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Gay & Bisex

la prima volta al cinema porno


di amolafi
18.01.2015    |    42.760    |    2 9.1
"Nel passaggio da un turno all'altro ci fu una giornata di riposo, senza partite, e per non stare tutta la sera a rompermi le palle con gli amici decisi di..."
Era il periodo dei Mondiali '90, moglie e figli in vacanza ed io passavo le serate al bar a vedere le partite con gli amici per poi cazzeggiare fino a tardi commentandole.
Nel passaggio da un turno all'altro ci fu una giornata di riposo, senza partite, e per non stare tutta la sera a rompermi le palle con gli amici decisi di provare l'esperienza di un cinema porno.
Mentre pagavo il biglietto, davanti alla cassiera, mi vergognavo come un ladro ma cercai di essere disinvolto, entrando in sala restai qualche istante a studiare l'ambiente, per me nuovo, e nella sala semi vuota vidi che c'erano delle coppie abbastanza sparse qua e la, qualcuna abbracciata e altre dove si vedevano teste chinate sul grembo del compagno che andavano su e giù.
Questa situazione mi eccitava indipendentemente da quanto si proiettava sullo schermo. Mentre mi sedevo in un posto un po' isolato vidi a terra qualcosa di bianco, pensai che fosse un fazzolettino che qualcuno, dopo essersi fatto una sega, aveva buttato, lo allontanai con il piede, mi sedetti e cominciai a guardare la proiezione.
C'era una gigantesca leccata di figa a tutto schermo ma non mi faceva nessun effetto e guardavo più le coppie variamente indaffarate che non lo schermo. Poi la scena cambiò e fu la protagonista che cominciò il suo lavoro di bocca, dopo averlo leccato come un gelato se lo infilò tutto in gola per poi cominciare a pomparlo avanti e indietro mentre io cominciavo a sentire che nelle mie mutande lo spazio cominciava a restringersi. Ero così preso dall'abilità della porca che mi accorsi solo all'ultimo che qualcuno si stava sedendo accanto a me e quando mi girai e vidi una gran massa di riccioli scuri e due occhi come spiritati che mi fissavano non riuscendo a capire se era un uomo travestito o una donna avanti con gli anni. Continuai a guardare la proiezione come se niente fosse ma con la coda dell'occhio vedevo il mio vicino (o vicina) era sempre girato verso di me e mi fissava. Provai un senso di agitazione e pensai di cambiare posto per togliermi da quella situazione quando sentii la sua mano che si posava sulla mia gamba, continuai a fare finta di niente mentre la sentivo risalire e arrivare alla patta dove, accarezzandomi, sentì la mia eccitazione e, abbassata la cerniera, me lo tirò fuori cominciando ad accarezzarlo e farlo andare su e giù. Si accucciò davanti al sedile e me lo prese in bocca cominciando a leccarlo e a pompare . Era una bellissima sensazione vedevo sullo schermo quello che stavano facendo al mio cazzo e venni quasi subito sborrandogli in bocca. Dopo aver bevuto, come era arrivato se ne andò ed io continuai a guardare il film e la fauna del locale con gli andare e venire dietro le tende delle uscite.
Le situazioni sullo schermo cambiarono un po' di volte, leccate di figa, pompini, scopate e ammucchiate varie che io guardavo abbastanza distrattamente preso com'ero a guardare i movimenti in sala.
Vidi entrare nella mia fila un tipo magro con capelli a caschetto che dopo essersi seduto accanto a me sembrò concentrarsi sulla proiezione, lo curavo con la coda dell'occhio ma lui sembrava interessato sullo alle vicende sullo schermo. Mi venne il sospetto che fosse venuto perché si aspettava qualcosa da me ed aspettavo una sua mossa per dirgli che io ero li per farmelo ciucciare e non per accontentare gli altri quando mi rivolse la parola:
"Ti è piaciuto il pompino di quella vecchia troia?"
Me lo disse con un tono quasi da amante geloso e io, non so perché, non gli dissi la verità:
"Guarda che non mi ha fatto nessun pompino, o meglio, ci ha provato ma non mi tirava."
Pensando al fazzoletto che avevo visto quando mi ero seduto gli dissi che non mi era diventato duro con la vecchia troia perché mi ero appena fatto una sega e che poteva controllare raccogliendo il fazzoletto da terra.
Senza parlare mi mise la mano direttamente sulla patta e cominciò a palparmi fino a quando sentì che qualcosa si muoveva e poi me lo tirò fuori e andò giù con la bocca a ciucciarmelo. Mi disse che voleva sentirlo tutto dentro e mi chiese di fare l'amore, gli risposi che senza preservativo non facevo niente e comunque non li in mezzo agli altri e mi portò dietro la tenda di un ingresso laterale dove, entrando, vidi che c'era già uno in piedi contro la parete mentre l'altro gli tirava una pompa. Nel buio quasi totale me lo ciucciò di nuovo e poi, dopo avere infilato il preservativo, lo guidò con la mano affinché glie lo mettesi in culo.
Con una spinta lenta ma decisa lo infilai fino in fondo e cominciai a pomparlo sempre più forte tenendolo per i fianchi mentre sentivo i gemiti di quello che a poche decine di centimetri da me stava sborrando in bocca al pompinaro.
Avevo sborrato da poco e sapevo che ci avrei messo un bel po' prima di venire di nuovo e nel tentativo di abbreviare i tempi cercavo di sbatterglielo dentro più a fondo possibile per sentire un contatto più forte mentre lui mi incoraggiava dicendomi di romperlo e di fargli male. Sentivo che le mie mani erano strette intorno ai suoi fianchi e forse, senz'altro, gli stavo facendo male ma continuai a spingerlo forte a fondo fino a quando finalmente venni. Si girò, mi tolse il preservativo e me lo prese in bocca leccandolo tutto fino a pulirlo di ogni traccia di sperma e poi se ne andò dicendomi che se fossi tornato dovevo chiamarlo prima di farmi una sega da solo.
Uscii dal locale e dopo una decina di metri mi fermai e mentre accendevo una sigaretta sentii qualcuno che mi diceva:
"Se sei eccitato posso aiutarti io."
Era un ometto basso di statura, la pelata "da ragioniere" e un impermeabilino sgualcito.
"Grazie, ho già dato."
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