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Al Servizio di Ornella - Le ferie 4


di freddy15
20.01.2025    |    2.371    |    4 9.8
"Ornella eccitatissima ha avuto quasi subito il Suo orgasmo e Carla eccitatissima la sbatteva forte..."
Arrivato in piscina ho trovato Ornella, Mario e Carla nudi e distesi sui lettini che chiacchieravano e a volte ridevano fra loro, avvicinandomi ho compreso che l’argomento della conversazione ero io. Ho sistemato le bevande ed i bicchieri sul tavolino di fronte ai lettini e poi ho tirato fuori dalla borsa i vari strumenti e li ho messi in bell’ordine sopra il tavolo lì di fianco e poi mi sono presentato di fronte a loro con gli occhi abbassati in attesa di ordini.

Ornella mi ha detto di inginocchiarmi e ha allungato i piedi fuori dal lettino ed ho iniziato a leccargli i piedi succhiando per bene dito per dito mentre Carla mi guardava evidentemente eccitata dalla visione. Mario compresa la situazione non ha perso tempo e si è alzato per prendere delle corde ed un cordino. Si è avvicinato a me da dietro e spiegando a Carla cosa stava facendo ha iniziato a legarmi con il cordino elastico le palle avendo cura a separarle per poi fissare il cordino al collare passando tra le natiche. La legatura era forte e perciò i due testicoli belli separati hanno iniziato a dolermi e bruciarmi un po’, ma anche ad eccitarmi. Dopodiché Mario ha preso un plug, il più grosso che aveva e che era sempre destinato al mio culo, e dopo averlo leggermente lubrificato ha chiesto a Carla se voleva avere Lei l’onore di infilarmelo.

Carla tutta eccitata si è alzata dal lettino e arrivata dietro a me ha preso dalle mani di Mario il plug e ha iniziato a sfregarmelo sul buco del culo per poi provare a penetrarmi molto delicatamente. Mentre giocava con il mio sfintere tra loro commentavano il mio essere schiava e Ornella e Mario non si risparmiavano a decantare le mie doti di cagna in calore. Carla ha commentato che aveva visto qualcosa con schiavi ma non avrebbe mai creduto di poterne avere uno a disposizione e soprattutto non credeva che qualcuno potesse essere realmente così, per poi aggiungere: “insomma nei film è una cosa, ma che ci fosse nella realtà una persona disposta a farsi annullare come uomo e diventare una cagna del genere non lo credeva”. Io ascoltavo e l’umiliazione di quelle parole mi faceva capire quanto fossi ormai al loro servizio e anche mi eccitavo per aver raggiunto una tale degradazione.

Mario allora ha detto a Carla: “dai ora sfondalo senza troppa delicatezza, al verme piace”, immediatamente Carla con un colpo secco mi ha piantato il plug in culo facendomi inarcare la schiena, un po’ per un leggero dolore ma soprattutto per il piacere di sentirmi riempito. Mario allora ha preso il cordino elastico che collegava le palle al collare e ha fatto un paio di giri intorno al plug in modo che restasse ben piantato dentro e poi ha dato a Carla la frusta a 7 code e le ha detto che poteva frustarmi le palle e le natiche senza problemi. Lei non si è fatta pregare e ha iniziato a colpirmi. Ad ogni colpo che mi colpiva le palle non potevo non godere e la cosa ha eccitato Carla che ha iniziato a colpirmi sempre più forte. Dopo pochi minuti avevo le natiche e le palle che mi bruciavano e Ornella ha detto: “brava, vedi come gode la cagna, guarda come gli hai già fatto il culo viola” e si è fatta una delle Sue risate. Ero in balia di tre Padroni sempre più eccitati e sapevo che questo significava per me l’inizio di momenti di intenso dolore.

Mario ha approfittato della generale eccitazione che si era venuta a creare per mettere in bocca ad Ornella il cazzo per farselo succhiare e ha detto a Carla di distendersi sul lettino e mi ha ordinato di leccargli la figa. Per spostarmi verso il lettino mi sono dovuto alzare e il cordino elastico mi ha strizzato le palle perciò ho evitato di raddrizzarmi completamente, ma Mario mi ha subito detto: “che fai così piegato? Dai dritto quando muovi!”. Allora con uno sforzo mi sono raddrizzato completamente e ho fatto i due, tre passi verso il lettino di Carla lamentandomi, cosciente che il cordino mi tirava le palle fino ad esporle dietro al culo e soprattutto strizzandomele molto forte. Per fortuna arrivato al lettino mi sono potuto inginocchiare a leccare la fica di Carla rendendo meno doloroso lo strizzamento. La fica di Carla era bagnatissima, segno della grande eccitazione da Padrona novizia, Mi sono buttato a leccarla ea succhiarla con avidità e molto presto Lei è esplosa in un primo ed intenso orgasmo scaricandomi in bocca una quantità di umori che ho succhiato avidamente.

Mario allora spostandomi con un calcio ha preso Carla e ha iniziato a scoparla mentre Ornella si è messa sopra alla Sua bocca per farsi leccare. Mentre scopavano Mario mi ha ordinato di leccargli il culo. Da dietro assaporavo il sapore del culo del Padrone che alternavo a leccate dell’asta del cazzo che penetrava Carla succhiando gli umori che colavano. Avevo il cazzo martoriato dalla gabbia da quanto era duro e le natiche e le palle che mi bruciavano mentre leccavo quei nettari. Quando Carla ha avuto un nuovo orgasmo Mario si è spostato lasciandomi l’onore di leccare gli umori di Carla fino a che si è calmata un po’.
Mario allora mi ha ordinato di andare a prendere lo strappon sul tavolo, mi sono alzato e ad ogni passo mi lamentavo poiché il cordino mi tirava le palle che quasi pensavo me le strappasse, lo ho portato a Mario che ha chiesto a Carla di indossarlo aiutandola. A quel punto Ornella mi ha chiesto di girarmi e ha controllato le mie palle e ha detto: “sarà meglio se le liberiamo sono viola ormai” e ha provato a toccarmele facendomi saltare dal dolore. Carla ha detto subito che le sembrava giusto e che non aveva mai visto dei testicoli ridotti così, al che ho capito che dovevano essere veramente viola. Mario allora dicendomi che ero una schiappa mi ha liberato le palle dal cordino e immediatamente ho sentito un sollievo anche se continuavano a pulsare e bruciare.

Ora Carla era “armata” di un bel cazzo sui venti centimetri molto grosso e si guardava commentando che era la prima volta che lo indossava tutta eccitata. Mario mi ha preso per il collare e trascinato verso il tavolo mi ha fatto piegare con la pancia appoggiata al tavolo e ha iniziato a legarmi gambe e braccia in modo da bloccarmi. Mentre lo faceva vedevo che Carla si stava scopando Ornella messa alla pecorina prendendo padronanza dell’attrezzo. Ornella eccitatissima ha avuto quasi subito il Suo orgasmo e Carla eccitatissima la sbatteva forte. Ora ero bloccato sul tavolo con il culo esposto e già sapevo cosa mi aspettava, infatti Mario ha chiamato Carla dicendole: “dai la troia ha bisogno di cazzo, vieni”. Carla staccatasi da Ornella si è avvicinata e dopo avermi tolto il plug dal culo ha appoggiato la punta dello strappon sul mio buco del culo e questa volta senza tanti complimenti mi ha penetrato con un colpo violento facendomi lanciare un urlo misto di piacere e dolore e ha iniziato a incularmi con foga. Mentre lei continuava a scoparmi Mario si è messo dall’atra parte del tavolo e ha iniziato a scoparmi in gola facendomi quasi vomitare o soffocare da quanto affondava in gola il cazzo. Carla a quella visione si è ancor più eccitata e mi sfondava sempre più violentemente. Hanno continuato per un po’ a riempirmi gola e culo senza pietà fino a che, soddisfatti si sono fermati. Carla estratto il cazzo dal culo ha esclamato: “mamma come lo ho ridotto!”.

Infatti mi sentivo il culo spanato, sentivo l’aria che entrava e ho immaginato quanto fosse sfondato. Mario e Ornella hanno voluto vedere ed insieme si sono fatti una risata dicendo che ero veramente sfondato, poi Ornella ha iniziato ad accarezzarmi il buco del culo infilandoci le dita e massaggiandomi la prostata. Ho iniziato a godere per il massaggio interno sentendo i commenti di tutti e tre che dicevano che ero proprio una cagna in calore, poi Mario ha detto ad Ornella, dai mettigli la mano dentro. A quelle parole mi sono istintivamente irrigidito ma Ornella mi ha accarezzato la schiena dicendomi dolcemente: “dai rilassati, fallo per la Tua Padrona” mentre sentivo che spingeva con la mano. Spingeva su e giù, sentivo il culo aprirsi sempre di più ma la mano non entrava ed ero sicuro che non ce la avrebbe fatta fino a quando ho sentito lo sfintere cedere di colpo e qualcosa di enorme entrarmi dentro ed il tutto accompagnato da un “wow” generale. Ora ero veramente sfondato e Ornella continuava lentamente a scoparmi con la mano. La sensazione iniziale di paura ha lasciato posto ad un intenso godimento fino a che ho raggiunto un orgasmo mai provato prima e ho iniziato a sborrare a fiotti tremando tutto. Ornella a quel punto ha estratto lentamente la mano lasciandomi una sensazione di vuoto incredibile, poi ha fatto il giro del tavolo e arrivata davanti a me mi ha dato un bacio appassionato dicendomi che ero stato bravissimo. Poi mi ha dato la mano da leccare dicendomi di pulirla.

Mario mi ha liberato dalle corde, mi sono alzato e le gambe mi tremavano sia a causa dell’orgasmo che a causa della posizione in cui ero stato bloccato per un bel po’. Appena in piedi Mario, non contento di quanto mi avevano fatto, mi ha preso per il collare e mi ha costretto ad inginocchiarmi a terra spingendomi il viso verso terra dove c’era la mia sborrata e mi ha costretto a leccarla e ingoiarla. Ho terminato il mio compito mentre mi guardavano. Poi Mario si è avvicinato a Carla che si era seduta sul lettino e le ha messo il cazzo in bocca. Carla ha iniziato subito a succhiarlo e dopo poco anche Lui ha raggiunto l’orgasmo svuotandosi in bocca a Carla. Appena staccato le ha detto: “puoi sputargli in bocca la sborrata” indicandomi, ma Carla ha risposto che era troppo tardi perché aveva ingoiato tutto e si sono fatti una gran risata insieme.

Ci siamo fatti una doccia e poi ci siamo buttati tutti in piscina a rinfrescarci. Mentre eravamo dentro l’acqua Ornella si è avvicinata e dolcemente mi ha chiesto come andava e se avessimo esagerato mentre con una mano andava a controllare il mio buco del culo scivolando dentro con un paio di dita senza volerlo. Le ho risposto che non credevo fosse possibile e che non avevo mai goduto così nonostante ora oltre a dolori e bruciori alle palle mi sentissi il culo sfondato. Lei mi ha sorriso e baciandomi mi ha sussurrato: “ti amo”, lasciandomi inebetito.

Finito il bagno e tornati ai lettini ho servito l’aperitivo e abbiamo bevuto insieme. Carla mi ha chiesto come mi sentivo il culo e ha voluto vederlo e ha esclamato un: “mamma mia! Ti fa male?”, Ho risposto che non mi faceva male mentre dentro di me non vedevo l’ora di andare in camera a controllarlo anch’io con lo specchio.

Più tardi sono rientrato in casa per preparare la cena e ho approfittato per controllare. Il buco era molto aperto e se spingevo un po’ si vedeva lo sfintere arrossato aprirsi e lasciare vedere una sorta di cavità in cui passavano senza problemi due o tre dita. Mi avevano proprio sfondato questa volta e credo che non tornerà mai più come prima.

Abbiamo cenato in compagnia chiacchierando soprattutto con Carla che non mancava di parlare dell’esperienza appena vissuta e di fare i complimenti ad Ornella e Mario per come mi avevano addestrato. Mi sentivo descritto veramente come una cagna ma non mi dispiaceva e niente mi avrebbe fatto stare male dopo quel “ti amo” che mi appagava di tutte le umiliazioni, degradazioni e dolori patiti.

Carla se ne è andata e ci siamo preparati per andare a letto.
Continua…
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