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la suocere (ex) frigida


di amolafi
09.03.2015    |    79.603    |    2 9.5
"Prima di scendere ci scambiammo un bacio e poi andammo a dormire..."
Questo è il seguito del mio precedente racconto "la suocera frigida"
Dopo il fatto che ho raccontato nel precedente racconto, mia suocera rimase ancora a casa nostra per circa un mese durante il quale facemmo l'amore ancora cinque o sei volte. Inizialmente era sempre restia e cercava di respingermi e dovevo usare la forza ma una volta che riuscivo a metterglielo dentro diventava più dolce e partecipava attivamente, ricordo che in un paio di occasioni raggiunse l'orgasmo più di una volta. La sua resistenza era più di facciata che reale.
Quando se ne andò e a turno la ospitarono i miei cognati ne risentii molto, mia suocera non era proprio una bella donna ed aveva quasi trent'anni più di me ma il fatto di scopare la madre di mia moglie mi eccitava tantissimo al punto di desiderare più lei della figlia.
Dopo il Natale passato a famiglie riunite, il capodanno i miei cognati andarono a festeggiare mentre noi, con il bambino piccolo saremmo rimasti a casa. Proposi a mia moglie di invitarla a passare il capodanno con noi per non lasciarla sola e mia moglie le telefonò dicendole che sarei passato a prenderla.
Suonai il campanello e dal citofono mi rispose che in cinque minuti sarebbe scesa, non voleva farmi salire perché sapeva come sarebbe finita, mi feci aprire da un altro inquilino e mi misi sul pianerottolo davanti alla porta. Appena apri per uscire la respinsi in casa ed entrai con lei chiudendo la porta.
"Cosa fai? Non fare lo stupido, quello che è stato è stato. Piantala."
Le dissi che non riuscivo a togliermela dalla testa e sapevo che anche lei non aveva dimenticato quello che c'era stato.
"Anche tu hai voglia di fare l'amore con me."
Mi disse di piantarla altrimenti avrebbe urlato e io le risposi di farlo così sarebbe uscito tutto allo scoperto e lei mi diede del farabutto.
La spinsi verso la camera da letto e la feci sdraiare andandole sopra. Le misi una mano in mezzo alle gambe mentre cercava ancora di resistere. Mi alzai e mi levai il cappotto e la giacca e mi slacciai la cintura dei pantaloni, poi la sollevai e le tolsi il cappotto e la feci sdraiare di nuovo mentre continuava a dirmi di smetterla, mi sdraiai sopra di lei per farle sentire il cazzo in tiro. Le sollevai la gonna e infilai la mano sopra il collant e dentro le mutande, era tutta bagnata, segno che anche lei era eccitata. Glie lo dissi e non mi rispose, le sfilai la gonna e i i collant e le mutande, poi mi levai i pantaloni e restammo entrambi nudi dalla cintura in giù. Le andai sopra e glie lo misi dentro cominciando a muovermi lentamente dentro di lei che aveva abbandonato ogni forma di difesa e mi abbracciava baciandomi. Non avevamo troppo tempo ma non volevo fare le cose di fretta. Quando sentii che stava venendo spinsi più a fondo per farla godere meglio. La feci girare in ginocchio e le andai dietro e cominciai a pomparla mentre le palpavo le tettone morbide. Pochi colpi e venni anch'io.
Dopo esserci augurati il buon anno, verso la mezzanotte e mezza, mia moglie andò a dormire e noi rimanemmo sul divano a guardare la televisione. Avevo ancora voglia.
Finsi di andare in bagno e passando davanti alla camera mi accertai che mia moglie dormisse, tornai in salotto e presi mia suocera per mano e la portai in mansarda dicendole che c'erano dei bellissimi fuochi d'artificio da vedere e lei mi seguì.
Davanti alla finestra le andai dietro e la abbracciai palpandole le tette e strusciandomi contro il suo culo per farle sentire il cazzo duro.
"Ancora? Io non sono giovane come te, per me è troppo."
Le dissi che se non voleva fare l'amore non era un problema e tirando fuori il cazzo dalla patta le presi la testa e la mandai giù.
Mentre lei me lo succhiava e lo pompava stavo attento che mia moglie non stesse salendo. Glie lo feci pompare a lungo prendendole ogni tanto la nuca per infilarlo fino in gola. Aveva imparato l'arte e da come si dava da fare piaceva anche a lei. Quando sentii che stavo per venire la tenni per la nuca in modo che bevesse tutta la sborrata ma questa volta non fece resistenza e continuò a succhiarlo e a leccarlo anche quando ormai si stava ammosciando. Prima di scendere ci scambiammo un bacio e poi andammo a dormire.
La sera seguente la riportai a casa e nel suo lettone facemmo l'amore un'altra volta con sborrata in bocca finale.
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