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Insegnami papà-2


di papy60
05.01.2012    |    61.312    |    0 9.3
"- ***Anche la mamma? ***Sicuro amore..."


---Ls sera dopo, al mio rientro, cerco di individuare mia figlia nel capannello di ragazzini; Non c'è; L'avevo cercata con una certa morbosità ; Il motivo era ovvio, tutto il giorno infatti ho rimuginato l'inusuale avventura vissuta; Il mio animo era stato in bilico e avevo quasi deciso di mettere un punto fermo; Troppo rischio stavo correndo ma poi, con l'approssimarsi della sera a poco a poco mi ero lasciato vincere; L'enorme piacere del proibito, mi aveva attratto irresistibilmente.
---Mia figlia non c'è, non la vedo; Sarà forse in qualche cantuccio e che stia mettendo in pratica i miei insegnamenti? E qui sento una puntura di gelosia; Mi prende una stretta al cuore che cerco di reprimere, ma tant'è, l'egoistico sentimento umano ha il sopravvento e m'intristisce.
---Metto la chiave nella toppa, non faccio in tempo di darle un giro che la porta si spalanca; Giulia, la mia bimba, è lì che mi accoglie con un radioso sorriso; Mi getta le braccia al collo e mi fa quasi svenire incollando le sue labbra alle mie.
---Siamo sulla soglia, lì nel pianerottolo fortunatamente non c'è nessuno, ma se c'era qualcuno? Istimntivamente l'agguanto alla vita e la trascino più dentro, con un calcione chiudo la porta, cerco di staccarmi per redarguirla, ma vinto dal suo ardore annego l'animo nella sua bocchina.
---Dieci minuti Paradisiaci; Lo schermagliare con la sua linguetta, l'impasto delle nostre labbra e il sentire i suoi fremiti, sono tutti ingredienti che fanno lievitare repentinamente il mio uccellaccio; Riesco a sentire che la piccola, se volessi potrei farla mia anche subito; Sento tutta l'ansia e il desiderio che l'avvince.
---Butto l'occhio sul grande specchio dell'entrata, mi vedo io, che con la mia mole quasi faccio sparire il suo corpicino; Siamo lì, in piedi, lei m'arriva ben sotto il mento; E' bassina e se la chiamo piccola come ho sempre fatto, questa ne è la dimostrazione lampante.
---Per baciare, si è alzata sulla punta dei piedi, io curvandomi su di lei.-
***Ciao papà - mi dice - ti aspettavo...
***Lo vedo, lo vedo...- poi aggiunsi incuriosito - come mai questa sera non sei fuori con i tuoi amici? -
***Ci sono stata, ma sono venuta via poco fa.-
***E il tuo lui?-
***No...questa sera non c'era.
***Ti dispiace immagino no?-
***Un pò si...
***Avresti voluto dimostrargli che eri meno bambina di ieri?
***Ma dai papà - disse sorridendo. Poi avviandoci in cucina e tenendola a me con una mano sulla spalla, le raccomandai accoratamente che non solo non ne parlasse con le amiche ma che addirittura fingesse d'essere molto ingenua e di stupirsi se udiva cose di sesso; Sedetti e trattenendola in piedi tra le mie gambe, le dissi abbracciandola.
***Lo sai che hai imparato bene a baciare? Vedo anche che ti piace...vero?.
***Si...è vero mi piace farlo.-
***Spero non vorrai che sia io il tuo boy-frend
***No...tu sei sempre il mio papà...però mi piacciono i tuoi baci...sì, e anche tanto.
***T'è piaciuto anche accarezzarmi l'uccellone ?- azzardai scutandola bene .
---Non rispose, ma la stretta che mi diede la diceva lunga.
***Tesoruccio mio, dammi un'altro bacione su...-Non finii di dirlo che già la sua boccuccia cercò la mia allacciandomi in un abbraccio così dolce da farmi bloccare le mani che già stavano partendo per palparmi il sodo culetto; Schiarendomi la voce dall'emozione che mi aveva preso alla gola, dissi.
***Ma ti rendi conto Giulietta cosa abbiamo fatto ieri sera? M'hai fatto una...sì una sega sai?
---Vedendola poi confusa, per rasserenarla le precisai che mi dette molto piacere, ma che doveva ancora perfezionare quell'arte; Spinto dal desiderio dirompente che mi attanagliava il cuore e nel sentirmi stretto a quel corpicino così cedevole, continuai la mia opera di maestro.
***Vedi ti insegnerò che per arricchire il piacere che darai al tuo patner è quasi indispensabile oltre che il su e giù, devi accarezzarlo...accarezzi le palle, se si è nudi l'interno delle cosce, poi se con la manina libera le sfiori la pancia o il culetto raggiungi l'optimus; Alla piccola non le sfuggì nulla e mi sorprese non poco, quando la sentii dire.
***Devo provare allora? - Chiese slacciandosi da me per portarsi probabilmente in salotto.
***Si amore, lo faremo, lo faremo...adesso però voglio insegnarti che anche la tua passerina ha i suoi diritti, se quel tuo ragazzo non ti tocca o non sa farlo bene, potresti anche tu dalrle del bamboccio non ti pare? Vedi Giulia - continuai riportandola ritta fra le mie gambe - prima di arrivare a toccarti là, un bravo maschietto comincia accarezzandoti le gambette, così...vedi, così...-
---Parlavo erudendo la mia piccola tenendola abbracciata con la sinistra, mentre con la destra risalivo sotto la sua sottana.
***Baciami - le dissi per nascondere le mie avance pur non essendoci bisogno; Temevo fosse ostica, invece
mentre palpavo l'interno di quelle adorate cosce, la mia bimba allargò un pochino le gambine; Il mio cazzo ch'era già pronto al via, come ad un motor-schov molti al via impennano la moto in una sola ruota, così il mio pistolone scalpitante, s'impennò; Lo lasciai soffrire nel chiuso dei calzoni dove ne soffrì enormemente.
---Per oltre dieci minuti le accarezzai le cosce; Mamma mia che coscette vellutate e fresche aveva la mia bambina;Solo 13 anni aveva quel corpicino; C'era da impazzire.
---Col cuore che batteva a mille, risalii con la mano su, su arrivandole alle mutandine; Il mondo per me
, era tutto lì nel tepore della sua micetta; Cominciai col dito medio a passeggiare su e giù nella fossetta più preziosa del mondo; Non volli andare sotto, sulla viva carne, continuai a vellicarle la piccola fica sopra il leggero tessuto degli slippini; Continuai a deliziarla col dito percorrendo lentamente il piccolo solco delle labbra vaginali; Sue giù, su e giù, che suprema delizia; Vibrava mia figlia al piacere di quel ditalino fuori norma
---Quando nelle pennellate le solleticavo il grillettino, la mia Giulietta sbuffava come una locomotiva; Io le sussurravo dolci paroline, miste ad insegnamenti sulla tecnica che doveva pretendere.
***Ecco amore, è così che deve fare il tuo innamorato....lo senti il mio dito, anche il tuo ragazzo deve darti
queste gioie, anche lui deve percorrere la tua fessurina come ti fa ora il papà e non temere quando senti arrivare il tremore dell'orgasmo, proprio in quel momento devi lasciarti andare e goderti il massimo piacere; Non temere devi lasciare scaturire il tuo liquorino.-
---Poi senza sfilarle le mutandine, ne cercandole la carnina sotto il bordino, continuai a masturbarla; Erano così avvincenti quei gemiti che non ascoltai più il dolore dell'erezione che tormentava il mio cazzo che ben sapeva d'avere una passerina calda e vergine a meno di mezzo metro dalla sua cappella;
---Mia figlia godette agitandosi come un'anguilla sospirando e premendo la mano sulla mia; La guardai , era a bocca aperta, aspirava l'aria rumorosamente; La tenevo ferma con la sinistra sulle chiappette, mentre in sintonia con i suoi sospiri avevo accelerato il singolare ditalino, rallentando poi, quando scaricata la tensione, mi lasciò premendo con forza le labbra sulle mie ; Quel bacio feroce mi dimostrò la sua carica sessuale rara, credo in una ragazzina di 13 anni.-
***Sono tutta bagnata...papà vado in bagno..-
***No Giulia no...ci andrai dopo, ora devi imparare meglio a soddisfare il pisello...vedi il mio poverino...attende
la tua manina.- e lo feci uscire; La cappella violacea brillava , lei lo fissò ipnotizzata;
---La presi in braccio sollevandola di peso e con quattro passi la deposi nel divano del salotto; Le sedetti vicino, la patta era aperta , la spronai.-
***Prendilo tesoruccio...non vedi che ti aspetta; Mi pareva un sogno, vedevo la mia Giulietta avida di godersi il turgore del mio sesso; Non ebbe necessità d'istruzioni la piccola, cominciò a segarmi in maniera impeccabile, ad un certo punto, dopo avermi lanciata un'occhiata da furbetta,, mi denudò ancor più l'uccello
intrufolando una manina fra le mie cosce, palpeggiandole e accarezzandole dandomi brividi per tutto il corpo,
Mi prese in mano anche lo scroto impastando le palle; Passava dall'una all'altra seria in viso come chi si appresta a sostenere un esame; Infatti un esame era ed era lei stessa che giudicava il suo operato.-
---Seguì le mie istruzioni, le seguiva diligentemente alla lettera; Lo menava su e giù procurandomi elettrizzanti brividi nel sfiorarmi il ventre col velluto delle sue manine.
***Stai per venire vero papà? - chiese, quando mi vide sbuffare come un bisonte.-
***Dammi il fazzoletto...dai..
---Che amore e che brava figliola che avevo; Sborrai una quantità mai vista prima; Mi presi in mano il cazzo esausto e dopo avergli dato un'ulteriore strizzata, feci notare alla piccola la perla di sperma apparsa sul taglietto del galnde.
***Vedi Giulia, quello è sperma è il seme che fa nascere i bambini...-
***Anch'io sono uscita da lì?-
***Certo cocchina certo.-
***Allora papà se....se va dentro da me, metto su la pancia.-
***Sicura hai già le mestruazioni e quindi puoi mettere al momdo dei bambini...-
---Giulia , s'era imbrattata le dita con lo sperma del fazzoletto, curiosa s'era portato le dita al naso, odorandolo
***Non ha nessun odore...credevo odorasse di pipì...-
***Vuoi scherzare ? Non solo non puzza, ma è anche buono...molte donne lo mandano giù
***Lo mandano giù ?
***Si tesoro, le donne, e lo devi imparare anche tu, fanno ai loro uomini con la bocca quello che tu hai appena fatto a me con le mani; Fece un bel sorriso, poi forse temendo un mio rimprovero, disse.-
***Lo sapevo sai papà... si chiama pompino vero? ...ma non è schifoso prenderlo in bocca?
***Incredibile, ma non è così, tutte o quasi tutte le donne lo fanno.-
***Anche la mamma?
***Sicuro amore...anche lei e ti faccio una confidenza e le piace tanto..- Pochi secondi di stasi, poi mi fa
***Lo insegni anche a me ?
---Non le risposi ma me la strinsi forte al petto, mi sentii vacillare, era troppo; Come si può restrare indifferenti ad un simile invito; Una fanciulla tredicenne che chiede al padre se le insegna l'arte del pompino; Cose dell'altro momdo.
---L'uccello era ancora lì con la sua brillante goccia; Volli vedere se era determinata ,intinsi un dito .-
***Apri la bocca amore, apri.-
---Quando la vidi obbedire, capii che dalla piccola avrei potuto ottenere tutto; Mia figlia fissando il mio dito
che le si avvicinava, aperse la bocca facendo uscire la rosea linguetta; Emozionato forse più di lei, vi deposi sopra quella goccia di vita; La mia depravazione aveva raggiunto vette inimmaginabili.-
---La mia bambina chiuse la bocca gustando il mio miele; Le riavvicinai il dito forzandole le labbra,;Lo succhiò
***Non è schifoso vero? - Le chiesi;Mi fece un cenno di diniego; Incoraggiato osai.-
***Su allora su, brava prendilo in bocca e ciuccialo amore...accarezzami con le mani come hai fatto prima.-
---Giulia ormai è un'allieva seria e ubbidisce; Il cazzo ha appena goduto, è molle, ma al solo vedere il visetto infantile avvicinarsi, guizza e quando aperta la bocchina vede uscire la linguetta e ne lecca la cappella, il sangue affluisce riempiendo i suoi vasi samguigni e, nel giro di un minuto s'inturgidisce; La mia piccola lo tiene in bocca .-
***Si Giulia ecco così brava...tienilo lì e ora con la testa va su e giù....bravissima....-
---Mia figlia è molto intelligente, mi dette ascolto eseguendo al 100x100 le istruzione ricevute, tanto che ebbi il dubbio che avesse già visto qualche porno; Mi pastrugnava le palle con una mano, continuando il su e giù senza sosta alcuna; Qualche occhiatina a me, tornando poi a succhiarmelo divinamente.-
---Dopo un paio di minuti capii che avrebbe continuato all'infinito, o meglio fino al mio orgasmo; Fermandole la testa per pochi attimi le dissi.-
***Ora una brava amante, ogni tanto si ferma e le da qualche leccatina...sulla punta, lecca tutto attorno, scende giù lecca e bacia anche il fusto e - la tentai - la più brava lecca anche le palle.-
---Solerte, ecco la sento leccarmi tutto, lecca anche la pancia e i peli, e mi sorprende quando la sento che mi sfila una gamba dei pantaloni per potermi agevolmente leccarmi le palle; Mio Dio vedo la sua testolina sparire fra le mie cosce solo la mano agita il mio cazzo, la linguetta è la sotto e la sento dardeggiare sullo scroto; Che dire poi dei brividi che producevano le sue carezzine leggere sulla mia pancia;
---Sono esterefatto non credo ai miei occhi, mia figlia mi sollazza l'uccello come una vera troia e, ne sono sicuro che questo è il suo primissimo bocchino-
---La lascio giocare ma so che non arriverà a farmi venire; L'ora s'è fatta tardi, tra poco arriverà la mamma, quando la voglio fermare la vedo reticente, la mia allieva è presa nel vortice del sesso; Purtroppo ci dobbiamo fermare, ma mi dico : Bimba mia il tuo paparino saprà accontentarti, ti farà succhiare l'uccello per ore se è quello che vuoi, berrai il mio sperma, quella stessa linfa che ti dette la vita, dovrai anche offrire al tuo babbo il fiore che nascondi tra le gambine, Lui però ti leccherà con indefesso fervore, ti leccherà anche il buchino del culetto; Forse all'inizio ti stupirai ma poi sarai sempre lì a 90 gradi per fartelo leccare.
---Un patto però esiste tra noi, quando quel tuo ragazzo ti metterà alla prova dovrai raccontare al babbo i complimenti che riceverai, perchè sarà anche merito suo; Devi essere però furba come tua madre che mi accalappiò perchè volevo a tutti i costi chiavarmela e lei troia non me la mollò se non dopo sposati, quindi anche tu, se ti piace, non dargliela, a casa ci sarà sempre il tuo paparino che ti sfogherà .
Continua


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