Racconti Erotici > trans > "Signora"
trans

"Signora"


di amolafi
03.01.2016    |    27.700    |    0 9.1
"Prese in bocca la cappella e cominciò a succhiare forte come se volesse succhiarmi l'anima e man mano se lo infilava in bocca sempre di più fino ad averlo..."
Dovevo recarmi per lavoro in Liguria, vi sarei rimasto un paio di giorni e per unire l'utile al dilettevole cominciai a smanettare sui siti di incontri per trovare compagnia. Fra i tanti annunci mi colpì uno in particolare che diceva:
" "Signora" (virgolettato) sessantenne cerca pari età o età adeguata per piacevoli incontri, posso ospitare astenersi giovani."
Risposi spiegandole la mia situazione e dicendo che se voleva potevo passare tutta la notte da lei.
La sera seguente suonai il campanello alla "signora" e mi aprì una puttanona tutta truccata in modo esagerato. Fisicamente non era male, un po' in carne ma neanche tanto, ma il trucco era impressionante, labbra rosso fuoco e occhi bistrati di rimmel da sembrare una maschera, indossava una vestaglia a kimono vecchia e lisa. Per un attimo pensai che fosse meglio darsi alla fuga ma pensando che , dopotutto, se mi tirava avrei fatto una scopata altrimenti sarei andato a dormire in albergo a spese dell'azienda rimasi.
Mi offrì un caffè e parlammo un po' per conoscerci e, in contrasto con il modo volgare con la quale si era presentata, era una persona piacevole e istruita e simpatica. Dopo un paio di sigarette decidemmo che era ora di andare a letto. Uscii dalla doccia e mi misi a letto completamente nudo sotto il lenzuolo aspettandola e quando la vidi uscire dal bagno con le tette pendule e un minuscolo perizoma non è che mi entusiasmai troppo. Però ero li e dovendo ballare, ballai.
Lasciò acceso un abat jour sul comò e venne a sdraiarsi vicino a me. Cominciò ad accarezzarmi e a toccarmi tutto, si dimostrò piacevolmente sorpresa che fossi già nudo e me lo toccò brevemente per poi abbracciarmi e stringermi con entrambe le braccia. L'ultima cosa che desideravo era che mi baciasse e la mandai giù con la testa, cominciò a leccarmi i capezzoli e poi cominciò ad andare sempre più giù fino a prenderlo in bocca. Prese in bocca la cappella e cominciò a succhiare forte come se volesse succhiarmi l'anima e man mano se lo infilava in bocca sempre di più fino ad averlo tutto in gola per poi lasciarlo, leccarlo e dare qualche colpo veloce tenendolo tra le labbra. Un pompino da manuale. Mi alzò le gambe in posizione ginecologica e cominciò a leccarmi le palle per poi andare giù fino all'ano spingendo con la lingua come se volesse penetrarmi, poi mi chiese di girarmi e mettermi in ginocchio per leccarmelo meglio e io mi girai. Mi sentivo un po' ridicolo in quella posizione ma lasciavo fare perché vedevo che sapeva come farmi divertire.
Le dissi che volevo fare l'amore e si sdraiò sulla schiena. Fino a quel momento non le avevo messo le mani addosso se non per una breve passata sulle tette mosce. La accarezzai sulla schiena e piano piano scesi giù, le levai il perizoma e quando le misi la mano in mezzo alle gambe trovai un affarino tutto moscio. Glie lo palpai un po' ma mi disse che da molti anni era completamente impotente e che il suo unico piacere era quello di essere penetrata e a volte riusciva anche a godere.
Dopo avere infilato il preservativo le alzai le gambe e glie lo puntai contro l'ano cominciando a spingere adagio per farlo entrare e lei mi chiese di spingerlo dentro tutto di colpo e di farle male, di romperla tutta:
"I rapporti delicati non mi piacciono, devo sentirlo che entra e che mi sfonda. Spingi più forte che puoi."
Spinsi più forte che potevo e la sentii gemere di dolore (o forse più di piacere) e cominciai a pompare con violenza fino a quando sentii che i suoi gemiti di dolore erano diventati dei sospiri, stavo quasi per venire e mi fermai per rilassarmi un attimo per poi ricominciare a sbatterle il culo con tutta la forza che mi riusciva fino a quando finalmente venni e sborrai.
Mi levò il preservativo e cominciò a pulirmelo leccandolo e succhiandolo mentre io lentamente mi addormentavo.
Al mattino, molto prima che suonasse la sveglia impostata sul cellulare, mi svegliai con la sua testa sopra il mio cazzo in tiro e la sua bocca che me lo leccava e succhiava dolcemente. Mi infilò il preservativo e si girò porgendomi il culo. Come la sera precedente glie lo infilai con un colpo forte e cominciai a pomparla tenendola per i fianchi per dare più forza ai colpi. Dopo che ebbi sborrato me lo prese in bocca e se lo tenne fino a quando suonò la sveglia. Mentre io mi facevo la doccia mi preparò un caffè con dei biscotti e quando uscii mi salutò come una mogliettina che saluta il marito che va al lavoro.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.1
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per "Signora":

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni