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Insegnami papà 4


di papy60
21.01.2012    |    46.161    |    0 9.6
"Ti voglio consumare la passerina..."
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====Io credo d'esser nato con la proverbiale camicia; Quante cose e cosette, nel corso della mia vita, mi sono andate nel verso giusto, per esempio,mia moglie è una pessima osservatrice, lei ha una passione smodata per la cucina, con lei non si parla d'altro, non s'avvede dei nostri frequenti errori; Ovviamente noi cercavamo d'essere sempre guardinghi; Non s'è mai accorta del rossore che talvolta la mia piccola aveva, più volte causato dalla fretta nel rivestirsi o nel riassestarsi i vestiti.
====Era un bel vantaggio per noi quel non accorgersi di ciò che le avveniva sotto il naso; Oltre a questo per me, c'era il vantaggio di gustare quotidianamente ottimi manicaretti; Per lei erano sufficenti le mie lodi, era contenta così; D'altra parte apprezzavo veramente quello che mi offriva a tavola, ma apprezzavo molto e molto di più quello che mi offriva mia figlia sul divano del salotto.
====La nostra ora serale cominciava ad essere troppo stretta per noi, e qui la mia buona stella si è rovinata mettendoci tutta la sua buona volontà.
-- Enrico - chiesi ad un mio collega - c'è l'hai ancora quel libretto...quel Kamasutra indiano? Me lo presteresti?.
-- Certo sì e, se vuoi puoi anche tenerlo.-
-- Benissimo...ok, grazie. - Il giorno dopo me lo fece furtivamente scivolare nella borsa.
-- Senti - disse - cercavo qualcuno disposto a cambiare con me l'orario di lavoro, te la sentiresti di fare l'orario continuato fino alle due.
====Quella proposta cadde come il cacio nei maccheroni.-
-- Sì sì - mi affrettai a rispondere pensando subito alla mia bambina.
====Ottenuto il consenso dai superiori, lo annunciai ai miei; Avrei iniziato il lunedì successivo e Giulia, appena rimasti soli, saltellando dalla gioia, mi si appese al collo sommergendomi di baci.
====Mancavano ancora tre giorni, ci si dovette accontentare di quell'ora serale; Giulia come sempre, mi attendeva in casa; Passata la furia dei nostri rituali baci, m'accorsi che indossava dei cortissimi calzoncini di jeans.
che mettevano in risalto le sue bellissime gambe da modella; Era una gioia per gli occhi ammirarla figuriamoci potergliele accarezzare; Anche la rotondità del culetto veniva evidenziata accentuando la voglia di palparlo; Giulia
sempre come fosse la prima volta, suscitava in me fortissime emozioni.
====Bassina di statura, i capelli corti e lisci, quando mi abbracciò con le sue braccia di carnina morbida e mi offrì la bocca, mi sentti scombussolare tutto il corpo; La tenevo a me, per i fianchi che sinuosi delineavano la sua armoniosa figuretta.
-- Sai amore, ti ho portato un regalino - le bisbigliai all'orecchio - credo ti piacerà moltissimo.
-- Per me?...E perchè?
-- Perchè lo meriti...è un libriccino, una dottrina indiana.
-- Grazie del pensiero ma, cosa vuoi che interessi a me di Budda...e poi conosco già qualcosa, lessi tempo fa, ci sono Brhama Shiwa e Visnù...sono la Trimurti indiana...
-- Beh...vedi se ti piace altrimenti...te lo darò dopo, adesso invece vieni qui dal tuo paparino, vieni.
====Dieci minuti solo di baci, non mi sarei mai staccato dalla sua boccucia di rose. Solo il piacere di accarezzarle le tenere tettine riuscirono a farmi desistere; Le vedevo il visetto estasiato che si godeva il vellichio ai capezzolini irrigiditi.
====Giulia non metteva più il reggiseno, lo faceva per me, per facilitare al suo babbino il piacere di godersele, era una gioia indescrivibile passeggiare sulla pelle di velluto del suo stomaco e risalendo, raggiungere la carnina delle tettine in sboccio; La feci girare, mi voltava le spalle; Che spasso da lì, godermi i suoi tesori.
-- Giulietta...lo senti il mio cocco?...Ti sta aspettando - le dissi premendo il cazzo durissimo sul sodo culetto, e lei con malizia lo mosse sul mio pacco facendomi provare fremiti da favola.
-- Lo sai papà dove sono stata oggi? - cominciò a dirmi rompendo quell'incantesimo.
-- No...dove?
-- Sono andata via in macchina con Nicola...
-- Ah si...? - Riuscii a dire declutendo il groppo che mi si era formato in gola.
-- Si...abbiamo fatto un giretto - E si è voltata per vedere la mia reazione; Se avesse invece potuto vedere il mio cazzo, l'avrebbe visto crollare perdendo rapidamente la sua alterigia; Pur non volendo dimostrarglielo, ero geloso.
-- Avete fatto qualcosina? - chiesi più curioso di quel che volevo dimostrarle.- Lo hai fatto ricredere?
-- Te l'ho detto che gli piaccio molto...a volte però, va anche con un'altra ragazza .
-- Non innamorartene sai...quello cerca solo le vostre passerine.
-- Credo tu abbia ragione papà...mi ha portata in un viottolo e lì in macchina...-
-- Questa volta tu...sapevi come fare no? - l'interruppi cercando di camuffare la mia gelosia, e lei sorridendo.
-- Mi venne da ridere quando posò la bocca sulla mia , lui mi credeva come prima, credeva di insegnarmi, poi quando le ho messo la lingua in bocca, ha strabuzzato gli occhi dallo stupore.
-- Hai visto il tuo papà? E' merito mio...ora non può più criticarti e dirti bambinetta.
-- Ah no...però poi, mi ha messo una mano su una coscia...mi ha anche accarezzato la patatina...me la menava.
-- E dopo?
-- Mi aveva eccitata, e vedendomi così mi ha tirato una mano sul suo pisello...allora volendogli dimostrare che ero maturata, glielo ho tirato fuori io, Papà, gli ho fatto una seghetta coi fiocchi, credo sia rimasto soddisfatto; Ci ritroveremo domani .
-- Ma lui non ti ha fatto godere?
-- Si, con le dita....è stato bravo sai? Sono venuta bene...
====Quelle descrizioni e i continui palpeggi, mi avevano stuzzicato il cazzo, che tornato arzillo, lo porsi alla mia piccola troietta; Poco dopo, la sul divano, dopo averla fatta godere con un magistrale ditalino, me lo prese in bocca
Quel giorno, Giulia, la mia bimba, si è goduta due cazzi e tre orgasmi, due da Nicola, uno da me.
-- Dov'è papà il regalino? - chiese tirandosi su le mutandine.
-- Te l'ho messo sotto il cuscino...-
====Poco interessata si è diretta nella sua cameretta, dieci secondi dopo è balzata fuori ridendo all'impazzata.
-- E questa sarebbe la religione indiana?
-- No, veramente è una religione universale - Risposi stringendola affettuosamente alle spalle- studialo cara studialo...lunedì ti interrogherò; Ridemmo.
====Il lunedì successivo, primo giorno del mio nuovo orario, alle 14,20 sono già a casa; Mi sistemo giusto in tempo per salutare mia moglie che va al lavoro; Siamo soli, io e la mia figlioletta che lestamente mi raggiunge in salotto tenendo in mano il Kamasutra e, fingendo di leggerlo, dice.
-- Proverete un immenso piacere se vi metterete capovolti, testa coda...
====Spiritosa e spregiudicata, mia figlia non si è lasciata impressionare dai vari e perversi disegnini e, come una provetta allieva mia fa.
-- Papà, hai intenzione di farmi provare tutte queste pose?
-- No amore - le risposi - lì sono illustrate anche moltissime cose che non mi piacciono e sono sicuro non piacerebbero neanche a te, ma ce ne sono molte che se sarai bravina, te le insegnerò.
====Non potei non stringermela al petto; Che immensa gioia stringere questo corpicino duttile; Farò toccare
anche a lei vette di piacere inimmaginabili.
-- Questa posizione si chiama 69...vedi i corpi sono come il 6 e il 9 rovesciati - le spiego mostrandole il disegnino
è così che si chiama...lo sapevi?
-- No...non lo sapevo. - Credo invece che lo sapesse benissimo e aggiunse - vuoi insegnarmi questo?
-- Certo...oggi abbiamo tutto il tempo che vogliamo.
====Mi feci una veloce doccia, un pò contrariato per la perdita di tempo; Indossai il mio accappatoio rosso
amaranto, sotto ero nudo; Entrai in salotto, lei era tutta intenta a sfogliare la "dottrina".
-- Su Giulia...dai spogliati...dobbiamo lavorare .
====La scherzosa frase la fece sorridere; Mi venne vicino abbandonando il libretto su una sedia; Il bacio sensuale che ci demmo fu il prologo per l'opera perversamente divina che ci accingevamo a fare.
====Le mordo subito la bocchina, le pennello con la punta della lingua la bianca chiostra dei dentini; Apro la bocca per ricevere la sua linguetta; Giulia indossava i jeans, quei maledetti jeans che tanto tolgono alla grazia femminile; L'aiuto a sfilarsi la maglietta e i jeans; La frenesia che ci accumuna, la mette nuda in pochi secondi.
-- Lasciati guardare amore -Dico tenendola per una mano e facendola piroettare come in certe danze; E' la prima volta che la vedo completamente nuda; E' tutta uno splendore; Le armoniose curve del suo corpicino, perfetto nella forma e nella sostanza, mi paralizza; Il vello che oscura la fessurina e le piccole tettine, mi incantano ancora per la loro stupefacente perfezione e bellezza; Il visetto un pò infantile si armonizza con tanto candore: L'ammirai ed ebbi quasi una stretta al cuore; Stavamo forse deturpando tanta bellezza? No ! mi dissi, lo stavamo arricchendo delle naturali nozioni che la vita ci impone; Solo se posto come monumento, su un piedestallo non si dovrebbe nemmeno sfiorarlo per la sua sacralità, ma in un futuro ormai prossimo, quel corpicino deve espletare le sue naturali funzioni ovvero la continuazione della specie; Questo concetto non vuole essere una scusante, ma una naturale e reale necessità.
====Eccomi allora pronto ad insegnare alla mia piccola, l'arte dell'amore; Lasciamo lì in salotto isuoi abiti; Me la prendo in braccio, lei si tiene al collo; E' leggera come una piuma; Se un pittore ci avesse visto, avrebbe preso l'ispirazione per un quadro di sicuro successo.
====Avrebbe dipinto un padre, paludato di rosso con in braccio una stupenda ninfetta nuda, avvinta al suo collo.;
Ormai la sua cameretta era diventata l'aula dove l'alunna doveva apprendere l'arte d'amare; La tenni in braccio, tornando a suggerle le labbra rosate, poi.
-- Cocchina - le dissi mettendomi supino nel suo lettino - su...vienimi sopra amore.
====Un'attimo dopo, oltre a gioire dell'incomparabile panorama offertomi dalla sua fichetta, fremetti nel sentirmi l'uccello bracicato dalle sue manine, poi mentre si innalberava nella sua bocchina, cominciai a baciare e a distribuire leccatine più e meno marcate, all'interno delle coscette che m'imprigionavano la testa.
====Usando il mio metodo, la feci desiderare un bel pò prima di affondare la lingua nella fessurina; Solo che fu lei stessa che eccitatissima, schiacciò il pube sul mio viso cercando la mia lingua; Non fu certo spiacevole per me soddisfare quel desiderio; Mentre poi la leccavo aggrappato ai paffuti glutei del culetto, ripensavo a quei pochi momenti di stupore e di incertezza che ebbe la mia piccola, prima di accavallarsi su di me.
-- Giulietta cara - dissi staccando la bocca da quella gemma nel sentirla gemere - dai...cerchiamo di godere assieme...io sono ancora lontano...
-- Io no papà...io no - rispose ansando; Allora accelerai le leccate sul grillettino e giostrando col dito sul buchettino del culo introducendole anche una falange.
-- Mmmmhhhhuuuuu....eccoooo vengoooo...- la sentii mugolare e, dopo alcuni guizzi del bacino, mi sentii schizzare in bocca il suo nettare; Non riuscii a leccarlo tutto, una buona parte mi era colata sul mento e sceso giù sul collo.
====Ero così attento al suo orgasmo che dimenticai il mio piacere; Continuai a leccarla ancora con una dedizione
eccezzionale; Lei per gustarsi appieno il suo orgasmo, si era riposata posando una guancia sulla mia pancia, ma il vellichio dei suoi capelli mi stimolarono ancora di più guizzando al loro tocco.
====Mordendo con le labbra le bombate labbra vaginali, la feci emettere una serie interminabile di urlettini che come il sottofondo musicale dei films, arricchivano quei momenti celestiali.
====Mia figlia, essendo piccola, per arrivare a leccarmi lo scroto e l'interno delle cosce, aveva allontanata la fica
dalla mia bocca; E' stato un piacere immenso sentire la linguetta che mi leccava sotto, le palle e tutto.
====Io d'altra parte avevo le sue gambine stese su di me, la vulvetta era un pò lontana schiacciata sui peli del petto; Mi godevo delle sue leccatine, ma sopratutto godevo della visione che mi si parava davanti agli occhi; La posizione limitava le mie carezze; Potevo agevolmente accarezzare il sodo culetto che invitante com'era, mi attirava come una calamita.
====Allargate le chiappette e allungando a fatica il collo, le leccai il buchetto e lei nel sentirselo leccare si
bloccò, io no; La valletta fra le natiche, segnata di un rosa più carico, racchiudeva il piccolo e grinzoso orifizio;
Un alone scuro pareva dicesse "lecca qui" il tutto orchestrato per il supremo piacere del sesso.
====Portai avanti la piccola, verso il suo secondo orgasmo; Leccandole e rileccandole il culetto, passando e ripassando con le dita sul piccolo nocciuolo della clitoride e quando la sentii sussultare preannunciando il suo imminente godimento, le farfugliai.
-- Giulia, tesoro...sei vicina vero? Ti sento....
-- Si...ci sono quasi....
-- Dai amore, succhiami bene....dai che veniamo assieme.
====Ero anch'io vicino alla meta, la mia bambina da allieva diligente, mi succhiava sfiorandomi con le dita l'interno delle cosce arrivando fino alle ginocchia.
-- Siii così...così...brava la mia cocchina....eccoooooo..... vengoooo siiiiii. -Gemetti lasciandomi andare in una sborrata eccezzionale ingolfando la bocca della mia creatura.
====Per pochi secondi, non godemmo assieme, stavano infatti ancora fuoriuscire dalla mia cappella le ultime gocce di sperma, che sentii il liquorino del suo piacere inaffiarmi il viso.
====Sul comodino un paio di mutandine pulite, le usai a mo di tovagliolo tergendomi la bocca.
-- Dopo un lauto pranzo - dissi ridendo - è duopo pulirsi la bocca no? Ridemmo assieme.
====Avevamo ancora tempo a disposizione, così rimanemmo stretti nel lettino; Mi godetti la piccola coccolandola senza sosta con un mare di baci elaborati e frementi che costellò le ultime due ore; Le succhiai le piccole tette fino a farle diventare rosse, lei si trastullava con l'uccello he si mantenne sempre semirigido; Me lo succhiò ancora con la sua ormai collaudata maestria mi fece venire una seconda volta.
====Con i coniglietti ai piedi, nuda così com'era, corse in cucina, tornò con due bicchieri d'acqua fresca; Mai dimenticherò quella scena; Si muoveva con una leggerezza che sembrava sospesa nell'aria, mi porse il bicchiere che sorseggiai mangiando con gli occhi il suo splendido corpicino; La mia bimba, mi riportò alla realtà, dicendo.
-- Papà...dopo voglio controllare se nel libretto ci sono anche le leccate nel sedere.
-- Beh se non ci fossero, ce le mettiano noi. - sentenziai .
====La mia bambina ne fu entusiata del 69, curiosa volle sapere se lo faccio anche con la mamma; Mi subissò di domande, le spiegai che sono cose un pò spinte e non tutti lo fanno.-
-- Ma è bellissimo invece -affermò- lo faremo ancora vero papà...devo impararlo bene no?
-- Sicuramente che lo faremo...ti voglio consumare la passerina...sei contenta?
====Ci rivestimmo, lei tornò per pochi minuti dai suoi amici, mentre io dalla finestra non la perdevo d'occhio; Rientrò assieme alla mamma, con una naturalezza incredibile; Nessuno avrebbe potutto supporre che quella ragazzina dal visetto acqua e sapone, avesse poco prima fatto un signor pompino con tanto di ingoio, al suo babbo, nessuno neanche i più smaliziati.
====Mia figlia se continua così, sgattaiolerà in Paradiso; Sono convinto che ingannerà anche San Pietro; Intanto il Paradiso ce lo godiamo noi qui in terra; Anche domani potrò godermi la mia piccola, potrò godere del suo corpo, della sua bravitù amatoria.
====Il Kamasutra ha ancora molte, moltissime illustrazioni ...sì moltissime
continua



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