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Ricordi del militare


di freddy15
28.01.2020    |    22.838    |    7 8.2
"19 anni, timido, fisico esile e cazzo piccolo e circonciso e senza esperienze sessuali né con ragazze e tantomeno di tipo omo, probabilmente proprio per..."
19 anni, timido, fisico esile e cazzo piccolo e circonciso e senza esperienze sessuali né con ragazze e tantomeno di tipo omo, probabilmente proprio per mancanza di autostima a causa delle misure del cazzo e della circoncisione. Ero così quando sono andato a militare, e dopo un mese al CAR sono stato assegnato ad una caserma in Friuli.
Siamo arriviti in tre reclute e dopo le formalità di rito assegnati ognuno ad una camerata diversa.

A me è capita la camerata occupata dai più "anziani". Mi sono sistemato nella branda assegnatemi e mi sono fatto una doccia dopo il lungo viaggio. Dopo un paio di ore alla fine del turno di lavoro sono iniziati ad arrivare gli altri commilitoni e sono iniziate la presentazioni e le prime avvisaglie di quello che sarebbe successo dopo poco.
Come succedeva a quei tempi nelle caserme mi aspettava "l'iniziazione".

I quattro anziani della camerata mi hanno fatto mettere al centro della camerata, tutti gli altri intanto formavano due cordoni ai miei lati, e hanno iniziato a dirmi che ero una loro proprietà e dovevo sempre ubbidire, io tra l'impaurito e il preoccupato più che dire si lo facevo con la testa e allora hanno iniziato ad insulatrmi e a domandarmi se per caso ero sordo accompagnando queste affermazioni con schiaffetti sul viso. Io ero sempre più terorizzato e la mia timidezza certo non mi aiutava, ma non sapevo ancora cosa mi aspettava!

Ad un certo punto mi hanno ordinato di spogliarmi, mi vergognavo da morire e con le lacrime agli occhi ho inziato a spogliarmi mentre tutti mi incitavano e sfottevano, un pezzo alla volta sono rimasto in mutande e ho esitato e allora con un paio di schiaffi mi hanno convinto a togliermi anche gli slip. Appena tolti e tutta la camerata è scoppiata in una risata e ha iniziato ad umiliarmi per le misure del cazzo che tra l'altro per la vergogna era anche più piccolo del solito. Allora un anziano ha deciso di umiliarmi di più e con una bacchetta di legno ha iniziato a toccarmi il cazzo tra le risate della camerata, e poi mi ha messo le mie mutande in testa e messo a quattro zampe mi ha fatto fare il giro della camerata passando davanti a tutti gli altri che al passaggio mi davano uno schiaffo sonoro sulle chiappe, alla fine del giro avevo le chiappe doloranti e rosse ma almeno quella era la fine, almeno pensavo, della "cerimonia".
In effetti tutti hanno iniziato a salutarmi e presentarsi, io frastornato rispondevo ai saluti maniera automatica senza nemmeno ricordarmi che ero nudo!

Poi i quattro "vecchi" mi hanno chiamato in fondo alla camerata dove avevano le loro brande, io ho tentato di prendermi i vestiti ma mi hanno ordinato di andare così com'ero. Giunto nei pressi delle loro brande e hanno iniziato ad osservarmi controllando le chiappe rosse e segnate dai ceffoni ricevuti e poi mi hanno ordinato di prendermi iil cazzo in mano chiedendomi se per me quello era un cazzo. Io mi sentivo sempre più umiliato e mi vergognavo da morire. Poi mi hanno spiegato che per tre mesi sarei stato la loro burba e che dovevo servirli e ubbidire ai loro ordini. Per farmi capire meglio mi hanno ordinato di preparare le loro brande e allora ho dovuto fare i quattro letti, sempre nudo. Dopo si sono sdraiti tutti su una branda di traverso con le gambe verso fuori e mi hanno ordinato di inginocchiarmi davanti a loro e togliergli gli anfibi. Ho eseguito sperando che la cosa finisse presto, ma poi Ciro, uno di loro, mi ha detto se mi rendevo conto che con quel cazzetto potevo solo fare la femmina.

Queste parole mi hanno gelato il sangue, ma dentro di me ho sentito una cosa nuova, forse aveva capito e mi aveva fatto capire la mia predisposizione che avevo sempre nascosto. Poi mi ha detto, tirandosi giù pantaloni e mutande e mettendo in mostra un cazzo moscio ma già così bello grosso, ora mi fai una sega, scegli tu o lo fai o non avrai vita facile nei prossimi mesi. Ero sconvolto ma senza rendermene conto ho preso il suo cazzo in mano e ho inziato a segarlo, man mano che gli menavo il cazzo questo diventava sempre più duro e lungo e Ciro mi diceva dai troia fammi sborrare. Non mi sembrava vero, ero nudo, in ginocchio che menavo il cazzo ad un uomo! Ma la cosa più sconvolgente era che non solo non mi faceva schifo ma sentivo che sotto anche il mio cazzetto stava per reagire.

La sega stava facendo il suo effetto e dopo poco Ciro ha iniziato a sospirare sempre più forte e poi ha iniziato a sborrare, una sborrata molto copiosa, 3 schizzi potenti che sono arrivati sino al suo petto. Solo allora i sono ricordato che anche gli altri tre erano li che mi guardavano e ormai con i cazzi di fuori. Marco, un altro dei vecchi, a quel punto ha detto agli altri, "ma vedi sta troia, ha il cazzetto duro!". In effetti ero in erezione e la cosa mi ha fatto sentire ancora più male. Ma ormai avevo capito, la mia prima esperienza sessuale sarebbe stata quella di fare 4 seghe ai 4 "vecchi".

Finite le seghe, con la mano tutta impiastricciata di sborra pensavo di aver finito, ma Ciro mi ha detto, "adesso troietta ti meni il cazzetto davanti a tutti". Per dire il vero ero già in confusione mentale per le umiliazioni già subite ma mettermi li davanti a loro a segarmi il mio piccolo cazzo mi ha fatto sentire veramente a disagio, soprattutto perchè dopo poche menate sono venuto mentre mi dicevano che ero proprio sfigato, cazzo piccolo e veloce!
Finalmente mi hanno lasciato andare in branda, dove ho tentato di dormire tra le lacrime per quello che era successo, ma anche perchè mi rendevo conto che, in fondo, mi era piaciuto molto toccare quei 4 cazzi.
continua.
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