Racconti Erotici > orge > il vespasiano
orge

il vespasiano


di amolafi
22.03.2013    |    18.065    |    3 9.2
"Mi fai salire?" Con una leggera torsione del capo mi indicò il sedile accanto e io girai intorno alla vettura e aprii la portiera..."
Secondo me, il Vespasiano è stata una delle più belle invenzioni dell'umanità. Ora che non ci sono più. se devi fare la pipì e sei in centro città cosa fai? Entri in un bar, ordini un caffè e chiedi del bagno con il risultato che spesso ti rispondono che è guasto e, di conseguenza, devi cercarne un altro e bere un altro caffè sperando sia la volta buona. Forse esagero ma è così. Una volta se dovevi fare la pipì andavi in un vespasiano e la facevi senza dover bere il caffè o altro. E' vero che di sera spesso diventavano luogo di "agguato" per checche che si offrivano per farti un pompino o altro ma bastava dire di no e non succedeva niente. A un Vespasiano è legata una mia avventura dei primi anni '70.
Avevo passato la serata con una ragazza sperando di cavarci qualcosa ma si era dimostrata solo una spaccamaroni con la quale non si poteva concludere niente, oltretutto mi scappava la pipì e questa non si decideva ad andarsene. Appena l'ebbi scaricata partii in tromba e al primo Vespasiano, vicino a piazzale Lodi, mi fermai. attraversai la strada ed entrai, svuotai la vescica che stava scoppiando e, dopo la scrollatina, stavo uscendo tirandomi su la cerniera quando, proprio di fronte a me, vidi una Mini chiara parcheggiata con una persona che mi stava guardando. Aveva i capelli biondi molto corti ed un trucco pesantissimo con gli occhi bistrati in modo esagerato. Pensai a un travestito e pensai anche che un pompino ci starebbe stato bene. Mi avvicinai:
"Ciao. Mi fai salire?"
Con una leggera torsione del capo mi indicò il sedile accanto e io girai intorno alla vettura e aprii la portiera. Mentre salivo lo guardai e vidi che, pur senza essere una bellezza, non era niente male, indossava una maglietta colorata e una gonna corta. Vidi anche che aveva un po' di tette. Pensai che fosse un reggiseno imbottito per dare la parvenza di un seno.
"Sei carina."
E mentre glie lo dicevo gli passai il braccio intorno alle spalle mentre con l'altra mano mi abbassavo la cerniera tirandolo fuori ancora mezzo moscio.
Non ebbi neanche bisogno di tirargli la testa in giu, lo prese subito in bocca leccandolo, baciandolo e cominciando subito a pompare su e giu.
"Questa è proprio fame di cazzo."
Mentre pompava gli era venuto il respiro affannoso ed emetteva come dei rantolii che accompagnavano il ritmo della pompata. Gli carezzai la schiena e, con mia sorpresa mi accorsi che non aveva reggiseno. Passai sotto l'ascella e andai sul petto e trovai un seno vero, non troppo grande ma vero. Glie lo palpai un po' mentre continuava a rantolare ciucciandomelo fino in fondo. Riuscii a sollevargli la gonna ed infilai la mano nelle mutande per palpargli le natiche, poi andai giu in mezzo alla piega anale e gli infilai un dito nell'ano. Volli andare più avanti e con mia sorpresa e piacere non aveva il cazzo ma una figona tutta bagnata. Era una donna.
Le dissi che stavo per venire ma continuò a pompare e le sborrai in bocca e qui cominciò una cosa che al momento mi dette un po' fastidio ma che poi aumentò la mia eccitazione. Emetteva la mia sborra dalla bocca e usando il mio cazzo come un pennello se la spalmava sul viso.
"Si sporcami tutta. Sono una porca e mi piace farmi sborrare in faccia."
Poi cominciò il gioco inverso, la raccoglieva, sempre con il mio cazzo, e se la riportava alla bocca succhiando avidamente mentre ripeteva ancora:
"Sono una troia, fammela bere tutta."
Le avevo infilato, seppure a fatica per la posizione, un dito nella figona e uno nel culo e la stavo sditalinando e questo, unito allo stimolo della sua bocca sul cazzo, aveva fatto in modo che il mio uccello si fosse solo un po' smollato ma non ammosciato. E lei continuava a succhiarlo.
Le dissi che volevo scoparla ma era come se non parlassi. Era persa nella sua adorazione del cazzo. Glie lo lasciai ciucciare ancora un po' e poi la misi giu di traverso sui sedili, la vecchia Mini non aveva i ribaltabili, e dopo averle aperto le gambe glie lo misi dentro cominciando subito a pompare forte e a fondo.
"Dai spaccamela, chiavami. Dimmi che sono una troia. Rompimi tutta."
La pompai a lungo sempre spingendo più forte che potevo con lei che urlava e mi stringeva le natiche tirandomi contro con forza ad ogni spinta.
Quando le dissi che stavo per venire mi volle prendere con la bocca e ricominciò il gioco.
Mentre me lo stava succhiando alzai la testa e guardai fuori. C'erano degli uomini con il cazzo in tiro che mentre ci guardavano se lo menavano. Mi spaventai e lo dissi alla donna che incurante continuò a leccarmelo. Erano attaccati al finestrino ed ebbi veramente paura. La staccai di forza e mentre mi tiravo su i pantaloni scesi dalla macchina. Non feci in tempo a uscire che uno dei quattro era gia salito al mio posto.
Mentre salivo in macchina guardai e vidi la testa bionda che stava andando su e giù. Forse non si era neanche accorta del cambio. Mentre faceva il pompino a quello in macchina gli altri continuavano a menarselo ed avevano aperto la portiera e la stavano palpando.
Aspettai a partire pensando che forse sarebbe stato troppo pericoloso per la donna e volevo vedere se era il caso di chiamare soccorsi per sottrarla all'eccessiva invadenza dei quattro.
Dopo qualche istante la donna scese dalla macchina e prontamente si chinò per prenderlo in bocca da uno di quelli che stavano vicino alla portiera mentre un altro, dopo averle sollevato la gonna, glie lo aveva infilato e la stava scopando a pecora con gli altri due che le palpavano le tette mentre continuavano a masturbarsi, forse per tenerlo pronto al loro turno.
Era una scena molto eccitante e per un attimo pensai di rimettermi in fila per un altro giro ma poi pensai alle sborrate che le avrebbero fatto in bocca e in figa i quattro e me ne andai.
Mentre guidavo continuavo a pensare a quello che avevo fatto e alla scena della donna con i quattro e mi eccitai ancora. Arrivato a Città Studi mi accostai a un travestito e gli chiesi se voleva un passaggio verso casa. Vista l'ora tarda accettò e lo portai dalle parti di viale Padova dove, per ringraziarmi del passaggio, mi fece un pompino che durò pochissimo. Venni subito per l'eccitazione che avevo accumulato. Poi andai finalmente a dormire.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per il vespasiano:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni