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La fichetta di mia figlia 4


di Papy60
17.02.2011    |    100.838    |    1 9.1
"Mi sono spogliato completamente anch'io, amavo sentire le tenere tettine premute sul mio petto peloso;Essendo piccolina l'ho fatta salire sul basso tavolino..."
Ho vissuto una decina di giorni tremendi, oltre al timore d'aver messo incinta la mia bambina, erano gravati dall'angoscia di vedermi schivato; Una sera. indugiavo in cucina oberato da questi cupi pensieri e mentre mia moglie era in salotto a guardarsi la tv, mia figlia di ritorno dal bagno, mi s'avvicina sorridente, si china e mi da un bacetto su una guancia.
°°°Mi sono venute papà... mi sono venute - aggiungendo - ma ho avuto tanta paura sai? -
Come il vento di maestrale spazza il cielo dalle nubi, così quell'annuncio scacciò i nuvoloni neri che da giotni mi opprimevano l'anima.
Mi s'illumina il viso, le prendo una manina e gliela bacio, la bacio quasi a volerla ringraziare.
°°°Te lo dicevo amore è così... è così.
I nostri occhi s'incrociano, il mio sguardo corre alla sua bocca di rose, salta ai suoi occhioni per tornare ancora e fissare la sua bella bocca; Alla mia muta preghiera si china e mi da un bacio, è un bacio puro, un vero bacio d'amore.
Amo la mia fanciulla, anzi ci amiamo perchè anche lei, trasportata dai sentimenti, mi cinge al collo,i nostri respiri si fondono, poi sento la linguetta che esce, cerca la mia e quel bacio, in una frazione di secondo si muta da dolce in un frenetico cercarsi di lingue.
°°°Angelo mio, ho tanta voglia di te sai? Questi giorni sono stati i più terribili della mia vita.
°°°Anche per me papà - risponde riprendendo a baciarmi.
Temo troppo l'arrivo di mia moglie e con uno svforzo sovrumano, mi stacco.
°°°Ninnina mia, quando possiamo restare un pò soli, quando?-
°°°Sabato se vuoi, marino la scuola e vengo in ufficio-
Credo d'essere stato il primo babbo del mondo che avvalla il bigiare della scuola della figlia; Io l'ho fatto, ma ora la mia bambina è qui fra le mie braccia, nessuno verrà a turbare il nostro idillio; Un lunghissimo bacio è il primo contatto fisico che ci unisce; Alzando la magliettina trovo già le tettine nude. Che gioia, che goduria, la mia piccola non ha messo il reggiseno, come mi mancava questa carnina burrosa, palpo gustando l'impareggiabile levigatezza della pelle, stringo fra le dita le ciliegine dei capezzoli. Le tettine della mia bimba sono piccole, devono ancora crescere, ma per me la giusta misura è questa.
Anni fa ho scaricato una mia fidanzatina le aveva troppo voluminose per i miei gusti e ciò nonostante fosse bravissima a fare i bocchini. Non mi piaceva, cosicchè con questo modo di pensare, ho cominciato a vedere sotto nuova luce i senini di mia figlia fin da quando iniziò a gonfiare le magliette.
Ora quelle mammelline le ho qui, le succhio, le palpo e ripalpo, non smetterei mai, poi mi si blocca il respiro perchè mentre sto ciucciando un capezzolino, sento la sua manina che tira giù lo zip. La mia libidinosa troietta mi cerca il cazzo nelle mutande.
Abbiamo quasi tre ore per noi, ma non riesco ugualmente a frenare la mia frenetica voglia di lei. Poco dopo il mio scettro è già nella sua bocca. L'ha sospirato anche lei in questi giorni tanto da renderla famelica. Lo tiene in bocca, va avanti e indietro col capino, imprimendo un moto ondulatorio alla massa dei capelli che danno al pompino un'estasiante tocco di lussuria. Quando sento che sto per godere,lo prendo in mano e lo meno. Solo io posso conoscere il giusto ritmo
e forse un non lontano giorno anche la mia piccola saprà capirlo e farlo.
Lei tiene in bocca la cappella e un poco dell'asta, d'istinto anche sapendo che non lo lascierebbe, le tengo premuta la testa e sborro in un frenetico tripudio di piacere. Credo d'averle iniettato un paio di schizzi direttamente in gola avendole spinto la cappella sulle tonsille.
Si alza, mi guarda, deglutisce. Mia figlia è un gioiello e io me la coccolo a lungo, la bacio, ora deve godere anche lei; Le tocco la fessurina grondante d'umori; La lecco e la pulisco tutta per bene, bacio e lecco le cosciette partendo dalle ginocchia fino alla fichettina; Due volte l'ho fatta venire e due volte ho bevuto il suo brodino.
°°°Mmmuuhmm che bello, che belloooo siii -
gemeva mentre beato la bevevo; Poi dopo mentre la chiavavo le dissi.
°°°Tesoro, non temere, in questi giorni non sei fertile, posso godere dentro, non c'è alcun pericolo -
Ho voluto rassicurarla perchè mi parve preoccupata quando gliel'ho improntato sulla fica. Anche quella fu una scopata memorabile, le godetti nel pancino dopo averla posta alla pecorina. Le galoppai per una ventina di minuti facendola venire ancora.
Per me era il secondo orgasmo e mi permetteva di godermi più a lungo e profondamente il suo meraviglioso corpicino; Potevo attaccarmi alle tettine, palparle a fondo, gustare meglio le carezze che con le chiappette mi deliziavano la pancia e infine, la gioia psicologica nel vedermi cavalcare questo corpicino di fanciulla in fiore, dalla pelle immacolata e che, sapendolo proibito, mi dava quel quid in più da renderlo esaltante.
Nel tornare a casa, le dissi che io nei rapporti sessuali avevo sempre goduto dentro la mia femmina e che per me il non farlo rappresentava un grosso sacrificio. La pillola a mia figlia non volevo dargliela in quanto un mio amico medico tempo fa, mi disse che per le ragazze giovani, la pillola può essere molto dannosa per la salute. Le avevo fatta questa premessa programmando perversamente di metterglielo nel culetto.
Qualche giorno dopo, non avendo e non trovando lo spazio-tempo per noi, rientrando dall'ufficio allungo un poco il giro con l'auto e vado a prenderla a scuola.
Una lancinante puntura di gelosia mi ha colpito il cuore. Era assieme ad un ragazzino. Sono proprio una bestia, invece di gioire nel vederla parlare e ridere con qualcuno della sua età, mi incupisco anche se so che non è giusto esserlo.
In casa si riusciva sempre a trovare quei cinque o dieci minuti, ma troppo pochi per noi. Comunque erano momenti dove esplodeva tutto il nostro desiderio e lì, dove si era, in cucina, in salotto,in camera, me la coccolavo stringendo il suo corpicino adorato, baciando la sua dolce e polposa bocca non senza alzarle la gonnellina e godermi fugaci palpatine che mi mandavano alle stelle l'eccitazione.
Per quattro o cinque volte la mia porcellina s'era tolte le mutandine e dato che il soggiorno aveva due porte, si poteva controllare l'arrivo della mamma. Chiavavo alla pecorina, mentre lei curvata teneva la porta socchiusa. Se arrivava, giù la sottana lei, sgattaiolavo io dall'altra porta.
In quei giochetti, più d'una volte le feci sentire il glande sul buchino del culetto e se è vero che per ottenere un buon raccolto, bisogna sapere seminare bene, così io ad ogni nostro incontro, dopo aver palpato le carnose chiappette, finivo sempre col far roteare un polpastrello sulla rosetta dell'ano e talvolta spingendo dentro una o due falangi.
°°°Papà - mi disse un giorno che avevo insistito a lavorarle l'orifizio - papà... non penserai mica di mettermelo ne culetto vero?-
°°°E perchè no amore - risposi tenendola guancia a guancia - perchè no, anzi sarebbe l'ideale per i nostri giochi... ci si diverte e si è più sicuri.-
°°°Ma sei matto? con quell'uccellone mi spacchi... no, no, mi faresti troppo male... no.-
Ho dovuto usare tutta la mia diplomazia, ma lei si trincerava dietro la paura.
°°°Oggi pomeriggio vieni in ufficio?-
°°°Si, ma...-
°°°Ma cosa?-
°°°Papà, no eh... guarda che non voglio mica sai? -
°°°Vieni, vieni... vedrai sarà bello amche per te-
°°°No, no... non vengo! -
Sapevo invece che sarebbe venuta, conosco ormai la mia pollastrella, infatti mezzora dopo che sono lì in ufficio, suona il campanello; Ho tratto un sospiro di sollievo, via via che passavano i minuti la mia sicurezza cominciava a vacillare.
--Dopo i primi baci, la mia donnina, ribadisce il suo no e lo sostiene con una sottile ironia.
°°°Ma non vuoi proprio? - chiedo con voce supplichevole
°°°No, ho paura che mi fai male..-
°°°Ma dai stupidina il...buchetto è elastico...non sentirai male, anzi molte donne che ho avuto e che lo hanno provato, poi lo volevano sempre lì.
Quel pomeriggio occupa un posto di primo piano nella mia storia sessuale. Ho denudato la mia femminuccia, togliendole un capo alla volta;Un bacio da capogiro e via il golfino, altro bacione con risucchio di lingua e via la maglietta, poi via la gonna le scarpe le calze
la canottierina e infine gli slippini neri interdentali
così sexi che da dietro sembrava nuda ancor prima che glieli sfilassi.
Lei passiva si lasciava fare, ma sentivo che tremava.
°°°No papà no - ripetè ancora quando palpandole il culetto feci giostrare un polpastrello sul buchettino.
Mi sono spogliato completamente anch'io, amavo sentire le tenere tettine premute sul mio petto peloso;Essendo piccolina l'ho fatta salire sul basso tavolino del salotino d'entrata per godermi questo piacere; Alzavo il viso per baciarla; Che deliziosa libidine vedere e sentire le piccole tette perdersi nel vello del mio petto; Mi sono poi pasciuto ciucciando e mordicchiando con i denti le fragoline grinzose dei capezzoli.
Il mio uccello laggiù attendeva impaziente il suo momento; Ondeggiava nell'attesa d'entrare nella giovane fica; Non lo toccavo, lo lasciavo languire, fu mia figlia che mettendosi a sedere,se lo imboccò dolcemente; Le labbra rosate che circondavano la mia asta, erano tese, tanto piccola era la sua bocchina;Era
brava però la mia bimba, me lo coccolava succhiandolo, mentre con la destra mi palpeggiava le palle , forse per scaramanzia, con la sinistra mi vellicava il solco del culo;Alzò poi lo sguardo cercando il mio, con un ditino fece dei ghirigori sul buco e mi dette un'occhiata che non capii ne mai capirò cosa significasse.
Poco dopo le riempii la bocca del mio piacere; Sapevo che l'avrebbe ingoiato, ma lo spettacolo di vedere una ragazzina 13 enne che lo deglutisce è, e sempre sarà una scena d'estrema lussuria.
Le ho leccato la fichetta per oltre mezzora ingoiando a mia volta con immenso piacere la sua ambrosia; Tre forti scossoni ebbe il sua corpicino, spingeva la fichetta contro la mia bocca come chi cerca l'aria per respirare.
--Io anelavo farle il culetto, lei lo temeva; Il cazzo con quei giochetti tornò durissimo; La misi a pecora per chiavarle la fica, lei voltandosi mi rinnovò con un'occhiataccia la preghiera di non tentarle il culetto
io guidai la cappella sulla spacchetta già fradicia e dolcemente mi spinsi dentro; Aggrappato ai fianchi le detti una trentina di affondi, poi lo estrassi facendo scorrere la cappella fra le paffute mele.-
°°°No papà no...per favore no...-
°°°Ma dai cocchina...lasciati fare su...-
--Lei dimenando il culetto scansava la mia cappella, allora mi sono inginocchiato incominciando a baciarle le chiappette, baciavo e leccavo tenendole un pochino allargate; Ho leccato per un paio di minuti la rosellina dell'ano e come assaggio le ho introdotto un paio di dita, era un'assaggio; Tornai a penetrare la passera per lubrificare l'uccello.
Impietosita dalle mie suppliche o per aver cambiato idea, quando le guidai le manine sulle chiappe, invitandola a tenerle aperte, la mia adorata bambina, conficcando la testolina fra i cuscini del divano, si lasciò amare.
°°°Ascoltami amore...spingi, spingi come quando fai la cacca...su da brava, sarà piacevole vedrai-
Come il fiore apre le sue corolle ai primi raggi del sole, così le crespine del suo vergine culetto si aprirono; Ecco la cappella del suo paparino si appoggia su quell'invitante forellino; Tremo, sto per inculare mia figlia, sto per entrare nel vergine culetto, un culetto 13enne, fresco, polposo;Premo, premo ed ecco la cappella è tutta dentro; La piccolina tenta di sottrarsi ma la tengo ben salda; Spingo, ecco metà cazzo è già sparito, ancora un poco e il mio ventre approda sui suoi vellutati glutei.
°°°Piano papà, piano... mi fa male-la sento lamentarsi e un leggero rimorso tenta di fermarmi; E' troppo debole e non può nulla contro la foia che mi ha preso; Lentamente prima e via via sempre con più impeto
la cavalco mentre mille luci costellano la mia mente.
Non odo il sommesso lamento della mia piccola; Avanti e indietro, avanti e indietro avvinto agli esili fianchi, arrivo all'orgasmo.
°°°Aaahhaa ecco vengo sborrooo-
Miriadi di scariche elettriche percorrono la mia schiena che mi procurano brividi violenti; Fra fremiti e singulti le scarico una bordata di sperma nell'intestino; Mi rovescio con lei sul divano nell'estasi più assoluta.
Poco dopo mentre la innondo di coccole, mi fa guardandomi storto.
°°°L'hai voluto poi ehh? Credevo peggio però - aggiunse ridacchiando.
°°°Lo faremo ancora tesorino e allora ti piacerà -
Dopo quel giorno e per sette mesi, godemmo alla grande del nostro amore proibito e perverso, solitamente la facevo godere di bocca e di cazzo, ma salvo i giorni sterili, le sborravo sempre nel culetto.
Ero arrivato al punto che sembravo un ebete, tanto mi ero fissato nel chiavarmi la mia bimba.
Un pomeriggio, la nel mio ufficio, stiamo scopando, la mia creatura si sta godendo i miei 20 centimetri di sesso. L'alto grido di piacere che emetto nel sborrarle nel culo mi si blocca in gola, ma viene seguito da quello di mia moglie che la vedo stagliarsi nel riquadro della porta. E' FINITA.-

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