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Quelle foto di mamma... in riviste porno


di geppettino2003
02.10.2015    |    85.004    |    3 9.0
"Dio che voglia di tiratemelo fuori e pestarci vigoroso sopra tutte e due le mani..."
"Roberto mi presti la tua racchetta, nella mia devo rifare il grip e non ho avuto tempo di comprarlo. Ho il tennis fra un quarto d'ora, ed è già tardi...... Ma che stai facendo? Ma dai!... cazzo stai più attento se fosse entrata tua madre al posto mio!"

Convinto del rispetto della mia privacy, sdraiato sul mio letto, nudo, con una stratosferica minchia stretta forte in un pugno pesto come un ossesso, completamente andato dalle eccitanti foto di una vecchia rivista porno.
"Papà ma dai... non potevi bussare!"
"Scusa hai ragione ma tu stai più attento, non è proprio il caso che tua madre veda le tue grazie... Mi immagino la sua reazione!"

Papà, presa la racchetta dall'armadio, esce dalla mia stanza, senza richiudere la porta, devo alzarmi io. Passasse ora mia madre, vedendomi così, nudo con l'uccello bello dritto e duro si che sarebbero dolori. Bacchettona per come è!

Pochi secondi ed ascolto mio padre che, in camera sua, informa, con una forte dose di ilarità, mamma della mia erotica performance mentre lei è intenta a prepararsi per andare a messa : - "Vuoi sapere di tuo figlio, l'ho beccato che si stava tirando un sontuoso raspone in camera sua sdraiato sul letto che pestava forsennato, devo dire, su una bella nerchia. Deve aver trovato quelle vecchie riviste porno conservate in cantina. Ne aveva una tra le mani"
"No! Ma è ancora piccolo"
"Piccolo forse ma con una bella verga. Promette veramente bene... tutto suo padre"
Sono sorpreso della paterna riflessione di mio padre.
"Si! Un porco!!! Perché non gliele hai prese? Te lo avevo detto di buttarle tu invece hai voluto conservarle assieme a tutti quei film e quelle fetenzie di foto. Sai bene che è il caso che non le veda. Gli hai detto qualcosa?"
"A dir la verità mi sono messo a ridere"
"E ora che facciamo?"
Mia madre sembra, al contrario, piuttosto preoccupata!
"Assolutamente niente. Intanto è legge di natura, e alla sua età la fantasia comincia a galoppare. Poi è meglio così. Se i pruriti gli vengono stimolati evita di sforzarsi il cervello"
Condivido pienamente le riflessioni di mio padre.
Mamma reagisce ferma con quella sua stridula voce:
"Allora non capisci! So io che fare! Ora vado, le prendo e le butto via!"
"Ma bussa prima di entrare e aspetta qualche secondo, non si sa mai! Io intanto vado al circolo. Ho due ore di tennis, poi mi faccio una doccia e vi aspetto per pranzo. Mangiamo al circolo oggi. Ok!"
La reazione di mamma è furente: - Quando in questa casa c'è un problema tu non ci sei mai. È sempre tutto sulle mie spalle. -
"Dai non esagerare in fin dei conti è il segnale che sta crescendo ed è pronto, chissà, per far divertire qualche bella tardona!!!..."
"Ma vaff....."

Ragazzi è oltre un mese che ho trovato in cantina, nel pianale più alto di uno scaffale, uno scatolone zeppo di materiale porno.
Diverse riviste erotiche, tutte ben conservate, alcuni fotoromanzi in bianco e nero degli anni 90, altri a colori. Nello scatolone c'erano anche diverse vhs e altre piccole scatole.
La mia attenzione però è stata subito verso le copertina di "Le Ore" "Super Sex" "Cronache italiane" riviste che hanno fatto cult nel mondo della pornografia, la fortuna di Cicciolina, Moana, Milly e il piacere di tanti.
Con interesse mi sono dilettato a sfogliare le pagine restando affascinato da corpi eccitanti, sguardi ammaliatrici, e scene piccanti. Sono rimasto particolarmente colpito da statiche immagini di gran bella troie impegnate in performance erotiche piuttosto spinte.
Sfogliando ciò che ha suscitato il mio particolare interesse è stata la sezione amatoriale.
Confesso mi piacciono da morire le belle femmine mature in carne, quelle stazze dalla grandi prosperose tette e dai gran bei culi.
Femmine che ho ammirato inquadrate con corpi fasciati da maliziose vestaglie, riprese in studiati controluci, per offrire il piacere dell'intrigante trasparenza di eccitanti lingerie.
Quelle donne, per lo più mogli insoddisfatte, calde casalinghe che in casa cercano, e trovano, le mille occasioni per circuire il postino, il garzone di bottega l'idraulico per poi dedicarsi, con spirito di emulazione e la grinta di eccellenti porno-star, anima e, specialmente, corpo ai piaceri della carne.

Mi ci è voluto veramente poco per sentire il bisogno di tirarmi li un gran bel raspone, incurante dal fatto che mia madre, in quel momento in casa, poteva scoprirmi.
Devo essere sincero, il piacere che ho provato è stato più eccitante di quanto godo guardando internet con tutto quello che di hard può offrire.

E, ora, come succede da allora ogni domenica mattina mi stavo sollazzando a letto guardando una gran fica di casalinga, mora, formosa, con tette grandi dai grossi capezzoli e soprattutto dalla fica ricoperta di peli folti e scuri, che si stava spompinando il cazzo di notevoli dimensioni di un giovane stallone al quale glielo aveva fatto venire duro provocandolo con atteggiamenti maliziosi e sfottenti, mentre con uno stratosferico dildo si dava, contestualmente, piacere.
Con il cazzo stretto in un pugno tiravo lentamente con l'altra sfogliavo le patinate pagine della rivista.
Una sequela di foto, primi piani di espressioni lussuriose e goderecce con le didascalie che accompagnavano corpo, e mente, al mio piacere.
Mi stavano facendo impazzire gli sguardi carichi di lussuria rivolti all'obiettivo della macchina fotografica di quel gran puttanone con il cazzo tra carnose labbra e una plastica lingua. Credetemi meglio di un film porno!

Sento Mio padre uscire e io faccio appena in tempo a nascondere, tra la rete ed il materasso, la vecchia rivista, indossare rapido un boxer, che mia madre, furiosa, mi è già davanti.

"Dove le nascondi"
Non rispondo, non so cosa dire, so che non posso negare l'evidenza, mentre piuttosto impacciato cerco di mascherare il mio stato!
Sono, infatti, ancora sfacciatamente eccitato.

"Non fare lo gnorri. Tua padre mi ha detto che ti ha beccato mentre ti stavi... si insomma hai capito. Dimmi dove sono. Sei come lui... un porco!"

Furiosa mi aggredisce. Ai miei silenzi reagisce scomposta.
"Cosa credi che non le trovo"
Per la prima volta vedo mia madre veramente incazzata.
"Alzati!"

Le è piuttosto facile scoprirla tra il materasso e la rete furente me la spiattella davanti al viso. È vero non ho avuto molto tempo, ma un posto più intelligente potevo pure trovarlo!

"Queste cercavo!!!"
Muto la guardo, nei suoi occhi è chiara la rabbia.
"Dai mamma..."
Tento inutilmente di giustificarmi
"Ma non ti vergogni guardare queste schifezze"

Me la sfoglia rapida davanti nervosa, tra pollice ed indice, le patinate pagine scorrono veloci.
La guardo impacciato mentre la butta sul letto
"Dove sono le altre?"
Mamma sa che ce ne sono altre!
Carponi, quasi si sdraia, a terra per cercare sotto il letto.
Niente!
Si rialza, di scatto si sposta, si china accanto a me, apre veloce i cassetti della mia scrivania, il primo, il secondo e anche l'ultimo. Non trova nulla.
"Cosa credi che non le trovo?"
Certo se avesse tirato tutto l'ultimo tiretto ne avrebbe trovato due nascoste nell'intercapedine.
Veloce si rialza, si sposta verso l'armadio, nervosa apre le antine, rovista tra gli indumenti ed i cassetti, ma anche lì non trova niente.
Si volta ancora più incazzata
"Dimmi dove le nascondi"

Reagisce al mio mutismo alzando lo sguardo sopra l'armadio, una sedia per salirci rapida, le basta un secondo per trovarne altre due.

Anche queste sfoglia con stizza. Sembra cerchi qualcosa. Si sofferma nelle ultime pagine, li rallenta per qualche secondo il suo sfogliare.
Seguo i suoi occhi soffermarsi su alcune foto della sezione - Autoscatto - che "Le Ore" dedicava agli annunci amatoriali.
Commenta, dal labiale mi pare di interpretare una forte preoccupazione : - dove sono...le devo trovare! -

"Che fai li alzati e dammi subito tutto il resto"
La guardo, sono talmente impacciato e non perché ha trovato le riviste bensì perché mi sto eccitando come un maiale
Non datemi del pazzo. Sto quasi vivendo l'analoga storia che stamattina stava per farmi sborrare.
Quella splendida maialona in vestaglia, nuda che, provocato, con i suoi movimenti, il giovane stallone se lo stava scopando ingrifata da un cazzo di notevoli dimensioni.
E ora mia madre, con il prosperoso corpo fasciato da una corta vestaglia, la fretta di redarguirmi non le ha consentito di coprirsi, è davanti al marpione eccitato di suo figlio.
Senza controllo i miei occhi spaziano su belle procaci mammelle che in semi trasparenza, libere da costringimenti, ciondolano arzille davanti ai miei occhi. Giuro senza volerlo ho apprezzato quel suo abbondante seno quando, china, cercava nei cassetti. La sua rabbia erano un tutt'uno con i plastici movimenti delle grosse mammelle che nude reagivano scomposte.
E vedendola, quasi stesa a terra, che ho avuto il primo scomposto sussulto. Seguire il disegno del suo corpo, dalle cosce al culo per arrivare al seno, è stato un tutt'uno con l'intensa reazione del mio cazzo. Immediato è stato il suo ripetuto pulsare nel box che, fortunatamente, a lei, è passato inosservato.
Poi quando nervosa si è alzata verso l'armadio, piegatasi quasi a 90 gradi, e
la vestaglia è risalita mi ha offerto l'opportunità di ammirare le tornite cosce.
Purtroppo non sono riuscito a governare i miei occhi che sfrontati sono risaliti sino a restare colpito dal suo, veramente, gran bel culo!
Il massimo poi quando, in piedi sulla sedia, mamma tendendo al massimo il corpo mi ha lasciato il piacere di scoprire che era completamente nuda!

Ora seduto davanti a lei con forte difficoltà nascondo il cazzo alla sua vista stringendolo tra le gambe. Per quanto largo possa essere il boxer non contiene il grosso palo di carne che sembra essere ora il sostegno di una tenda canadese. Raccolgo le gambe per meglio celare il mio sfacciato stato.

Tra le mani di mamma una delle rivista trovata. Sfogliata si ferma su alcune pagine, stizzita ne strappa due. Il suo nervoso lacerare quelle pagine lascia trasparire nervosismo e, forse, preoccupazione - Vuoi vedere che la bacchettona che mi sta sta davanti si è divertita anche lei a lasciarsi immortalare con qualche grosso dildo ben piantato nella fica bella umida di trasgressivi piaceri!!! -
Devo essere sincero mi era parso ci fosse qualcosa di familiare in alcune di quelle foto. Forse il rispetto e, sicuramente, l'affetto hanno evitato ogni possibile mia morbosa riflessione.
Ma quel gran bel troione con la mascherina sugli occhi che si rivolgeva a giovani turgidi cazzi "Ragazzi chiudete gli occhi qui c'è qui la vostra mammina che sa come farvi godere"
promettendo loro l'estasi di un corpo eccitato pronto a soddisfarli, le somigliava da morire.
Certo sono passati un po' di anni ma quella piccola voglia che ho intravisto prima sul seno me ne da la chiara conferma!
I suoi occhi diventati lucidi, il respiro intenso e ripetuto quasi interrotto, il suo nervoso fare mentre continua a sfogliare un'altra rivista, mi appare come una inequivocabile confessione!
Sembra che la sua rabbia si stia trasformando in qualcos'altro e non credo sia solo preoccupazione!!

I miei pensieri sono certamente condizionati dal mio stato. Non aver potuto sfogare i miei carnali istinti incentiva la mia galoppante fantasia.
Si avvicinasse ora sarei fatto!
Ho il cazzo che mi scoppia e vorrei tanto che, raccolto quanto trovato se ne andasse.
Dovesse accorgersi del mio sotto che bella figura di merda farei!

"Dov'è tutto il resto?"
La sua voce ha perso tono, è profondo il respiro che le gonfia il magnifico petto.
Mia madre non intende uscire.
"Cosa hai da guardare?"

Ho il cuore che mi batte in gola. Mamma non si è resa conto che il suo scomposto fare ha allentato la cintura della corta vestaglia. Ed ora è praticamente nuda davanti a me.
Come quel magnifico puttanone che si è offerta, vogliosa di una bella razione di cazzo, al giovane stallone.
Come se un grosso pugno mi colpisse alla bocca dello stomaco, deglutisco con difficoltà e con maggiore forza stringo tra le gambe un cazzo che pulsa frenetico.
Dio che voglia di tiratemelo fuori e pestarci vigoroso sopra tutte e due le mani.

Si accorge del mio sguardo stampato sul suo corpo, e soffermarsi sul bel seno che repentinamente copre con i palmi di entrambe le mani.
"Oh santo cielo!"
Le mammelle compresse accentuano notevolmente il solco di un procace seno.
Non posso fare a meno di restare affascinato dalle rose aureole che, erotiche, abbracciano capezzoli diventati gonfi.

Mia madre parla, vedo muovere la sua bocca, ma ora non ascolto più le sue parole. Mi assale forte la voglia di alzarmi, avvicinarmi a lei e, sfrontato, infilarle il cazzo in bocca. Con le mani sul suo capo governare i suoi movimenti e poterle schizzare sino in gola la mia prorompente eccitazione.

Impercettibilmente muovo le gambe come ad accarezzarmi un cazzo che nulla a che invidiare rispetto a quelli che mia madre invocava tutti per se spudoratamente eccitata!

È forte la tensione!
Non riesco a governare né il corpo e né la mente! Sono al punto di non ritorno.

Lei mi è davanti, i miei occhi sono richiamati dall'incrocio delle sue gambe dove primeggia un folto ciuffetto nero, ben curato, che esalta il contorno della sua patacca.
Si gira veloce, riallaccia la vestaglia stringendo forte la cintura.
Con Il corpo fasciato si china per raccogliere dal letto tutte le riviste che ha trovato, nel guardarla sussulto a quel suo gran bel culo da favola.
Come mi piacerebbe inchiappettarlo, tenerla ben ferma dai fianchi e lasciare che lento sto gran bel cazzone le pulsi tra invitanti chiappe pronto ad esplodere di esaltante eccitazione.
Non governo più i miei pensieri.

Adesso è lei che guarda me. Nei suoi occhi non so se leggere sorpresa, rabbia o... altro ...

E se ora tirassi fuori il mio splendido cazzo, stringendolo alla base
mostrandoglielo in tutta la sua magnifica eccitazione disponibile a soddisfare quelle sue perverse voglie e regalarle l'incestuso piacere di prorompenti schizzi di sborra.
E se fosse lei, invece, a prenderlo tra le mani, accarezzarlo morbosa con la morbida pelle del seno e stringendolo forte godere del caldo piacere che, sfacciata, spargerebbe su tutto quel suo attizzante corpo!

il mio respiro è intenso. Stringo forte le labbra.
Impacciato mi muovo sulla sedia. I mie occhi cercano ancora il suo eccitante corpo, i suoi incrociano il mio. Mi guarda nei suoi occhi non so leggere la reazione ma è certo che sta prendendo, sicuramente, atto del mio perverso stato!
Stringo ancora più forte le gambe. Tremo, e non controllo l'intenso gemito che rilascio.
"Che hai?..."
Chiudo gli occhi, non per vergogna ma solo per vivere intensamente la mia fantasia! La vedo nuda, sdraiata sul letto con un grosso vibratore in bocca implorare un grosso cazzo per la disponibile fica.
Lei che nella mia mente sta abbandonando il suo presente di mamma, premurosa ed attenta, per riassumere quello trasgressivo ed intrigante del suo passato.
"... niente ...e che...non lo soooooo..."
Pochi secondi e libero sfrontato tutta l'eccitazione accumulata. Vengo da solo! Il palpitare del cazzo scandisce i ripetuti schizzi intensi, e copiosi, che favoriscono ai testicoli di sgonfiarsi e al boxer di raccogliere il mio perverso piacere.
Tendo le gambe come fosse una liberazione.
Sento colare la sborra tra le mie gambe, in nessun modo riesco a contenerla, ormai il guaio è fatto e aspetto, rosso in viso dalla vergogna, la sua sicura veemente reazione.

Riapro gli occhi, mamma mi è davanti. Ascolta il mio intenso respiro, si china lentamente, mi guarda, nei suoi occhi non vedo rabbia ma la stessa vogliosa espressione di quelle foto, appoggia le mani sulle mie gambe, sento le dita stringerle nervose, percepisco il calore del suo corpo.
"Sei un maiale! ... mentre sparge sulle labbra un dito intriso di sborra, con la lingua che ne assaggia il perverso sapore...

... Sono passati dieci anni, papà non si è mai chiesto come mai mamma non abbia buttato via quello scatolone e del perché, la domenica mattina, non vada più a messa!!!....
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