incesto
Mia madre e mia zia... due gocce d'acqua
di geppettino2003
13.09.2012 |
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"“si! Zia e voglio scoparti adesso”
“tesoro…oggi chiamami Anna”
“Si…si…..."
È una calda mattina d’estate, il sole è già forte ed è intensa la mia sensazione di particolare soffocamento. Cerco un po’ di fresco in soggiorno. È ancora presto per andare giardino dove la fresca acqua della piscina potrà alleviare la gran calura che mi assilla. Sono sul divano con le persiane leggermente abbassate nella disperata ricerca di un po’ di refrigerio. Ma è inutile perché non è il solo caldo che mi affligge!
Seguo mia madre e mia zia confabulare a bassa voce. Entrambe sorridono. Il sorriso di zia mi appare ambiguo quello di mamma particolarmente interessato. Di che staranno parlando? Mia madre Rosanna e sua sorella Rossana, gemelle monozigote, praticamente identiche come due gocce d’acqua discutono di come pianificare una estate che si preannuncia particolarmente accaldata.
È già il terzo giorno che ci siamo trasferiti nella villetta al mare. Mio padre e mio zio ci raggiungeranno nei fine settimana ed io ho ricevuto piena delega a fare il maschietto di casa!
Dicevo della straordinaria somiglianza di mia madre con sua sorella. Già al momento della nascita, per rafforzare quella loro particolare caratteristica, i miei nonni hanno scelto nomi praticamente simili per poi distinguerle con gli appellativi di Anna, mia madre e Rosa mia zia.
Poi crescendo loro non hanno mai smesso di sfruttare a loro vantaggio quel sottile legame che esiste tra due essere così interiormente intimi. Ed il rapporto tra mia madre e sua sorella è accentuato da una particolare forma di complicità che da sempre consente loro di ritrovarsi su ogni argomento, sia esso serio che frivolo. Raccontano che più di una volta si sono scambiate i ruoli all’università sostenendo esami carpendo la buona fede dei docenti. Mamma molto ferrata nelle discipline umaniste, mentre zia bravissima in quelle scientifiche. Anche nella vita di ogni giorno si sono divertite, e lo fanno ancora oggi, a materializzare quel sottile intrigo che si cela dietro il gioco dello scambio delle parti.
Più volte hanno sottolineato che sono dotate di una particolare forma di empatia che ha consentito loro di vivere le singole esperienze condividendone, anche a distanza, le particolari emozioni che da esse ne scaturiscano. Tale ultimo particolare ha avuto sicuramente un ruolo significativo nel loro fortissimo legame. Mamma ripete spesso che “sentire, l’armonia, la speciale sintonia che la lega alla sorella è qualcosa di molto profondo, misterioso, affascinante e, perché no, anche piuttosto intrigante.”
Praticamente anche a distanza loro non hanno segreti! In concreto vivono in simbiosi.
È vero con la maturità si sono calmate ma quell’indole trasgressiva non le hai abbandonate!
Poterle distinguere non è facile, solo la diversa acconciatura dei loro lunghi capelli aiuta tutti noi in famiglia a riconoscerle. Ma oggi, stranamente, entrambe hanno raccolto i lunghi capelli in una lunga, e sbarazzina, coda di cavallo.
Fatta questa premessa stamattina sono sul divano, un cuscino ben stretto tra le gambe raccolte a coprire quello che la mia morbosa fantasia da un po’ materializza, seguo il loro pianificare la giornata.
Confesso! È un po’ che spio mia madre come eccitante femmina che non già come amorevole mamma. Ogni occasione è buona per osservarla: in bagno mentre fa la doccia accarezzando la sua splendida figura, in camera protetta dalla sua intimità mentre agghinda il suo accattivante corpo con la sua raffinata lingerie, mentre sfaccenda per casa soprapensiero sculettando sinuosa con la scopa in mano. Come non posso fantasticare sul suo corpo! A 44 anni è ancora una magnifica donna. un bellissimo seno che si gonfia lussurioso ad ogni suo respiro, cosce piene e ben tornite che sinuose risalgono sino ad un culo alto e sodo. Un corpo che sembra sprigioni sesso da ogni poro!
Al suo accattivante corpo sto dedicando il meglio del mio proliferare ormonale. Materializzo i più zozzi pensieri con uno stratosferico pisellone in mano a darmi piacere.
E ieri l’altro, in preda ad uno dei miei particolari pensieri, al massimo di uno stato di fortissima eccitazione, è successo quel qualcosa che sta per modificare in senso tangibile il rapporto con mia madre …e con mia zia.
Mamma mi aveva attizzato come non mai. In piedi su di un predellino stava sistemando scatolame appena acquistato nella dispensa. Credetemi uno spettacolo. Il corpo fasciato da un trasparentissimo pareo giallo. Nell’aiutarla la seguivo salire e scendere dalla piccola scaletta con un fare atletico e, per me, particolarmente provocante. Il prosperoso seno accompagnava i suoi movimenti. Chinata mostrava quel suo stratosferico culo, che plastico ancheggiava all’altezza del mio viso fasciato da uno stretto indumento che mostrava chiari i bordi di uno slip così piccolo che stimolava la mia fantasia ad immaginare il taglio di una passerina sicuramente calda e succulenta. È vero non ho limiti ma credetemi mamma è una gran fica! Accovacciato ai suoi piedi porgevo le masserizie traguardando al di la di una gamba sollevata sul piolo sfruttando la paradisiaca visione che il bordo del risalito pareo mi offriva. Chiaro era il colore di corti ciuffetti neri ed ispidi che trasparivano dal suo particolare costume. Nel porgerle la spesa più volte ho sfiorato la pelle vellutata delle sue lunghe cosce. Piegandosi in avanti mi offriva, innocente, tutta la sensualità del prosperoso seno che sembrava quasi voler debordare dalla scollatura del variopinto indumento lasciandomi così imbambolato ammirare grossi capezzoli fare capolini dall’accentuata scollatura del pareo. Lunghi minuti di intensa sofferenza dovute ad un cazzo che voleva scoppiarmi tra le gambe. Una visione che lasciava galoppare la mia fantasia. Ho ammirato, concupito, le rotondità del suo gran culo contrarre naturalmente le chiappe. Il mio morboso piacere era tutto nella possente erezione di un cazzo cresciuto a dismisura e, con lui, cresceva perversa in me la voglia di toccarmi morboso.
“Bene adesso ho da sistemare gli armadi, salgo su in camera” Quasi rincretinito ho avuto solo il tempo di mascherare con entrambe le mani sul bacino, ed in maniera goffa, la corposa protuberanza che chiara dal boxer evidenziava lo stato del mio forte coinvolgimento dovuto alla immagine di una femmina che immaginavo porca e vogliosa.
Lo seguita andare via ancheggiando plastica quasi sorridendo!
Al tatto avevo un cazzo da fare spavento. La voglia di scopare mia madre era cresciuta in maniera incontrollata. Con il suo innocente fare (!) aveva scatenato i miei più animaleschi istinti. Una eccitazione bestiale manifestava chiara la mia immensa voglia di sbatterla li. Lei in piedi sul predellino ed io a stantuffarle lo splendido e plastico culo magari stringendo tra le dita quei suoi turgidi capezzoli. Immaginavo di poterle schiaffare il mio bel cazzo in una avida bocca. Farla ingoiare il potente muscolo, scaricare tra le procaci tette di un corpo eccitato la mia calda sborra. La immaginavo gemere godendosi il mio cazzo nel culo sditalinandosi con una mano e portare con l’altra la mia a stringerle i capezzoli. Non so perché ma mi ero convinto che mia madre avesse una gran fame di cazzo.
Praticamente in trance con un potente cazzo stavo tirando di mano lungo tutta l’asta fino alla cappella. Ho cominciato a spugnettare che era una bellezza, ma talmente eccitato non riuscivo a venire.
“Guarda guarda che bel porcellino che abbiamo qua! te lo ha fatto venire duro. È proprio una gran bella gnocca mia sorella vero? E a quanto pare ti piacerebbe scoparla eh!….” Mia zia alle mie spalle aveva praticamente scoperto le mie porche fantasie. E non solo quelle!
“…è parecchio che me ne sono accorta sai…ma non puoi fare sempre da solo…poverino lo stai martoriando… questo bel cazzone merita molto di più …” Mentre la sua mano, lentamente, aveva sostituito la mia a scorrere interessata lungo l’asta tesa e dura. Mia zia con uno sguardo misto tra lo stupore di un magnifico cazzo e la libidine che lo stesso le aveva procurato manifestava chiara l’indole di quell’intimo troione che alberga in lei!
La sua mano scivolava lenta sul mio cazzo già pronto a schizzare un piacere che per merito suo in poco si era decuplicato. In ginocchio davanti a me e lo splendido cazzo era già tra le turgide labbra di una caldissima bocca.
Una pompa bellissima, stavo impazzendo ai plastici colpi di una esperta lingua rapito dal suo goloso gemere. Quel calore in poco aveva materializzato furiosa la mia libidine. Un prorompente primo schizzo le ha riempito la famelica bocca. Un secondo, violento e lungo le ha sporcato il viso. Poi altri ad un ritmo tale che non mi era possibile controllarli. Il mio caldo sperma si univa ai suo intenso gemere. Mai mi era capitato di avere una sborrata così violenta. Una nervosa lingua mi ha pulito per bene mentre “ehi… eri proprio infoiato….Non crederai mica di lasciarmi così…”
Un attimo e come per incanto eravamo chiusi nella piccola dispensa a scopare. In piedi ho sbattuto in una caldissima fica un cazzo che non aveva perso il suo possente fulgore. Splendido!
Solo il rumore di passi in cucina dietro la porta della nostra alcova, e un sussurro che potrei definire misto a sorpresa e interesse, avevano interrotto la mia particolare, ed intima, conoscenza del corpo di mia zia.
Non ci giurerei ma forse era la mia galoppante fantasia ma non poteva essere quello che avrei voluto fosse. Sta di fatto che mia zia, sorridendo ambigua, con un ultimo risucchio linguale, mi lasciò veloce con la promessa che quello che aveva fatto era solo l’inizio di una estate calda…e travolgente!
Intanto la mia mente aveva ripreso veloce a galoppare verso un sogno irraggiungibile.
Sono due giorni che scopo mia zia con un chiodo fisso: GODERE DEL CORPO DI MIA MADRE. Mamma mi eccita da morire e mia zia soddisfa le mie pornofantasie!
E per le mie morbose voglie ho rischiato più di una gaffe nel rapporto con mia madre in presenza di mia zia. È capitato che eccitato da quello che ritenevo fosse il corpo di mia madre ho attaccato quello di mia zia. Solo il fermo sguardo di mia madre mi ha riportato alla realtà dei fatti facendomi rinsavire giusto in tempo!
Comunque ogni occasione è buona per scopare mia zia (non posso affermare che sono io che la scopo è più corretto dire che è lei che selvaggia sbatte me!)
“Scopami, chiudi gli occhi e immagina che sia lei a godere di questo bellissimo cazzone! DAI FALLA GODERE…….”
Proprio una porca! I suoi inviti incentivano la mia fantasia ed ingrossano sempre di più il mio cazzo. Chiudo gli occhi ed è mia madre che gode del mio potente cazzo. La mia eccitazione si decuplica e ogni volta sono sempre più potenti i miei schizzi di piacere.
Avrete ormai capito che mia madre è una gran bella fica e la sorella è un splendida gnocca e non solo!
E con questi pensieri seduto sul divano fantastico ascoltando il loro pianificare la giornata. “Ok oggi esco io per fare la spesa. Tu intanto finisci di sistemare in casa. Dammi una mezzoretta e poi si va tutti in piscina…oggi prevedo una giornata… veramente caldissima”
La seguo uscire, e ne approfitto per spiare mia madre ancheggiare allegra in casa. Oggi è particolarmente eccitante.
Un paio di minuti di velocissime faccende domestiche e mia madre (?) mi è accanto. Indossa un due pezzi particolarmente succinto. “vieni con me in piscina e, se ti va, mi passi un po’ di olio abbronzante” CAZZO! Vittima delle mie erotiche fantasie non mi capacito di una opportunità il cui solo pensiero mi attizza da morire. Mi assale il terribile dubbio che forse sto sognando vittima di una delle mie ultime, e costanti, immaginazioni. Quanto sborra sto versando desiderando di poter toccare il suo eccitante corpo ed ora, innocente, me ne offre la conturbante occasione. Poterla accarezzare come mai ho potuto prima di oggi, e il suo invito sembra proprio voler incentivare una mia porca reazione.
Rimango immobile rapito da incestuosi pensieri. Qualche secondo ed il mio mutismo è sopraffatto dalla visione di quei suoi superbi capezzoli che sembra vogliono perforare lo striminzito indumento. China verso di me ribadisce il suo invito. Sbiascico un timido “si…ora…vengo…dammi un attimo….” e lei, rendendosi conto che sto guardando con insistenza quelle sue splendide tette, mi da un buffetto sulla guancia “allora mi aiuti o devo fare…tutto da sola?” “..eccomi… arrivo…” Mi alzo e la seguo sculettare in giardino. Si stende sul lettino a pancia in giù con il procace seno schiacciato dal peso del corpo. Una visione paradisiaca. Il solo guardarla mi sta facendo venire voglia di spugnettarmi lì davanti a lei. “dai forza che voglio farmi riscaldare da questo bellissimo sole…” È in un attimo le mie mani impazzite seguono un plastico corpo. Nervose le dita sono sulla schiena, timide scorrono, più volte, sotto il gancio del minuscolo reggiseno “aspetta sgancio il reggiseno così puoi fare meglio”.
È veloce il suo sfilare il reggiseno così come immediato è il mio riprendere il mio fare.
Sono turbato nel sentire qualcosa muoversi frenetico nel mio costume. Cerco di scacciare quel pensiero non voglio che si accorga di quell’insistente pulsare che si chiama spudorata eccitazione. Cerco di non pensarci ma la mia eccitazione cresce. Cazzo come cresce! Continuo a massaggiare, o meglio accarezzare morboso, la sua pelle mentre lei con la testa poggiata sulle braccia conserte si gode i miei massaggi. Le mie mani spaziano dal collo, scivolano interessate verso la schiena. Facendomi coraggio lascio che le dita lambiscano quella parte del seno che il peso del suo corpo fa sporgere. Nessuna reazione! Dita interessate si soffermano ad accarezzare una morbida porzione di pelle. Non dice nulla, anzi dovessi giurare direi che sembra proprio piacerle. Continuo! Percepisco un respiro che lentamente si fa profondo (sarà piacere o sono io che come al solito fantastico!) La situazione si è fatta incandescente! Ed è ormai palese la mia erezione che spinge dal largo boxer che indosso. Solo se sfiorassi il cazzo sono certo che potrei schizzare, in un attimo, tutto il mio piacere magari sporcandole il conturbante corpo.
Per quanto ho fantasticato su mia madre mai sono stato capace di immaginarmi in ginocchio accanto a lei stesa su di un lettino a massaggiarle il corpo, ad accarezzare con particolare trasporto un seno meraviglioso e con un cazzo palpitare scomposto a pochi centimetri dalle sue carnose labbra.
Continuo nel massaggio non ho il coraggio di essere più sfacciato e ne la voglia di smettere. Lunghi minuti fino a quando “sei proprio bravo…..adesso un po’ sulle gambe”. Tremanti le mani lasciano cadere gocce di olio su tornite cosce, mentre, quasi spudorata, lei stringe il costume sino a farlo praticamente rientrare nel solco di intriganti chiappe. Praticamente ora ha il culo quasi completamente scoperto, e dire che il costume è già sufficientemente piccolo, ed ora è diventato praticamente inesistente. “Passamene anche qui!” toccandosi un culo bianchissimo a dispetto della bronzee cosce. Un attimo dove due pensieri lottano tra di loro: sono particolarmente eccitato per continuare ma anche troppo attratto per smettere. Incrocio il suo sguardo mentre si solleva leggermente. Ha proprio un seno sodo e stupendamente pieno “ma insomma che hai, oggi sembri proprio addormentato! A cosa pensi di tanto importante”
Sapesse!
Impacciato, e con la paura che possa accorgersi dello stato di forte eccitazione che chiaro traspare in tutta la sua prepotente durezza, prima un po’ timidamente e lentamente poi con un crescente ardore figlio della prorompente eccitazione, senza risponderle, lascio scorrere le mani sulle invitanti chiappe. Superato lo stato di timore iniziale percepisco, tra le dita, un corpo rilassato che apprezza mani che spaziano temerarie. Ho il cazzo che pulsa nervoso e ritmico tra le gambe e la intensa sensazione che sto per godere senza nemmeno sfiorarlo.
Sotto le mie dita sento un corpo che sobbalza ogni qualvolta le mie mani, nel risalire tra le cosce, si insinuano sfrontate tra le pieghe del suo splendido culo. Non sono certo ma ascolto il suo respiro farsi più intenso e la mia fervente immaginazione lo associa a gemiti di una crescente eccitazione.
Le mie mani sono libere di fare quello che vogliono. Tocco quel corpo che tanto mi eccita. Una pelle vellutata e soda, la parte esterna del seno, il culo, le sinuose cosce. Spazio con particolare interesse succube di un cazzo che pulsa nervosissimo tra le gambe. Lunghi minuti di un supplizio che non ha fine.
“Eccomi sono tornata…. Dove siete….ah vedo che non mi avete voluto… aspettare”
Solo il rientro di mia zia (!) ha evitato che la situazione potesse diventare particolarmente spiacevole.
“Dai sbrigati che oggi è una giornata particolarmente calda”
“un attimo poso la spesa, mi cambio, e vi raggiungo!”
“dai lo faccio io tu vai a metterti il costume, se Carlo è disponibile ti può passare l’olio abbronzante, sai ha delle mani d’oro” Alzandosi d’impeto, senza preoccuparsi di coprirsi il seno in tutta la sua prorompente bellezza e con in piccolo costume che, nell’intimo incrocio, aveva assunto un colore leggermente più scuro!
Zia Rosa (!) si accorge dove punta il mio interessato sguardo e dandomi uno scrollone passandomi accanto “ehi Carlo, oggi il sole è proprio forte vero?” Parole che mi destano dallo stato di trance in cui mi trovo.
“…e si è proprio caldo” e poi sottovoce rivolto a lei “e io sono in calore…” Alzandomi rendo palese una eccitazione che, pur volendo, anche sua sorella non può non vedere.
Particolarmente euforiche entrambe si incamminano verso casa ed io già in acqua tiro fuori una bestia alla ricerca di un po’ di pace per i miei sensi terribilmente provati da una situazione al limite di ogni naturale sopportazione.
Solo una sonora pugnetta potrà calmare i miei ardori!
Tiro su di un cazzo accompagnando la mia mano con i più sconci pensieri su quel corpo che era alla mercè di mani ardite e concupite. Ad occhi chiusi immagino una gran bella scopata con quella donna che, sono più convinto, saprebbe cogliere il meglio che un impavido stallone è in grado di offrirle. Nel frattempo mille pensieri per riuscire a ricucirmi, con una certa urgenza, lo spazio, ed il tempo, per poter scaricare la mia libidine sul corpo di quel gran troione della sorella.
Pochi secondi e mischio il mio seme al candore di un’acqua fin a ora chiara e limpida.
“Ma allora non sai come governare quelle mani eh! Potrebbero avere altro da fare…..sai è’ bene che anch’io mi protegga dal sole, dai spalma anche la mia di schiena. Voglio proprio vedere se è vero che hai delle mani d’oro?”
Con un variopinto copricostume particolarmente intrecciato ad corpo che mostra, ampiamente scoperte, delle lunghissime gambe e una scollatura molto profonda che lascia ben poco alla mia immaginazione, ho davanti un femminine stratosferico con un costume, credetemi, a dir poco osceno. Due minuscoli triangoli, sicuramente di una misura più piccola di quanto il suo seno reclami, fanno fatica a celare, al mio interessato guardo, il solco profondo di un maestoso seno da dove si ergono stupendi capezzoli fare capolino dal roseo di delicate aureole. Anche lo slip è piuttosto sgambato ed aderente al punto che riesco a intravedere, nettamente, il taglio che separa le labbra della sua fica.
Che porca!
In poco ho il cazzo di nuovo duro e più di prima.
Ma che sta succedendo, quelle due donne oggi mi stanno facendo eccitare da morire. Non posso credere che mia madre (!) stia volutamente costringermi a ripetere l’eccitante esperienza appena vissuta anche con mia zia (!).
Quale è il suo scopo?
Ma forse sono io che lascio galoppare la mia fervida fantasia, però così vestita è chiaro che il femminone che mi è davanti ha voglia di scoparmi. Adesso dovrò solo stare attento a non farmi beccare dalla sorella mentre sarò, certamente, impegnato in una megagalattica scopata. Esco dalla piscina con un cazzo splendidamente in tiro. Mi avvicino ai lettini accorgendomi che lei si è subito privata del minuscolo reggiseno e il piccolo perizoma esalta come non mai uno stupendo culo coperto da un filino che si perde tra il solco di bianchissime chiappe.
Un lungo sospiro e il mio sguardo incrocia il suo, e con dire piuttosto ambiguo “ non fossi arrivata tu ero sul punto di fare una pazzia”
“ehi! piccolo mandrillo cosa avevi in mente?”
“non lo so. Magari mi sarei tirato il cazzo fuori davanti alla sua bocca per poi spingerlo sino alla sua gola. Sono quasi certo che mamma non si sarebbe fatta sfuggire una ghiotta occasione ” “già un bel pompino da tua madre!” mentre in ginocchio le sono già accanto a stendere l’olio sulla sua schiena. Attacco immediatamente il bordo del perizoma, risalgo veloce ad accarezzare il seno. So che le piace farselo stringere. Sfrontato copro la porzione di candida pelle massaggiandola con studiata intensità. Mi sposto sulle cosce sode e tornite facendomi immediatamente più sfacciato. Ascolto subito sottili gemiti di piacere. “Dio che fica che sei” “ehi, ehi siamo volgarotti stamattina!” Con movimenti circolari sul corpo di una caldissima femmina lambisco il bellissimo culo. Impongo alla mia mano di spaziare su chiappe invitanti. La sua reazione è di particolare piacere, si sistema meglio sul lettino divaricando leggermente le gambe. Senza alcun pudore approfitto subito e spingo le mani tra le cosce. L’eccitazione offusca i miei pensieri. Sfioro una prima volta l’intimo incrocio con un solo pensiero: lei non è mia madre (!) ma solo quella splendida troia che mi sta scopando. Un troione che è già pervasa da una voglia di cazzo che dimostra allargando oscena le gambe per favorire il mio morboso fare. Sono eccitato come non mai, oggi è un susseguirsi di intensa eccitazione. Struscio volutamente un potente cazzo contro la sua coscia. Ho un cazzo che vuole prepotentemente sborrare per come lei sa farglielo fare.
Uno sguardo verso casa con la paura che sua sorella possa, con evidente ragione, vederci e urlarci il suo evidente dissenso. Un pensiero di un attimo mentre il troione che mi è accanto sposta la coscia aumentando la pressione del mio cazzo. Credo abbia capito che non vedo l’ora di poterla scopare, così da soddisfare la mia crescente voglia di fica, e perché no il suo desiderio di minchia. Continuo con particolare dedizione a massaggiare l’interno coscia spostandomi verso l’alto. Un unico obiettivo l’intimo incrocio delle sue lunghissime cosce per rendere chiaro che intendo scoparla ORA! Il cuore mi batte forte mentre le dita strusciano sulla sua fica trovandola caldamente bagnata. Ha un corpo palesemente eccitato, il suo sussulto favorisce il contatto del bacino contro alla mia mano e, subito, un mio dito morbosamente sparisce tra i neri ciuffetti di una bagnatissima fica. È incredibile! Sono sul punto di svenire, ma me ne fotto! Ora sono in paradiso con un solo obiettivo approfittare di questo momento, anche se solo un attimo, per poter sborrare tutta la mia eccitazione su quel caldo corpo che vibra intensamente tra il mio dito.
“mmmmhhhhh a quanto vedo si direbbe proprio che ti piace, e molto, toccarmi le gambe?”
Comincia ad essere troppo per la mia giovane età (ho pur sempre 15 anni). Il mio cazzo è talmente grosso, quasi al limite del dolore fisico, e il mio stato di eccitazione è a livelli altissimi, non credo di essere capace di resistere, sono pronto a venire senza neanche toccarmi. “si! Zia e voglio scoparti adesso”
“tesoro…oggi chiamami Anna”
“Si…si…..zi..a…. mamma …voglio farti godere…” “
“hai proprio voglia di scoparti tua madre”
“si so che hai voglia di cazzo… e io sono qui pronto a farti godere …”
Mentre una sua una mano sfiora il mio enorme pacco. Rosso di eccitazione non ho il tempo di replicare che lei continua
“ooohhhh…si…muovi il dito….ancora cos….ssssiiiiii….”
È eccitata!
“ora vediamo un po’ cosa abbiamo qui” privandomi di colpo dei boxer trovandosi di fronte un cazzo palpitante. Così grosso non l’avevo mai visto. Resto immobile praticamente pietrificato. Ha una espressione di meraviglia nel vedere la cappella di un cazzo duro e grosso. “Mmmmhhh è proprio un bell’affare. Complimenti! Il pensiero di tua madre ti fa questo effetto? Ma dimmi è merito mio o di mia sorella?” “di tutte e due!”
Si alza sedendosi sul lettino. Ha proprio un bellissimo seno bello sembra quello di mia madre. Le aureole piccole e i capezzoli grandi e già turgidi. È forte la voglia di attaccarmi e succhiarli ma è lei a prendere l’iniziativa dicendomi “quanto è bello …. vediamo quanto è veramente buono.” È un attimo e la rossa cappella sparisce nella sua bocca. Tutto in un solo colpo. È veramente brava a succhiare cazzi. È altissima la mia voglia di godere. La sua lingua scorre lungo l’asta e la avvolge muovendosi nervosa sulla punta. Lo fa scendere in bocca giù facendo sparire tutta l’asta sino in gola. Sento i gemiti di una altissima eccitazione. Ci mette impegno e sembra voglia succhiarmi anche l’anima. “…che gran troia che sei….” “…ti piace come spompino… sono veramente brava vero?” “zi..aaa….mamma…… sei la più grande puttana di questa terra….” “…mamma ti piace tanto…eh!” “…si….si…mi fa morire…so che ha voglia di cazzo….anche lei una puttanone…” “…e che ne sai tu!...” Parla senza interrompere il suo succhiare aiutandosi con le mani, una avvolta sul grosso cazzo a tirare con fermezza, l’altra a soppesare testicoli già pieni di sborra. “dai spompina…tira…dio come sei brava….è…bellissimo…” Chiudo gli occhi ed immagino sia veramente mia madre a succhiarmi con morboso trasporto il cazzo. Tremo intensamente mentre ho solo il tempo di dire “… si mamma….ve… ve.. vengoooooooooo” non finisco quasi di pronunciare quella parola che schizzo e….
“Anna che ti avevo detto è proprio un bel mandrillo il nostro maschietto!
“ANNA COME ANNA….” mia madre! … la donna che sta spompinando un superbo cazzo, che continua a pulsare frenetico perso in meravigliose e carnose labbra che non lasciano uscire neanche una goccia di sperma che ancora schizza, È MIA MADRE!
Lunghi secondi dove confuso non capisco niente.
Mia madre che non ha nessuna intenzione di fermarsi, assapora con avidità risucchiando la mia sborra pulendo con abilità da consumata pompinatrice tutto il mio uccello. “MMMmmhhh…. avevi proprio ragione. Ho un figlio che non solo ha uno splendido cazzo ma ha proprio una gran voglia di scoparmi! ” un pensiero espresso passando più volte la lingua su di un cazzo che non intende perdere possanza.
Che troie! Mia madre ben consapevole dei mie perversi pensieri, mia zia complice delle mie fantasie, assieme attrici della mia morbosa eccitazione si sono messe d’accordo. Hanno pianificato tutto, giocando ancora allo scambio delle parti ed io povera (ma complice) vittima del loro incestuoso intrigo.
“mi pare che ora sia arrivato il momento di scopare anche me, mica posso godere solo di riflesso. NON TI PARE?................”
“si ma non essere egoista…ricordati i nostri bei tempi…”
……….continua (…..)
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