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Mamma che bel culo


di geppettino2003
22.08.2017    |    73.590    |    2 9.8
"Subito quel suo dito riprende il suo erotico gioco..."
In attesa di Claudia
Incredulo segue il mio erotico fare. Un eccitato sguardo spazia sul mio corpo impreziosito da raffinata lingerie. Con un dito in bocca mimo un intrigante pompino, la mia lingua si bea del perverso sapore del caldo suo piacere.
Le mie provocazioni infondono uno sfrontato coraggio a quel suo titubante dito che, favorito, dalla delicata seta, risalito lento tra accattivanti chiappe, oltrepassato, morboso, il bordo della rossa brasiliana, voglioso ora sfiora ripetutamente un invitante buchetto, si ferma e avvia una piacevole intrigante pressione.

“Si mamma a questo gran bel culo, potrei dedicare litri di sborra!”
Quasi sussurrata è la sua risposta alla mia sfacciata proposta, mentre prendo atto che nonostante le due copiose sborrate, i suoi vent’anni gli mantengono l’uccello in splendida tensione. La trasparenza dell'acqua mi lascia apprezzare un magnifico cazzo che non intende perdere il suo fulgido vigore.
Me lo offre stringendolo sfacciato tra le dita.

Rifletto! Neanche un'ora fa ero la mamma apprensiva, complice delle sue erotiche fantasie, disponibile a consigliarlo sul come materializzarle, renderle concrete, goderne con la sua matura amante ed ora, esperta e seducente femmina, eccomi pronta a sostituirmi a lei e soddisfare il suo ardente desiderio, e la mia voglia, di possedere un gran bel culo.
IL MIO!

Spudorata mi offro al suo eccitante fare, maliziosa allargo le gambe, lasciando a quel suo dito di raccoglie, tra corti riccioli neri, la mia già diffusa calda eccitazione. Lentamente porto una gamba sul bordo vasca, tendo le braccia a cercare sostegno, agevolo il suo fare.
Preso coraggio quel suo dito spinge, supera un esile barriera, lento entra, si muove piano, si piega, rotea morboso, esce.

Sconvolta rispondo con un lungo, intensissimo, gemito, il corpo reagisce in un unico brivido.
"Amore di mamma..."

China mi privo della culotte lanciandola provocatoriamente sul suo cazzo ed offro al suo fare ciò che desidero ardentemente faccia. Subito quel suo dito riprende il suo erotico gioco. Rientra, ben teso, sfrontato spinge. L'impeto della sua eccitazione mi fa fa sobbalzare, con un lungo, profondo sospiro.

Piacevolmente turbata desidero di più, molto di più! Un ultimo briciolo di pudore strozza il mio respiro. Sussurro non certo per vergogna, bensì per rendere questo nostro, intimo, momento paradisiaco.

“Così, bravo!!!"

Subito risponde alla mia invocazione con un secondo dito che si unisce al primo. Li infila completamente dentro, mi possiede con il pollice che sbatte, forsennato, sul clitoride.

“Mamma che bel culo!”

Stringo le chiappe, avvolgo strette le dita, le voglio sentire tutte mentre furiose mi scopano deliziandomi e lasciandomi gemere di un infinito piacere.
Guardo quel suo imperioso uccello pulsare sempre più frenetico abbandonando definitivamente il mio ruolo di mamma. Trasmetti il mio fremere alle sue dita che seguono a fottermi il culo con la foga di una nuova, intrigante, eccitazione.
Quanto mi piace sentirmi il culo straziato!

"Claudia mi ha detto di ieri notte, della tua voglia di incularla e del suo netto rifiuto. Poi la tua reazione! Scaricarle la tua rabbia sul viso, e lasciarla sola. Sai mi ha accusato di averti trasmesso io la tua voglia di farle il culo. Amore di mamma io sono impaziente di riceverti, ho voglia del tuo bel cazzo nel culo!”

"Claudia lo aveva detto che se volevo un culo dovevo chiederlo a quel troione di mia madre! - A lei piace essere inculata. Sai quanti giovani cazzi si è preso nel culo. - le sue parole mi hanno fatto incazzare e con stizza le ho sbarrato in faccia e, lasciata sola, me ne sono tornato a casa. "

La riflessione di Claudia è un ulteriore flash ai miei piaceri universitari, quando scopandomi le giovani matricole li eccitavo da morire invocando loro di chiamarmi troia, puttana, zoccola così raggiungevo il massimo della mia eccitazione facendo impazzire i miei focosi maschietti.
Ho represso per anni questa mia perversa indole, la moglie innamorata, e la apprensiva mamma, mascherava il suo piacere in silenziosi gemiti e anonimi godimenti. Ma adesso con due dita di mio figlio nel culo, e la voglia di uno splendido cazzo, che senso ha comportarsi da mammina casta e pura?

“Sai so essere una gran porca!Si...si…così… dai … fammi godere, che dopo mamma si prende dentro questo tuo bel cazzo. Bravo! Continua così…

Ascolta il mio ripetuto respiro accelerando il movimento delle dita e, ad ogni suo affondo, libero il mio essere profondamente troia.

"Scopami!"

Mi concedo completamente al suo desiderio, e alla mia perversione, con un devastante piacere, ma perché farlo in silenzio! Mi mancano quelle frasi oscene, ora le voglio sentire da mio figlio, desidero ardentemente ascoltare il suo pensiero, cosa pensa della sua bella mamma, ora che mi ha scoperto una gran troia e non ha più senso portarmi rispetto!

“Tesoro dimmi che sono la tua puttana, dimmi che stamattina sono stata brava a fartelo diventare duro, dimmi che hai dedicato a me il tuo piacere"

Vedo i suoi occhi brillare, mi è subito chiaro che non aspettava altro che dare libero sfogo alla sua lussuria!

“Dimmi tutto ciò che desideri, quello che pensi della tua mamma. Ma voglio sentire solo le cose più porche…”

“Mamma, dovevo immaginare quanto sei troia. Quei tuoi consigli su come scoparmi Claudia, chiedermi insistentemente come lo avevo fatto, raccontarti come aveva goduto. Quanti ditalini ti sei fatta fantasticando su di noi? Poi stamattina calda femmina ti è piaciuto provocarmi. Si a te ho dedicato due volte le mie pugnette, al momento delle sborrate, ho immaginato quanto poteva essere bello sborrarti nel culo! Mamma, adesso voglio incularti!”

Tende una sua mano invitandomi ad entrare nella grande vasca. L'ultimo rivolo d'acqua si sta perdendo nello scarico, lasciando a quel suo maestoso cazzo, avvolto dal rosso della mia culotte, svettare sfacciato al mio cospetto.

Stringo quella mano e, in precario equilibrio, entro nella vasca. Gli alti tacchi certamente non mi aiutano, ma non intendo privarlo della erotica visione di una splendida puttana! Con le caviglie cingo i suoi fianchi, mentre seguo la sua mano percorrere, sfrontato, un magnifico cazzo.

Intenso è il suo sguardo. Gli occhi impazziti risalgono le mie nere cosce, si perdono sul frivolo triangolo di ciuffi ben curati. Il lento privarmi del reggiseno li richiama mentre stringo il procace seno e, accentuandone la provocante sensualità, lecco avida da irti capezzoli quel suo ancora caldo seme.
Lenta mi chino, entrambe le mani sulle sue spalle, le labbra si sfiorano, la mia lingua trasferisce alla sua intensi fremiti di piacere. Porca offro dal mio seno alla sua bocca gocce del suo piacere. Una nervosa lingua ne raccoglie l'essenza succhiandola dai grossi e duri capezzoli.

È libidine pura quella che spinge il mio corpo ad ondulare sul suo magnifico cazzo, con la fica lo accarezzo, lo sospingo in avanti e lascio che pettini infuocate intime labbra. Il caldo mio piacere bagna la sua rossa cappella.
"Cristo che cazzo!"
Scorro il corpo sino a stringere tra morbide chiappe un diventato frenetico cazzo.
"Ooohhhh..."
Infoiata rilascio un lungo gemito di piacere! Spudorata mi appresto a deliziarmi del duro cazzo, è ora di infilarmelo nella culo e goderne più che posso, non voglio, e non intendo, più aspettare.
Soccombo all'invocazione di un corpo che freme impazzito dalla voglia di essere inculata. Lenta mi sollevo sugli alti tacchi, finalmente impugno quel suo magnifico cazzo, lo stringo morbosa, le dita ne percepiscono il frenetico pulsare, l'umida cappella carezza il delicato sfintere, lo punto all’ingresso del culo, ne saggio la corposa consistenza stringendolo tra le chiappe e, subite, mi abbandono rilasciando un lunghissimo grido di piacere.
“Ssssiiiiiii.....… che bel cazzo, mamma ti farà godere del suo bel culo!”
Le braccia distese sopra il suo torace cercano un punto d’appoggio, lo trovano, le lunghe unghie graffiano una sensibile pelle, avviando una eccitante danza.

"Ecco, adesso mamma ti scopa, ora voglio godere come piace a me, e dopo lo farai come piace a te!”

Mesi di erotiche fantasie mi privano della ragione. Mi avvento su quel possente uccello come un’invasata. Con il meglio di me stessa mi approprio del suo cazzo, e da esperta valchiria inizio a cavalcarlo. Prima molto lentamente, sollevo il bacino lasciando sfilare il cazzo sino all'inizio della dura cappella, ruoto il bacino, stringo forte le chiappe, mi gusto lo sfregamento del cazzo contro le pareti, poi di nuovo tutto dentro, poi ancora mi alzo sulle gambe, aumento la velocità con affondi bestiali, sento la punta del cazzo risalirmi in corpo ad ogni morboso affondo.

Lui è fuori di testa!
“Mamma… mamma… ti sto inculando !”
“No, tesoro sono io che mi sto inculando!

Mi sto godendo il cazzo di mio figlio, e lui si sta gustando il mio bel culo e i suoi gemiti, il suo ansimare, i suoi fremiti e le sue parole ne sono la prova concreta. So come condurre la danza, conosco bene le esigenze del mio culo, come vuole essere chiavato, con i giusti ritmi, mi piace saper gestire l’orgasmo per raggiungere il massimo del piacere e godermi la scopata come mi piace!
"Amore dimmi ti piace il culo di mamma?"
"Si! Mamma sei fantastica! E a te piace il cazzo di tuo figlio, vero? Te l’ho sei riempito bene il culo? Stai godendo? Dimmelo, puttana. È bello incularti tuo figlio? Puttana dimmi che stai godendo!!!”

Le sue parole, i suoi pensieri mi procurano una violenta sferzata di libidine portandomi definitivamente sul punto del non ritorno. Sento l’orgasmo montarmi improvviso, la fica è pronta ad esplodere!
Mi getto sopra il suo corpo, le braccia intorno al collo, lo stringo forte a me per trasmettergli i tremori del mio orgasmo, spingo il culo contro il suo ventre per sentirmi tutto il cazzo dentro.

“Amore si mi stai facendo godere! Dio santo, toccami la fica senti come sbrodola!

Scuoto la testa, i mie lunghi capelli quasi sferzano il suo viso, quel suo cazzo pulsando forte mi taglia il respiro e non riesco più a controllare un corpo in fermento.

"Uhmmm.... Claudia non può sapere quanto è meraviglioso prenderlo in culo, e se ti incula il proprio figlio è fantastico! Ssssiiiii sto godendo.... uuuhhhhmmm... ecco... vengo... siiiii.... amore di mamma..."
Continuo a cavalcare sopra il suo cazzo per completare in maniera deliziosa il mio orgasmo.
"... è bellissimo!... ooohhhh... .... sssiiiiiiiiiiiiiiii...."
Mi perdo nell'azzurro dei suoi splendidi occhi mentre godo!

"Mamma adesso voglio io scoparti il culo!"

Con ciglio perentorio mi invita ad alzarmi privandomi dell'immenso mio piacere di un gran bel cazzo nel culo.
"Ti sei scopata sola, e ne hai goduto, adesso voglio godere io del bellissimo culo di mia madre!”

Usciamo dalla vasca, mi abbraccia forte, unendo le sue labbra alle mie. Aride labbra si beano del perverso gioco di nervose lingue rapite dal gusto incestuoso di un morboso bacio.
Il suo corpo nudo contro il mio, le sue mani stringono forte i fianchi, il cazzo pulsa tra le mie cosce beandosi del calore che copioso scorre tra i miei corti riccioli. Il cuore mi batte forte in petto pompando il sangue in testa.

“Tesoro, ti prego chiavami, sfondami il culo! Ho voglia di sentirti ancora dentro di me! Voglio sentire il tuo cazzo darmi piacere! Ti supplico, scopami, voglio la tua sborra nel culo e sentirne il calore!”

Di schiena, divarico le tornite gambe, il busto prono, le braccia distese contro la parete, è da esperta puttana mi offro pronta a godere della sua maschia veemenza.
Sento l'imperioso cazzo strofinare l'ospitale buco, spingere morboso, lentamente entrare. Il grande specchio restituisce, contemporaneamente, la mia immagine di splendida troia
e la sua espressione di maschio infoiato. Godo nel vedere i tratti di piacere e di libidine che ha il suo viso mentre è pronto a sfondarmi, seguo i suoi occhi impazzire mentre guarda il suo cazzo sparire lentamente dentro il mio accogliente buco del culo!

Il mio dolce figlio, la gioia della mia vita, sta per mandarmi, finalmente, all'inferno! Lunghi mesi di perversa attesa
"Si dai tesoro ti prego scopamiiiiiiii.... DIO!"

Con un colpo secco, mi è dentro, tutto dentro!

"MAMMA!!!"
Non so se imprecazione, invocazione o chissà che altro, so solo che ora è assoluto padrone del mio culo. Pochi attimi e mi fotte con una foga impensabile. Sento il suo cazzo entrare e uscire ad un velocità incredibile, è un vera e propria furia della natura, è un possente toro da monta!
Il mio culo gli dà forza bestiale
Il corpo resiste ai suoi affondi, reagisce alle sue spinte, si oppone alla sua forza.
Sono in estasi!
Sto godendo come una pazza e i miei gemiti, e i miei incitamenti, ne sono la chiara testimonianza.

"Che meraviglia, sbatterti come la più volgare delle troie..."

Seguita a fottermi, manifestando i suoi pensieri.

“Uhmmm, mamma il tuo culo mi fa impazzire! Ti piace come lo chiavo? ”

“Si… si… amore mio, mi piace moltissimo… uhmmm! Dai tesoro, sbattimi per bene come avresti voluto fare con quella puttana...adesso fammi venire un’altra volta… si… così… dai… dai… che sto godendo… Gioia mia mi stai facendo godere! Dai cazzo dai… adesso, mi hai voluto… e allora godimi… godimi… godi con me!”

Il pudore non appartiene più a due corpi che da innocenti
ora si sono trasformati nell'essenza più pura del trasgressivo peccato.
Il mio si dimena come la troia dei mie tempi migliori, godendosi un meraviglioso cazzo, il suo impazzito governa affondi che diventano sempre più veloci e devastanti. L’impeto dei suoi vent’anni sta appagando in maniera sublime il bisogno di un esigente culo.

"Chiavami ancora, ancora!"

Sta per farmi sborrare una seconda volta. Non riesco a trattenere il mio piacere, con un respiro strozzato comincio ad ansimare con lamenti convulsi, sono fuori di me dal godimento che provo nel farmi inculare da mio figlio!
Il suo imperioso cazzo, grosso e duro, esce ed entra dal culo con una frequenza incredibile, senza darmi un attimo di tregua, spezzando un respiro che si è fatto profondo ed intenso.
Ormai sono fuori controllo, lo incito a sfondarmi, ansimo e mi agito. Il cazzo di mio figlio mi sta sconvolgendo, le sue profonde pompate mi stanno portando nuovamente all’orgasmo. Una seconda meravigliosa venuta, ma questa volta voglio una sborrata simultanea!

"Amore mio, mi stai facendo godere ancora, voglio venire insieme a te! Sarà meraviglioso venire insieme, si voglio che mi vieni dentro, voglio sentire gli schizzi della tua calda sborra riempirmi il culo mentre vengo! Mamma ti aspetta per godere insieme! Goditi il mio culo, ma sborra con me! Si amore mio, sborriamo insieme.”

Senza nessuna vergogna lo incito. So che le mie parole sono sferzate al suo essere possente maschio.

“Si, mamma è troppo bello il tuo culo…ecco…mamma… sto per sborrarti dentroooo...sssiiiiii.....”

In preda al più assurdo delirio, gli afferro le chiappe affondo le mie unghie nella carne e spingo con forza il suo corpo contro il mio! Sento il suo cazzo pulsare riempirmi completamente, lo sento gonfiarsi in maniera spasmodica dentro il culo.

"MAM...MMAAAA... vengo... ti prego stringi il culo... si così... dai...oohhhh... eccomiiiiiii.......!"

Eccolo, sento distintamente il suo seme spruzzare dentro di me!
Urlo, senza riuscire a contenere tutte le oscenità che tanto mi eccitano.
“Amore dai, spingi il cazzo che sto venendooo!!! Daiiii!!! Sporcami tutta, dammi il tuo seme. Dai amore sborra ora, assieme a me... si anch'io sborro.... sssssiiiii.....oohhhhh !”

Un secondo orgasmo che devasta i sensi. Li sento tutti i suoi schizzi, uno per uno, risalire e arrivarmi al cervello. La sua sborra mi manda fuori di testa, non riesco più a controllare le mie emozioni
"SSSSIIIIIIIIIiiiiiii"
Grido senza più alcun ritegno il mio godimento! Mi godo fino in fondo il mio piacere, gemendo e ansimando tutta la mia eccitazione, totalmente priva di senso di colpa, vogliosa di provare ancora quella sensazione celestiale.

Lo voglio, voglio mio figlio ancora, non me ne voglio più privare!
È avvinghiato al mio corpo, con la verga dura ancora dentro di me, e le mani che spaziano sul mio seno, stringendo tra le dita gli irti capezzoli. Mi sto godendo quel suo adorabile cazzone nel culo tornando lentamente alla realtà, ho dato il culo a mio figlio, sono venuta due volte e lui ci ha goduto dentro.
Adesso mamma e figlio uniti in un amore più perverso e depravato.
I nostri respiri lentamente affievoliscono il ritmo, i rumori di casa sembra riprendano il sopravvento, e un ripetuto suono alla porta scuote il nostro sublime momento.

Mi sfilo, lentamente, dal suo cazzo. Lo bacio con passione, con tutta la lingua in bocca, guardandolo come una donna innamorata guarda il maschio con cui ha goduto.
Mi alzo, in fretta indosso quel mio corto accappatoio, e con il corpo ancora in fermento, e la sborra che mi cola lungo le cosce, lo lascio ad una ristoratrice doccia andando a sincerarmi su chi ha spezzato questo nostro inebriante momento.
"Mamma torna presto voglio scoparti la fica!"

"Amore, ho ancora tanto da darti e, anche, una promessa da mantenere!..."

Ancora un intenso brivido mi scuote mentre socchiudo la porta ammirando quel suo cazzo ancora meravigliosamente duro.

Spossata, quasi barcollo avvicinandomi al portone, sosto un attimo mentre continua a suonare per ritornare padrona dei mie pensieri. Le mani tra i capelli cercano di restituire un immagine più consona al mio essere mamma. Stringo l'accappatoio con l'intento di mascherare gli irti capezzoli che chiari modellano il morbido tessuto. Con le dita raccolgo il caldo suo seme che cola tra le cosce e, con la lingua tra le dita, ancora frastornata e la mente che viaggia al piacere della mia prossima scopata, apro.
È Claudia!!!

Il viso tirato, l'espressione della sofferenza segna i tratti del suo sguardo.
"Ho bisogno di te"
Una secca invocazione di aiuto che mi lascia basita.

Pochi secondi e sul divano, le mani sul viso contengono il pianto di una donna offesa, ferita nel suo essere.

Mi è assolutamente naturale affiancarmi a lei, prendere tra le mie le sue mani, stringerle e, nel darle conforto, accarezzarle il viso
"Cosa posso fare per te?"

"È da stanotte che lo cerco. Ha il telefono spento. Ieri notte mi ha abbandonata, mi ha lasciato sola, sporca, come una volgare puttana. So che il nostro è un rapporto destinato a finire. Ma non voglio che finisca ora e, per giunta, per colpa mia! Ti prego aiutami! Ho bisogno di lui."

È consapevole dei suoi errori, ma non saprei cosa fare, ne come, perplessa le chiedo in che modo posso esserle utile.

Il nostro sguardo si incrocia, i suoi occhi sembra riacquistino vitalità e d'impeto
"Tu sola puoi aiutarmi. I tuoi consigli in questi mesi sono stati preziosi, ho deciso voglio essere inculata e desidero che sia lui il primo a farlo!"

Aiutarla io a provare l'ebbrezza di essere inculata, e per di più dal cazzo del mio amato figlio...

Quando si dice il destino!


Ciò che è successo lo scriveremo a assieme...
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