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Il Diavolo e l'acqua Santa 4


di papy60
19.04.2012    |    19.170    |    0 9.6
"*** Si sentì vellicare le gambe, le cosce, il pancino, il monticello pubico e, infine, il gioioso andarivieni nel suo intimo solco..."
----RACCONTO DI PURA FANTASIA---

********** Il povero angelo si indignava nell'udire quel racconto, ma però, non demordeva, voleva conoscerne gli sviluppi, appoggiandosi ad un masso lì vicino, si apprestò ad ascoltare l'infernale interlocutore; Il diavolo finse di non accorgersi di quella inappropriata curiosità per un angelo e ridendo dentro di sè, continuò: Nadia e suo padre si ritrovarono la sera stessa e, nell'attesa di Clara, non persero tempo; L'uomo si era messo a gustare subito, con morbosa avidità, la boccuccia della bimba gioiendo per le schermaglie con la sua linguetta
"Questa bambina è un amore" pensava baciandola e guardandole, con le palpebre socchiuse, i capelli raccolti a coda di cavallo che dondolavano ad ogni movimento dell'adorata testolina.
*** La piccola era instancabile, era lui invece, che dopo una decina di minuti, si sentiva le mandibole indolenzite: Le aveva già infilato la mano sotto la sottanella beandosi dei tesori che celava; Si palpava tutto quel ben di Dio frenando la bramosia che aveva in cuore e lo faceva lentamente per non perdere nessun dettaglio; Le raggiunse il culetto carnoso e, per goderselo tutto, si era insinuato sotto le mutandine gustandosi appieno la levigatezza e la freschezza di quella pelle si seta.
*** Le aveva sfiorato il pube e la piccola, istintivamente si protese subito verso le dita del babbo che, spinte da
una irrefrenabile eccitazione iniziarono a percorrerle la fessurina proibita; Stimolata da quelle ardite carezze, Nadia si lasciò sfuggire lamentosamente la gioia che aveva nel cuore.
--- Ooohhh...ooohhh....che bello....mmmhhhuuu...che bello papà --- L'uomo allora ruppe ogni indugio, col polpastrello varcò il bordo delle mutandine, raggiunse tremante l'inizio della fessurina, veleggiò sul pube, sui radi pelini. Impossibile frenare l'irruente desiderio di toccare a nudo la piccola fica della figlia; Lei, illibidinita, aveva allargato le gambine estasiandosi nel sentire il dito percorrerle delicatamente le cicciottelle labbra del suo giovane sesso, provando un brivido nuovo ed impensabile per lei ragazzina.
*** Poco dopo, secrezioni acerbe di quell'acerba vulvetta, inumidirono le dita del padre, che
allargate le labbra della piccola fessura, dava inizio ad un dolcissimo ditalino; Le mutandine, seppur cedevoli,
costituivano pur sempre un ostacolo, così, dopo una decina di massaggini, interrompendo quella deliziosa masturbazione, Carlo infilò anche l'altra mano sotto la gonna e, raggiunto l'elastico con entrambe le mani, tirò
giù il bianco indumento intimo; Nella fretta di ritornare alla vergine fichettina, lo lasciò lì, impigliato a mezza coscia. Nadia, sempre tenendosi allacciata al collo del babbo, avvicinò le fesche labbra alla sua guancia e lo baciò, le baciò anche il collo restando lì con la bocchina fremente..
*** Si sentì vellicare le gambe, le cosce, il pancino, il monticello pubico e, infine, il gioioso andarivieni nel suo intimo solco. L'uomo percepì il minuscolo bottoncino che si inturgidiva sotto la sapiente stimolazione; Proseguendo estasiato il gentile ditalino sulla piccola fica, sentì poco dopo l'intensificarsi dei fremiti e dei mugolii; Dal continuo vibrare del corpicino, Carlo capì che la fanciulla era vicinissima all'orgasmo; Sì Nadia, la sua bambina, continuando con più forza a stringerlo al collo, stava vivendo un'orgasmo meraviglioso: Lui se la teneva amorevolmente stretta, finchè la piccola completamente calma, si rilassò sulla sua spalla.
*** Le dita stavano ora inerti sulle arrossate labbruzze, mentre un rivolo di nettare stillato dalle mucose vaginali, colava lungo le coscie della fanciulla. La scena era altamentye erotica, c'era,un padre, un uomo di trentadue anni che se ne stava con la mano sinistra sul nudo culetto della sua figliola, che con la destra, la bambina teneva alzato il vestitino azzurro lasciando scoperte le perfette gambe snelle e, le mutandine ferme all'altezza delle ginocchia; Un tocco altissimo di valore erotico era dato dai capelli che la piccola portava fermati da un nastrino azzurro che attestavano la sua giovanissima età.
*** Nadia quando il babbo con il fazzoletto l'asciugò, credette in primo tempo , che volesse riprendere quei giochini e, protendendo in avanti il grembo, sussurrò.
--- Si papà, ancora...ancora...mi piace tanto... è tanto bello sai, mi piace si...-
--- No tesorino mio - rispose lui - fra poco tornerà la mamma...in fondo è lei che ti deve dare le lezioni no?
*** Così l'aiutò e le tirò su le mutandine e, vedendo la sua contrarietà, la rassicurò che dopo cena si sarebbe tornati, forse, ai loro giochi.
--- Sì sì...che brutto papà era quell'uomo...fare quelle cose lì con sua figlia...-
--- Angelo caro - farfugliò il diavolo - così è l'uomo, chi è debole cede alle tentazioni della carne, tentazioni che noi ci premuriamo di mettergli sotto gli occhi...e non sono pochi sai quelli che si lasciano trascinare dalla libidine, potrei raccontarti migliaia di casi simili.
--- Anche altri genitori con i loro figli?
--- Sì certo, a migliaia, quella sera infatti filarono tutti e tre nel lettone matrimoniale; Anche la madre era smaniosa di insegnare alla figliolette certe cosettine; Infatti si avvicinò al marito che, seduto sul bordo del letto, la cinse alla vita; Dopo qualche sbacciucchiamento, la donna si lasciò calare gli slippini prprio sotto gli occhi della sua bambina che, attentissima, seguiva tutta la manovra, anzi la piccola, inginocchiata dietro il papà, lo teneva abbracciato dandogli pure più d'un bacetto; Clara, sollevandole il mento con un gesto affettuoso, le chiese..
--- Lo sai cosa vuol fare questo porcellone? Mi vuole...anzi mi sta già toccando la passera; Infatti il marito si era messo ad arruffarle i peli della fica celata solamente dalla trasparente camiciola da notte. La piccola vedeva tutto eccitata e divertita; Poco dopo Clara, si stese in mezzo al letto facendosi succhiare le tette dal consorte che, ogni tanto allungava una mano sul corpicino della bambina che se ne stava aggrappata alla madre; Poi Clara agiva come se la figlia non ci fosse, abbassato il pigiama si impossessà della rigida asta che focalizzò subito l'interesse di Nadia.
*** Era la seconda volta che la piccola vedeva un cazzo, la seconda volta nella sua giovane vita e si sentiva affascinata; La madre l'impugnava menandolo delicatamente, poi, dopo aver giocherellato con le grosse palle pelose, abbandonò il sesso del marito e, risalendo sotto la giacca del pigiama, le accarezzò il torace, tiracchiandogli i peli.
*** Ora la piccola poteva ammirare in tutta la sua potente erezione la colonna paterna e l'uomo, volendo stupire la sua bambina, agendo sulla muscolatura del pene, lo fece dondolare.
--- Vedi cara, come si muove? Cerca il buchetto della mamma sai?
*** Ormai senza più freni inibitori, con i testicoli ancora colmi per la forte precedente eccitazione, Carlo, tuffate due dita nella fica della moglie, la masturbò energicamente; Due minuti dopo era sprofondato il lei; Dapprima, e tenendola coricata di fianco, le aveva sfregato la cappella sul boschetto di peli, poi la spinse supina. Lei, alargate le gambe, lo accolse tutto dentro di sè facendo lavorare il bacino con frenetiche spinte andando incontro all'uccello del marito.
*** Guancia a guancia, i genitori chiavavano guardando e cercando di indovinare il pensiero della loro figliola che, inconsciamente si stava toccando da sopra le mutandine la piccola fica.
--- Spingi amore spingi...ti voglio sentire bene...si...si...si...si...ohh..ohh...chiavami caro si...- poi rivolta a Nadia
con parole mozzate dai movimenti della galoppata, le disse - Sapessi com'è bello amore com'è bello...lo proverai anche tu un giorno, sai? Si...sì...sentirai anche tu questo piacere...è meraviglioso...sì...sì...sì...- Poi
strinse forte a sè il corpo del marito, accavallando le cosce su di lui imprigionandolo nella sua morsa d'amore
continuando il suo lamentoso incitamento.
*** Poi sentendo arrivare l'orgasmo e presa nel vortice dei sensi, diede sfogo al suo abituale modo d'amare.
--- Ohhh, caro, godo, godooo...stò per venire...è meraviglioso, stupendo...ecco...ecco...ahh...vengooooo.-
*** Ebbe un fantastico orgasmo, liberando un mare di fluidi imprigionati però nella vagina dal pistone del marito che, ormai, era anche lui arrivato alla meta e, si scaricò con bordate di sperma nella calda nicchia della moglie; Per i due era stata una delle più esaltanti sborrate della loro vita, alla quale aveva contribuito la visione della piccola che, aveva infilato un ditino sotto le mutandine e si stava deliziando da sola confermando così ai genitori, la sua grande inclinazione verso il sesso.
*** Nadia, un pò imbarazzata, ritirò dal grembo la manina. Si era accorta che papà e mamma ormai immobili
uno sull'altra, l'ammiravano estasiati. Carlo, ancora steso sopra la moglie, attirò con un affettuoso abbraccio, la bambina, la baciò con un bacio profondo. Tralasciata la boccuccia, passò all'esile collo. ora era Clara che si deliziava baciando la bocca della figlia in modo morboso; La baciò a lungo, tanto che Carlo, si staccò da lei e rimessosi supino, con un fazzoletto si ripulì alla meno peggio l'uccello.
*** La donna spiegò bene alla piccola anche i nomi dei gesti sessuali che aveva assistito, anticipandole anche qualcun altro; Mentre Clara impartiva queste lezioni a Nadia, intyerrompendosi spesso con dei bacini sulla sua bocca, Carlo le si era messo alle sue spalle e le palpava le tette. L'uccello pressato contro le natiche di Clara, riprese presto vigore; Allungata una mano sul corpicino della piccola, le cercò la fichetta;
Insinuando un dito sotto gli slippini fradici, le trovò subito il bollente centro; Incominciò a passarlo e ripassarlo sulla carne immacolata. Che eccitante differenza fra questa e la ricciuta fica della moglie.
*** Anche la madre, pur trattenendo stretto a sè il busto della bambinacon la sinistra, con l'altra scese sul pancino e poi, ancora più giù sapendo di trovare la mano del marito che le lasciò campo libero spostandosi un pò più giù sulle cosce, cosicchè Nadia fu masturbata e accarezzata contemporaneamente da tutti e due i genitori; Furono però, le mani della madre che la portarono all'orgasmo; Stringendo e allargando convulsamente le gambette, aveva bagnato con la sua verginea cremina, le dita della mamma che, meravigliandosi essa stessa del perverso piacere che provava, si rese conto con malcelato animo, di poter trarre soddisfazione anche dalla componente omosessuale, insita in ogni essere umano.
*** Nadia era così conquistata da quelle nuove sensazioni, che mentre aveva ancora fra le gambe le dita dei genitori, con una manina, assaggiò la consistenza di un seno materno; Provandone piacere, lo palpò per nene, stringendolo e facendo roteare un ditino su un capezzolo, lovide irrigidirsi.
--- Perchè non lo succhi ? - la esortò il babbo.
*** La piccina, seppur imbarazzata, non se lo fece ripetere due volte; Curvata la testolina, prese in bocca il capezzolo turgido; La madre, sorpresa e emozionata, abbandonò la vulvetta e, portandole una mano dietro la nuca, se la pressò al seno; Per una quindicina di minuti, la donna fu prigioniera tra i corpi del marito e della figlia; Lui saltando da una fica all'altra, la fece godere ancora.
--- Sì dai...ancora...si godo ancora siiiiii...vengooo...-
*** Quasi soffocando la piccola con forti e convulse strette, continuò a liquefarsi cantelinando.
--- Ahh cara...sì...sì...cara così...succhia bene le tette della mamma ahh... sì...sì...qundo er piccina lo facevi sempre sai ? Tutti i giorni, adesso è un'altra cosa, vero ? Lo fai per dare piacere alla tua mammina che ti vuole tanto bene, sì cara...succhia...succhia...brava...così...così...ciucciami le tette amore...sì ciucciami...-
*** A Nadia, quel gioco piaceva molto e lo dimostrò succhiando e mordicchiando come aveva visto fare da suo padre e lui se la guardava mangiandola con gli occhi.
--- Caspiterina - lo interruppe Angelino - e la ragazzina succhiò i seni della madre?...Una ragazza di 13 anni...
Santa Madonna...prometteva proprio male...-
--- Ma certo...ci siamo lavorati bene la piccola, ci sappiamo fare noi...e se mi lasci raccontare ti renderai conto fino a che punto si è spinta la sua puttanaggine, se pensi che quella sera lì, saltò su dicendo.
--- Papà lo hai ancora grosso...guarda mamma...adesso tocca a lui vero? Infatti Carlo aveva già il cazzo in tiro, così quando Clara andò in bagno, per una rapida rinfrescata, abbracciò la figlia che gli si era rannicchiata contro; L'accarezzò ancora un pò poi, sicuro di sè, le prese una mano guidandola giù, giù verso il fallo; La fanciulla era così smaniosa di toccarlo, che si lasciò guidare docilmente.
--- Com'è caldo - si stupì la piccina - e grosso - aggiunse, constatando che con la sua manina non riusciva a circondarlo tutto.
--- Fate giocare anche me - intervenne Clara rientrando in camera; Inginocchiatasi sul letto, appoggiò una guancia sullo stomaco del marito, vedendo così da vicino la manina di sua figlia che avidamente stringeva il cazzo durissimo; Fu lei, Clara che avviò il su e giù della piccola mano per la sua primissima sega; Due o tre colpetti furono sufficenti e la piccola continuò da sola; Era ormai un'allieva provetta.
*** Carlo si sentiva come un Pascià ; Accarezzava i capelli, la schiena, il culo della sua bella moglie con la mano destra, con l'altra si beava della nuda pelle e dei fianchi della sua figlioletta che le stava praticando la più favolosa sega che avesse mai ricevuto, resa prprio più eccitante per la sua imperfetta esecuzione; Clara, accortasi dell'iminente eiaculazione, coprì con un fazzoletto sia il cazzo, sia la manina di Nadia andando poi
con la mano ad impastare i tronfi testicoli; Un secondo prima della sborrata, la donna si affrettò a tenere bloccato il fazzoletto e tutto ciò che conteneva.
--- Sì...tesoruccio sì...sì..così...così...brava, brava...mena l'uccellone di papà...si...sì continua...continua così -
*** Miagolò Carlo rivolto alla piccola che però non aveva nessun bisogno d'essere spronata; Era così felice di stringere quella massa di nervi; Poi si sentì stringere così forte dal babbo tanto che era lì lì per strillare.-
--- Godo...godo...bambina mia...godo...godo...-
*** La sborrata innondò la manina della fanciulla, impiastricciandole tutte le dita ; Nadia stava per fermare il su e giù, quando la mamma posata velocemente una mano sulla sua e guidandola ancora un pochino.
--- Cara - le disse guardandola - non bisogna fermarsi quando il pene gode; Bisogna menarlo ancora...più lentamente..ma bisogna continuare sì... un'altra ventina di volte su e giù...così...così ...perchè devono uscire anche le ultime gocce capisci ? E poi al babbo piace tanto...vero caro ?
--- Ohh, sì...- rispose con voce flebile Carlo - è stata molto brava la nostra Nadiuccia...vorre che continuasse all'infinito...è stato troppo bello...brava-
*** Per qualche tempo rimasero tuttie tre abbracciati, in silenzio, avvolti da un'obliante torpore, poi vezzeggiandole col dito la punta del nasino, la esortò.
--- Su amore...adesso a nanna...è tardi e domani devi andare a scuola e noi al lavoro...aproposito, io non sarò a casa per la cena...farò molto tardi - e rivoltosi alla moglie - le darai tu la lezione di educazione sessuale ok? -
*** Nadia, diventando improvvisamente seria, dimostrava ai suoi genitori tutto il suo disappunto, tornando nella sua cameretta con il broncio.
*** Per tutta la giornata successiva la ragazzina fu molto triste, ma quando dopo cena e dopo essersi preparate per la notte, la madre la fece coricare sulle sue ginocchia là sul grande divano, quella tristezza svanì si colpo; La mamma sollevandole la testa e abbassando la sua, le cercò la bocca; La tv era accesa ma, nessuno la guardava; Le due donne erano rapite dal piacere dell'interminabile bacio incestuoso che avviava così bene la serata; Clara, con gioioso stupore, constatava con quanta rapidità la sua piccina avesse imparato, e così bene, a giocherellare con la linguina.
*** Teneva gli occhi socchiusi e illanguiditi la piccola Nadia, ma li sbarrò gioiendo quando sentì la mano della mamma raggiungere la sua fessurina; Se la sentì scorrere sulle gambe, sulle cosciette, sul pancino, per poi, senza tanti indugi, infilarsi sotto il bordo delle mutandinee cercarle il sesso.
--- Ti faccio un ditalino tesoro ? Vuoi ? Ti piace...ti piace così vero ?
*** La risposta l'ebbe con un'eloquente scambio di piaceri; La figlia le aveva cercato un seno palpandoglielo avidamente; La piccola giocava con il capezzolo prendendolo anche in bocca festosamente ; Provò ancora quei brividini provati col papà e ora era la mamma che le rinnovava quelle senzazioni; Arcuandosi e puntando i talloni, aiutò la madre a sfilarle le mutandine.
*** Clara aveva indubbiamente visto spesso la sua piccina nuda, adesso però la vedeva sotto una nuova luce;
Seppur così giovane, dovette ammettere che era molto più libidinosa di lei alla sua stessa età. Stringendo le gambe, attenuava la voglia di toccarsi e già, anche lei, sentiva la fica inumidirsi.
*** Riprese a baciarla frugandole i dentini con la lingua e regalandole un mare di piacere; Le mise a nudo il grembo ammirando il monticello pubico già rilevante.
--- Qui fra non molto ti crescerà un bel boschetto di peletti neri, sai? - disse accarezzandolo, poi risalendo sotto la camiciola, le raggiuse i capezzolini delle fiorenti mammelline; Continuò ad accarezzare a lungo la bimba e, quando tornò sulla vulvetta rugiadosa, la gratificò con un sapiente vellicamento delle labbra divenute grassottelle per l'eccitazione; Le roteò delicatamente il polpastrello sul minuto clitoridino, spennellando ripetutamente la tenera carne della fessura portandola nel paradiso dl godimento sessuale.-
*** Più felice ed erotizzata della piccola stessa, volle guardarle il viso nelle mille espression i del godimento;Era una cosa stupefacente vedere una creatura così giovane godere e voler godere in un modo così profondo.
*** Un poco quietata, con le sue stesse mutandine, la madre le asciugò l'inforcatura; Nadia scrutando il viso della mamma, esitando però osò chiederle .
--- Mamma hai voglia anche tu penso no? Se il babbo rientra trardi...cosa fai? - dopo un lungo momento senza risposta, titubante continuò - Ti farai...un...sì...ti farai..un ditalino? Te lo fai ? Da te? -
*** Clara, spezzando l'imbarazzo, si alzò quasi di scatto e, cambiando completamente discorso, la esortò .-
--- Su ...Nadia su...tesoro, dai...andiamo a nanna...su
--- Chissà cosa faranno ancora di più sporco... - incominciò a dire Angelino, ma poi vedendo un gruppetto di altri angeli e, credendo d'essere stato notato, grido frettolosamente a Lucifero - scusami, scusami devo scappare...se potrò verrò domani ...ciao - e spiccando il volo si dileguò .
--- Mi sà che quell'angioletto lì, domani verrà ancora...vuoi vedere che riesco a corromperlo? - si chiese sghignazzando.-

- CONTINUA -





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