo impreziosito da seducente lingerie. Mentre, delicatamente, le sue mani scoprono il procace seno.
Estasiata da tanta bellezza le labbra di Teresa sfiorano la pelle di Giusy, e d’impeto si impadroniscono del seno, ne mordicchia con passione i capezzoli, si sofferma con trasporto sulle aureole, rotea una plastica lingua su entrambe.
Ascolto il suo bisbigliare “sai… mi sto bagnando” continuando incessantemente nelle sue morbose carezze “mmm… mmhhh”.
Teresa con la bocca lentamente risale sulle labbra, dove un sapiente gioco di lingua circoscrive carnose labbra. Seguo Giusy schiudere la bocca e lasciarsi risucchiare la lingua da quella di mia figlia.
MIA FIGLIA E’ LESBICA!!! “Siete splendide” mio genero segue interessato e compiaciuto le performance della moglie sul corpo dell’amante.
“AAAHHH!” lo champagne freddo sulla pelle di Giusy la fa sobbalzare. Seguo scorrerne le gocce sul suo corpo. Dal collo scivolare lentamente, prima sul seno sino a fermarsi sul pube dove i corti pelli del monte di venere ne bloccano la corsa. Il freddo liquido si mischia repentinamente con il caldo del suo piacere.
“ooohhhh” Teresa, spostato delicatamente il lembo del succinto perizoma, con estrema delicatezza, sfiora l’intima fessura appoggiando delicatamente una sensuale lingua sulle piccole labbra della saffica amante. Ne raccoglie con trasporto il sapore “mmmmhh” Deve essere intensa la sensazione che sta vivendo Giusy nel percepire la nervosa lingua di mia figlia dissetarsi della sua eccitazione.
TERESA E’ VERAMENTE PORCA!! E suo marito!!
Confesso che ero fermamente convinta, fino a poco fa, che la loro fosse una coppia unita dall’espressione più pura di un legame dettato dal più alto sentimento.

Neanche il tempo di concludere la mia riflessione che Carlo, con quel suo stratosferico cazzo, si propone sfacciato alle due donne. È un attimo e Giusy già spompina mio genero con particolare trasporto mentre si gode la lingua di mia figlia su di una fica di cui mi sorprende il corto ciuffetto che adorna il delicato intimo taglio.
Gemiti lunghi e prolungati accompagnano una frenesia erotica che coinvolge tre caldissimi corpi.
Tutto avrei potuto immaginare tranne vedere mia figlia coinvolta in un amplesso di gruppo. Ciò offende la mia morale. Anni di sana educazione non hanno sortito effetto alcuno. Sono convinta che Carlo ha plagiato la mia bambina sino ad indurla a tenere comportamenti puttaneschi tali che definirla adesso zoccola è solo riduttivo!
Oltre mezz’ora di sesso sfrenato senza limiti e pudore. Il loro coinvolgimento è totale e sale vorticosamente senza che alcun freno inibitore ne limiti gli atteggiamenti.
Carlo è impegnato a soddisfare le morbose voglie delle due troie che si fanno possedere in mille maniere godendo di ogni centimetro di un meraviglioso cazzo che strapazza le loro più intime parti.
Il bel culo di mia figlia e le sue provocanti tette, l’intimo delicatamente rasato di Giusy e quel bellissimo cazzo di mio genero sono le immagini padrone del video. Immagini piene di gemiti profondi ed intensi che accompagnano la frenesia erotica che li ha coinvolti.

La rabbia lascia spazio ad una sensazione che il tempo ha, purtroppo, lenito. È altissimo l’inevitabile mio disagio, mentre tento, ma inutilmente, di scuotermi dall’infido calore che sento risalire tra le cosce. Sono anni, purtroppo, che non godo di un bel cazzo, teso e duro, capace di soddisfare quella mia voglia di troia che avrei voluto manifestare nel mio intimo e di cui mi è sempre mancata il coraggio. Mio marito è all’antica e credo non avrebbe gradito sapere quanto avrebbe potuto essere puttana sua moglie!
Quello stesso atteggiamento che adesso mia figlia materializza con trasporto e passione.
Completamente rapita dalle scene la mente non controllo una mia mano che scivola lentamente tra le mie gambe. Le dita infide oltrepassano il bordo della gonna, ancora più lentamente si insinuano le tra le cosce, sfiorano le grandi labbra raccogliendo un calore che, sfacciato, riscalda la mano.
Senza controllo mi sto accarezzando. Leggere pressioni delle dita sulla fica. Non riesco a sopprimere una sensazione di empatia. Immagino di essere anch’io attrice coinvolta in quelle scene. Dio come mi piacerebbe godere anch’io di ogni centimetro di quel bellissimo cazzo. Sono sottili i miei gemiti. Le gambe schiuse, cazzo mi sto masturbando unendo il mio intenso respiro a quelli che la tv mi restituisce.
Qualche secondo ancora e, al massimo dell’eccitazione, con urla cariche di lussuria, scariche di sperma schizzano dal cazzo di Carlo inondando i corpi delle due puttane che, sfacciate, si massaggiano la pelle in un maquillage di erotiche perversioni.
Si leccano nelle parti più intime sotto gli sguardi soddisfatti del fautore di tanta libidine…

MA COSA!! IO!! COME!! DOVE?? QUANDO!! E CHI?
L’eccitazione ha talmente preso il sopravvento su di me, che non mi accorgo di mio genero che è alle mie spalle. Un telecomando in mano e la piccola telecamera posta sul video accesa.
MI STAI RIPRENDENDO!
“anche la madre è porca come la figlia?”...
La vergogna di cui sono pervasa è tutta nel rossore del mio viso. Mi sono fatta beccare in un atteggiamento altamente lascivo. Ed ora mio genero si permette il lusso di commentare!
“Dovreste vergognarvi” rispondo un po’ impacciata, cercando di ricompormi alla meno peggio, e tentando di governare i mie morbosi istinti carnali.(Chi ha detto che la migliore difesa è l’attacco!)
“hai preso un fiore di ragazza e guarda cosa le fai fare. Siete degli sporcaccioni! E poi anche in gruppo. Ma non vi fate schifo!”
“Abbiamo un bellissimo rapporto di coppia” la sua pronta risposta. Ed ancora “Terry ha un bel corpo…… e anche sua madre è veramente un gran bel tocco di gn…” con immediato rimando “a noi… piace trasgredire”.
“E tu questa la chiami trasgressione… questa al mio paese è pura indecenza” (la rabbia non mi consente di recepire il senso delle sue affermazioni! Quella sibillina frase rivolta a me!)
Una sua risata mi sembri mascheri significati intriganti mentre continua “è un bel po’ che sono qui… hai visto come tua figlia ha fatto impazzire Giusy con la lingua” e poi “quanto è brava Giusy con la bocca… cosa ti è piaciuto di più… sei rimasta affascinata dal mio caz…..”
“MA COSA DICI? Non starai mica pensando che….”
“e allora perché ti stavi toccando… sono sicuro che ti piacerebbe succhiare il mio bel cazzo…prenderlo in bocca, sentirlo tra le cosce… magari vorresti che te lo mettessi in culo. Tua figlia ha sempre detto che sei una gran femmina! E io aggiungo UNA GRAN BELLA ZOCCOLA” mentre sfacciato tira fuori dalla patta dei pantaloni un cazzo splendido che, imperioso, svetta a pochi centimetri dal mio viso. Lo stringe tra le mani facendolo gonfiare in maniera bestiale…

È un attimo! Perdo il respiro. Ma non intendo cedere alle sue provocazioni. È troppo sfrontato. Però non riesco a distogliere lo sguardo da un qualcosa che è veramente MAGNIFICO!
È il caso che mi alzi. Non sarei capace di governare i miei pensieri! È percepibile l’inevitabile mio disagio. Sto lottando con un infido calore che è ancora diffuso tra le mie gambe. Nel passargli davanti, Carlo materializza tutto la sua insana provocazione.
Mi blocca. Mi stringe forte a se. Una sua mano, repentina, scopre i caldi umori di cui sono pervase le mie gambe. È un abbraccio perverso. Immediatamente tra le gambe percepisco nettamente le vibrazioni di un cazzo pronto a soddisfare qualsiasi mia inconfessabile voglia femminile.
Tremo!
“sei tutta bagnata!”
Le sue dita scrutano morbose la mia intimità
“FINISCILA!!” senza sapere cos’altro aggiungere.
“perché? Ti ho visto sussultare stamattina quando ti ho offerto la visione del mio cazzo…. hai barcollato. Non riuscivi a staccare gli occhi da questa bellissima mazza. DA QUANTO TEMPO NON GODI???”
“MA COME TI PERMETTI…”
“senti come pulsa… non lo vuoi nella fica…”
La sua provocazione riesce ad avere il sopravvento sulla mia riluttanza. È ben consapevole che l’inevitabile mia eccitazione non può consentirmi di resistere per molto alla sua sfacciataggine!

Tra le mani stringe un variopinto foulard di seta. Il suo fare è premeditato, come se fosse consapevole della mia debolezza. Non riesco ad oppormi mentre fulmineo copre i miei occhi “ma che fai??” “voglio farti godere come avresti voluto… ma mai hai fatto...” mentre le sue forti mani mi inducono ad inginocchiarmi.
Sento il profumo intenso del suo sesso a pochi centimetri dalla mia bocca. La punta del suo cazzo sfiora le mie labbra. Le leggere pressioni mi inducono a schiuderle. Il suo vuole essere un perverso gioco!
“dai fammi vedere quanto sei brava di bocca” quasi sfidandomi.
Il cuore in gola impazza nei suo battiti! Priva di volontà lentamente comincio ad accarezzarlo di bocca. Movimenti lenti. Sfioro a fil di pelle un cazzo che pulsa nervoso. Lentamente lo ricevo in bocca. Le mie carnose labbra percepiscono un cazzo enorme, lo avvolgono in una presa morbosa. Gemendo gusto le pulsazione nervose che l’eccitazione gli provoca. Contemporaneamente la lingua rotea su tutta la sua estensione, saggia la corposità di un muscolo bellissimo.
Non senza difficoltà riesco ad impadronirmi dell’intera asta. La lingua lascia la mia saliva su tutto il muscolo. “mmmhhh… mmmm… mmmhhh…”.
Fremo dal piacere. Bramo al pensiero che un quel cazzo possa possedermi selvaggiamente!
Gli occhi bendati decuplicano il piacere che il cazzo di mio genero mi sta donando! Lunghi mesi di mancanza di vero piacere mi privano della ragione.
“allora è vero ti manca un bel cazzo vero?”.
E’ sempre più sfacciato!
Morbosamente eccitata succhio avida, ingoio avida l’intera dimensione.
“mmmmhh” i suoi gemiti mi confermano che sono veramente brava di bocca! “Dio che troia succhi meglio di tua figlia…” è proprio un porco!
“lasciami fare e vedrai quanto sono brava!” Rispondo ormai senza pudore e senza staccare il cazzo di bocca. Succhio e lecco in azioni contemporanee. Stendo le mie mani su tutto il suo corpo. Ne sento il calore e ne percepisco gli intimi tremori.
“Continua… succhia… così piano. Dio come sei brava… toccati fammi vedere quanto sei porca…” Le sue parole di sfida mi portano al massimo della eccitazione. Senza alcun ritegno comincio a masturbarmi inebriata dal piacere di un bel cazzo in bocca. Sentirmi l’asta sino all’ugola gonfiarsi e pulsare dentro la mia bocca mi esalta sconvolgendo i mie sensi mentre lui, ormai in piena eccitazione, governa i movimenti del mio capo.

“Ti prego… mmmmhhhh… adesso scopami” mentre mi privo di quel foulard unico baluardo al piacere di cui anche gli occhi hanno diritto.
Appoggiata alla parete mi privo dello scamiciato e mi offro al morboso piacere. La TV continua a riprendere! La mia immagine è quella di una donna sconvolta dalla lussuria. Una espressione che materializza libidine!
In piedi davanti a me appoggia, solo superficialmente, alla caldissima fica il grosso uccello. Stimola in un sottile e perverso gioco, con il glande la clitoride. Movimenti lenti. Con la bocca martorizza i duri, e grossi, capezzoli. Un gioco eccitante, che agevolo stringendo al massimo il cazzo tra le gambe. Tanto forte da percepirne i sussulti del piacere “ora mmmhh dai ti prego… fottimi!”
“NO!”. È’ invece la sua risposta, mentre continua a strusciare perverso l’uccello tra i ciuffi di una fica ormai zeppi di umore. Mi masturba con il cazzo.
Ho tutti i sensi sconvolti.
Mi sta mandando in estasi!
Cerco la sua lingua con sfrontata libidine e trovatala ne gusto il sapore, ormai sono preda di quel gioco che so per certo dove mi porterà. Soggiaccio, ben consapevole, che sarà BELLISSIMO!
Le sue mani sulle natiche stringono quasi a farmi male, mi sollevano con forza e adagiano la fica sulla rossa cappella. Percepisco la durezza di un muscolo pronto a regalarmi tutta la sua forza.
Una sensazione stupefacente. Ogni millimetro della mia pelle è sconvolta in una libidine assurda. Cedo alla lussuria al contatto di un cazzo pronto a devastarmi. È perverso nel farmi scivolare lentamente sulla sua bellissima asta
“sssiii dai fottimi” sussultando vergognosamente
“aaaahhhh daaaaii… scopami… uhhhhhhh” Materializzo la troia che sempre ha albergato in me! “sssssssii hhaagg daaaaiii” lo imploro
“ancoraa tut…to… dentro… lo voglio tutto dentro”
Godo di un cazzo che pulsa tutto dentro il mio caldissimo corpo “mmmhhhh mmmm… mhhhhhh”. La mia lingua saetta furiosa nella sua bocca. I gemiti si mischiano in una crescente lussuria
“aaahhgg… dai così… oooohh”
Sono finalmente quella troia che, senza alcun limite alla decenza, sta godendo pazzamente con l’uomo di mia figlia, e non ne sono per nulla preoccupata anzi ancora più eccitata. I nostri corpi vibrano di intensa eccitazione
“ancora” senza quasi più fiato
“ANCOOORAAAA SI VENGO… OOOO”

Un godimento immenso si impossessa di me quando sento fremere il cazzo, e tutto il suo corpo, nel momento che lo inondo dei miei caldissimi umori. Sbrodolo come una maiala, gemendo con lunghi e prolungati sospiri “uuuuhhh mmhhhh dio è bellissimo” Sento l’enorme cazzo quasi in gola
“CHE TROIA!!! non aspettavi altro… vero? adesso prendimelo in bocca” Si è quello che voglio. Sono perfettamente consapevole che è veramente quello che desidero pazzamente!
“Ti piace il cazzo del marito di tua figlia. È tanto che desidero scoparti” mio genero con l’enorme cazzo in mano è pronto ad inondarmi del suo piacere. Lo guardo mentre si smanetta il grosso uccello. Ingoio il grosso uccello impregnato dei miei umori. Assaporo il frutto del mio piacere su quel cazzo pulsante mentre, con le gambe oscenamente divaricate mi posseggo con le dita per lenire un bisogno di cazzo che ancora non ho completamente soddisfatto.
Lavoro di lingua su tutta l’asta eretta, la sento vibrare dalla eccitazione e ancora in preda ad una sfrenata libidine, mi tocco.
Gradatamente il suo tremore sale di intensità. Ha tutti i muscoli contratti e tirati. Velocizzo i movimenti del capo, pesto furiosa su un cazzo bellissimo…e all’apice della eccitazione sento chiaramente che è pronto a godere
“troia… leccca… si eccooo… mmm… miiii”. C
arlo con una mano tiene ben ferma il mio capo e inizia ad inondarmi la bocca di una enorme quantità di caldo sperma “Sssiii… BALDRACCA!!!”
Schizzi violenti, rapidi in successione. Indirizza il suo piacere sul viso di una donna assatanata. La sua veemenza non mi consente di mantenerlo in bocca per quanto rapide sono le contrazioni, la sua forza è maggiore della mia libidine “succhiaaa mmiiii sssiiiiii…”
Mi riempie di immenso piacere mentre continua ad indirizzare i suoi caldi spruzzi sul mio viso. Con la lingua cerco di raccogliere il massimo del sapore, continuando a succhiare dall’asta, rigida e dura, le ultime gocce del prezioso liquido. Sono in delirio “ahhhgg si ancora ti prego…” ad ogni scarica è un sussulto.
Vengo una altra volta. Assaporando lo sperma che dal viso lentamente scende verso la mia bocca. In piedi restituisco dalla mia bocca il suo piacere alla sua lingua. Una sensazione per la quale non vi sono parole.
SEMPLICEMENTE FANTASTICO!!!!!

Neanche il tempo di riprendermi che il citofono interrompe ogni mia possibile successiva azione. Sono già le 18,30 …… è arrivato mio marito.
Con l’eccitazione al massimo, in ascensore tento di rendere il mio aspetto congeniale al mio ruolo di moglie amorevole e disponibile. I capelli velocemente riprendono il consueto anonimo essere. Lo scamiciato richiude un corpo ancora in fermento. Mi guardo nel grande specchio dell’ascensore, l’espressione del mio viso manifesta ancora lussuria.
È il caso che raccolga la grossa goccia di sborra che sta scivolando per inerzia sul collo. Sorrido mentre la spargo avida sulla lingua.

In macchina, un suo sms “Sono ancora eccitato mentre ti rivedo in televisione… e domani ho preso un giorno di ferie… aspetto il mio TROIONE!!"
Il pensiero del turgido cazzo di mio genero accompagna il mio tragitto sino a casa………
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